venerdì 30 luglio 2010

Intervista di Enzo Biagi a Osho




ENZO BIAGI: Come prima cosa vorrei chiederti qual è il tuo insegnamento.

OSHO: Io non ho nessun insegnamento. Non sono un insegnante. Non do nessuna filosofia della vita, né alcuna disciplina, né programmi da seguire. Ho un approccio alla vita ben preciso, che condivido con i miei amici. E il mio approccio inizia con una deprogrammazione. Per ciò che mi riguarda questa è la parola chiave. Essere iniziati alla mia amicizia significa essere iniziati a un processo di de-programmazione. Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, musulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. In questo modo si vive una vita fasulla; non è autentica, non è onesta perché non ti appartiene. Non hai scoperto tu le cose che tenti di vivere... ecco perché, come prima cosa, aiuto la gente a liberarsi da tutti i suoi condizionamenti. Chi viene da me, anche se è cristiano, non lo sarà più; anche se è un hindu, non lo sarà più; anche se è musulmano, non lo sarà più. Io mi limito a ridare a ciascuno la propria innocenza, la propria umanità, la propria purezza, la propria individualità.

Il mio lavoro tende essenzialmente a distruggere i condizionamenti di quanti vengono da me. Ed è un lavoro semplicissimo, perché nessuno di quei condizionamenti ha basi logiche, nessuno si fonda sull'intelligenza. Sono tutte superstizioni, sorrette da impalcature logiche, ma quella logica è falsa. Non esiste nulla di autentico. Ad esempio, tutte le religioni si fondano sulla menzogna più grande che esista al mondo: Dio. Nessuna religione è riuscita a dimostrare in maniera logica e scientifica la sua esistenza; tuttavia, tutte continuano a inculcare in ogni bambino l'idea di Dio. E' semplicissimo eliminarla: si deve solo far vedere a chi ti sta di fronte che si tratta di un'idea imposta. La tua intelligenza non l'ha mai accettata. Viceversa si tratta di una corruzione della tua innocenza da parte di genitori, insegnanti, preti, che con la logica ti hanno plagiato. Tutte le religioni affermano che Dio è necessario, altrimenti chi avrebbe creato l'esistenza? C'è l'esistenza, quindi ci deve essere un creatore. Senza un creatore, come può esistere la creazione? Ma poi non vanno oltre. Una persona intelligente andrebbe oltre e chiederebbe: "Ma in questo caso, chi ha creato Dio?" Se Dio esiste senza che esista un creatore, dove va a finire la vostra logica? L'esistenza ha bisogno di un creatore, ma il creatore no? Non è logico. Questo non è altro che un'ingannevole manipolazione dell'innocenza umana; un bambino non è in grado di mettersi a discutere. Si limita ad accettarla come un dato di fatto.

Mi ricordo un aneddoto molto bello. All'università di Parigi insegnava un professore di filosofia un po' eccentrico, cosa non rara. Era preside della facoltà ed era sua abitudine fare affermazioni assurde, finché un giorno superò ogni limite. Iniziò la lezione dicendo: "lo sono l'uomo più importante del mondo intero". Era troppo! Uno studente si alzò e disse: "Sei un grande filosofo, un logico eccezionale, per cui devi dimostrare logicamente ciò che hai detto". Il professore non solo era pronto, ma ne fu felice. Srotolò un planisfero e chiese: "Qual è la nazione più grande del mondo?" Tutti, ovviamente, risposero: "La Francia!" il professore rise, senza che gli studenti ne capissero il motivo. Quindi preseguì, chiedendo: "E in Francia qual è la città più sacra, la più importante?" In coro risposero: "Parigi. E' la più bella!" Di nuovo rise. Gli studenti si sentirono a disagio. Probabilmente stava guidandoli verso conclusioni logiche a loro sconosciute, che ancora non vedevano. La domanda successiva fu: "E qual'è il luogo più importante nella città più bella del mondo?" "L'università ovviamente, il tempio della saggezza", fu la risposta. Di nuovo il professore rise e chiese: "E quale facoltà è la più importante nell'università?" Gli studenti si trovarono in trappola. Riconobbero che aveva costruito un'argomentazione artificiale. Sembrava logica senza esserlo... a quel punto dovettero dire: "La nostra facoltà naturalmente". La risata finale fu fragorosa: "Ora capite perché ho detto che sono la persona più importante del mondo? Io sono il preside di questa facoltà". Tutti gli argomenti riguardanti Dio, il paradiso, l'infemo, seguono la stessa linea. Il mio lavoro tende a distruggere la falsa struttura della logica, a quel punto le vostre fondamenta iniziano a sgretolarsi, scompaiono le vostre mitologie, lasciandovi uno spazio incontaminato, da cui sorge la vostra individualità. A quel punto non sei più parte di una folla.

Il mio lavoro fondamentale è questo: renderti un individuo, non un semplice ingranaggio del sistema, non una particella della massa. Voglio darti un'integrità, una libertà dell'anima, in modo tale che tu non sia più vittima di alcuna schiavitù, detta cristianesimo, induismo, ebraismo: per la prima volta sarai semplicemente te stesso. A quel punto entrerà in gioco la tua ricerca della verità, la tua indagine nella verità. E ricorda, tutte le risposte che ti sono state date da altri non potranno mai salvarti. Solo la tua risposta, quella che troverai con le tue mani, con la tua ricerca, potrà liberarti dall'ignoranza, dall'infelicità, dall'angoscia. Io non ho insegnamenti. Offro solo espedienti, stratagemmi. Non sono un insegnante, sono un Maestro. Gli insegnanti offrono insegnamenti, i Maestri possiedono espedienti, stratagemmi, metodologie per trasformare la gente.

BIAGI: Perché sei stato arrestato in America e poi sei stato costretto ad andartene?

OSHO: Perché Socrate fu avvelenato? Perché Gesù fu crocefisso? Perché tante volte si attentò alla vita di Buddha? A me non hanno fatto un gran male, si sono limitati ad arrestarmi senza un mandato, senza spiegarmene il motivo, senza permettermi di chiamare i miei avvocati, come era mio diritto. Non risposero alle mie domande la sola risposta evidente erano quei dodici fucili carichi che mi erano stati puntati contro. In ogni caso, quell'esperienza mi ha divertito. Sono stati molto più gentili con me di quanto non furono con Socrate. Non mi hanno avvelenato [In realtà qualche tempo dopo venne accertato che Osho fu realmente avvelenato durante la sua permanenza in carcere, vedi qui e qui, N.d.T.]. Sono stati molto più gentili con me di quanto non furono con Gesù. Non mi hanno crocifisso. Si sono limitati a maltrattanni per dodici giorni spostandomi da un carcere all'altro. Di fatto è stata un'esperienza eccezionale: ho sempre desiderato visitare l'inferno, sebbene non esista. L'America mi ha concesso l'opportunità di visitarlo. Ma dopo dodici giorni, poiché non esisteva alcuna accusa contro di me, visto che non ho mai fatto del male a nessuno, non ho mai commesso crimini... il mio solo crimine è stato di aver creato una comune in cui cinquemila persone vivevano così felici e cosi festanti che quella felicità e quella beatitudine suscitarono la gelosia dei vicini, dei politicanti e in particolare dei cristiani.

I cristiani sono venuti in Oriente e hanno convertito milioni di persone al cristianesimo. Ora, per la prima volta, qualcuno sottraeva migliaia di cristiani al loro gregge, senza che loro potessero fare qualcosa. Inoltre, la gente convertita in Oriente non era istruita, erano sempre gli analfabeti, i poveri, mai gli strati più elevati della società. In Oriente i cristiani hanno convertito mendicanti, aborigeni, tribù primitive, orfani, gente che stava morendo di fame per le strade. Mai sono riusciti a convertire un solo intellettuale, una sola persona intelligente, in tutto l'Oriente! Ovviamente si sentirono tremendamente offesi, perché io non convertivo mendicanti, orfani, bensì le loro menti migliori, convertivo solo l'intellighenzia. E non la convertivo a un'altra religione: sarebbe facile toglierti di mano un giocattolo per dartene uno nuovo. Tutti sono felici di avere un giocattolo nuovo. Quello vecchio era ormai sporco, consumato, andava in pezzi, è stato usato da un'infinità di persone per secoli... è molto più bello trovarsi in mano un giocattolo nuovo. Ma io non convertivo questa gente a un'altra religione: mi sono limitato a deprogrammarla. Dunque, sono stati i cristiani alle spalle dei politici a spingerli perché venissi scacciato dagli Stati Uniti. Questa è la prova di quanto sia povera la teologia cristiana, altrimenti sarebbero usciti allo scoperto: io ero pronto a discutere su tutto ciò che volevano.

