lunedì 17 dicembre 2007

Hung gar Kung fu






(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)

Lo Hung Gar (洪家拳 o abbreviato hung kuen, o Hung Ga, o Hongjiaquan in Pinyin, pugilato della famiglia Hong) è uno stile di Kung Fu, classificato come Nanquan. È uno dei Guangdong wu daming quan (cinque nomi importanti di pugilato del Guangdong

Storia dello stile

La nascita dello stile Hung Gar, che letteralmente significa "Stile della famiglia Hung", va fatta risalire al 1700 d.C., all'epoca della distruzione di un monastero shaolin del sud, Fu Jian Potin. Da questo riuscirono a salvarsi sette monaci i quali, secondo la leggenda, cominciarono a diffondere l'arte marziale del Kung Fu. In particolare uno di loro, Zhi Shan, conosciuto anche con il nome di Tid Sin Sim See, rifugiatosi nella "Fossa delle tigri", un monastero Shaolinsi del sud, trasmette le sue tecniche al mercante Hung Hei Gung. È con lui che si ha la nascita dello stile Hung Gar, decide infatti di codificare gli insegnamenti di Zhi Shan in quella che ricordiamo come la prima vera forma dello stile, la Gung Ji Fook Fu Kuen. Questa, sebbene sia la prima, viene usata tutt'ora dai maestri per testare il livello raggiunto dagli allievi, anche di quelli più esperti. La storia dell'Hung Gar continua con Luk Ah Choi e Wong Kay Ying, che si dice facessero parte del gruppo delle 10 tigri (Sap Fu). A questi segue Wong Fei Hung, un maestro di grande importanza non solo per aver combattutto nella Prima Guerra dell'Oppio, ma soprattutto per aver posto le basi della scuola. Suo contemporaneo è Tid Kiu San ("avambraccio di ferro"), che viene ricordato per aver ideato la Tid Sin Kuen, la forma del filo di ferro, l'ultima dello stile. Con Lam Sai Wing però ci si discosta da questa corrente più antica e viene introdotta una nuova forma, la Mui Fa Kuen ("Forma del fiore di prugno"). Questa viene insegnata agli allievi che si avvicinano per la prima volta all'Hung Gar, in modo da indirizzarli verso l'acquisizione delle posture principali. La successione dei maestri prosegue con Lam Jo, Chiu Kao e Chan Hon Chun, ultimo granmaestro universalmente riconosciuto da tutti i praticanti di Hung Gar.

Genealogia dei maestri


Da Mo

Era considerato da molti come un Bodhisattva, ovvero un essere illuminato che aveva rinunciato al nirvana per salvare l'umanità. Giunse in Cina fra il 526 e il 527 d.C. e si trasferì al tempio di Shaolin nella provincia di Henan, dove trascorse il resto della sua vita. Quando Da Mo giunse al tempio, si accorse delle cattive condizioni fisiche dei monaci, dovute alla loro mancanza di esercizio fisico. Fu così turbato dalla gravità del problema che si ritirò a meditare in una grotta per nove anni (secondo altre fonti vi rimase per sette). In questo periodo scrisse due libri ma solo primo, lo Yi Gin Ching (libro dello sviluppo Muscolare) è giunto fino a noi. È ritenuto il patriarca del kung fu.

Chi Sim

Fu abate capo del monastero di Shaolin verso la fine del 1700. Esperto nelle tecniche dure della tigre (fu jow), trasmise le sue conoscenze a Hung Hei Gung e Luk Ah Choy. Fu lui il creatore della forma Gung Ji Fook Fu Kuen.

Hung Hei Gung (1745-1825)

Il vero nome era Jyu. Egli era un lontano discendente del principe Leung della famiglia Ming. È il fondatore dello stile, acerrimo nemico dei Manchu, e grande combattente. Istruì un vasto numero di valorosi ribelli allo scopo di sovvertire il governo Ching.

Wong Tai

Discepolo diretto di Luk Ah Choy ed esperto erborista istruì il figlio nell'arte del Kung Fu.

Wong Kei Ying

Nacque all'inizio del 19°secolo. Sin da piccolo imparò il Kung Fu dal padre e dal suo maestro Luk Ah Choy con i quali praticò per oltre dieci anni. Con queste conoscenze divenne istruttore della fanteria militare di Canton, inoltre, grazie ai soldi guadagnati nel corso di quegli anni, poté aprire un negozio di erboristeria dove insegnava anche il suo kung fu. Questo locale si chiamava Bao Chi Lam.

Wong Fei Hung (1847-1924)

Combattente d'eccezione viene annoverato tra le dieci tigri di Canton ovvero tra i migliori maestri di tutta la Cina. Sviluppò notevolmente lo stile tanto da essere soprannominato il “padre dell'odierno Hung Gar”. Egli apprese dal maestro Tid Kiu Sam una forma per sviluppare l'energia interna (Qi/Chi) detta Tid Sin Kuen che introdusse nel sistema. Wong sviluppò inoltre la forma Fu Hok Seong Ying introducendo i principi respiratori del filo di ferro e ampliando il repertorio originale tramandato dai tempi di Hung Hei Gung. Molto più tardi creò la forma dei cinque animali, simile alla Fu Hok ma con l'aggiunta delle tecniche del serpente e del leopardo. Si dedicò per tutta la vita al kung fu e alla medicina cinese ed ebbe molti allievi tra cui Lam Sai Wing e Tang Fong.

Lam Sai Wing (1860-1943)

Maestro di porta di questo secolo, durante la sua anzianità egli ebbe una profonda ispirazione che lo portò a riesaminare tutto il repertorio dello stile apportandovi numerose modifiche ed eliminando tutto ciò che era “inadatto” ai tempi moderni, questa è stata probabilmente la causa che ha originato numerose differenze tecniche tra le varie scuole di Hung Gar. Lam ha reso il kung fu accessibile a tutti, aprendo le porte dell'insegnamento mentre, come sappiamo, per generazioni si era trasmesso solo all'interno dello stesso nucleo familiare. Per facilitarne la diffusione pubblicò anche tre volumi sull'Hung Gar, ciò testimoniava la grande apertura mentale del maestro in accordo con i tempi e la società in fase di cambiamento.

Chan Hon Chung (1909-1991)

A 19 anni, si recò a Hong Kong, dove entrò a far parte della Società d'arti marziali di Lam Sai Wing diventando uno dei suoi allievi migliori. Nel 1936 si recò a Canton per affari, ai tempi delle aggressioni giapponesi la Cina si preparava per la guerra e a ChanHon Chun fu chiesto di allenare le nuove compagnie di spadaccini. Nel 1938 tornò a Hong Kong dove istituì l'Hong Chung Gimnasium e praticò tutta la vita il Dit Ta (la medicina cinese). Nel 1970 fondò l'Hong Kong Chinese Martial Art Association tutt'oggi esistente e alla quale aderiscono molti maestri di grande fama. Nel 1973 fu premiato dalla regina Elisabetta II con una medaglia al merito per i suoi contributi sociali. Morì nel 1991.

Armi

* Bastone due teste (Seung Tou Kwan)
* Bastone della famiglia Lau (Lau gar Kwan)
* Doppi coltelli a farfalla (Seong Wu dip Tou)
* Grande palo (Tai Kwan/Pa Qua Kwan)
* Spada curva (Taan Tou)
* Lancia (Ying Cheong)
* Forcone (Tai Pa)
* Spada dritta (Gim)
* Alabarda (Kwan Tou)

Queste sono le armi principali adottate dallo stile Hung Gar. Secondo la tradizione cinese possono essere divise in armi Yin e Yang. Le prime sono considerate armi femminili, veloci, leggere e precise, come la spada dritta; le altre invece sono maschili, più lente, forti e potenti, come l'alabarda.

Forme principali

* Gong Ji Fook Fu kuen(Diagramma duro, domare la tigre)
* Tid Sin Kuen (Pugno del filo di ferro)
* Fu Hok Seung Ying kuen(Doppia forma della tigre e della gru)
* Sap Ying Kuen (Pugno delle dieci vie o dei dieci modelli)
forme introdotte dopo Lam Sai Wing:
* Mui fa (fiore di prugno)
* Lau Gar (stile della famiglia LAU)

Queste sono solo le forme principali dello stile, quelle riconosciute universalmente dalla maggior parte delle scuole di Hung Gar. Ma quelle realmente esistenti, come spesso accade nel Kung Fu, si avvicinano al centinaio.

mercoledì 31 ottobre 2007

La vera religiosità

Tratto da "LIberi di essere" di OSHO:


Vorrei che chi aspira ad una vera religiosità nella sua vita o comunque chi vorrebbe capire leggesse questo discorso di Osho.
Lui ci ha dato dei grandi insegnamenti dettando le sue risposte ad alcune domande fondamentali sulla vita. Pur avendo raggiunto "l'illuminazione" egli ha dedicato la vita ad insegnare , così come detta la via del Bodhisattva.
Leggetele bene e traete le vostre conclusioni...Sono tratte dal libro "liberi di essere":

Domanda:
Dove ha origine il fondamentalismo religioso? Qua! È la psicologia che lo sostiene, e come cambia quest’ultima nelle altre forme di religione che sembrano più amorevoli e tolleranti?

La religione è un fenomeno molto complesso, e la sua complessità va compresa.
Nel mondo esistono sette tipi dì religione. 11 primo tipo è basato sull’ignoranza. Poiché la gente non riesce a tollerare la propria ignoranza, la nasconde. Poiché è difficile accettare di non sapere — è in contrasto con l’ego — la gente crede. Il suo sistema di credenze serve a proteggere l’ego. La fede sembra utile, ma a lungo andare si rivela molto dannosa; all’inizio sembra una protezione, ma alla fine è estremamente distruttiva. le fondamenta stesse sono nell’ignoranza.
La maggior parte dell’ umanità resta ancorata al primo tipo di religione. Esso serve solo a evitare la realtà, a sfuggire il vuoto che si percepisce dentro di sé, il buco nero dell’ignoranza. Le persone del primo tipo sono fanatiche; non possono nemmeno tollerare che al inondo ci siano altre tenne di religione: la loro è “la” religione. Hanno un vero tenore della propria ignoranza, e temono che l’esistenza di altre religioni possa provocare dubbi, sospetti, insicurezze; per sentirsi più sicure diventano fanatiche, testarde. Non possono leggere i testi sacri altrui, ascoltare altre sfumature della verità, tollerare altre rivelazioni di Dio! La loro rivelazione è l’unica valida, e il loro è il solo profeta; tutto il resto è assolutamente falso. Queste persone parlano in termini assoluti, laddove una persona di conoscenza si esprime sempre in termini relativi.
Queste persone hanno danneggiato enormemente la religione; a causa loro, la religione in quanto tale sembra qualcosa di stupido. Ricorda di non cadere vittima di questo primo tipo, nel quale vive, in pratica, il novanta per cento dell’umanità e che non è assolutamente migliore dell’essere irreligiosi. Forse è peggio, perché una persona irreligiosa non è fanatica; è più aperta, quantomeno è disposta ad ascoltare, parlare, discutere, ricerca re e investigare. Viceversa il primo tipo di persona religiosa noti è neppure disposto ad ascoltare.
Quando ero uno studente all’università, ero spesso a casa di un professore, la cui madre era un’hindu molto ignorante, ma pia e devota.
Durante una fredda notte invernale, nel camino ardeva il fuoco e io stavo leggendo il Rig Veda. Quella donna entrò in camera mia, e mi chiese: “Cosa stai leggendo a quest’ora di notte?”.
Per stuzzicarla un po’, le risposi: «Il Corano».
Subito mi balzò addosso, mi strappò il Rig Veda e lo gettò nel camino, dicendo: «Cosa sei, un musulmano? Come osi portare il Corano a casa mia?».
11 giorno seguente dissi a suo figlio, il professore:
“Sua madre sembra una musulmana”, perché questo tipo di azioni sono considerate tipiche dei musulmani. I musulmani hanno bruciato uno dei più grandi tesori del mondo antico, la biblioteca di Alessandria. 11 fuoco durò quasi sei mesi; la biblioteca era così grande che ci vollero sei mesi perché fosse ridotta in cenere. E l’autore del rogo era un califfo musulmano. La sua logica era quella del primo tipo di religione. Entrò in quella biblioteca con il Corano in una mano e una torcia accesa nell’altra, e chiese al custode: «Ho una domanda semplicissima. In questa enorme biblioteca ci sono milioni di libri...» Quei libri contenevano tutto ciò che l’umanità sapeva all’epoca, e di fatto era più di quanto sappiamo adesso, in quanto vi erano raccolte informazioni su Lemuria e Atlantide, il continente scomparso in fondo al mare. Vi erano raccolti tutti i testi di Atlantide. Era la biblioteca più antica che sia mai esistita, un patrimonio enorme. Se fosse sopravvissuta, forse oggi l’umanità sarebbe totalmente diversa, perché stiamo ancora riscoprendo molte cose che erano già state scoperte.
Questo califfo disse: «Se questa biblioteca contiene solo ciò che è racchiuso nel Corano, non è necessaria, è superflua; se invece contiene più di quanto c’è nel Corano, è fallace e va distrutta immediatamente». In entrambi i casi andava distrutta. Se i contenuti sono gli stessi del Corano, è superflua; perché mantenerla inutilmente? il Corano è più che sufficiente. E se dichiari che contiene più cose di quelle contenute nel Corano, quelle cose sono sicuramente sbagliate, perché il Corano è la verità. Reggendo il Corano in una mano, appiccò il fuoco con l’altra... in nome del Corano. Quel giorno, in cielo, Maometto deve aver pianto disperato, perché in suo nome veniva data alle fiamme quella biblioteca.

