mercoledì 2 marzo 2011

Una domanda per "Striscia la Notizia"



Sono anni ormai che a quell'ora in cui canale 5 trasmette striscia la notizia quasi sempre la tv è accesa. Anche se ultimamente comincio ad avere una repulsione quali "fisica" della tv, per evitare scontri famigliari durante il consumo della cena mi trovo anche oggi spesso a guardare questa trasmissione.
Ultimamente sono spesso presente i servizi riguardo al maltrattamento di animali.
Mi trovo daccordo con il mettere al corrente l'opinione pubblica di personaggi che trattano in modo veramente assurdo animali per incuria e spesso ignoranza, ma quasi sempre traspare da queste persone quel senso di "onnipotenza umana" che autorizza in qualche modo a produrre lager di animali, spesso inutili e improduttivi.
Quello che però è sempre presente nei servizi e dico SEMPRE e che i poveri animaletti trattati male sono sempre gli stessi: quelli cari all'ipocrisia comune imperante: IL CAGNOLINO, I GATTINI, IL CAVALLINO MAGRO E INFANGATO...SOLO OGNI TANTO SPUNTA QUALCHE ANUMALE MENO "VIP" COME QUALCHE CAPRA O ADDIRITURA (FORSE SI E' TRATTATO DI UN ERRORE)ALCUNI MAIALI: COME MAI???
Come mai non si parla mai dei VERI LAGER DI ANIMALI cioè degli allevamenti intensivi?
Esistono forse varie CATEGORIE di ANIMALI?
1) ANIMALI DI SERIE B: quelli da trucidare in maniere incredibilmente "inumane" facendoli soffrire le pene dell'inferno dantesco, anzi neppure Dante Alighieri con la sua enorme fantasia potrebbe immaginare quali sofferenze sono inflitte a queste creature, per poi tritarli e farne hamburger o altro E SOPRATTUTTO NELL'INDIFFERENZA DI TUTTI. Alzi qualcuno sicuramente penserà: certo è giusto così , questi animali SONO NATI PER QUESTO, sono esseri inferiori e si meritano tutto questo perchè noi esseri umani lsiamo la specie dominante ed abbiamo il diritto di distruggere tutto il resto per il nostro piacere.

2) ANIMALI DI SERIE A: Cagnolini, gattini, insomma gli animali da conpagnia...di razza o non, piccoli o grandi pelosi o rasati , di mille e più colori, scodinzolanti che ci guardano con occhi innamorati...CHI NON LI AMA?
CAVALLI E ASINELLI: che intelligenti e simpatici non è vero? Invece i Tori e le vacche sono meno intelligenti e simpatici? Avete mai guardato l'incredibile bellezza di un toro, la forza che sprizza da tutti i pori??? I maiali vogliamo parlarne: sapete che sono intelligenti quanto o più di un cane e l'odorato di un maiale supera di gran lunga quello del più raffinato cane da tartufi?
E i DELFINI e le BALENE? Che belli e simpatici, giocherelloni del mare! e che profondità esiste nel canto delle balene proveniente dagli abissi? E GLI ALTRI PESCI? Solo carne da macello!
Lo sapete che molto probabilmente nella scatoletta di tonno che mangiate una piccola parte è formata sicuramente da delfini? Credete che i macchinari che tritano la carne facciano differenza?
Non voglio dilungarmi ma mi sembra chiaro. Un chiaro esempio della grande ipocrisia umana.
Che nella sua punta di diamante tocca il massimo: nella finzione della TV:
Toccare le coscienze su quello che "economicamente conviene" va bene: il mercato della schiavitù degli animali va bene basta che siano "da compagnia", ma parlare dei LAGER degli allevamenti intensivi NO, perchè i finanziatori delle TV sono specialmente chi fa pubblicità e quanta pubblicità di cibo vedete sulla tv? Provate a fare un calcolo di quanta pubblicità del cibo in tv riguarda carne? Provate ad essere più consapevoli di quanto ci "rifilano" dentro la mente i grandi comunicatori della pubblicità!
Cari autori di Striscia la notizia perchè non parlate anche della VERITA' degli animali di serie B? Siete veramente un telegiornale in cui la verità giornalistica è più importante del business oppure ci prendete in giro come tutti gli altri e parlate solo di quello che "l'opinione pubblica vuole per fare audience" ?????
So che nessuno mai mi risponderà mala domenda intanto ve la giro.