La mia espulsione dagli Stati Uniti dimostra quanto sia povera di argomenti la teologia cristiana. Se avessero avuto coraggio, mi avrebbero invitato a una discussione pubblica. Sapevano, purtroppo di non avere argomenti validi a loro sostegno. Per cui misero in atto un piano criminale per arrivare a espellermi. Ma tutto questo non mi fermerà. Ovunque sarò, continuerò ad attuare il mio metodo. Non possono espellermi da questo pianeta! La mia espulsione non è altro che un segno di sconfitta del cristianesimo, della grande potenza, gli Stati Uniti d'America: non riuscirono a trattare con un individuo, che da solo, senza appoggio di eserciti, si era posto loro davanti, con il solo scopo di proporre un modo nuovo di guardare le cose. Hanno preferito restare ciechi. Ma è l'esperienza di tutta la mia vita: io vendo candele in una città di ciechi! Non è colpa loro se sono in collera con me. E' un mio errore, ma sono impotente, non posso fare altro: lo commetto e continuerò a commetterlo fino a quando esalerò l'ultimo respiro.

BIAGI: Come avete fatto tu e la tua comune a diventare tanto ricchi?

OSHO: Io non ho fatto nulla per arricchirne. Solo chi è ricco è attratto da me; perché solo le persone intelligenti sono attirate da me. Devi capire che esiste una gerarchia di valori. Non chiedi mai: "Come mai un povero non è attirato dai dipinti di Picasso?" né chiedi: "Come mai un mendicante non si interessa alla musica di Mozart?" Tuttavia si continua a chiedere come mai solo i ricchi, persone colte, intelligenti, istruite, sono attratte da me. La religione è il lusso supremo. Ovviamente, ne saranno attratte solo le persone che se lo possono permettere. Non si adatta al povero, il povero non ha bisogno di religione. E in nome della religione al povero sono stati dati solo oppio e consolazioni. In nome della religione al povero è stato dato qualcosa di falso, un surrogato. Al povero, che sta morendo di inedia, che è malato, stanco, non si addice la vera religione. Non gli è possibile interessarsi ai voli della consapevolezza. Vuole qualcosa da mangiare, vuole una casa, degli abiti. Fa freddo, è nudo e tu gli parli di meditazione e di consapevolezza? Gli vai a parlare di come conseguire le vette supreme dell'essere? E' semplicemente assurdo!

Quindi, non è vero che la mia gente si è industriata per arricchirsi. In realtà chiunque venga a me è già ricco. E' per quello che viene da me: la religione ha inizio solo quando sei stufo della tua ricchezza, quando possiedi tutto ciò che il denaro ti può dare e tuttavia ti ritrovi vuoto. Hai tutto ciò che puoi possedere, tuttavia scopri che ti manca qualcosa che il denaro non è in grado di darti, per cui devi cercare altre strade. Quando il denaro ti ha dato tutto, quando tocchi il fondo delle sue capacità, il gioco finisce: presto inizi a esserne annoiato e stanco. A quel punto o ti suicidi, oppure inizi una ricerca che ti può condurre a un uomo come me. Io attraggo i ricchi e non fornisco nessun oppio a chi viene da me, ragion per cui il mio stile di vita non si addice al povero.

BIAGI: Come spieghi l'effetto carismatico che hai sulla gente?

OSHO: E' molto semplice. Io non sono un politicante. Gli uomini politici esprimono in parole ciò che la gente desidera sentire. Io esprimo con le parole la mia esperienza. Senza preoccuparmene se piace o non piace a chi mi ascolta.. Quando parlo, parlo con tutto il mio cuore, senza rispettare affatto le tue reazioni. La mia è semplicità, onestà. Non cerco in nessun modo di influenzarti. Non ho affatto il desiderio di convertirti. Mi limito a condividere la mia esperienza e questo mi diverte, mi allieta. Al mondo troverai persone interessate a te solo perché vogliono convertirti. Non troverai persone che abbiano il semplice desiderio di condividere con te il loro cuore e la loro anima. Non so cosa sia il carisma, perché non ho mai incontrato nessuna personalità carismatica, nel mondo intero. Non mi interessa influenzare nessuno. Mi rende incredibilmente felice condividere con te la mia visione. E forse la mia schiettezza, la mia verità, l'autorità che traspare dietro alle mie parole, hanno su di te un effetto carismatico. E quando parlo di 'mia autorità', questo non significa che sono una persona autoritaria. Esiste una differenza abissale che deve essere ricordata.

Un uomo autoritario ha sempre un'autorità fittizia. Quando Gesù dice: "Ascoltami, perché le mie parole vengono da Dio", parla in modo autoritario. Usa il nome di Dio per rafforzare la propria autorità, Quando il papa parla, parla in nome di Gesù Cristo. E' autoritario. Io non lo sono, perché non parlo in nome di nessuno. Non ho Dio che mi sostiene, né una Bibbia. Parlo semplicemente per esperienza personale; e questo mi dà un'incredibile autorità. Forse, tutte queste qualità sommate, l'autorità che si intravede dietro le mie parole, la mia esperienza, il mio desiderio di non influenzarti, la schiettezza con cui espongo la verità, la mia riconoscenza a te, che mi ascolti... non sei tu a dovermi riconoscenza. Io ti sono riconoscente, perché mi hai dato l'opportunità di alleggerirmi il cuore: è carico, come lo è una nuvola di pioggia; da qualche parte vuole riversare la sua acqua. Ha la stessa fragranza di una rosa che schiude i suoi petali: desidera una brezza che porti quanto più lontano possibile il suo profumo... per questo ti sono riconoscente.

Forse è tutto questo ad averti dato l'impressione del carisma. Altrimenti io sono un semplicissimo essere umano. Non faccio miracoli, non trasformo l'acqua in vino, perché non sono un criminale e quello è un crimine: sofisticare l'acqua! Non rivendico di essere l'unigenito figlio di Dio. Non dico che devi credere in me; al contrario, ti provoco a pensare, a dubitare, a essere scettico. Perché so che se dubiti, se ti interroghi, troverai inevitabilmente la verità che io stesso ho trovato. Solo le persone che dubitano della loro verità ti forzano a credere, ad aver fede. Perché hanno paura che, se ricerchi in prima persona, non troverai nessun riscontro di ciò che dicono. Il loro insistere sulla fede dimostra che loro stessi non sanno. Altrimenti, perché avere paura del dubbio e della ricerca? Io invito a ricercare, a indagare, perché so che qualsiasi cosa io dica esiste dentro di te, proprio come esiste in me.

BIAGI: E' stato detto che nelle tue comuni esiste un'attività sessuale continua e frenetica... E' vero? Inoltre, cos'è il sesso e cosa l'amore?

OSHO: Innanzitutto un'attività sessuale continua e frenetica non può esistere. La biologia lo vieta, non è in tuo potere: quante volte puoi fare l'amore in una notte? Sai che non può andare avanti all'infinito, esiste un limite e lo scopri molto presto. Dire che nella mia comunità esiste un'attività sessuale continua e frenetica è assurdo. In realtà accadevano attività di ogni tipo e colore e nessuno aveva tempo per attività sessuali. Certo, io non sono favorevole alla repressione, ma questo non significa che io dica alla gente di fare una vita dissoluta.

Quando dico di non reprimersi, voglio semplicemente dire: "Ascolta il corpo. Ha una sua saggezza". Quando mangi, puoi mangiare senza fermarti mai? Sai benissimo che il corpo ti invia segnali chiarissimi, ti indica senza ombra di dubbio quando ti devi fermare. E se ascolti il corpo, starai meglio in salute. Esistono due tipi di estremisti: chi digiuna e non ascolta il corpo che borbotta per la fame, e chi continua a mangiare anche quando il corpo si ribella perché è pieno. Ho saputo che in America ci sono trenta milioni di persone che stanno morendo perché non hanno cibo, né vestiti, né una casa. E lo stesso numero esatto di persone, trenta milioni, sta morendo perché mangia troppo! Di certo dobbiamo vivere in un mondo assolutamente folle. Si dovrebbe capire una cosa elementare e agire di conseguenza: sessanta milioni di persone stanno morendo a causa di un semplice malinteso. Di solito si sa quando smettere di mangiare, né si beve senza mai fermarsi: quando ti sei dissetato, smetti. Come mai il sesso dev'essere un problema? Esiste un limite... ed è un bene che ci sia! Nella mia comune il sesso è una cosa naturale, come lo è tutto il resto. Non occorre abusarne, né reprimerlo. La Via Auréa è la via mediana.