Questo è il primo tipo di religione. Fa’ sempre attenzione, perché questo tipo di fanatismo esiste in tutti: hindu, musulmani, cristiani, buddhisti, giainisti. Tutti devono stare attenti a non cascarci; solo così puoi ascendere a forme più elevate di religiosità.
Il problema con questo primo tipo di religione è che praticamente tutti vi siamo cresciuti; poiché è un nostro condizionamento, ci sembra pressoché normale. Un hindu cresce con l’idea che gli altri abbiano torto; anche se gli è insegnato a essere tollerante, è la tolleranza di chi sa nei confronti di chi non sa. Un giainista cresce con la convinzione che solo lui ha ragione: tutti gli altri sono ignoranti che vagano a tentoni nel buio. Questo condizionamento può divenire così profondo che puoi dimenticarti che è ‘m condizionamento e che devi innalzarti al di sopra di esso. Ci si può abituare a un certo condizionamento e cominciare a pensare che sia la tua stessa natura, o che sia la verità. Per cui bisogna stare molto attenti e scoprire in sé questa trappola, senza caderci.
Talvolta lavoriamo duramente pcr trasformare la nostra vita, ma continuiamo a credere nel primo tipo di religione. Nessuna trasformazione sarà possibile, perché ti stai muovendo in un contesto tanto meschino da non poter essere davvero religioso. Il primo tipo di religione è tale solo di nome, non bisognerebbe chiamarlo religione.
La sua caratteristica è l’imitazione. Questa tipologia si fonda sull’imitazione: devi imitare il Buddha, Cristo, Mahavira, comumque devi imitare qualcuno. Non essere te stesso•. sii qualcun altro! E se sei davvero testardo, puoi forzarti fino a essere qualcun altro.
Ma non riuscirai mai a essere qualcun altro. In profondità, non puoi esserlo. Resterai te stesso, tuttavia puoi farti tanta violenza da iniziare a sembrare qualcun altro.
Ogni persona nasce con un’individualità, una sua unicità, un proprio destino. L’imitazione è un delitto, è criminale. Se cerchi di diventare un Buddha, forse riuscirai ad assomigliargli.. camminerai come lui, parlerai come lui, ma avrai mancato il punto.. avrai lasciato sfuggire tutto ciò che la vita era pronta a darti. Il Buddha accade solo una volta. Non è nella natura delle cose ripetersi; l’esistenza è così creativa che non ripete mai nulla. Non puoi trovare nessun essere umano nel passato, nel presente o nel futuro, che sia esattamente identico a te. Non è mai successo. L’essere umano non è una macchina come le automobili Ford che escono dalla catena di montaggio. Tu sei un’anima individuale. L’imitazione è velenosa; non imitare mai nessuno, altrimenti sarai una vittima del primo tipo di religione, che non è affatto una religione.
Poi viene il secondo tipo di religione, basato sulla paura. L’uomo ha paura, il mondo è qualcosa di sconosciuto e noi vogliamo sentirci protetti e al Sicuro. Durante l’infanzia, il padre e La madre sono una protezione; e milioni di persone non crescono mai oltre l’infanzia: restano bloccate da qualche parte e hanno ancora bisogno di un padre e di una madre. Per questo Dio viene chiamato “il Padre” o “la Madre”. Quelle persone hanno bisogno di un genitore divino che le protegga: non sono abbastanza mature per stare da sole. hanno bisogno di sicurezze.
Forse avrai visto i bambini piccoli con il loro orsacchiotto o il loro giocattolo preferito, oppure una coperta, qualsiasi cosa che per loro abbia una personalità speciale.
Non è possibile sostituire quell’orsacchiotto; puoi dire al bambino che ci sono orsacchiotti più belli, ma non Serve. Esiste un rapporto d’amore tra il bambino e il “suo’ orsacchiotto; il suo orsacchiotto è unico, nonio puoi sostituire. Anche se è sporco, arriva a essere maleodorante e va in pezzi, il bambino continua a portarlo con sé. Non puoi sostituirlo con uno nuovo e pulito. Anche i genitori devono accettare e rispettare quell’orsacchiotto, altrimenti, il bambino si offende. Se la famiglia va. in viaggio, deve portare anche l’orsacchiotto, trattandolo quasi come un membro di famiglia. Sanno che è stupido, ma per il bambino è importante.
Che significato ha l’orsacchiotto per il bambino? In un certo senso è oggettivo. Esiste al di fuori del bambino, fa parte della realtà; di certo non è una semplice fantasia, un sogno, qualcosa di soggettivo. E non è soltanto oggettivo, perché molti sogni del bambino notano intorno a esso. E un oggetto carico di un’enorme soggettività. Per il bambino è praticamente vivo. Il bambino parla all’orsacchiotto, talvolta si arrabbia e lo getta via, poi dice: «Mi spiace» e lo riprende. ha una personalità, è praticamente umano. Senza l’orsacchiotto, il bambino non riesce a dormire; sì addormenta abbracciandolo, così si sente al sicuro. Se c’è l’orsacchiotto, il mondo è perfetto, tutto è a posto; senza l’orsacchiotto, il bambino è improvvisamente solo.
Molti bambini crescono fisicamente, ma non evolvono mai spiritualmente e hanno bisogno di orsacchiotti per tutta la vita. Le tue immagini di Dio nei templi e nelle chiese non sono altro che orsacchiotti.
Per cui; quando un hindu va nel tempio hindu, vede qualcosa che un musulmano non riesce a vedere. Il musulmano vede solo una statua di pietra, viceversa un hindu vede qualcosa che nessun altro può vedere: il suo orsacchiotto. E oggettivamente presente ma la sua realtà non è solo oggettiva. IL fedele proietta su di esso un’enorme soggettività; l’orsacchiotto opera come uno schermo.
Allo stesso modo, se sei un hindu, in un tempio gìainista non sentirai affiorare in te alcun senhmento di devozione, In certi casi potresti addirittura sentìrti leggermente offeso, perché le statue di Mahavira sono nude. Invece un giainista ha un enorme rispetto per esse: sono il suo orsacchiotto, si sente protetto
Quindi, ogni volta che hai paura, cominci a ricordare Dio, Il tuo Dio è un prodotto della tua paura. Quando stai bene e la paura è lontana, non hai di questi pensieri; non occorrono.
Il secondo tipo di religione è basato sulla paura: èqualcosa di malato, di praticamente nevrotico, perché la maturità sopraggiunge solo quando comprendi che sei solo, che devi essere solo e devi affrontare la realtà così com’è. Questi orsacchiotti transitori sono solo una tua fantasia; non ti aiuteranno. Se deve succedere qualcosa, succederà, l’orsacchiotto non. può proteggerti. Se la morte deve venire, verrà. Puoi continuare a invocare Dio, ma non potrai essere protetto. Stai solo invocando in nessuno, stai semplicemente dando voce alla paura; forse ti dà un p0’ di coraggio.
Forse la preghiera ti dà un po’ di coraggio in più, ma non c’è alcun Dio a risponderti. Non c’è nessuno che risponderà mai alla tua preghiera, se invece pensi che esista, puoi provare un p0’ di sollievo, di rilassamento.
La religione basata sulla paura è quella che dice:
«Non fare’>.., non fare questo, non fare quello. Infatti, la paura è negativa. I dieci comandamenti sono tutti basati sulla paura: non fare questo, non fare quello,
come se la religione consistesse unicamente nell’evitare le cose. Ci si richiude nelle sicurezze e nelle garanzie senza mai correre alcun rischio, senza. mai avventurarsi su sentieri pericolosi.. di fatto, senza darsi mai il permesso di essere vivi. Come il primo tipo di religione è fanatico, così il secondo è negativo. Ti rende rigido, ansioso. E la ricerca di una sicurezza impossibile da raggiungere, perché la vita è insicura; esiste in quanto rischio, pericolo e Sicurezza.
Le parole chiave per la religione basata sulla paura sono “inferno” e, naturalmente, “repressione”: «Non fare questo». Questa tipologia di persona ha sempre paura. E qualunque cosa reprimì, non te ne liberi mai; di fatto, ne sei più soggetto, perché reprimendo-la, la spingi più in profondilà nell’inconscio. Raggiunge le tue radici e avvelena tutto il tuo essere.
Ricorda: la repressione non è la via verso la libertà. La repressione è peggio dell’espressione, perché tramite quest’ultima ‘ma persona diventerà libera, un giorno o l’altro; è inevitabile. Viceversa? tramite la repressione si resta sempre ossessionati. Solo la vita ti dona libertà. Una vita vissuta ti dona libertà, Le parti non vissute della tua vita continuano a esercitare un’enorme attrazione e la mente insiste nel girare intorno a ciò che hai represso.
Una religione autentica ti libera dalla paura: lascia che questo sia il criterio. Se la religione crea in te paura, non è autentica religione.
il terzo tipo di religione si basa sull’avidità cosa strana è questa: tutto ciò che secondo queste religioni dobbiamo negarci in vita, in paradiso viene elargito ìn grandi quantità. Qui devi essere casto per raggiungere il paradiso, dove ti stanno aspettando bellissime ragazze sempre ferme all’età di sedici anni. I musulmani vietano di bere alcolici, ma nel loro paradiso scorrono fiumi di vino. Sembra assurdo. Se una cosa è sbagliata, è sbagliata; come può diventare buona e giusta in paradiso? In questo caso Omar Khayyam ha ragione
quando dice: «Se in paradiso ci sono fiumi di vìno, è meglio iniziare a fare pratica adesso, altrimenti lassù sarà difficile vivere. Facciamo un po’ di esercizio, per affinare il gusto e migliorare la nostra abilità». Omar Khayyam sembra più logico. In realtà, sta deridendo il concetto musulmano di paradiso; sta dicendo che l’idea in sé è stupida. Purtroppo la gente diventa religiosa per avidità.
Una cosa è certa: qualunque cosa accumuli qui ti sarà portata via; la morte te la prenderà. Quindi, la persona avida vuole accumulare qualcosa che la morte non può prendersi;
E una religione che dice: «Fai». Come la religione basata sulla paura dice: «Non fare», quella basata sull avidità dice: «Fai», «Fai questo». E come la parola chiave per la religione basata sulla paura è “inferno”, la parola chiave per la religione basata sull’avidità è “paradiso”. Bisogna fare di tutto affinché il mondo — l’altro mondo — e la felicità ultraterrena siano garantiti.
La religione avida è formale, ritualistica, ambizio~a, orientata sul desiderio; trabocca dì desideri. Considera, per esempio, l’idea musulmana, cristiana o hindu del paradiso. Le sfumature possono essere diverse, ma la comunque il desiderio di accumulare rimane. Adesso quella persona accumuli vìrtù: la virtù è la moneta dell’altro mondo. Continua ad accumulare virtù, così puoi vivere per sempre nell’altro mondo e dimorare nella lussuria in eterno.
Questo tipo dì persona è fondamentalmente mondano. Il suo concetto dell’altro mondo è solo una proiezione di questo: “fa” perché ha desideri, ambìzioni, brama di potere, ma le sue azioni non vengono dal cuore; sono una sorta di manipolazione.