Io addiritura darei un consiglio a tutti: perchè non spegnete più spesso la tv e non leggete un libro, anche in famiglia come fosse un gioco! Oppure giocate coi vostri figli, ne saranno entusiasti più della tv! Oppure perchè non uscire a fare una passeggiata coi vicini di casa e parlare di qualsiasi argomento?
Oppure perchè non sedersi in silenzio e guardare l'abisso dentro di noi che si riempe improvvisamente di luce quando "io" non esiste più?

Genova 02/03/2011
Satyam Alessandro Orlandi

Inviato via mail a: gabibbo@mediaset.it

Se niente importa...



Allego bellissimo articolo di Michela Tessariol a riguardo:
Se niente importa, non c’è niente da salvare. Questa considerazione offre a Jonathan Safran Foer lo spunto per una riflessione sull’industria dell’alimentazione e in particolare sulla produzione di carne. Una vicenda del tutto personale, quale la nascita del suo primo figlio, ha spinto lo scrittore a svolgere un’accurata indagine sugli allevamenti intensivi. Desideroso di conoscere il cibo che sarebbe finito nel piatto del suo bambino, consapevole che un’alimentazione sana è fondamentale per la buona salute, J.S. Foer ha dedicato tre anni di ricerche al mondo dell’allevamento industriale, tre anni in cui ha visto un continuo susseguirsi di scene raccapriccianti. Il risultato di queste ricerche non è un trattato scientifico, ma un libro in cui lo scrittore, con la schiettezza e il taglio narrativo che gli sono propri, ci racconta delle storie.

Sono storie di animali privi di storia, costretti a vite prive di vita, esistenze cancellate, trattati come fossero ingranaggi di un orologio da costruire. Se qualcosa si danneggia non ha importanza, se si rompe, economicamente è più conveniente gettarlo via che ripararlo. Nessun animale viene “riparato” (curato) negli allevamenti intensivi. Mai. Un pezzo di ricambio è sempre pronto all’uso. Non esistono singole vite negli allevamenti intensivi, e neppure vite di gruppo. Esiste solo il profitto.

Sono storie di polli e di tacchini, stipati in spazi grandi quanto un foglio A4. Non hanno spazio per muoversi né vedono mai la luce del sole. Il loro cibo consiste in mangimi addizionati con farmaci, i loro corpi vengono gonfiati con ormoni della crescita e imbottiti di antibiotici. La riproduzione di questi animali avviene in tutti i casi attraverso l’inseminazione artificiale, il cibo e la luce saranno loro somministrati in modo controllato per aumentare la produttività. Oggi i polli da carne arrivano alla macellazione dopo meno di 40 giorni dalla nascita, affetti da ogni tipo di deformità, infezioni, malattie respiratorie.
Un trattamento simile è riservato ai maiali, con amputazione senza anestesia di coda e denti a spillo nei piccoli, gabbie anguste, una mortalità nei maialini prima dello svezzamento che raggiunge una percentuale del quindici per cento.
L’autore si sofferma spesso a raccontare anche le crudeltà inflitte ai pesci, animali che sentiamo più distanti, ma che per questo non soffrono di meno.