Inoltre, mi chiedi: "Cos'è il sesso e cos'è l'amore?" Il sesso è una funzione biologica. Tutti gli animali sono esseri sessuali. Solo l'uomo ha il privilegio di avere qualcosa di più elevato: non il semplice incontro di due corpi, ma l'incontro di due anime. E questo è l'amore.

L'amore può contenere in sé il sesso. Il sesso non può inglobare in sé l'amore. Il sesso è una cosa minuscola. L'amore è vasto e tremendo. Può esistere anche senza il sesso. Un rapporto d'amore non deve necessariamente implicare il sesso. Anzi, per esperienza posso dire che più ci si eleva oltre il sesso e più si inizia a gioire di una comunione spirituale con un amico, una donna, un uomo. Da quello stato di comunione il sesso sembra così distante, così vittima della biologia, se confrontato con la libertà che dà l'amore, con la crescita e l'espandersi che continua ad avere, che è possibile non desiderare più di scendere nelle valli oscure della sessualità. Ma io non impongo limiti di nessun tipo. Dico semplicernente che quando l'amore cresce in profondità, il sesso impallidisce. E quando l'amore raggiunge la sua estrema fioritura, il sesso scompare. Diventa una cosa infantile. Pensaci, mettiti in disparte e guardati fare l'amore. Resterai esterrefatto: tu che fai tutti quegli esercizi ginnici? Ti sembra stupido, idiota!

L'amore è la vera trasformazione dell'energia sessuale. Ma accade solo quando accetti il sesso come una cosa naturale. Non potrà mai verificarsi con i monaci di tutte le religioni del mondo. Sono tutte persone a cui manca l'amore. Non possono amare, perché non si sono neppure addentrate nel sesso. Hanno evitato di conoscere l'energia primaria che può essere trasformata in amore; ragion per cui, possono parlare d'amore, ma i loro discorsi non sono altro che sacrosante stronzate. Non sanno nulla dell'amore e non lo possono capire. E' necessario fare un passo alla volta e il corpo rappresenta il primo passo. Non lo puoi ignorare, è essenziale perché ha le sue radici nell'esistenza. Ignorarlo vuol semplicemente dire suicidarsi. Ignorarlo vuol dire aprire le porte alla perversione. Per cui tutti i monaci e tutte le suore, di tutte le religioni, sono pervertiti, per quanto riguarda il sesso. E questo è disgustoso...

Le religioni hanno costretto le persone a diventare omosessuali, lesbiche, a fare l'amore con bambini e animali, ma ancora continuiamo a rispettare il celibato. Dovrebbe essere dichiarato un atto criminale. Nessuno può restare celibe, perché è contro natura. Devi imparare ad accettare la natura e tramite quell'accettazione vi è la trascendenza. Vivendo un rapporto fondato sul sesso, probabilmente, con l'intimità, si creerà qualcosa di nuovo e cioè l'amore. E mentre l'amore cresce, il sesso si ritira: è la stessa energia che trasrnuta, si sposta in una forma superiore. E quando l'amore raggiunge la sua maturità, il sesso scompare. Questo è il vero celibato. Tu non fai nulla per ottenerlo. Ti viene dato in dono dalla natura. Quando affiora come dono naturale dell'esistenza, ha una sua bellezza incredibile; ma quando te lo imponi produci omosessualità, finché un giorno spunta anche l'AIDS.

Proprio l'altro giorno qualcuno mi ha detto che Madre Teresa sta aprendo a New York un ospizio per malati di AIDS: "Sta compiendo una grandissima opera urnanitaria" ha commentato chi me ne parlava. "Non dire assurdità" ho ribattuto, "è questa gente che ha creato l'AIDS. Se adesso apre ospedali, sanatori, non è altro che un'azione dettata dal pentimento". Non è affatto un'opera umanitaria. L'intero Vaticano dovrebbe essere trasformato in un sanatorio per malati di AIDS, visto che loro ne sono i responsabili. Io mi limito a insegnare ad accettare la tua natura e attraverso quell'accettazione accadono trasformazioni gigantesche. Ma sono spontanee, non le si deve forzare. L'amore ha una sua bellezza. Il sesso è brutto. Il sesso assomiglia alle radici di un roseto: saranno inevitabilmente brutte. L'amore è simile alle rose... ma quelle radici continuano a mandare energia alle rose ed è quell'energia che dà vita alle rose, per cui non dirò mai: "Taglia le radici, perché non sono belle!" Non tagliarle, aiutale a rafforzarsi e vedrai fiorire migliaia di rose. Allora sperimenterai ciò che io chiamo amore.

BIAGI: L'ultima domanda, qual è la tua ricetta per essere felici?

OSHO: Ogni bambino nasce felice. Ogni bambino nasce innocente e meraviglioso. Ma poi accade qualcosa e tutti quei bambini meravigliosi si perdono; la loro innocenza viene distrutta. Tutta la loro felicità si trasforma in disperazione.. Osserva un bambino che raccoglie conchiglie sulla spiaggia: è più felice dell'uomo più ricco del mondo. Qual è il suo segreto? Quel segreto è anche il mio. Il bambino vive nel momento presente, si gode il sole, l'aria salmastra della spiaggia, la meravigliosa distesa di sabbia. è qui e ora. Non pensa al passato, non pensa al futuro. E qualsiasi cosa fa, la fa con totalità, intensamente; ne è così assorbito da scordare ogni altra cosa. Il segreto della felicità è tutto qui: qualsiasi cosa fai non permettere al passato di distrarre la mente e non permettere al futuro di disturbarti. Perché il passato non esiste più e il futuro non esiste ancora. Vivere nei ricordi, vivere nell'immaginazione significa vivere una vita non esistenziale; e vivendo fuori dall'esistenza ti sfugge cosa l'esistenza è. Sarai inevitabilmente infelice, perché per tutta la vita ti lascerai sfuggire la vita stessa. Perdi un'occasione dopo l'altra, ma la vita non ti dà due istanti contemporaneamente: te ne dà solo uno alla volta! E quell'istante può essere vissuto oppure ce lo si può lasciare sfuggire. Esistono due modi per farselo sfuggire o ci si lascia appesantire dal passato. Oppure ci si fa attrarre dal futuro... e l'istante scompare! Ci si lascia sfuggire ciò che è reale desiderando ciò che reale non è: l'infelicità umana è tutta qui. Io cerco di aiutare i miei amici a capire una cosa sola: vivi nel presente. In questo istante, ora, non esiste infelicità, né sofferenza, né angoscia.

Se ti allontani dal presente, entri in un mondo irreale... e l'irrealtà sarà inevitabilmente fonte di infelicità. La realtà è estatica e il solo modo per collegarsi al reale è non lasciarsi sfuggire il momento presente. Se conosci il gusto, se anche una sola volta hai assaporato cosa si prova a essere nel presente - a volte, mentre guardi un'alba o un tramonto, sii semplicemente presente, così potrai assaporare il gusto - ti stupirai, ma possiederai per sempre la chiave che ti introduce nel reale. Una chiave universale che può aprire tutte le porte dei misteri della vita, delle sue estasi e delle sue bellezze. Non avete bisogno di un Gesù Cristo che vi conduca in paradiso; siete in grado di essere in paradiso qui e ora. Perché il paradiso non è da qualche parte nell'alto dei cieli. E' qui, da qualche parte!