Era inverno e Mulla Nasruddin, insieme al giovane fìglio, stava attraversando la campagna su un carro. Nevicava e il carro si ruppe; a fatica riuscire— no a raggiungere una fattoria e vennero invitati a fermarsi per la notte. La casa era fredda e l’attico che venne loro offerto era gelido come una ghiacdata. Dopo essersi spogliato fino a restare in mutande, il Mulla si rifugiò sotto un piumino e se lo tirò fin sopra la testa.
Il giovane era leggermente imbarazzato. «Scusa, papà» disse. «Non pensi che dovremmo dire le nostre preghiere, prima di andare a letto?»
11 Mulla tirò fuori un occhio dalle lenzuola e disse: «Figliolo, io ho sempre pregato in sovrappiù, proprio per fronteggiare situazioni come questa».

Tutto è solo in superficie. Avidità, paura e ignoranza sono solo in superficie. Questi sono tre tipi di religione che si mischiano tra loro. E impossibile trovare una persona clic appartenga assolutamente e puramente al primo, al secondo o al terzo tipo. Ovunque c’è avidità, c’è paura; ovunque c’è paura. c’è avidità; e ovunque ci sono paura e avidità, c’è ignoranza. Infatti, l’una non può esistere senza le altre. Per cui, non sto parlando di tipi umani “puri”, sto facendo delle classificazioni solo per aiutarti a capire meglio; in realtà, sono tutte mischiate tra loro.
Questi sono i tre tipi inferiori di religione. Non andrebbero chiamati “religione”.
Poi esiste il quarto tipo: la religione della logica, del calcolo, dell’astuzia. ~ la religione che dice: «Fai», sommato a: «Non fare»; è terrena, materialista, opportunista, intellettuale, teorica, libresca, tradizionale. E la religione dei pandit, degli studiosi che cercano di dimostrare Dio attraverso la logica, che pensano che i misteri della vita possano essere compresi usando la testa. Questo tipo di religione crea la teologia. Non è una vera religione, ma una sua sbiadita fotocopia; d’altra parte, tutte le religioni si basano sulla teologia.
Nel momento in cui al mondo fa la sua comparsa un Buddha, un Maometto, un Krishna o un Cristo, i pandit, gli studiosi, gli intellettuali si raccolgono intorno a loro, e iniziano a impegnarsi per scoprire:
“Cosa intende dire Gesù?”. Iniziano a dar vita a una teologia, a un credo, a un dogma, a una chiesa. Sono persone di grande successo, perché sono molto logiche. Non possono darti né luce né verità, ma ti danno grandi organizzazioni; ti danno la chiesa cattolica, la chiesa protestante. Ti danno grandi teologie che sono solo frutto dell’astuzia, che non riflettono nulla dell’esperienza reale; semplice lavoro intellettuale, elucubrazioni mentali. Il loro è un castello di carte: basta un soffio di vento per farlo crollare. E come se qualcuno cercasse di prendere il largo su questa barchetta di carta; sembra reale, la forma della barca è la stessa, ma è pur sempre fatta di carta. È già destinata ad affondare. La logica è urta barchetta di carta; la vita non può essere compresa attraverso la logica. Attraverso la logica nasce una filosofia, non la vera religione.
Queste quattro categorie sono ciò che di solito si intende con religione”.
La quinta, la sesta e la settima sono le religioni autentiche. La quinta è la religione basata sull’intelligenza; non sulla logica o sull’intelletto, ma sull’intelligenza. Ed esiste una differenza enorme tra l’intelletto e l’intelligenza.
L’intelletto è logico, l’intelligenza paradossale; l’intelletto è analitico, l’intelligenza sintetica. L’intelletto divide, taglia una cosa per capirla; la scienza si basa sull’intelletto, la dissezione, la divisione, l’analisi. L’intelligenza unisce le cose, ricava un Tutto dalle parti. Infatti, questa è una delle più grandi intuizioni; la parte esiste attraverso il Tutto, non viceversa. E il Tutto non è soltanto la somma delle parti, è qualcosa di più.
Per esempio, se porti una rosa da uno scienziato o da un esperto di logica, dicendogli: «Voglio capire questa rosa», cosa farà? La sezionerà e individuerà ogni parte che compone il fiore; alla fine il fiore sarà scomparso Al suo posto ci sarà una serie di flaconi con un’etichetta. Gli elementi sono stati separati, ma una cosa è certa: non ci sarà un flacone con l’etichetta “bellezza”.
La bellezza non è materiale né appartiene alle parti. Una volta dissezionato un Fiore, una volta persa La sua totalità, anche la bellezza è sparita. La bellezza appartiene al Tutto, è la grazia propria del Tutto; è più della somma delle parti. Se dissezioni un essere umano, la vita scompare; a quel punto hai solo un cadavere, conosci un corpo senza vita. Puoi scoprire quanto alluminio, ferro e acqua contiene; puoì portare alla luce tutti i meccanismi , i polmoni, i reni e via d dicendo .. ma mancherà una cosa: la vita. Quella è la parte più preziosa. Manca proprio ciò che in realtà volevamo capire; tutto il resto è presente.
Dov’è la fragilità? Dove sono la vivacità, il palpito della vita? Prima, quando il fiore era vivo! il contesto era del tutto diverso e la vita era presente: il fiore era colmo di presenza; la vita lo animava e il suo cuore palpitava. Tutte le partì erano presenti, ma non puoi dire che le singole parti sono la stessa cosa; non possono esserlo, perché le parti esistono nel Tutto.
L’intelletto seziona, analizza; è lo strumento della scienza. L’intelligenza è lo strumento della religione: essa unisce le parti. Per questo abbiamo chiamato Yoga una delle più grandi scienze della spiritualità. Yoga indica una metodologia per unire, per mettere insieme le cose. il divino è la totalità più grande che ci sia, è tutte le cose messe insieme. il divino non è una persona, ma una presenza; la presenza del Tutto che opera in profonda armonia: gli alberi, gli uccelli, la Terra, le stelle, la luna, il sole, i fiumi, gli oceani... ogni cosa. Quella totalità è il divino. Se la sezioni. non lo troverai ma prova a sezionare un uomo: non troverai la presenza che Io rendeva vivo. Prova a sezionare il mondo: non riuscirai a trovare quella presenza che è il divino.
L’intelligenza è il metodo per unire le cose. Una persona intelligente è molto sintetica; è sempre alla ricerca di una totalità più elevata, perché li significato risiede sempre in quel Tutto superiore. Una persona simile cerca sempre qualcosa di più elevato, in cui l’inferiore si dissolve e opera come urta parte, diventa una semplice nota nella melodia generale; dà il suo contributo all’orchestra dei Tutto, ma non ne è separato. L’intelligenza si muove verso l’alto, l’intelletto verso il basso. L’intelletto mette a fuoco le cause.
Per favore, segui ciò che sto dicendo; è un punto delicato.
L’intelletto focalizza le cause, l’intelligenza va allo scopo. L’intelligenza si muove nel futuro, l’intelletto nel passato. L’intelletto riduce ogni cosa al minimo comune denominatore. Se gli chiedi cos’è l’amore, l’intelletto risponderà che non è altro che sesso, ovvero il minimo comune denominatore. Se gli chiedi cos’è la preghiera, risponderà che è solo sesso represso.
Se chiedi all’intelligenza cos’è il sesso, Li risponderà che non è altro che il seme della preghiera è amore in potenza. L’intelletto riduce ogni cosa a quella più bassa. Se gli chiedi cos’è un fiore di loto. ti risponderà che è solo un’illusione; la realtà è L fango, perché il loto esce dal fango e poi vi ritorna, E fango è la realtà, il loto è solo un’illusione. Il fango resta, il loto va e viene. Chiedi all’intelligenza. Cos il fango e ti risponderà: «È il fiore di loto in potenza». In questo caso il fango scompare e sbocciano milioni di fiori di lato.
L’intelligenza si spinge sempre più in alta; il suo sforzo è interamente proteso al raggiungimento dell’Assoluto del culmine dell’esistenza. Infatti, le cose possono essere spiegate solo attraverso ciò che è più elevato, non attraverso ciò che è inferiore. Attraverso I1rtferìore non spieghi, svilisci. E quando l’inferiore diventa troppo importante, tutta la bellezza e la verità vanno perse; tutto ciò che ha significato è smarrito. A quel punto scoppi a piangere: «Dov’è il significa Io della vita?».
In Occidente la scienza ha distrutto ogni valore, riducendo tutto alla materia. Oggi tutti si chiedono quale sia il. significato della vita, perché il significato è nel Tutto più elevato. Per esempio, poiché adesso sei solo, ti chiedi: «Qual è il senso della vita?». Ma poi ti innamori di una donna e inizi a sentire che la tua vita ha un significato. A quel punto due persone sono divenute una sola: ti sei innalzato un pò’. Una persona da sola è a eri livello leggermente inferiore rispetto a una coppia. Nella coppia due persone si sono fuse, due forze opposte si sono incontrate: le energie maschile e femminile. Ora siamo più vicini a un cerchio.
Ecco perché in India abbiamo il concetto di Ardhanarishwar. Shiva è dipinto come mezzo uomo e mezza donna. 11 concetto di Ardhanarishwar rivela che l’uomo e la donna, da soli, sono una metà. Quando un uomo e una donna si incontrano in amore profondo, sorge una realtà più elevata. Di certo questa realtà è più grande e complessa, perché due energie si stanno incontrando.
Poì nasce un bambino e si forma una famiglia:
significato si accresce. Ora il padre sente che la sua vita ha senso: deve mantenere il figlio. Ama il figlio lavora duramente, ma il lavoro non è più “lavoro Lavora per il figlio, per la donna. che ama, per la casa. Il lavoro non è più un peso che l’opprime, ogni peso è scomparso. Stanco per la giornata di lavoro l’uomo torna a casa danzando. Quando vede il sorriso del figlio, è felicissimo. Una famiglia è un unità più elevata di una coppia e così via. E il divino non è altro che la comunione deI Tutto, la famiglia più grande che ci sia; diventi parte di un’unità più grande, più vasta di te. Il significato nasce non appena a diventi parte di un’unità più grande.
Quando un poeta scrive una poesia, si crea significato perché il poeta non è solo: ha creato qualcosa.
Quando un ballerino danza, si crea significato; quando una madre partorisce un bambino, si crea significato. Se sei solo, tagliato fuori da tutto il resto, isolato come un’isola non hai senso. Unito agli altri acquisisci senso. Più grande il Tutto, maggiore il significato.
questo livello di comprensione, il divino è il Tutto più grande che si possa concepire, e senza di esso non potrai raggiungere il significato più elevato. Dio non è una persona; non è seduto da qualche parte. Quelle idee sono semplicemente stupide. Dio è la presenza totale dell’esistenza, l’essere, il fondamento stesso dell’essere. Il divino esiste ovunque ci sia unione, ovunque ci sia Yoga, prende vita il divino. Per esempio, stai camminando da solo e il divino è profondamente addormentato; poi, all’improvviso incontri qualcuno e sorridi: il divino si è risvegliato, perché è comparso l’altro. Il tuo sorriso non è isolato, è un ponte; hai gettato un ponte verso l’altro. Anche l’altro ha sorriso, c’è stata una risposta. Tra voi sorge quello spazio chiamato “il divino”: una vibrazione leggera. Quando ti avvicini a un albero e ti siedi sotto di lui, dimenticando completamente la sua esistenza, il divino è profondamente addormentato; poi, all’improvviso guardi l’albero e senti esplodere un sentimento, provi qualcosa per lui: il divino è sorto. Ovunque c’è amore, c’è il divino; ovunque c’è risposta, c’è il divino. Il divino è lo spazio: esiste ovunque c’è unione. Ecco perché si dice che l’amore è la possibilità più pura di percepire il divino, perché rappresenta l’unione più sottile delle energie che passa esistere.
Da qui nasce l’idea sottolineata da alcune tradizioni mistiche secondo cui l’amore è Dio: «Dimenticati di Dio, l’a more è sufficiente. Ma non dimenticare mai l’amore, perché Dio da solo non basta». L’intelligenza è discriminazione, comprensione. “Verità” è la parola chiave, sat; chi procede attraverso l’intelligenza procede verso sat, la verità.
Più elevato dell’intelligenza è il sesto tipo di religione. Io la chiamo la religione della meditazione.
La meditazione è consapevolezza, spontaneità, libertà. Essa è non-tradizionale, radicale, rivoluzionaria, individuale. La parola chiave è chit, corisapevolezza. L’intelligenza è pur sempre la tonta più pura ed elevata di intelletto. La scala è la stessa. L’intelletto percorre verso il basso quella stessa scala, l’intelligenza la sale verso L’alto; comunque la scala è sempre la stessa. Con la meditazione, la scala viene eliminata; ora non ci sono più movimenti su quella stessa scala, né verso l’alto nè verso il bassa Adesso è presente soltanto uno stato di non-movimento interiore, di abbandono, di immersione in se stessi, uno sprofondare all’interno.
L’intelletto è orientato verso l’altro, anche l’ intelligenza è orientata verso l’altro. L’ intelletto disseziona l’altro, mentre l’intelligenza ti unisce a lui: entrambi comunque sono focalizzati sull’altro. Quindi, se mi hai seguito, avrai capito che per me i primi quattro tipi di religione non sono tali: sono pseudoreligioni. La religione autentica comincia dal quinto tipo. Il quinto tipo è la religione autentica del tipo più basso, ma quantomeno è reale.
Il sesto tipo di religione è quello della meditazione, dalla consapevolezza, chit. Semplicemente, si va dentro se stessi. Ogni direzione, ogni dimensione viene abbandonata. Si cerca semplicemente di essere se stessi, si tenta semplicemente di essere. E qui, nel sesto tipo, che incontriamo lo Zen. La parola stessa Zen viene da dhyana,, meditazione.
Poi viene il tipo più elevato, il settimo: la religione dell’estasi, del samadhi, dell’illuminazione. Così come la parola chiave del quinto tipo è sat, verità, e del sesto tipo, la religione della meditazione, chit, consapevolezza, allo stesso modo il settimo e