Con le storie di questi animali, con le loro esistenze disprezzate e gettate via, J.S. Foer ci spinge a riflettere su due fronti. La prima domanda è ovvia: è lecito consumare ogni giorno un simile massacro solo per il gusto di mangiare carne? La seconda è meno immediata: quali conseguenze avranno tali forme di allevamento, in cui poco peso viene dato all’igiene e l’uso di antibiotici di ogni tipo è dilagante, sulla salute nostra, dei nostri figli, e sull’ambiente che ci circonda? Perché, è risaputo, l’allevamento intensivo è anche una delle maggiori cause di inquinamento. Negli Stati Uniti sono molte le battaglie legali intentate contro gli allevamenti industriali di maiali, ma ciò non spaventa le grandi aziende, per le quali pagare multe per aver inquinato è meno costoso che rinunciare all’intero sistema di allevamento intensivo. Un sistema solido, e ormai quasi esclusivo. Pochi sono gli allevamenti sani che sopravvivono alla dura legge del profitto. Sono allevamenti di modeste dimensioni, pochi ranch che continuano a campare grazie al coraggio e alla testardaggine di pochi allevatori. Allevamenti in cui gli animali vengono trattati come tali fino alla fine della loro vita. Se dobbiamo mangiarli, allora dimostriamo loro un minimo di riconoscenza. Sappiamo che toglieremo loro la vita, lasciamogli un minimo di dignità.

J.S. Foer non vuole farci diventare tutti vegetariani. Se non vogliamo essere vegetariani, cerchiamo di essere degli onnivori selettivi. E’ molto difficile, ma non impossibile. Il suo libro non è un manifesto del vegetarianismo, lui stesso lo ribadisce più volte, ma vuole essere un incoraggiamento a pensare di più, ad informarci, a capire per poter scegliere. Perché l’indifferenza nata dalla disinformazione e dal disinteresse è la peggiore malattia. D’altronde, se niente importa, non c’è niente da salvare.
fonte del post:
http://www.ilgrimaldello.com/2010/04/se-niente-importa/

martedì 1 marzo 2011

Bambini vegetariani sani



Fonte del post: http://www.armoniaservice.coop/articolo/art20149.htm

È possibile crescere bambini vegetariani sani

Nella loro posizione sulle diete vegetariane l'American Dietetic Association sostiene: "Diete vegane e latto-ovo-vegetariane ben pianificate sono appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale, inclusi gravidanza e allattamento. Diete vegane e latto-ovo-vegetariane appropriatamente pianificate soddisfano i fabbisogni nutrizionali degli infanti, dei bambini, degli adolescenti e promuovono uno sviluppo normale".Posso già sentire i miei detrattori dire: "Sì, ma loro dicono appropriatamente pianificate, e ciò non è affatto facile!". Io dissento, e lo stesso fanno migliaia di genitori vegetariani e vegani in tutto il mondo. In effetti, una delle cose più difficili riguardo al crescere figli vegetariani non è quello di fornire pasti nutrienti, ma di aver a che fare con la mancanza di supporto e le domande, i commenti e le critiche di amici mal-informati, famiglie, dottori e altre persone connesse alla cura del bambino. Fornire una dieta ben bilanciata per i bambini è qualcosa che molti genitori provano già a fare. Con le diete senza carne (e nel caso dei vegani, senza uova e latticini) è lo stesso gioco; solo che i pezzi del gioco sono diversi. Quindici minuti su internet sveleranno non solo tutte le informazioni nutrizionali di cui un genitore vegetariano possa mai aver avuto bisogno, ma anche tabelle con menù completi per bambini in crescita.

Le proteine sembrano sempre essere la prima preoccupazione a saltar fuori. Nel mercato di cibi naturali oggi germogliante i genitori possono trovare deliziosi e salutari sostituti della carne per tutto, dai bocconcini di pollo agli hamburgers. Sono convenienti, specialmente nelle famiglie che prendano in considerazione il passaggio ad una dieta vegetariana con bambini più grandi che sono abituati a mangiare carne. Sebbene molte famiglie vegetariane si affidano a questi cibi utili, altre si trovano meglio nel mangiare cibi integrali più semplici come il tofu, le lenticchie e i ceci per le proteine e il ferro. Pensate che i bambini non mangeranno questi cibi? Ripensateci! Ai bambini piace ciò che imparano ad apprezzare. In altre parole, famiglie i cui bambini mangiano questi cibi dal principio, hanno figli che li considerano normale parte della dieta.