Mi ricordo di un ateo che in salotto aveva scritto la frase che riassumeva la sua filosofia: "Dio non è da nessuna parte [nowhere, in inglese, N.d.T.]". E tutti coloro che andavano a trovarlo non potevano fare a meno di vederla, ragion per cui da li partiva ogni discussione... un giorno all'ateo nacque un figlio, che crebbe fino all'età in cui si impara a sillabare. Un giorno il bambino era seduto in braccio al padre, fu attratto dalla scritta sul muro e si mise a leggerla. Riuscì a leggere "Dio", ma "nowhere" era una parola troppo lunga. Per cui la divise in due e lesse: "Dio è qui ora" [now here, in inglese, N.d.T.]. Il padre rimase sconvolto, non aveva mai pensato a quella possibilità di lettura... si dice che la sua filosofia di ateo andasse in frantumi. Iniziò a pensare alle implicazioni di quel qui e ora. Nel qui e ora non troverai Dio, ma qualcosa di più grande: troverai un'essenza divina. Questo è il termine che designa l'esperienza suprema della beatitudine. Ricorda quelle due parole: qui e ora, e conoscerai il segreto della felicità suprema. Non è mai esistito altro segreto, né mai ne esisterà un altro. E' tutto qui! Ed è semplicissimo, facilmente a portata di mano di ogni essere umano. Non occorre appartenere a una chiesa o a un'organizzazione. Non devi portare con te una Bibbia, i Veda, la Gita o il Corano. Devi solo capire un po' di più la tua mente e le sue funzioni, come agisce.

La mente non è mai nel presente, mentre il tempo è sempre presente; per cui la mente e il tempo non si incontrano mai. Ecco dov'è la tragedia: a ogni istante ti sfugge il treno e continuerai a perderlo per tutta la vita. Un grande mistico stava morendo. I suoi discepoli gli erano vicini e gli chiesero: "Maestro, qual è il tuo ultimo messaggio?" Il Maestro morente aprì gli occhi e indicò col dito il tetto della sua capanna. Uno scoiattolo stava giocando; tutti i discepoli guardarono verso l'alto e per un istante vi fu un silenzio assoluto. Il Maestro disse: "Questo è il messaggio di tutta la mia vita. Vivi nel momento. E meraviglioso ascoltare lo scoiattolo che gioca sul tetto, senza preoccuparsi di altro". E aggiunse: "Ora, posso morire" e morì col sorriso sulle labbra, il volto soffuso di beatitudine. Perfino nell'ultimo istante della vita il suo messaggio fu: sii qui e ora. Quello è anche il mio messaggio.

mercoledì 21 luglio 2010

Pure onde



Riomaggiore 22 giugno 2010

Pure onde di respiro eterno
dentro e fuori
sopra e sotto
non esiste purezza
se non vai oltre
io sono le stelle brillanti
sono la schiuma sulla riva
il bagliore del sole la mattina
la rugiada sui sacri fiori
nettare di luna per api notturne
pesci velocissimi tagliano il mare
mentre il delfino salta gioioso

sentire il divenire dentro e fuori
sentire senza capire
capire senza pensare
e la notte ci attende fredda

Satyam

Accetta te stesso !

lunedì 19 luglio 2010

Bellissimo blog di ricette veg , visitatelo !!!

Ciao a tutti
ho scoperto questo bellissimo blog con tantissime ricette veg facili e appetitose:
visitatelo!!!

http://laboratorioveg.altervista.org/blog/

giovedì 8 luglio 2010

Sannyas



La prima volta in cui Osho diede l 'iniziazione al sannyas, lo introdusse così:

Per me sannyas non vuol dire rinuncia, bensì un viaggio verso la gioia e la beatitudine. Per me il sannyas non è una forma di negazione: è una realizzazione positiva. Ma fino a oggi, in tutto il mondo, il sannyas è stato visto come una realtà negativa, come una rinuncia, un abbandonare il mondo e la vita; io, perlomeno, lo vedo come qualcosa di positivo che afferma la vita, qualcosa che si deve conseguire, un tesoro....
Io chiamo "sannyasin" colui che non fugge dal mondo, che non si ritira né si rinchiude, ma che è in relazione con ogni cosa, è aperto ed estroverso....
Per me, il sannyas non ha limiti, non ha inibizioni, non ha regole né norme. Per me il sannyas in sé non accetta imposizioni, regole, discipline di alcun tipo. Per me, è il fiorire della libertà suprema dell' essere umano, e ha radici nella sua intelligenza e nella sua saggezza. Chiamo sannyasin la persona che ha il coraggio di vivere in piena libertà, che non accetta limitazioni di alcun tipo, né organizzazioni né discipline, qualsiasi esse siano. Ma questa libertà non vuol dire licenza: non vuol re che un sannyasin viva una vita dissoluta. La verità è un'altra: un uomo che vive una vita costrittiva, da schiavo, diventa dissoluto. Chi vive libero e indipendente non potrà mai esserlo: è impossibile!...
Il sannyas è un fiore rarissimo, fiorisce solo molto di rado; ma,per sua natura, se non ci si prende cura di lui nel modo giusto, appassisce.....
Il sannyas non può essere allevato in una serra. Per crescere e fiorire, la pianta del sannyas ha bisogno del cielo aperto. Ha bisogno della luce del giorno e dell'oscurità delle notti. Ha bisogno delle piogge, dei venti e delle tempeste. Ha bisogno di tutto ciò che esiste tra la Terra e il cielo. Un sannyasin deve attraversare l'intero spettro di sfide e di pericoli che la vita offre. Isolandolo dal mondo abbiamo fatto un danno irreparabile al sannyas,in quanto la sua ricchezza interiore è andata diminuendo immensamente....
Ovviamente, l'isolamento gli fornisce una sorta di sicurezza, ma lo rende povero e spento. lo voglio ricongiungere il sannyasin al mondo. Voglio che i sannyasin lavorino nei campi e nelle fabbriche, in uffici e negozi, che vivano nel mondo degli affari. Non voglio che fuggano dal mondo; non voglio che rinneghino la vita. Voglio che vivano come sannyasin là dove la vita è più caotica, che vivano con la folla, tra i suoi frastuoni e la sua frenesia. Il sannyas avrà vitalità e grinta, se i sannyasin vivranno in quanto tali là dove i clamori del mondo sono più assordanti...
lo sostengo che un uomo o una donna, dopo aver preso il sannyas, non dovrebbero allontanarsi dal mondo, ma restare là dove vivono e lasciare che il sannyas fiorisca proprio in quell'ambiente. Vi chiederete come faranno a vivere il loro sannyas, stando h nel mondo. Cosa faranno in quanto marito, in quanto padre, in quanto commerciante, in quanto padrone, o servo? Come potranno districarsi nelle decine e decine di rapporti che il mondo comporta? La vita nel mondo è una ragnatela di relazioni... in passato ci si limitava ad allontanarsi dal mondo e dalla sua richiesta di infinite responsabilità, e questa fuga rendeva ogni cosa semplice per un sannyasin, era una comodità: seduto in una caverna o in un monastero, non aveva responsabilità né preoccupazioni; poteva vivere una vita da recluso, ma era una vita arida. Che tipo di sannyas sarà quello che propongo, se non richiede alcuna rinuncia?....