più elevato tipo di religione ha come parola chiave arnind, beatitudine, estasi. Tutte insieme, formano la parola chiave saI chitananda: verità, consapevolezza, estasi.
Il settimo tipo è gioia, celebrazione, canto, danza, estasi: anand. La meditazione diventa estremamente gioiosa... infatti una persona può anche essere meditativa, eppure diventare triste. Una persona meditativa può diventare molto silenziosa e potrebbe lasciarsi sfuggire la beatitudine. Infatti, la meditazione può renderti silenzioso e assolutamente immobile ma, se al suo interno non si manifesta la danza, manca qualcosa. La pace va bene, è splendida, ma in essa manca qualcosa: la beatitudine. Quando la pace liti-zia a danzare, è beatitudine. Quando la pace diventa attiva e straripante, è beatitudine. Quando la beatitudine è racchiusa in un ,ne, è pace. E quando il seme si è schiuso. e non solo: quando l’albero è ricoperto di fiori e il seme è diventato un fiore,, quella èdiurninazione. Questo è il tipo più elevato di religiosità. La pace deve danzare e il silenzio cantare. E se la tua realizzaiione più profonda non si: trasforma in una risata, manca ancora qualcosa. Qualcosa va ancora fatto.

domenica 28 ottobre 2007

Stralci di pensieri...

Ogni processo che riguardi un essere consapevole comprende:
Nascita… vita…. Morte
Tre parole e concetti conosciuti. Abbiamo un’ampia consapevolezza della prima e dell’ultima ma di quello che stà in mezzo no, purtroppo.
Questo pensiero fa parte di una serie di “intuizioni”, frammenti che si presentano nella mente spontaneamente e sempre in momenti poco profiqui.
Per esempio mentre stai guidando nel traffico e sei in ritardo per un importante appuntamento.
Capisci dentro di tre al volo che si tratta di una “intuizione importante”, qualcosa da approfondire assolutamente con meditazioni profonde ed a questo punto il minimo da fare è annotarsi in qualche modo questi frammenti che altrimenti andrebbero perduti nell’oblio.
Quasi sempre non mi annoto nulla ma il pensiero si ripropone in altri momenti, come questo in cui scrivo interrotto da altre decine di attività e quindi in modo poco lucido e preciso e piuttosto “rigidamente mentale” .
Questo tipo di ragionamento, piuttosto lineare e razionale è facilmente assimilabile da chiunque ma non produce alcun mutamento in chi lo legge. La vera rivoluzione è “mischiare” opportunamente i concetti , i ragionamenti in modo creativo per dar luogo ad un movimento del cuore, in chi lo legge, un’emozione che genera nuovi punti di vista...

mercoledì 19 settembre 2007

L'angolo del buonumore III ...ridiamoci su...

1. Cosa dice una prostituta svedese dopo avere fatto cinquanta bocchini? "Stoccolma"!

2. Cosa fa una mucca con il fucile a tracolla? Vaccaccia!

3. Cos'è quella cosa che è gialla e se premi un bottone diventa rossa? Un canarino nel frullatore!

4. Cosa fa un cammello che lavora tanto? Sgobba!

5. Cosa dice un cane davanti a un albero di Natale? "Finalmente hanno messo la luce al bagno"!

6. Cos'è meglio di una gatta morta sul pianoforte? Una topa viva sull'organo!

7. Cosa pensa un elefante quando vede un uomo nudo? "Ma come farà a bere?"!

8. Cosa usano gli elefanti come pantofole? Le pecore!

9. Cosa usano le elefantesse come assorbenti? Sempre le pecore!

10. Cosa usano le elefantesse se vogliono avere una combinazione di assorbente e vibratore? Una pecora epilettica...

11. Cosa fa un panino quando ha freddo? Si imbottisce e va alla tavola calda!

12. Cosa fa una gallina a Malta? L'Ovomaltina!

13. Cosa fa un gatto davanti all'edicola? Aspetta Topolino!

14. Cosa fanno due maiali sul divano? I porci comodi!

15. Cosa dicono gli sgombri agli altri pesci? "Sgombrare, sgombrare"!

16. Cosa fa un pesciolino rosso in una bottiglia di acqua minerale? Lo squalo, perché si è gasato!

17. Cosa dice una scimmia con la diarrea? "Macaco addosso"!

18. Cosa fa un porcospino con un serpente? Del filo spinato!

19. Cosa dice un uccellino dentro a un computer? "Chip"!

20. Cosa fa un ornitologo quando si reca al lavoro? Timbra il cardellino!

21. Cosa ci fa una suora su una Ferrari? Va da Dio!

22. Cos'è un ginecologo? Uno che lavora dove gli altri si divertono!

23. Cosa mangiano i fantasmini appena nati? L'ecto-Plasmon!

24. Cosa fa una cassiera con due automobiline? Uno scontrino!

25. Cosa c'è scritto sulla lapide di uno morto dopo aver usato una pillola di Viagra? "Com'è venuto se n'è andato"!

26. Cos'è una battuta? La tuta di Batman!

27. Cos'è la bile? Non posso dirlo: è un secreto!

28. Cos'è un calvario? Una serra dove si coltivano pelati!

29. Cosa mangiano i cannibali a Pasqua? Le donne incinte, così trovano la sorpresa dentro!

30. Cosa si ottiene versando dell'acido nitrico sulla schiena di un cavallo? Un nitrito e un precipitato di calcio!

31. Cosa fa un tricheco davanti alla panetteria? Aspetta la focaccia!

32. Cosa fa un cancro nel cervello di un calciatore? Muore di fame!

33. Cosa c'è scritto sul fondo delle lattine di Coca-Cola vendute nelle caserme dei Carabinieri? "Aprire dall'altro lato"!

34. Cosa dice la carta igienica al panino? "Ci vediamo all'uscita"!

35. Cos'è il ciclo liturgico? La bicicletta del prete!

36. Cosa fanno trecento cinesi sotto una pressa? Le Pagine Gialle!

37. Cosa fanno due cagliaritani il 20 settembre? I sardi di fine stagione!

38. Cosa fa un abitante di Saronno quando rimane deluso? Resta con l'amaretto in bocca!

39. Cos'è che ha quattro gambe e un braccio? Un dobermann in un asilo nido!

40. Cos'è l'apice? Un animalice che fa il mielice!

41. Cos'è un cavillo? Un animalillo che tritta e galippa!

42. Cos'è il cognac? Il maric della sorec!

43. Cos'è il merluzzo? Un uccelluzzo che fischiuzza!

44. Cos'è la mutua? La donnua che non parlua!

45. Cos'è un ormone? L'improntona di un piedone!

46. Cos'è il vermuth? Un animaluth che strisciuth (oppure un liquore a base di vermi)!

47. Cosa fa una cavalla arrapata in riva al mare? Aspetta i cavalloni!

48. Cosa fa uno spermatozoo con la valigia? Si leva dai co****ni!

49. Cos'è un equinozio? Un cavallo che non lavora!

50. Cosa fanno otto cani in mare? Un canotto!

51. Cosa fanno i galli al mare? Galleggiano!

52. Cosa fanno dodici esquimesi? Un esquianno!

53. Cosa fanno mille fotogrammi? Un fotochilo!

54. Cosa fanno cento galline sotto a un monte? Una galleria!

55. Cosa fanno due a letto? Venti al chilo!

56. Cosa fa un pomodoro al mattino? S'alsa! E la patata? Pure!

57. Cosa fa una rosa senza spine? Va a pile!

58. Cosa fa un drogato in lavatrice? Il bucato!

59. Cosa diventa il formaggio dopo un mese? Forgiugno!

60. Cosa fa un'ape sul tetto? La-petegola!

61. Cos'è la Kodak? La fine del Kanek!

62. Cosa fa una lebbrosa sul Colosseo? La marcia su Roma!

63. Cosa fa una molla in aeroporto? Boeing boeing boeing...

64. Cosa direbbe mio nonno se fosse ancora vivo? "Fatemi uscire dalla bara"!

65. Cosa ci fanno un paio di occhiali in una stanza vuota? Le lenti da sole!

66. Cosa fa un pilota barbuto che cade con l'aereo? Si rade al suolo!

67. Cosa canta un puffo sotto la doccia? "Ce l'ho grande, ce l'ho blu"!

68. Cosa fanno sotto l'albero di Natale il Re di Spagna e la Regina d'Inghilterra? I regali!

69. Cos'è questo: "plic, plic, plic"? Un rubinetto che perde! E cos'è questo: "alé oh-ooh, alé oh-ooh"? Un rubinetto che vince!

70. Cosa sono quei rilievi intorno ai capezzoli femminili? È braille, c'è scritto "Succhia qui"!

71. Cosa fa una ragazza inesperta dopo aver succhiato un uccello? Sputa le piume!

72. Cosa ci faceva uno sputo sulla scala? Saliva!

73. Cosa fanno gli uomini italiani dopo aver fatto l'amore? Il 5% si gira dall'altra parte e dorme; il 9% si alza e va in cucina a bere un bicchiere; il 15% fuma una sigaretta; il restante 71% si alza, si riveste e torna a casa dalla moglie!

74. Cos'è un tartUFO? Una tartina volante non identificata!

75. Cosa rappresenta il 740 in Italia? Al nord il modulo delle tasse, al centro il modello della Volvo, al sud le 8 meno 20!