In effetti, alcuni prodotti che erano considerati "cibi salutari" non molto tempo fa ora sono diventati di uso comune per tutti. Ad esempio il latte di soia. Se ne possono trovare diverse marche sugli scaffali dei negozi di alimentari proprio vicino ai brick del latte di mucca. Anche i non-vegetariani lo bevono. Offre un'alternativa gustosa ricca di calcio e vitamina D per quelli che non assumono derivati del latte, ed è un modo perfetto per introdurre la soia nella vostra dieta. Ci sono anche bevande arricchite di riso e mandorle facilmente reperibili oggi. E non dimenticate che i bambini possono acquisire grandi quantità di calcio dalle mandorle, dai broccoli, dalle verdure a foglia verde, e dai succhi d'arancia arricchiti, solo per nominarne alcuni.

I cibi arricchiti forniscono nutrienti per quasi tutti i bambini. I cereali per la colazione arricchiti sono una scelta tipicamente americana che piace tanto ai bambini quanto ai genitori. Le famiglie vegane possono pensare di includerne un tipo arricchito con vitamina B-12, un nutriente che si trova solo nei cibi animali. (I bambini latto-ovo-vegetariani prendono la loro B-12 dalle uova e dai latticini). Aha! È questo nutriente a provare che gli umani sono fatti per mangiare una dieta a base animale? Difficilmente. La B-12 è prodotta dai batteri, ecco perché ce n'è così tanta nei prodotti animali. I supplementi e i cibi arricchiti, come cereali e alcuni sostituti della carne, sono fonti del tutto affidabili di B-12 per le famiglie vegane. Molti cereali inoltre contengono anche ferro, un altro nutriente che preoccupa molto i nutrizionisti. In verità, i bambini vegetariani non hanno più probabilità di un'anemia da mancanza di ferro rispetto ai non-vegetariani.
Così forse sarete convinti che può essere salutare crescere bambini vegetariani, ma ancora non penserete che può essere una cosa facile da fare. Cosa può aspettarsi un genitore da un figlio che vada ad un compleanno, per esempio, dove verrà offerta la torta e il gelato? Cosa fare quando c'è la giornata della pizza a scuola? Devo ammettere che queste ipotesi hanno causato alcune preoccupazioni nei genitori vegetariani dovunque. Ciò che abbiamo imparato è che si comincia insegnando ai bambini cosa sia il vegetarianesimo quando sono molto giovani. Si dice loro la verità riguardo ai cibi salutari e da dove viene il cibo animale. Si impara a preparare a casa cibi salutari e succulenti, e se ne ha un esempio ogniqualvolta noi stessi ci imbattiamo in una festa non vegetariana. È un lungo, lento processo in cui si passano i propri modi di vita ai nostri bambini, e non è differente dall'instillare, per esempio, i valori spirituali che sono importanti per la vostra famiglia.

Molti genitori vegetariani ammettono che verrà un giorno in cui dovrete lasciar correre e lasciare che siano i bambini a decidere. Alcuni lo fanno molto prima di altri. Ogni famiglia ha regole differenti su come trattare situazioni differenti, e ognuno di noi fa ciò che funziona per sé. Qualsiasi cosa alla fine decidano di mangiare i nostri figli -se diventino capaci di volare come vegetariani per sempre o finiscano per seguire la marea della cultura comune- noi li alleviamo in modo vegetariano sicuri nel sapere che gli stiamo fornendo ciò che c'è di meglio per cominciare.

Noi ignoriamo le informazioni nutrizionali ormai obsolete che ci vengono svendute dalle lobby del latte e della carne e che ci dicono che i bambini devono mangiare la carne e bere il latte per essere sani. Noi sappiamo di più. In tutta la nazione gli Americani si stanno concentrando sulla frutta e sulle verdure, mangiando meno carne, aggiungendo la soia alle loro diete e limitando i grassi. Non dovremmo fare lo stesso per i nostri figli?

17-01-2007 di Melanie Wilson
fonte del post: http://www.armoniaservice.coop/articolo/art20149.htm
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