Di recente un attore è venuto a trovarmi. È una nuova scoperta nel mondo del cinema, e mi ha chiesto un autografo, con un messaggio personale a lui. Per cui ho scritto nel suo libro: "Recita come se si trattasse della vita reale, e vivi come se fosse una recita". Per me il sannyasin è una persona che vive la vita come se fosse un attore. Chiunque voglia fiorire nel sannyas, pur vivendo là dove il mondo è più torbido, dovrebbe smettere di agire e diventare un attore, essere un testimone. Dovrebbe vivere nel cuore stesso della vita, giocare il proprio ruolo, e allo stesso tempo esserne un testimone, ma in nessun modo dovrebbe coinvolgersi a fondo nel proprio ruolo, attaccarvisi, identificarsi con ciò che fa: dovrebbe attraversare il fiume in modo tale che i suoi piedi non si bagnino. Certo, è difficile fare in modo che l'acqua non tocchi i tuoi piedi, ma è possibile vivere nel mondo senza lasciarsi coinvolgere, senza lasciarsi avvinghiare dal suo vortice. In questo contesto, è necessario capire cosa significa "recitare". Più si recita, e più facilmente accade un miracolo: la tua vita diventa naturale, disciplinata, libera da preoccupazioni. Se una donna, come madre, impara una piccola verità, e cioè che il figlio che alleva, sebbene sia nato da lei, non appartiene solo a lei, se impara che in quel processo non è stata altro che un passaggio per condurre il bambino nel mondo,ma che questi in realtà appartiene alla sorgente ignota da cui nasce, che lo sosterrà per tutta la vita e dove ritornerà alla fine, se impara tutto questo, la madre smette di essere colei che fa: diventa un' attrice e sarà testimone dell' intera situazione. Per una volta prova questo esperimento: stabilisci che per ventiquattr'ore tutto ciò che farai sarà una recita. Se qualcuno ti insulta, non andrai in collera, ti limiterai a recitare la parte della persona in collera; mentre, se qualcuno ti elogia, non ti sentirai veramente elogiato,ma ti comporterai come se lo fossi. Questo esperimento, anche per sole ventiquattr'ore, ti porterà a risultati strabilianti, aprirà davanti a te dimensioni esistenziali e modi di vivere nuovi. Con tua sorpresa scoprirai di aver patito inutilmente montagne di sofferenze e di infelicità, semplicemente per aver agito; tutto ciò poteva essere facilmente evitato, semplicemente mettendo in atto una recita. E quando andrai a letto, dopo questo esperimento di recita, dormirai un sonno profondo mai conosciuto fino ad allora. Quando smetti di essere colui che agisce, tutte le tue tensioni e le tue ansie svaniscono. Le tue miserie evaporano, perché l'origine delle tue angosce e della tua infelicità sta tutta nel tuo essere colui che agisce nella vita. Voglio diffondere il sannyas in ogni villaggio e in ogni casa... solo così può sopravvivere: abbiamo bisogno di milioni di sannyasin, un piccolo manipolo non servirà a nulla. E solo se il sannyas ha una dimensione positiva, solo se afferma la vita, può diffondersi tra milioni di persone.....
Ogni sannyasin dovrebbe restare là dove vive, recitando il proprio ruolo sociale, restandone testimone. lo voglio collegare e unire il sannyas alla famiglia, al lavoro, al mondo degli affari. Se riusciamo a creare un mondo in cui il mercante sia anche un sannyasin, dare vita a un mondo unico e meraviglioso. Ovviamente a quel mercante sarà difficile fare affari disonesti. Un mercante che recita il suo ruolo e che allo stesso tempo ne è testimone, non potrà permettersi di essere disonesto. Se avremo sannyasin che fanno i medici, gli avvocati e gli impiegati, opereremo nel mondo un cambiamento radicale....
Per cui diventa urgente dare vita a una campagna mondiale a favore di un sannyas positivo: è necessario che ci sia un sannyasin in ogni casa, in ogni campo e in ogni fabbrica, su tutto il pianeta. Un sannyasin dovrebbe essere un padre o una madre, una moglie o un marito: dovrebbe restare là dove vive, in quanto sannyasin. Cambierà semplicemente la sua prospettiva sulla vita: per lui, ora, la vita sarà solo una commedia, un gioco. Per lui la vita sarà solo una festa e non un dovere, un lavoro, un peso cheti trascina a terra. E quella celebrazione cambierà ogni cosa.


Inoltre, nella mia visione ho un altro tipo di sannyas, che vorrei condividere con voi. È la visione di un sannyas a breve scadenza: non voglio che una persona faccia voto di essere sannyasin per tutta la vita. Nella realtà, ogni voto o impegno per il futuro è pericoloso, in quanto nessuno di noi è padrone del proprio futuro. È un errore madornale pensare di esserlo. Dobbiamo permettere al futuro di seguire il suo corso, e dobbiamo esser pronti ad accettare tutto ciò che ci offre. Chi è diventato un testimone non può decidere nulla per il futuro, solo chi agisce può farlo. Chi pensa di essere lui ad agire, può far voto di restare un sannyasin per tutta la vita. Un vero testimone dirà: "Non so cosa accadrà domani. Lo accetterò così come viene, e ne sarò testimone. Non posso decidere sul domani"....
Nella mia visione, un sannyas a breve termine è la via giusta. Lo potete lasciare in qualsiasi momento lo vogliate, perché siete voi a prenderlo. È una vostra scelta: nessun altro può decidere per voi. Il sannyas è una scelta personale, che dipende solo e unicamente dall'individuo; gli altri non hanno alcun diritto di interferire. lo sono libero di prendere il sannyas oggi e di lasciarlo domani....
E’ necessario trasformare il sannyas in una cosa allegra, in un gioco. Dev' essere solo ed esclusivamente una tua gioia prendere il sannyas per un o' ,oppure decidere i restare sannyasin per sempre. Nessuno dovrebbe interferire. se l'idea di un sannyas a breve termine prende piede, se viene permesso alla gente di prenderlo anche solo per pochi mesi, di tanto in tanto, milioni di persone potranno gustare la beatitudine che arreca: sarà una cosa meravigliosa!....
Un' altra cosa che va ricordata: il ruolo del Maestro, del guru, all'interno del sannyas; finora il sannyas è rimasto legato al Maestro che dà l'iniziazione. Ma il sannyas non è una cosa che qualcuno vi può regalare: deve essere ricevuto direttamente dal divino; chi se non Dio vi può iniziare al sannyas? Quando qualcuno mi viene a chiedere di iniziarlo al sannyas, gli dico: "Come posso? Solo Dio ti può dare l'iniziazione. lo posso solo essere testimone del tuo essere iniziato. Lascia che sia il divino, l'essere supremo a darti l'iniziazione, e io testimonierò di essere stato presente allorché tu sei stato iniziato al sannyas.La mia funzione si riduce a questo semplice essere un testimone, non posso fare altro". Un sannyas legato a un Maestro non può che diventare settario, è inevitabile! Non ti può liberare; al contrario ti ridurrà in schiavitù. Un sannyas simile non ha valore alcuno....


A me sembra che il mondo non sia mai stato tanto assetato di meditazione come lo è oggi. E se noi non riusciremo a coinvolgere profondamente la maggior parte dell'umanità nella meditazione, le speranze che l'uomo sopravviva a lungo su questa Terra sono pochissime: si estinguerà. Nel mondo esistono già una nevrosi e una follia così gigantesche, i politici sono così pazzi che la speranza che il genere umano sopravviva diventa ogni giorno più debole. E la sabbia del tempo fugge rapida. .. per questo è necessario che milioni di uomini e di donne, in tutto il mondo, entrino in meditazione nel poco tempo che ci rimane; in caso contrario, l'umanità e l'intera civiltà si estingueranno. E se anche qualcuno sopravviverà fisicamente, in lui morirà tutto ciò che è buono e che rende la vita degna di essere vissuta. Per questo i giovani, coloro che ancora non hanno responsabilità sulle loro spalle, devono mettersi in gioco a migliaia. E con loro possiamo includere anche i più anziani, che hanno passato ad altri le loro responsabilità e che ora sono liberi. Questo gruppo di giovani e di anziani come prima cosa imparerà a meditare, per poi portare la fiaccola dell'illuminazione negli angoli più remoti del pianeta. La meditazione che io insegno è così semplice, così scientifica che, su cento persone, settanta riusciranno a praticarla senza problemi. Non occorrono qualifiche : basta semplicemente farla!....
È una tecnica così semplice e così scientifica che non richiede professione di fede alcuna. Dovete solo considerarlo un esperimento fondato su un'ipotesi, proprio come si fa con un esperimento scientifico, e verificare se funziona. E io vi assicuro che funziona: ce la farete! Ho la sensazione che la meditazione possa essere diffusa nel mondo intero, come una reazione a catena. Se una persona decide di apprendere la meditazione e poi, nel giro di una settimana,dopo averla imparata, la consiglia un' altra persona, spiegandogliela, in dieci anni possiamo colmare l'intero pianeta di meditazione. Non occorre un grande sforzo. A quel punto tutte le cose sublimi della vita che l'uomo eredita per natura, ma che ha perduto, possono venirgli ridate in soli dieci anni....
(Osho. Dal lbro: Un Maestro )

giovedì 1 luglio 2010

Koan a Riomaggiore




Koan Riomaggiore

Solitaria stella di riomaggiore
la tua luce trapassa il mio corpo
la brezza mi spacca il cranio
salsedini e pesci mi gonfiano il naso
quel scintillio di mare fa esplodere
occhi stanchi rossi speranzosi

queste pietre erose dal tempo
sostengono questo corpo
un sacrario pieno di rose

vorrei che i fiori sopra me
dall'albero estivo cadessero
ai miei piedi

quieora
il tutto è qui
la mia lacrima esplode nel mare
ed il mare nella mia lacrima
e poi una risata a squarciagola!