76. Cos'hanno in comune una donna intelligente e uno yeti? Sono delle leggende!

77. Cosa fa un chicco di caffè in un treno? L'espresso!

78. Cosa fa una macchina che corre a tutta birra? Si ubriaca!

79. Cos'è il bullone? Un dilupo plofondo plofondo!

80. Cos'è la cosa peggiore nelle Ferrovie dello Stato? Lo stato delle ferrovie!

81. Cosa fa una pesca in fondo al mare? La pesca subacquea!

82. Cosa fa Noè con i piedi fuori dall'arca? Un pediluvio!

83. Cosa ci fa Babbo Natale in un campo da calcio? Dona-doni!

84. Cosa ha detto Diana quando Dodi le ha mostrato l'anello? "Non è che stiamo correndo un po' troppo!?"!

85. Cosa fa un cammello su un budino? Attraversa il dessert...

86. Cosa produce una mucca pulita? Il latte detergente!

87. Cosa prepara una cuoca felice? Un brodo di giuggiole!

88. Cos'è il metano? 1/2 CuLo.

89. Cosa fa un vampiro con un morto in mano davanti all'obitorio? Restituisce il vuoto!

90. Cos'è l'azoto? L'ultima lettera dell'alfaboto!

91. Cosa dicono due gatti quando fanno la pace? 'mici come prima!

92. Cosa ha detto Clinton quando ha saputo delle accuse da parte di Monica Lewinsky? "Lo sapevo che non tiene mai la bocca chiusa"!

93. Cos'è l'acetone? Un condimento per l'insalatone!

94. Cosa dice il ginecologo alla paziente quando se ne va? "Arrivedergliela"!

95. Cosa fa una città ricoperta d'origano? La Spezia!

96. Cosa dice un gatto a 200km/h in autostrada? "Meeeeeaaaaaawwwwwhhhh"!

97. Cosa hanno in comune il Viagra e Disneyland? Un'attesa di due ore per un giretto di due minuti!

98. Cos'è il punto interrogativo? Un punto esclamativo che si è chinato per vedere se c'ha ancora il punto!

99. Cosa dicono le prostitute di Como? "Ac-como-diamoci"!

100. Cos'è l'ozio? Il padre dei miei c'ugini!

101. Cosa fa l'albero maestro su un veliero? Spiega le vele agli altri alberi!

102. Cosa fa un dormiglione a Mosca? Russa!

103. Cosa fa un ginocchio sullo scivolo? Rotula!

104. Cosa succede quando si telefona al 211? Che arrivano i Carabinieri a marcia indietro!

105. Cosa regalano le lesbiche alle loro fidanzate il giorno di San Valentino? Nuove pile!

mercoledì 12 settembre 2007

La Repubblica dei cittadini: un sogno?

Visitate il sito : www.repubblicadeicittadini.com/index.html
Qualcosa di interessante stà prendendo forma e forse ridà speranza a chi l'aveva persa.


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MANIFESTO PER LA RIFORMA DELLA POLITICA

I firmatari di questo manifesto (singole personalità, associazioni, liste civiche, organizzazioni politiche e indipendenti) promuovono una campagna di informazione e di iniziativa politica su questioni che l'attuale ceto dirigente ignora (con la complicità dell'informazione televisiva) poiché affrontarle significherebbe mettere in discussione se stesso e gli equilibri di potere sui quali ha costruito le proprie fortune.

I firmatari si pongono l'obiettivo di restituire dignità alla Politica, intesa come servizio al Paese, di rilanciare Democrazia ed economia, dopo anni di decadenza, attraverso la partecipazione dei cittadini, il controllo democratico sulle azioni del potere politico e l'impegno diretto nella gestione della cosa pubblica.

Centro sinistra e centro destra non sono uguali. Sono complementari ed ormai si sostengono a vicenda. Lo dimostra, tra l’altro come l' attuale proposta di legge sul conflitto di interesse "riprende l'ispirazione di fondo della legge Frattini" , il conflitto di interesse non è tra le 12 priorità di Prodi e nessuna delle cosiddette leggi-vergogna è stata abrogata.

La riorganizzazione del centrosinistra in due poli mantiene i difetti dei partiti preesistenti. Il Partito Democratico si annuncia come la somma di due nomenclature politiche in sella da oltre 20 anni, somma di errorie responsabilità della grave malattia in cui versa il paese.

La sopravvivenza di due piccoli partiti comunisti è garantita da battaglie ideologiche che coprono l’assenza di cultura istituzionale, da carenze progettuali e da pratiche spartitorie. Pertanto, una parte significativa dell'elettorato di centrosinistra non potrà essere rappresentata dai nuovi aggregati ed è ora orientata all'astensionismo. Analogo problema riguarda rilevanti settori moderati del centro destra che hanno a cuore i valori della Costituzione.

Chiedere all'attuale ceto politico di cambiare politica, regole e comportamenti sarebbe come chiederne il suicidio.

Intreccio tra politica, amministrazione ed affari, costi della politica, conflitti di interesse, mettono in crisi la separazione dei poteri e l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, principi senza i quali la democrazia è un guscio vuoto e si riduce ad una somma di oligarchie.

Per porvi rimedio è necessario rendere attuali i valori costituzionali riguardanti la responsabilità dei partiti di fronte alla legge, contrastare i conflitti di interesse e ridurre drasticamente i costi della politica.

L'assalto al territorio e all'ambiente e la scarsezza delle risorse producono danni incalcolabili alla salute dei cittadini e distruggono il patrimonio che dovremo consegnare alle future generazioni.

Il potere e la ricchezza delle mafie competono con quelli dello Stato, scoraggiando tutte le forme di economia legale e mantenendo sotto il tallone della sopraffazione intere regioni del territorio nazionale.

Il Comitato promotore, i firmatari del Manifesto e i Garanti, presenteranno nel corso della manifestazione, convocata a Roma in piazza Farnese il 6 Ottobre, il progetto politico con le proposte da dibattere nel paese, le Petizioni al Parlamento e le proposte di legge di iniziativa popolare.

Se i cittadini saranno sensibili e i promotori saranno onesti e credibili, alla conclusione del percorso che ci separa dalle prossime elezioni nazionali, si potrà promuovere una grande iniziativa Civica per garantire rappresentanza politica a quei milioni di elettori che oggi ne sono privi.
LEGGI LE PETIZIONI AL PARLAMENTO (ART.50 CARTA COSTITUZIONALE)
Primi Firmatari:


Roberto Alagna Gianni Barbacetto Franco Barbato Oliviero Beha Andrea Cinquegrane Armando Della Bella Dario Fo

Gianfranco Funari Beppe Grillo Ferdinando Imposimato Stefano Montanari Cristina Naso Francesco ‘Pancho’ Pardi

Rita Pennarola Franca Rame Lidia Ravera Antonio Tabucchi Sonia Toni Marco Travaglio Elio Veltri Gianni Zamperini

Morena Zapparoli

martedì 11 settembre 2007

Alpe di Vobbia: un posto meraviglioso



C'è qualcosa di straordinariamente inesplicabile nel descrivere il perchè si diventa un Alpestre. Dicesi Alpestre un facente parte di una strana comunità umana che si riunisce in tempi piuttosto rituali e soliti nel paesino di Alpe di Vobbia e riesce ad allietare la propria permanenza grazie alla compagnia reciproca, ai paesaggi incantati e strabilianti, all'incredibile energia di alcuni unito all'infinita immobilità di altri ma senza che ci siano contrasti.
E' uno strano modo di convivere in cui alcuni della comunità vedono il riflesso dellle componenti più vere della propria anima: insomma fare quello che mi piace con chi mi piace! parlo di semplici gesti e non di gesta, di piccole grandi cose che rendono felice la nostra estate.
C'è qualcosa di empatico e strano nel modo di capirsi al volo, tra noi di Alpe.
Qualcosa di inesplicabile, appunto, proprio perchè fuori dalle righe di una vita quotidiana in città che ci schiaccia verso la volgarità della ripetitività più vuota.
C'è qualcosa di incredibilmente semplice e bello ad Alpe che solo un poeta potrebbe spiegare e forse anche queste mie parole sono solo vuoti suoni. Solo il silenzio del mattino di fronte ai paesaggi e l'aria fresca, il verso delle mucche, le risate tra di noi, le feste incredibilmente "festose" e scatenate e tante altre possono spiegare...
Qualcosa che va oltre l'amicizia c'è fra noi di Alpe. Qualcosa che si rinnova come le stagioni e però non invecchia e non cambia.
Nella vita così piena di sorprese, pultroppo spesso amare a me fa piacere avere almeno questa certezza ogni estate.
E a voi ?
Grazie Alpestri.
Alehandra.

mercoledì 8 agosto 2007

Il vero valore

Il vero valore è in chi sa ascoltare.
Con quante persone dialoghiamo ogni giorno.. ma quante veramente ascoltano quello che diciamo, prestano attenzione ai nostri bisogni, alle richieste.
Siamo tutti bravi a riempirsi la bocca con i IO IO IO IO, invece TU!
Nessuno più ascolta, si sente solo un brusio generale di voci di personalità che diffondono la pubblicità di se stesse, ad alta voce o piano, non importa come ma incessantemente.
Il mondo ha bisogno di ASCOLTATORI e anche di SERVITORI, di capi ce ne sono già troppi!
Chi veramente può dire di saper leggere nel cuore di chi ascolta! pensate a questo grande dono! Basta solo ascoltare ed uscire dall'incessante mugolio della nostra scaltra mente che cerca di portare tutto verso se stessa, come il personaggio dei cartoni che vuole sempre conquistare il mondo, non accorgendosi dell'ilarità che provoca...

Ogni tanto la tristezza

Nonostante tutto ogni tanto la tristezza di vivere se unita alla solitudine s'insinua dentro il cuore come la sabbia dentro le scarpe quando cammini sulla spiaggia: non ne puoi fare a meno.
Allora la fai entrare, la ospiti, sopporti la sua presenza per un po'..fino a quando diventa così insopportabile che : devi fermarti e toglierti le scarpe per svuotarle..
Non c'è scampo: se ti rimetti le scarpe si riempiranno un'altra volta, allora vaghiamo per un po' scalzi nei nostri mondi inventati, nelle costruzioni assurde della nostra mente scaltra, sempre attenta a non perdere il primato sulla nostra vita!
Bisognerebbe sapersi davvero abbandonare..creando un vuoto lasciando che il cuore segua la bellezza, quella vera, cercando l'amore, cercando.....
Adesso fisso il mare per ore e forse tra qualche anno avrò la risposta.
Chi mi può aiutare?

lunedì 18 giugno 2007

L'angolo del buon umore II parte

vaffangala






Dice il mulo alla bertuccia, la banana si mangia con o senza buccia? Dice la bertuccia al mulo: Non lo so, dipende l'uso che ne fai".

"Dice il mulo al falco alato, dove lo metto questo gelato? Risponde il falco alato al mulo: L'importante è prenderlo a freddo".

Dice il pesce al caimano: "voglio andale lontano..."
Dice il caimano al pesce: "secondo me, non ti liesce..."

Dice la faina all'alce: "costa cara questa calce."
Dice l'alce alla faina: "non è calce è cocaina."

Dice il mulo al cane bastardo: "cosa ne faccio della stecca da biliardo?"
dice il cane bastardo al mulo: "Lasciamo perdere, giochiamo a ping pong"

Dice il mulo al capriolo: "Che ci faccio con il cetriolo?"
Dice il capriolo al mulo: "Facci quello che vuoi... io sono allergico!"

Dice il mulo alla balena: "Cosa ho nel fondoschiena?"
Dice la balena al mulo: "La coda, cretino!"

Dice l'orso allo struzzo: "Se ti prendo, ti sminuzzo!"
Dice lo struzzo all'orso: "L'hai detto anche il mese scorso!"

Dice l'orsa all'orsacchiotto: "Tu di sopra, io di sotto!"
Dice l'orsacchiotto all'orsa: "Uffa, come la volta scorsa!"

Dice il giaguaro all'elefante: "Chi l'ha fatta questa puzza gigante?"
Dice l'elefante al giaguaro: "Lo sai, quando le faccio, le dichiaro!"

Dice il mulo al cincillà: "Con le supposte, cosa si fa?"
Dice il cincillà al mulo: "Lo sai, me lo sono sempre chiesto anch'io!?"

Massacro in tv

Tutti incollati su canale 5 questa sera: c'è il massacro di Erba.
Non si tratta di materiale per psicotici o mitomane ma un interessante approfondimento culturale. Lo stesso parte da un'interessante ricostruzione giudiziaria, passando per i particolari più interessanti del modus operandi dei mostri, fino ad arrivare a chidersi incessantemente: perchè ?
perchè una societa così tranquillamente basata sull'accumulo di potere e denaro, che si fonda sull'odio razziale per il mantenimento dei confini contro lo straripare dei pezzenti africani ed asiatici venuti a rubarci il lavoro. sulla continua repressione del sesso e conseguente malattia mentale di tutti, insomma perchè un posticino così sano mentamente e pieno di valori come la famiglia (solo la propria) può creare dei mostri?
Chissà chi hannp votato alle ultime elezioni i simpatici consorti di Erba?
Saranno di destra o di sinistra?
Da bambini sono stati violentati?
Questi ed altri interessanti interrogativi sulla nostra bellissima rete commerciale che ci propina merda a tutto andare nell'attesa della ri-venuta dello psico-nano!
RESET
RESET
RESET

sabato 16 giugno 2007

Non siate crudeli con chi AMA

Una volta perso tutto quello che è perdibile ti rimane solo l’amore perché nessuno te lo può estirpare dal cuore.
E questo amore ti rende migliore e ti fa camminare in posti impensati ove chiunque si rifiuterebbe…
Con l’amore vero nel cuore nessuno mai ti potrà incolpare di nulla..
La cosa peggiore è essere crudeli con chi ama..

venerdì 15 giugno 2007

Le donne genovesi...

definizione di "gnocca genovese":
Un individuo piuttosto raro ( per fortuna) che frequenta i pochi siti di divertimento del capoluogo genovese.
Si distingue subito per la sua bellezza e soprattutto per il fatto che se le rivolgi la parola ti guarda con disgusto e ti chiede "che cazzo vuoi sfigato!" anche se sei Bradd Pitt!
Se le chiedi l'ora si gira dall'altra parte, e se te ne esci con una classica frase d'abbordaggio....allora sei finito!
Solitamente s'accompagna all'amica brutta e grassa che ti guarda male non appena ti avvicini oppure ad un gruppo di amici che si muove stranamente con lei in tutte le direzioni...

come sopravvivere alle serate genovesi, quando incontri una classica gnocca genovese:
1) non pensare di rivolgerle la parola ameno che non la conosci dalle elementari
2) se la scontri passando non provare a chiedere scusa..lei sa che è un approccio!
3) se ti avvicini con la frase d'effetto la risposta sarà " vattene idiota!" a meno che tu non sia: Brad Pitt o George Cloney (Minimo)
4) se rimane a piedi dall'altra parte della città il massimo che puoi fare è pagarle il taxi!
5) non provare a d offrirle da bere..piuttosto morirebbe di sete!
6) chiederle l'ora è assurdo: chissà perchè il suo orologio è sempre guasto!
7) non pensare che stia guardando te se rivolge il suo santo sguardo verso di te !!
8) chissà perchè queste donne non sono mai sole: ho hanno l'amica brutta e grassa che ringhia a soli due metri o una schiera di amici che si muove con lei in ogni direzione!
9) insomma se hai pensato di passare la serata conoscendola : cambia obiettivo e guardati la tv!

lunedì 11 giugno 2007

Bloccare i processi mentali che impediscono la consapevolezza

Per spegnere l'incessante lamento della mente alla ricerca di qualcosa che non esiste bisogna assolutamente trovare rimedio.
Ognuno deve cercarlo dentro di se, non esiste un rimedio uguale per tutti poichè ognuno è diverso e unico.
provare ad imparare ad ascoltare il silenzio del vero nulla...con la meditazione oppure con qualche attività che renda il processo mentale quasi nullo..è un vero toccasana e se riesci a mantenerlo per un po' affiorano improvvise VERITA' INASPETTATE CHE TI SEGNANO LA VITA!

lunedì 14 maggio 2007

Sesso o castità, Maschile o femminile ?

Esiste in noi una parte maschile e femminile?
Quali sono gli estremi e le sembianze univoche di questi due aspetti della nostra anima?
Credo che si tocchino e compenetrino spesso e volentieri, un po’ come ci ricorda la figura del tao.
Ma la nostra cultura rigidamente dicotomica e spesso cattolica blocca tutto quello che può uscire dagli schemi classici della buona educazione…una farsa, insomma.
O sei maschio o sei femmina, nulla di più lontano dalla realtà. Nulla di più nocivo per creare altri conflitti interiori, repressioni psicologiche che diventano gravi problemi della vita quotidiana , quand’anche addirittura patologie che sfociano in atti impuri e assurdi di violenza verso il prossimo.
Anche perché solo quando non capiamo bene noi stessi cerchiamo la verità al di fuori e spesso fa male.. anche agli altri però..
Guardiamo dentro di noi e cerchiamo di capire prima di giudicare gli altri in base all’educazione ricevuta, non scagliamo la pietra se prima non abbiamo letto nel nostro passato , siete sicuri di non aver provato mai qualcosa di simile?
Cercare l’amicizia, la compagnia o quant’altro mettendo come primo paletto il sesso di una persona è la più grande discriminazione che una persona può fare.


Parte III gli atti impuri..

Gli atti impuri sono tutti quelli che la morale pubblica ci impone di non commettere, o almeno di farlo in privato e senza disturbare troppo o pubblicizzare..
Quando da bambino mi confessavo arrivato a “quel momento” di dover dire se avevo commesso “l’atto impuro” e quante volte era più forte di me: lo dicevo a bassa voce e veloce cominciando a parlare subito di qualcos’altro subito dopo in modo che non si capisse quasi , che si capisse che era poca cosa, quasi nulla..
Perché tutto ciò? Quanti sensi di colpa repressi e mal spiegati sono diventati sofferenza per tante persone? Cosa è vietato e perché ?
E quell’atto compiuto da bambino così pieno di gioia ed energia e dettato da semplici impulsi naturali e, in fondo, anche belli cosa aveva di tanto negativo da dover essere ammesso come peccato a qualcuno che come me probabilmente lo faceva, ma non da bambino, per una regola di castità IMPOSTA dall’autorità religiosa!
Mi pare tutto così assurdo…
Il papa dal Brasile, parlando in terza persona si è raccomandato di praticare la castità, davanti ad una folla neanche tanto numerosa che lo acclamava.
Credo che sia come urlare ad una folla di pasticceri che devono odiare con tutte le loro forze la crema e fare i dietologi.
Togliamo anche questo alla folla enorme di persone sull’oro della povertà, oltre al fatto di non poter usare il preservativo e cosa possiamo ottenere solo dicendoglielo, senza spiegare le ragioni profonde di una scelta tanto significativa che cambia la vita di chiunque?
Credete che tutti possano veramente comprendere le vere ragioni che portano a sublimare l’atto sessuale portandolo ad un solo ed unico atto sacro atto a procreare? E se anche qualcuno lo capisce, pensate che comunque approvi e pensi che debba prendere questa strada necessariamente, o esistono priorità ben più pressanti dell’uso errato della mia potenza sessuale?
Se ai più venisse tolta per legge la possibilità di fare sesso avremmo probabilmente il pianeta più zeppo di criminali di ogni genere che ci sia mai stato nella storia dell’universo.
Forse piuttosto che parlare in terza persona proclamando frasi appartenenti a qualche secolo fa il Papa potrebbe parlare di qualcosa che elevi in modo più fattibile il nostro spirito ?
Ma noi in fondo lo perdoniamo. In fondo dal suo punto di vista non ha neanche torto. Finito il suo discorso da dietro il vetro antiproiettile, avrà stretto qualche mano, sorriso per qualche foto di rito, sarà salito sulla sua limousine corazzata diretta al suo aereo personale che lo riportava al suo lussuoso castello a Roma.
In fondo dal suo punto di vista, cos’altro poteva dire?

Diffidenza...

Chi nella vita non desidera comunicare con gli altri?
Non è forse piacevole sentirsi sempre contornati da qualcuno che pone la sua attenzione su di noi?
Non sarebbe bello rivolgere la parola a qualsiasi sconosciuto e ricevere sempre un’educata risposta?
Tutti pensiamo di si ma quello che io vedo e sento è una grande diffidenza.
La maggior parte delle persone sente “l’altro” come un potenziale nemico, un potenziale ladro, criminale, maniaco sessuale…
Perché immaginiamo sempre il peggio di chiunque? Non avete mai pensato che questo atteggiamento oltre a limitare la vostra vita sociale rispecchia un po’ quello che siete dentro?
Perché mai proiettare tutte queste paure, chi ce le ha inculcate?
Noi stessi ? L’educazione ferrea e moralista ?
Non so le risposte precise, forse un po’ quello e quell’altro ma so che io voglio dare fiducia al prossimo e credo sia l’unico vero atto di speranza in un cambiamento.

venerdì 11 maggio 2007

Viva la semplicità

Tutti che vogliono stupire con frasi d'effetto, fotografie lussureggianti dove il corpo e la luce sono perfetti??
Ma poi quando ci troviamo di fronte alla nostra realtà, a quello che siamo veramente, cosa pensiamo? Di non essere adatti, di verire esclusi da questa vita patinata da rivista femminile... che palle!
Io amo la bellissima semplicità di un viso con le rughe, con i segni del tempo e della fatica, con le borse sotto gli occhi perchè è una persona che fa, con qualche brigolina perchè ogni tanto si lascia andare, con gli occhi un po' tristi perchè nella vita ha provato anche dolori, con il corpo un po' dolorante e non perfetto perchè dovendo badare anche ad altri non ha troppo tempo per se stesso/a...
Amo l'umanità e perchè non dovrei?
Le donne più belle sono quelle più vere, quelle patinate lasciamole ai giornali !
Donne, femmine di tutte le età e colore, di tutti i pesi e misure, siete tutte bellissime creature, guardate e trovate la luce dentro i vostri occhi !

sabato 14 aprile 2007

Le strategie di Paolo Coelho



Il guerriero della luce e la strategia

Una spada può durare poco, ma il guerriero ha bisogno di durare a lungo. Perciò non si lascia ingannare dalle proprie capacità ed evita di farsi cogliere di sorpresa. Egli dà a ogni cosa il valore che essa merita di avere.

Tante volte, davanti a questioni gravi, il demonio gli sussurra all’orecchio: “non ti preoccupare di questo, perché non è una cosa seria.”

Altre volte, davanti a cose banali, il demonio gli dice: “hai bisogno di applicare tutta la tua energia per risolvere questa situazione.”

Il guerriero non ascolta ciò che il demonio gli sta dicendo.

Egli è il maestro della propria spada.

Attenzione con l’alleato

Un guerriero non va con chi vuole fargli del male. E tanto meno lo si vede in compagnia di quelli che desiderano “consolarlo”.

Evita chi sta al suo fianco solo in caso di sconfitta. Questi falsi amici vogliono dimostrare che la debolezza compensa.

Sempre gli portano cattive notizie. Sempre tentano di distruggere la fiducia del guerriero – sotto il manto della “solidarietà”.

Quando lo vedono ferito, si sciolgono in lacrime, ma in fondo al cuore sono contenti perché il guerriero ha perduto una battaglia. Non capiscono che questo fa parte del combattimento.

I veri compagni di un guerriero stanno al suo fianco in ogni momento, nelle ore difficili e nelle ore facili.

Negoziando con il nemico

Quando il momento del combattimento si avvicina, il guerriero della luce è pronto a tutte le evenienze. Analizza ogni possibilità e domanda: “cosa farei se dovessi lottare con me stesso?”

Scopre così i suoi punti deboli.

In questo momento, l’avversario si avvicina; ha con sé la borsa piena di promesse, trattati, negoziati. Ha proposte allettanti e alternative facili.