Satyam

martedì 29 giugno 2010

Riomaggiore giugno 2010



Campana di Riomaggiore


DON la notte è arrivata stanca
DON un'onda di stelle bagna il cielo
DON brezze marine portano profumi
DON ragazzi americani urlano felici
DON bambini chiudono le sacre palpebre
DON amanti s'intrecciano in liete pose
DON qualcuno ubriaco arranca la salita
DON le case colorate salutano l'estate con fiori di fuoco
DON gatti variopinti s'inseguono nei vicoli
DON i rami fioriti danzano al vento
DON le verdi onde gorgogliano felici
DON è mezzanotte : forse sarebbe meglio dormire ?

Satyam

domenica 20 giugno 2010

Opposti



Terremoto come rabbia
Alba come sorriso
autunno come tristezza
primavera come gioia
notte come donna
giorno come uomo
tempesta come shock
crepuscolo come meditazione
gli opposti si guardano e completano
ed in effetti non esistono
finchè noi non li creiamo
col nostro giudizio
Satyam

venerdì 18 giugno 2010

Un altro motivo per NON mangiare carne...




Una cura involontaria, anzi quattro. Ogni anno un consumatore medio di carne ingerisce a sua insaputa quasi 9 grammi di antibiotici, equivalenti a un poker di terapie. Il nuovo dossier della Lav (Lega anti vivisezione) porta alla luce i rischi sanitari ancora poco conosciuti dai carnivori. L’ingestione continuata di questi medicinali, infatti, può provocare alla lunga disturbi intestinali cronici e può rendere i trattamenti antibiotici inefficaci quando veramente servono.

“PERCHE’ MANGIAMO GLI ANIMALI” - Il dossier «Rischio sanitario degli allevamenti intensivi. Resistenza agli antibiotici e nuove malattie» è stato pubblicato dalla Lav in concomitanza con l’uscita del romanzo-inchiesta di Jonathan Safran Foer “Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?” (Guanda editore). Nell’autobiografia Foer – in Italia in questi giorni – descrive con realismo il sistema degli allevamenti intensivi, mettendone in discussione la necessità e in evidenza le sofferenze inflitte agli animali. Quest’indagine, che ha creato un grande dibattito negli Stati Uniti, ha portato l’autore alla scelta di diventare vegetariano.

ANTIBIOTICI A PRANZO E A CENA – Le condizioni di vita negli allevamenti industriali sono responsabili del debole stato di salute degli animali. Senza i farmaci, quindi, non sarebbe possibile far funzionare alcun allevamento intensivo. Per produrre 1 chilogrammo di carne sono impiegati mediamente 100 mg di antibiotico. I farmaci rimangono spesso nei tessuti degli animali e arrivano nel piatto. Ciò significa che l’italiano medio che consuma circa 87 kg di carne ogni anno (senza considerare i consumi di prodotti ittici) ingerisce involontariamente quasi 9 grammi di antibiotici, equivalenti alla somministrazione di circa 4 terapie antibiotiche ogni anno. «Il consumo di carne comporta rischi sanitari di cui si parla ben poco in Italia – spiega Roberta Bartocci, biologa, responsabile Lav settore Vegetarismo - e di cui raramente i consumatori hanno consapevolezza: dal rischio di assumere antibiotici ‘a pranzo e a cena’, al rischio di venire a contatto con patogeni che hanno sviluppato resistenze agli antibiotici».

Tratto da Corriere.it

mercoledì 26 maggio 2010

Attenzione leggere prima di installare il vecchio programma Moglie 1.0



ATTENZIONE : AVVISO AGLI UTENTI:

Installazione del Software Moglie 1.0
Installazione di Moglie 1.0 : il nuovo software
L'anno scorso un mio amico ha effettuato l'aggiornamento da Fidanzata
6.0 a Moglie 1.0, ed ha scoperto che quest'ultima ha una tale
occupazione di memoria da lasciare pochissime risorse di sistema per
altre applicazioni.
Egli ha anche notato che Moglie 1.0 ha la tendenza a generare processi-figli, che consumano ulteriori preziose risorse.
Vi è inoltre un altro fenomeno negativo, non indicato sulla
documentazione del prodotto, la cui probabile presenza era stata
avvisata da altri utenti.

Non solo infatti, Moglie 1.0 si installa in modo tale da essere
lanciata per prima all'inizializzazione, e controllare cosi tutte le
attività del sistema; ma inoltre, come lui ha avuto modo i scoprire,
alcune applicazioni, come PokerNotturno 10.3, Ubriacatura 2.5 e
NotteAlPub 7.0 non riescono più a partire, mandando in stallo il
sistema appena lanciate, anche se esse funzionavano perfettamente prima
dell'installazione di Moglie 1.0.
L'applicazione Calcetto 2.2 inoltre funziona a tratti.

All'installazione, Moglie 1.0 installa anche alcuni "Plug-in"
indesiderati come Suocera 55.8 e Cognato in versione beta. Di
conseguenza, le prestazioni del sistema decadono inesorabilmente con il
passare del tempo.

Ecco alcune caratteristiche che sarebbero gradite nella versione 2.0 di Moglie:

*un pulsante "Minimizza" o "Disabilita Temporaneamente";

*un pulsante "Dacci un taglio" o "Vatti a fare un giro";

*un programma di disinstallazione che, senza perdite di tempo e di
risorse, permetta di rimuovere Moglie 1.0 senza conseguenze future
sulle funzionalita' del sistema;

*un'opzione che consenta per far funzionare il gestore di rete in modo
promiscuo, che consentirebbe di fare un uso maggiore della funzionalità
di prove hardware.

Personalmente, per evitare i problemi causati da Moglie 1.0, ho deciso
di installare piuttosto Ragazza 2.0. Anche cosi', comunque ho avuto
parecchi problemi. Apparentemente e' impossibile installare Ragazza 2.0
direttamente su Ragazza 1.0; occorre prima disinstallare Ragazza 1.0.

Altri utenti mi hanno detto che si tratta di un bug di vecchia data.

Da prove effettuate mi sembra che le due versioni di Ragazza entrino in
conflitto nella gestione delle porte I/O. E' strano che non abbiano
ancora corretto un errore così evidente. Cosa ancora peggiore, il
programma di disinstallazione di Ragazza 1.0 non funziona bene,
lasciando alcune "fastidiose tracce" nell'applicazione del sistema.
Ma il fatto più fastidioso è che tutte le versioni di Ragazza
aprono continuamente una finestra di dialogo che decanta i vantaggi del
fare l'aggiornamento a Moglie 1.0.

AVVISO DI BUG

Moglie 1.0 ha un bug non documentato. Se si prova ad installare Amante
1.1 prima di disinstallare Moglie 1.0, Moglie 1.0 cancella, senza
possibilità di recupero i file Soldi.dll e Casa.dll prima di effettuare
l'autodisinstallazione.

Quindi Amante 1.1 si rifiuterà d'installarsi, segnalando la mancanza di risorse di sistema.

sabato 15 maggio 2010

Per Mariarca ( in memoria di)




La morte fa parte della vita e quindi chi realmente vive accetta tranquillamente questa conseguenza senza ansie e paure.
Alcune vicende come quelle di Mariarca Terracciano (vedi link : http://www.beppegrillo.it/2010/05/mariarca_terrac.html) ci lasciano un velo di tristezza, una lacrima sul viso che è difficile da asciugare... Satyam

Ho lasciato questo commento sul blog di Beppe Grillo a proposito della vicenda perchè credo che ognuno di noi sia in piccola parte responsabile:

Tutti noi dovremmo guardarci e capire se abbiamo qualche responsabilità, per un accadimento così grave!
Spesso le tragedie più grandi accadono per qualcosa CHE NON SI FA, non per qualcosa CHE SI FA!
Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo per rendere l'Italia migliore di come è oggi?
Quanto tempo dedichiamo a prendere informazioni riguardo a CHI E COME dirige la macchina pubblica?
Partecipiamo attivamente e non a qualche iniziativa che metta in luce le nostre idee a riguardo?
Pensiamoci tutti e cominciamo a cambiare noi stessi...uno per uno...piano, piano e quando saremo una folla potremmo far sentire meglio la nostra voce!
Non so come ma credo sia l'unica strada possibile: facciamo sentire la nostra voce, non restiamo passivi davanti a quelle mummie sui telegiornali: usciamo e parliamo tra di noi!!
Magari andiamo ad una riunione di un MEETUP, oppure creiamo noi un nuovo gruppo su facebook o internet, non restiamo indifferenti alle ingiustizie come diceva Montale come " i miti carnefici che ancora ignorano il sangue"... Satyam

sabato 8 maggio 2010

I tre stadi dell'amore

Bellissimi video con sottotitoli in italiano, in tre parti.

clicca sul collegamento per vedere i video ( devi avere tuo account su facebook):
http://www.facebook.com/video/video.php?v=120319647993355#!/video/?id=100000459608429

giovedì 6 maggio 2010

Lettera a Forum






Seguendo la famosa trasmissione di Rita Dallachiesa mi imbatto in una storia fra madre e figlia dove la figlia chiedeva un risarcimento "morale" per il fatto che la madre adducendo motivazioni assurde aveva tolto la sua gattina per portarla in un agriturismo, fingendo il fatto che fosse scappata.
A parte l'aspetto diseducativo dato dal comportamento della madre che dimostra aridità e comprova i soliti giochi di potere esistenti nei rapporti fra genitori e figli, trovo fastidioso che in OGNI trasmissione in cui si parli di animali si parli sempre e solo degli animali carini, domestici, belli esteticamente ecc ecc
Tutto ciò fa parte dell'ipocrisia del mondo d'oggi dove la facciata, la maschera che portiamo ogni giorno viene fatta valere più della nostra vera essenza interiore.
Gli animali: quelli brutti e inutili al trastullo umano celi possiamo tranquillamente MANGIARE e trattarli come le peggiore lager nazista, negli allevamenti intensivi, fra le reti da pesca, arpionate e lasciate morire al sole, per il trastullo del nostro gusto e solo di quello perchè al mondo esistono risorse alimentari tali da far sparire ogni allevamento!
Quando gli uomini capiranno di essere parte di questo universo e non i padroni!
Ho scritto quindi questa inutile lettera a Rita Dallachiesa, che OVVIAMENTE non ha letto nella sua trasmissione nè mai la leggerà, in quanto nella finzione della televisione alcuni argomenti sono tabù perchè vanno contro a precisi interessi economici.




Ciao Rita,
La tua trasmissione è sempre interessante perchè parla della gente in mezzo alla gente. E scaturiscono discussioni interessanti.
Sugli animali però vorrei segnalare sempre la stessa INCONGRUENZA della tv , basata sulla sua fondamentale falsità:
si parla sempre di animali CARINI, DOLCI, gli animali domestici che tutti amiamo, i delfini ecc ecc
Nessuno MAI parla degli ALTRI animali: quelli che giacciono negli ALLEVAMENTI INTENSIVI ovvero nei LAGER PER ANIMALI: vacche, maiali, polli:
quelli li possiamo trattare nel peggiorre dei modi per poi MANGIARGELI in ille modi.
Trovo tutto ciò una GRANDE IPOCRISIA che mi ricorda molto una sorta di NAZISMO.
é un po' come se Hitler alla TV dicesse che ha fatto delle donazione per gli orfanelli ARIANI e noi applaudessimo.... ( e tutti gli altri si possono uccidere!)
è per questo che da più di 1 anno e mezzo sono vegetariano e stò diventando anche vegan, perchè anche la produzione di DERIVATI animali pultroppo è conseguenza di sfruttamento ed uccisioni indiscriminate e INUMANE.
"Ricordiamoci della nostra umanità e scordiamo il resto"...
Grazie e saluti a tutti.
http://nuova-umanita.blogspot.com/

martedì 4 maggio 2010

A tutti coloro che mi chiedono: chi è Osho?




Io non partecipo ai giochi dell’ego: messia, avatara, paigambara, tirthankara: io non ho nulla a che fare con questa gente. Io sono solo un uomo ordinario, proprio come chiunque altro. Se c’è una differenza, non è di qualità, ma solo di conoscenza: io conosco me stesso, tu non ti conosci.
Per quanto riguarda l’essere, io appartengo alla stessa esistenza, respiro la stessa aria; tu appartieni alla stessa esistenza, respiri la stessa aria. Solo che tu non hai provato a conoscere te stesso; nel momento in cui conoscerai te stesso, non ci sarà più alcuna differenza.
È un po’ come se io guardassi il sole che sorge e tu fossi al mio fianco a occhi chiusi; il sole sorge anche per te, proprio come sorge per me. È bellissimo e ricco di colori: non solo per me, anche per te! Ma cosa può farci il sole? Tu stai lì a occhi chiusi.
Questa è l’unica differenza: è una differenza sostanziale?
Hai bisogno che qualcuno ti scuota e ti dica: “Apri gli occhi, è mattino, la notte è finita”.

Tratto da: From Unconciousness to Consciousness # 5

condizionamenti...

giovedì 29 aprile 2010

Amore, sempre amore...




Una relazione non può soddisfare. Ne hai conosciute un'infinità, che cosa ti è accaduto per loro tramite ? ... sai che ognuna di esse ha lasciato in bocca un sapore amaro. Non ti dà alcun appagamento: puo' soddisfarti per un istante , ma poi ecco di nuovo l'insoddisfazione. Può consolarti, ma di nuovo torni nel gelo della solitudine. La relazione non è la cosa reale. La cosa reale è la comunione. Il vero fondersi insieme. Quando sei in relazione , sei separato, e nella separazione rimarrà,inevitabilmente qualcosa di brutto, di ingannevole, l'agonia che crea l'ego. Tutto questo scompare solo nella fusione...Quando due persone si amano e non hanno alcun bisogno l'una dell'altra, l'amore prende le ali. Non è più qualcosa di comune, non è più di questo mondo, appartiene al trascendente. E' trascendentale.... Il Maestro è un'assenza. In qualsiasi momento tu diventi un'assenza, i due zeri si dissolvono l'uno nell'altro. Due zero non possono essere separati, due zero non sono tali: diventano un'unico zero.
Il bisogno non può soddisfare. Il bisogno esiste solo con l'ego. Tu vorresti che ti dicessi: "ho bisogno di te, ti amo moltissimo " . Posso solo dire : "non ho bisogno di te, ti amo".
Osho

mercoledì 28 aprile 2010

L'ultima porta



Oltre ogni mente,
acuta consapevolezza,
oltre ogni sentire
e dopo immense ricerche nei remoti angoli del cuore,
più di ogni meditazione
ed oltre ogni suono
sento di dire a tutti,
dopo una risata:


Ti amo;
I Love You;
Ya tebya loobyooo;
Je T'aime ;
LUBim te;
Iaj Alskar Dej;
Mae tumko pyar kia;
Kimi o ai shiteru;
Tangsinul sarang ha yo;
Te amo;
Eu te amo;
Ik houd van jou;
S' ayapoh;
Ich liebe Dich;
taim i' ngra leat;
Eg elskar deg ;
Te iubesc;
Ch'an Rak Khun;
Szeretlek te'ged;
Seni seviyorum;
JA liubliu ciabie;
Is tú mo ghrá;
أحبك;
Milujem ťa ....

martedì 27 aprile 2010

i love you baby



Can't Take My Eyes Off Of You

Gloria Gaynor




You're just too good to be true
Can't take my eyes off of you
You'd be like heaven to touch
I wanna hold you so much
At long last love has arrived
And I thank God I'm alive
You're just too good to be true
Can't take my eyes off of you

Pardon the way that I stare
There's nothing else to compare
The thought of you leaves me weak
There are no words left to speak
But if you feel like I feel
then let me know that it's real
You're just too good to be true
Can't take my eyes off of you

I love you baby
and if it's quite all right
I need you baby
to warm my lonely night
I love you baby
Trust in me when I say
I love you baby
don't let me down, I pray
I love you baby
now that I found you, stay

And let me love you, baby
Let me love you

You're just too good to be true
Can't take my eyes off you
You'd be like heaven to touch
I wanna hold you so much
At long last love has arrived
And I thank God I'm alive
You're just too good to be true
Can't take my eyes off of you


I love you baby
and if it's quite all right
I need you baby
to warm the lonely night
I love you baby
Trust in me when I say
I love you baby
don't bring me down, I pray
I love you baby
now that I found you, stay