Il guerriero analizza ognuna delle proposte; cerca anche un accordo, ma senza perdere la dignità. Se eviterà il combattimento, non lo farà perché è stato sedotto, ma perché ha ritenuto che questa fosse la strategia migliore.

Un guerriero della luce non accetta doni dal suo nemico.

In difesa e in attacco

Il guerriero adotta la cautela con le persone che pensano di poter controllare il mondo, determinare i propri passi, e sono sicure di conoscere il cammino. Esse sono sempre tanto fiduciose nelle proprie capacità decisionali che non avvertono l’ironia con cui il destino scrive la vita di ciascuno.

Il guerriero della luce ha dei sogni. I suoi sogni lo fanno andare avanti. Ma egli non commette mai l’errore di pensare che il cammino sia facile e la porta sia larga.

Sa che l’Universo funziona come l’alchimia: solve et coagula, dicevano i maestri. ”Concentra e disperdi le tue energie, secondo la situazione.”

Ci sono momenti in cui agire e momenti in cui accettare.

Davanti alla sconfitta

Il guerriero della luce sa perdere. Egli non tratta la sconfitta con indifferenza, adottando frasi sul tipo “beh, questo non era tanto importante”, oppure “per la verità, non era proprio questo che volevo.”

Accetta la sconfitta come tale e non tenta di trasformarla in vittoria o esperienza. Sopporta il dolore delle ferite, l’indifferenza degli amici, la solitudine della perdita. In quei momenti, dice a se stesso: “ho lottato per qualcosa e non ce l’ho fatta. Ho perduto la prima battaglia.”

Questa frase gli dà forza. Egli sa che nessuno vince sempre – ma i coraggiosi alla fine vincono sempre.



visitate il sito ufficiale :
http://www.paulocoelho.com/

martedì 10 aprile 2007

I desideri più o meno umani

I desideri più o meno umani

Parte I
Ricordiamoci sempre della nostra umanità e scordiamo il resto.
La vera sfida è vivere, consapevolmente, vivere senza trascurare ogni piccola cosa. Chi vive per le grandi imprese è destinato a perderla la vita, che è dentro le piccole cose di ogni giorno.
Beato chi è ordinario ogni giorno e ne gode, felice della sua non straordinarietà e contento di se stesso e gli altri.
Appare molto più semplice così, con questo atteggiamento affrontare le vere sfide, come l’amore.
La parte più importante della vita è capire provare e tenere in se l’amore, in tutte le sue forme.
Dalla più semplice e naturale, come il sesso, legato alla nostra parte più intima, animale e istintiva, fino a trascendere il suo significato tramite la meditazione, volendo anche tramite il sesso ma per arrivare a qualcosa di più fine, dove unendosi con il tutto e il nulla dentro se stessi, l’amore diventa infinito.
Sembra tutto semplice a parole ma per chi vuole veramente farlo non lo è.
Significa sacrificio, scelte a volte impopolari, significa spesso anche passare per il pazzo di turno.
Quando tu vedi uno spiraglio di realtà non coperta dai veli del “sé” e quando il tuo ego è stato quietato dalla tua anima, gli altri cominceranno a vederti “strano” e sempre più diverrà difficile farsi capire fino in fondo…
I religiosi poi, quelli delle regole che ti rovinano la vita, sono subito pronti ad additarti come l’eretico, colui che rovina la loro falsa piattezza morale..
Tutto ciò che dona felicità le religioni ce lo hanno proibito: sfogare in modo sano e continuo la nostra energia sessuale, l’energia più potente che l’uomo abbia, madre della creazione e del piacere nel contempo, maestra nella sua parte orgasmica dell’unico istante di illuminazione provato dagli uomini che non conoscono la meditazione.
Nel momento di massimo piacere quando la mente stacca la sua connessione e l’incessante movimento dei pensieri tace, lo spirito entra anche per un solo istante e si tuffa in quel vuoto dentro di noi che ci connette all’eterno.. è un attimo di pace intensa, così intensa e breve da lasciarci stupefatti.
Ignari del suo vero significato continuiamo a ricercare quel momento tramite il sesso, ma non sappiamo che questo è solo uno dei più lontani metodi, tramite il tanta per raggiungere il samadhi.
La cosa importante è che non soffochiamo nulla della nostra vita ma cerchiamo piuttosto di comprendere, di essere comprensivi con chiunque non conosciamo e mai farci prendere dalla paura, la madre di ogni sofferenza.
Ci hanno riempito di paure fin da quando eravamo bambini e come possiamo ora sorridere ad ogni attimo di vita presente che ci godiamo?
Bisogna tornare indietro, regredire ed annullare la nostra educazione: se vogliamo riempire il bicchiere col vino buono dobbiamo prima svuotarlo dall’acqua sporca di cui è pieno!
Cominciamo dunque a lavorare per questa umanità…

lunedì 9 aprile 2007

Difendiamo la vita dei nostri giovani!

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Diffondilo, per favore...


Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, cosi ho bevuto una Sprite. Mi son sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo guidare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana ed il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull'asfalto e sento un poliziotto che dice: "Il ragazzo che ha provocato l'incidente era ubriaco". Mamma, la sua voce sembra così lontana... Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: "Questa ragazza non ce la farà". Sono certa che il ragazzo alla guida dell'altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire... Perchè le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Dì a mia sorella di non spaventarsi, mamma, dì a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quelragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura... Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente. Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene per questo... Ti voglio bene e.... addio.

Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all'incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva... scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo cancelli... Potresti perdere l'opportunita, anche se non bevi, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Non ti costa nulla: diffondilo per favore...

venerdì 6 aprile 2007

Il potere dei politici

Da cosa deriva il potere dei politici ? semplice direte.. li votiamo noi e per una legislatura o meno diventano i nostri padroncini facendo chi bene e chi non molto bene il loro dovere di amministratori delle cose publliche.
Pensate ad un giorno in cui tutti noi ci svegliassimo e pensassimo allo stesso momento qualcosa del tipo .."il piano energetico così come è oggi strutturato e come in futuro pensano di muoversi i politici, non mi va bene, è da cambiare perchè non rispetta la mia visione futura di un mondo come dovrebbe essere, per me e per i miei figli..."
Credo che se tutti pensassimo questo ci vorrebbe poco tempo per fare "uscire la cosa" e tramite giornali, manifestazioni ed altro si saprebbe subito cosa pensa l'opinione pubblica.
E' chiaro che una situazione di questo genere dovrebbe far ricredere i nostri politici ripensando la cosa mentre in caso contrario sarebbe il minimo una crisi che farebbe cadere qualsiasi governo.
Questo piccolo esempio spiega in modo esauriente quale sia il potere effettivo dei politici , ma solo nel caso in cui le persone avessero una nuova consapevolezza: loro hanno il potere e loro devono decidere, anzi NOI dobbiamo decidere per il nsotro futuro.
Anche il migliore dei politici non ha un'affidabilità tale da farci stare tutti tranquilli nelle decisioni più importanti.
Vorrei fare un'altro esempio, ma negativo.
Mettiamo che domani mattina tutti ci svegliassimo pensando:
" E' assurdo avere gli arsenali pieni di armi atomiche che distruggerebbero la terra in pochi secondi, ed inoltre chi ne ha l'effettivo controllo?... eliminiamole! "
In questo caso credo che si potrebbe fare davvero poco dall'oggi al domani anche se penso che gran parte dell'umanità sia daccordo.
Una cosa che mi ha sempre lasciato molto scettico è l'atteggiamento di alcuni "pacifisti" che manifestano in modo molto violento questa loro intenzione...?
Come puoi imporre la pace con la violenza? E' assurdo!
L'unica via per la pace e far provare dentro l'animo di più persone possibile questo stato verso la vita e le altru cose. La consapevolezza a cerchio è la speranza, come un sasso buttato nel lago!

martedì 27 marzo 2007

Basta coi prigionieri!

Per la liberazione di Rahmatullah Hanefi e Adjmal Nashkbandi

"Siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Il responsabile afgano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah è stato prelevato all'alba di martedì 20 dai servizi di sicurezza afgani.Da allora nessuno ha potuto vederlo o parlargli, nemmeno i suoi famigliari. Non è stata formulata nessuna accusa, non esiste alcun documento che comprovi la sua detenzione. Alcuni afgani, che lavorano nel posto in cui Rahmatullah Hanefi è rinchiuso, ci hanno detto però che lo stanno interrogando e torturando "con i cavi elettrici".Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, semplicemente facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Il suo aiuto potrebbe essere determinante anche per la sorte di Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, che non è ancora tornato dalla sua famiglia.Domenica 25, il Ministro della sanità afgano ci ha informato che in un "alto meeting sulla sicurezza nazionale" presieduto da Hamid Karzai, è stato deciso di non rilasciare Rahmatullah Hanefi. Ci hanno fatto capire che non ci sono accuse contro di lui, ma che sono pronti a fabbricare false prove.Non è accettabile che il prezzo della liberazione del cittadino italiano Daniele Mastrogiacomo venga pagato da un coraggioso cittadino afgano e da Emergency. Abbiamo ripetutamente chiesto al Governo italiano, negli cinque giorni, di impegnarsi per l’immediato rilascio di Rahmatullah Hanefi e il governo ci ha assicurato che l’avrebbe fatto. Chiediamo con forza al Governo italiano di rispettare le parola data.Anche tu puoi aderire su http://www.emergency.it/appello/index.php

lunedì 26 marzo 2007

Il valore del tempo...

Avete mai pensato quanto sia importante nella nostra vita il concetto di tempo?
E come questo influenza le nostre decisioni, i nostri umori...
Passato, presente e futuro sono concetti da noi inventati ma che in effetti non hanno un vero e proprio riscontro "ufficiale".
Il passato è l'unica certezza, solida e immutabile. Nessuno si sognerebbe di mettere in discussione qualcosa che è già successo se tale cosa è documentabile!
Il presente non esiste..mentre ne parliamo è già diventato..passato e quindi diventa veramente irreale come concetto scientifico.
Ma alla fine è la cosa più importante che abbiamo, perchè il futuro è incerto ed un po' ci spaventa! mentre il presente se lo sappiamo vivere appieno ci appaga della sua tranquillità, dei suoi momenti uno dopo l'altro...
Festeggiamo i compleanni ricordando momenti fissi nel passato come puntine in una grossa mappa, cerchiamo invece di scordarci dei momenti più tragici e tristi.. ma forse proprio questi ci hanno profondamente segnato ed insegnato qualcosa...
Crediamo che il tempo che passa sia una disgrazia perchè invecchiamo ed il nostro corpo diventa sempre più di granito e poco elastico, così come la mente invece prosegue in un suo percorso di crescita ( si spera) e quindi questa inversione delle due situazioni ci spaventa un po'...
Io
Tu
Cosi
fragili
cose
tristi
dentro e
fuori allegri...

Guardiamo le nostre stelle di fortuna verso l'orizzonte?

sabato 10 marzo 2007

L'educazione ? è un optional !

Non ci sono più gli educatori di una volta... quante volte lo abbiamo sentito dire! ma adesso forse potremmo anche dire: non ci sono più gli educatori?
Oppure si tira avanti col "fai da te" all'interno di famiglie dove il bene primario è chi guadagna di più e chi gestisce il telecomando la sera...
Che tristezza... non vedere più la persona di una certa età che educatamente si rivolge a noi con quelle parole che ci appaiono un poco fuori dal tempo ma che fanno piacere, tipo "mi scusi giovane potrebbe farmi la cortesia di...".E' molto più facile pultroppo sentirsi dire piuttosto " tu mi devi dire, mi devi fare... ecc perchè è un mio diritto! "
Ma non è anche un diritto di tutti di essere trattato come un essere umano ?
Chi per sua condizione professionale è al contatto col pubblico e deve gestire spesso eccezioni o problematiche da risolvere deve per forza sentirsi mandare a quel paese per centinaia di volte al giorno?
Non è poi poco sensato aggredire chi ci deve risolvere un problema ?
Perchè non ringraziamo chi ci taglia la strada all'incrocio invece di mandarlo a quel paese? Tanto con quella frase non risolviamo nulla e rischiamo una rissa mentre ringraziandolo magari rischiamo lontanamente di urtare la sua coscienza ( non si sa mai...!).
Cominciamo allora a lavorare per questa nuova umanità.

sabato 3 marzo 2007

L'angolo delle cazzate...goliardia e umorismo







Potrebbero essere due clienti dell'Hotel Alpino di Alpe di Vobbia???


Attendo Vostri commenti a riguardo!!!









Qualcuno ha problemi di vista??
Vi consiglio questa dottoressa.
Contattatemi e vi dò l'indirizzo
Alex
















Qualcuno ha problemi con gli addominali???

















mercoledì 28 febbraio 2007

In fondo siamo quello che mangiamo?

in arrivo l’uomo bionico. I metalli che ingeriamo ci stanno trasformando in ferramenta ambulanti.L’elenco che segue riporta alcuni metalli contenuti in prodotti che mangiamo tutti i giorni, metalli come Titanio, Cobalto, Argento.Basta saperlo. Come per le sigarette è sufficiente aggiungere un’etichetta con su scritto: “Attenzione, vetro all’interno”, oppure “Piombo, Bismuto e Solfato di Bario possono produrre effetti collaterali”.
L’elenco:


Pandoro Motta: Alluminio, Argento
Salatini Tiny Rold Gold (USA): Ferro, Cromo, Nichel (cioè acciaio), Alluminio
Biscotti Offelle Bistefani: Osmio, Ferro, Zinco, Zirconio, Silicio-TitanioBiscotti
Galletti Barilla: Titanio, Ferro, TungstenoMacine Barilla: Titanio
Granetti Barilla: Ferro, Cromo
Nastrine Barilla: Ferro
Plum cake allo yogurt Giorietto Biscotti: Ferro. Cromo
Ringo Pavesi: Ferro, Cromo, Silicio, Alluminio, Titanio
Pane carasau (I Granai di Qui Sardegna): Ferro, CromoPane
ciabatta Esselunga: Piombo, Bismuto, Alluminio
Pane morbido a fette Barilla: Piombo, Bismuto, Alluminio
Paneangeli Cameo: Alluminio, SilicioPane Panem: Ferro, Nichel, Cobalto, Alluminio, Piombo, Bismuto, Manganese
Cornetto Sanson (cialda): Ferro, Cromo e Nichel (cioè acciaio)
Biscotto Marachella Sanson: Silicio, Ferro
Omogeneizzato Manzo Plasmon: Silicio, Alluminio
Omogeneizzato Vitello e Prosciutto Plasmon: Ferro, Solfato di Bario, Stronzio, Ferro-Cromo, Titanio
Cacao in polvere Lindt: Ferro, Cromo, Nichel
Tortellini Fini: Ferro, Cromo
Hamburger McDonald’s: Argento
Mozzarella Granarolo: Ferro, Cromo, Nichel
Chewing gum Daygum Microtech Perfetti: Silicio (cioè vetro)
Integratore Formula 1 (pasto sostitutivo) Herbalife: Ferro, Titanio
Integratore Formula 2 Herbalife: Ferro, Cromo

I metalli elencati sono tutti sotto forma di particelle nano e micro-metriche (nano = dal miliardesimo al decimilionesimo di metro, micro = dal milionesimo al centomillesimo di metro). Nessuno degli inquinanti particolati di cui sopra è biodegradabile e, dunque, resta dov'è per sempre.E dov'è è un tessuto umano.
Chiedo a queste aziende, se vogliono, di dare una spiegazione.Io la pubblicherò sul blog.
9/11/2005Per cercare di chiarire alcuni dubbi posti dai vostri commenti, pubblico una integrazione al post.
Alcuni dei metalli elencati come inquinanti fanno parte di quelli che si chiamano OLIGOELEMENTI e, in quell’ottica, sono essenziali per la vita. Per esempio, il Ferro è un componente dell’emoglobina e, se non ci fosse, i nostri tessuti non potrebbero essere ossigenati; il Rame è fondamentale per la formazione dell’emoglobina, il Cobalto è presente nella composizione della Vitamina B12, e così via. Attenzione, però a non cadere nell’equivoco.
Ciò di cui stiamo parlando non sono ioni (atomi) che entrano nella composizione di sostanze naturali e che, non raramente, sono indispensabili per la nutrizione; ciò di cui parliamo sono particelle, minuscoli sassolini, che vengono involontariamente immessi come inquinanti nei cibi.Le fonti di questi materiali estranei sono tantissime. Tra i tanti esempi che si possono fare, c’è quello del Ferro-Cromo-Nichel nei cibi.I sistemi di macinazione sono spesso costituiti da acciaio (Ferro-Cromo-Nichel, appunto) e questo materiale si usura, perdendo scorie che entrano nel macinato. Queste scorie sono proprio le particelle che non dovrebbero esserci e che, una volta ingerite, entrano nel circolo sanguigno per essere rapidamente sequestrate da vari organi (reni, fegato, ecc.), dove restano in eterno perché non sono biodegradabili.Il problema è che sono dei corpi estranei e l’organismo li vede come tali, facendo partire una reazione infiammatoria (granulomatosi) che si cronicizza e può diventare cancro o restare, comunque, un’infiammazione che è pur sempre una malattia.Dunque, un conto è mangiare una bistecca che contiene Ferro organico perché presente naturalmente nel sangue dell’animale del cui muscolo ci stiamo nutrendo e un conto è mangiarsi delle palline piccole piccole di Ferro. Da notare che più queste particelle sono minuscole, più sono aggressive, potendo addirittura penetrare all’interno dei nuclei delle cellule quando la loro dimensione è al di sotto di una certa soglia.
Tra i metalli elencati, comunque, ce ne sono diversi che non entrano in nessuna combinazione biologica utile (Titanio, Bario, ecc.) e sono chimicamente tossici.
Naturalmente le aziende sono tutte perfettamente a posto dal punto di vista legale, non esistendo alcuna legge che imponga non solo l’eliminazione, ma anche solo la ricerca o l’elencazione in etichetta di quelle sostanze.Che la scienza viaggi con un passo diverso rispetto alla legge è un fatto noto di cui non c’è da stupirsi.Così come non c’è da stupirsi (anche se può fare leggermente schifo) che le industrie non abbiano alcuna voglia di scoperchiare loro stesse il calderone. Fin che va…
Postato da Beppe Grillo il 07.12.05 19:38

lunedì 19 febbraio 2007

Attenzione da leggere URGENTEMENTE

Ricordo a chi non lo sapesse che da uno studio di due grandi scenziati e ricercatori ( Dr.ssa Gatti e Dr. Montanari) che le nano-particelle prodotte da questi assurdi inceneritori se respirate o ingerite rimarrebbero dentro il nostro bel corpicino belle tranquille e integre forever con noi... E non credo che a lungo andare , non essendo ne compatibili e ne assimilate, possano fare un gran ben... Per maggiori informazioni potete visitare il blog di Beppe Grillo, dove troverete un'ampia raccolta di informazioni a proposito!

venerdì 26 gennaio 2007

Ma noi siamo felici ? O dobbiamo andare in Nigeria?

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità l'infelicità sarebbe destinata a dilagare tra le popolazioni dei paesi occidentali. I più felici del mondo sarebbero i nigeriani e noi italiani ci dichiariamo infelici in ben 26 casi su 100. Altro che spaghetti e mandolino! Sembra confermato quindi, da altra angolazione, il dato citato nel numero 47 secondo cui il 28% della forza lavoro della Comunità Europea risulta affetto da stress.

In pole position tra i luoghi che trasmettono maggior senso di infelicità c'è l'ufficio e il soggetto più infelice risulta essere una donna di 36-45 anni, single, impiegata, diplomata o laureata, che risiede nell'hinterland di una grande città.

Una volta realizzato un ambiente di lavoro emotivamente adatto, tutti noi dobbiamo comunque sempre ricordare che la felicità vive solo qui e ora e non può essere vincolata a condizioni esterne come il raggiungimento di un budget, un avanzamento di carriera o un aumento di stipendio.
Le aspettative eccessive, così come i continui rimpianti e gli attaccamenti ossessivi non servono che a far avverare le cupe previsioni dell'OMS.

venerdì 19 gennaio 2007

L'importanza della bellezza

Cito testualmente da “Politica della bellezza” di James Hillman:(...) generalmente la bellezza è considerata qualcosa di accessorio, un lusso, estranea allo scopo dell'economia. Se per esempio c'è da costruire una piazza i progettisti definiscono prima di tutto la questione del traffico, poi l'accessibilità per le compere e per gli altri usi commerciali; come ultima cosa viene l'immagine della piazza: una scultura commissionata, una fontana, un piccolo gruppo di alberi e alcune aiuole, alcune luci speciali. L'artista è l'ultimo a essere convocato ed il primo ad essere eliminato quando il progetto comincia a superare lo stanziamento. L'abbellimento costa troppo. E' antieconomico. Invece, contrariamente a questo consueto modo di vedere, la bruttezza costa di più ! Qual'è l'economia della bruttezza ? Quanto costano in termini di benessere fisico e di equilibrio psicologico un design trascurato, coloranti da quattro soldi, suoni, strutture e spazi privi di senso? Passare una giornata in un ufficio sotto un'accecante luce diretta, su cattive sedie, vittime del costante monotono ronzio del computer, posando gli occhi su una moquette logora e macchiata, tra piante artificiali, compiendo movimenti unidirezionali, premendo un pulsante, reprimendo i gesti del corpo, per poi, alla fine della giornata, tuffarsi nel sistema del traffico o dei mezzi pubblici, in un fast food e in un'abitazione di serie.. Che costo ha tutto questo? Quanto costa in termini di assenteismo? .....Qual'è il costo di quella gigantesca industria dell'evasione che è il turismo, dello spreco consumistico, della dipendenza dalla chimica, della violenza nello sport? Le cause dei maggiori problemi sociali, politici ed economici del nostro tempo non potrebbero essere ricercate anche nella repressione della bellezza?

NOTA DI ALEX: Se applichiamo questo semplice principio ad ogni ambito possiamo arrivare a dire che la bellezza è una delle espressioni della qualità di quanto produciamo sia in termini fisici che mentali e di conseguenza influenza in modo sostanziale la nostra vita !
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Libreria della nuova umanità

  • La Missione di Vita di Angela Verardo Ed.Gagliano
  • Tutta la bibliografia di Vadim Zeland
  • Tutta la bibliografia ed i films di Alejandro Yodorowsky
  • Enneagramma per tutti di Maurizio Cusani
  • IL LIBRO sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo di Alan W. Watts
  • 52 idee geniali per avere successo le straordinarie intuizioni di Napoleon Hill di Caren McCreadie
  • Conversazioni con Dio1-2-3-4 di Neale Donald Walsch
  • IL PROFETA di Kahlil Gibran
  • FISH! di S.C.Lundin, Harry Paul e J. Christianses
  • I cinque tibetani di Peter Kelder
  • Benessere totale di Deepak Chopra
  • Guarisci te stesso di Josè Silva e Robert B. Stone
  • Il libro di Mirdad di Mikail Naimy
  • Autobiografia di uno Yogi ParamaHansa Yogananda
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  • Istruzioni di volo per aquile e polli di Anthony De Mello
  • La biologie delle credenze di Bruce H. Lipton
  • L'effetto luna di miele di Bruce Lipton
  • La profezia di Celestino di James Redfield
  • La decima illuminazione di James Redfield
  • La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani
  • La via del guerriero di pace di Dan Millman
  • Come fare miracoli nella vita di tutti i giorni di W.W.Dyer
  • La voce dell'ispirazione di Wayne Walter Dyer
  • Le vostre zone erronee di Wayne Walter Dyer
  • Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti
  • Riprendere i sensi di Jon Kabat-Zinn
  • Tutta la bibliografia di Eckhart Tolle
  • Tutta la bibliografia di OSHO
  • Tutta la bibliografia di PAULO COELHO
  • Tutta la bibliografia di Thích Nhất Hạnh
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