And let me love you, baby
Let me love you

I love you baby…




Non Posso Toglierti Gli Occhi Di Dosso

Sei troppo bella per essere vera
Non posso toglierti gli occhi di dosso
Saresti come un paradiso a portata di mano
Ti voglio tenere stretta a me così forte
Finalmente l’amore è arrivato
E ringrazio Dio di essere vivo
Sei troppo bella per essere vera
Non posso toglierti gli occhi di dosso

Scusa per come ti fisso
Non c’è nient’altro che possa reggere il tuo confronto
Pensare a te mi indebolisce
Non ci sono altre parole da dire
Ma se ti senti come mi sento io
Allora fammi sapere che è vero
Sei troppo bella per essere vera
Non posso toglierti gli occhi di dosso

Ti amo piccola
E se è quasi tutto a posto
Ho bisogno di te, piccola
Per scaldare le mie notti malinconiche
Ti amo piccola
Fidati di me quando dico
Ti amo piccola
Non deludermi, ti prego
Ti amo piccola
Ora che ti ho trovata, resta

E lascia che ti ami, piccola
Lascia che ti ami

Sei troppo bella per essere vera
Non posso toglierti gli occhi di dosso
Saresti come un paradiso a portata di mano
Ti voglio tenere stretta a me così forte
Finalmente l’amore è arrivato
E ringrazio Dio di essere vivo
Sei troppo bella per essere vera
Non posso toglierti gli occhi di dosso

Ti amo piccola
E se è quasi tutto a posto
Ho bisogno di te, piccola
Per scaldare le mie notti malinconiche
Ti amo piccola
Fidati di me quando dico
Ti amo piccola
Non deludermi, ti prego
Ti amo piccola
Ora che ti ho trovata, resta

E lascia che ti ami, piccola
Lascia che ti ami

Ti amo piccola…

lunedì 26 aprile 2010

Meditazione dinamica



La madre di tutte le tecniche del maestro:

La Meditazione Dinamica dura un'ora ed è divisa in cinque stadi. Può essere fatta da soli, ma sarà ancora più potente se fatta con altri. È un'esperienza individuale, quindi non dovresti prestare alcuna attenzione a chi è intorno a te e dovresti tenere gli occhi chiusi per tutta la durata, meglio ancora se con una mascherina per gli occhi. È meglio farla a stomaco vuoto e indossare abiti larghi e comodi.

“Questa è una meditazione in cui devi essere sempre sveglio, consapevole, cosciente. Qualsiasi cosa tu faccia, resta un osservatore. Non perderti. Mentre respiri potresti dimenticare. Potresti diventare tutt'uno con il respiro a tal punto da dimenticarti l'osservatore. Ma allora hai perso l'occasione.

Respira il più velocemente possibile, il più profondamente possibile; mettici tutta la tua energia eppure rimani ancora un osservatore. Osserva ciò che accade come se tu fossi solo uno spettatore, come se tutto stesse accadendo a qualcun altro, come se tutto stesse accadendo nel corpo mentre la consapevolezza osserva e rimane centrata.

Questo osservare deve continuare in tutti e tre i primi stadi. E, quando tutto si ferma, e nel quarto stadio sei diventato assolutamente inattivo, come ghiacciato, allora questa consapevolezza arriverà al culmine". Osho


Primo stadio: 10 minuti


Respira in modo caotico attraverso il naso, concentrandoti sull'espirazione. Il corpo si prenderà cura dell'inspirazione. Fallo con quanta più velocità e forza ti è possibile - e poi ancora un po' di più, finché letteralmente diventi il respiro. Usa i movimenti naturali del corpo per accumulare energia. Sentila crescere, ma non esprimerla durante il primo stadio.



Secondo stadio: 10 minuti


Esplodi! Butta fuori tutto ciò che hai bisogno di esprimere. Impazzisci completamente. Urla, piangi, grida, scuotiti, danza, canta, ridi, rotolati di qua e di là. Non trattenere nulla; lascia che tutto il corpo sia in movimento. All'inizio può essere utile anche recitare un po'. Non permettere mai alla mente di interferire con ciò che accade. Sii totale, mettici tutto il cuore.



Terzo stadio: 10 minuti


Con le braccia levate, salta su e giù gridando il mantra "Hu, Hu, Hu!" facendolo nascere dalla pancia, non dalla gola. Ogni volta che ricadi – sulle piante dei piedi – lascia che questo suono martelli in profondità il centro sessuale. Dai tutto ciò che hai, esaurisciti completamente.



Quarto stadio: 15 minuti


Stop! Bloccati dovunque ti trovi, in qualsiasi posizione. Non cambiare affatto la posizione del corpo. Un colpo di tosse, un movimento – tutto potrebbe dissipare il flusso dell'energia, e il tuo sforzo andrebbe perso. Sii testimone di tutto ciò che ti accade.



Quinto stadio: 15 minuti


Celebra con la danza, per esprimere la tua gratitudine verso il tutto. Porta con te questa gioia per tutto la giornata.




Se dove mediti non è possibile fare rumore, puoi usare questa alternativa silenziosa: Invece di buttare fuori i suoni, lascia che la catarsi nel secondo stadio accada tramite i movimenti del corpo. Nel terzo stadio, il suono "Hu!" può essere martellato all'interno silenziosamente.

Domanda di Videha:
Tu hai ideato alcune tecniche di meditazione
e hai detto che in India esistono 112 tecniche di meditazione.
Ebbene, come scegliere ciò che è utile?
Risposta di Osho:
Sono tutte utili:
è sufficiente leggere tutte e 112 quelle tecniche,
non ci vuole più di mezz’ora,
in quanto ogni tecnica è descritta in due sole righe,
per cui è bene passarle in rassegna tutte
e poi, quella che ti colpisce:
"Questo è ciò che…
fa per me",
provala!
E se trovi due o tre metodi,
provali tutti, uno per volta: dà a ciascuno una possibilità.
Tra quelle 112 tecniche ce ne dev’essere una,
anche più di una,
sicuramente ce n’è una che ti si addice.
Questa è la mia esperienza: tra quelle tecniche più di una si addice a ogni singolo essere umano.
E la via più semplice è passarle in rassegna, leggerle
e provare qualsiasi tecnica faccia scattare qualcosa in te:
"Eccola, è questa!"
provala, almeno per ventun giorni.
Se un metodo inizia a funzionare, dimentica tutti gli altri
e continua a lavorare con quello:
non importa quanti metodi provi,
l’importante è che ne sperimenti uno fino in fondo,
Fino a toccarne l’abisso supremo.
E se ci riesci con una tecnica,
tutte le altre diventano semplicissime.
Se avrai impiegato sei mesi con la prima tecnica ,
con le altre ti ci vorrà una settimana;
perché adesso hai toccato il punto esatto,
sai dove porta, conosci lo spazio che la meditazione crea:
questo è un sentiero diverso che porta alla stessa dimensione.
E dopo aver provato alcuni metodi
il tempo diminuirà.
Io ho provato tutte le 112 tecniche:
dopo averne provate una dozzina, è diventato facilissimo:
in un istante si raggiunge quella dimensione, la prima volta.
A quel punto ho sviluppato le mie tecniche, diverse da queste 112.
Infatti, ho notato che l’uomo moderno ha alcuni problemi che non sono contemplati
da quelle 112 tecniche,
ideate con ogni probabilità diecimila anni fa.
Un’umanità completamente diversa, una cultura del tutto diversa…
esistevano persone del tutto differenti,
L’uomo moderno, contemporaneo, ha alcune peculiarità:
in diecimila anni è qualcosa di inevitabile…
Per esempio, la Meditazione Dinamica
non è inclusa tra quelle 112 tecniche.
Ma è un metodo indispensabile all’uomo di oggi,
anche se non lo era in passato:
se la gente è innocente
non ha bisogno di alcuna Meditazione Dinamica!
Ma se le persone sono represse,
se si tirano dietro un peso psicologico opprimente,
hanno bisogno di una catarsi.
Ebbene, la Meditazione Dinamica serve solo
a ripulire lo spazio interiore;
poi è possibile scegliere una delle 112 tecniche…
e allora non sarà difficile!
Se ci provano come primo passo… falliranno!
Ho visto molte persone tentare direttamente,
senza arrivare da nessuna parte.
Infatti sono così piene di pattume
che prima devono svuotarsi.
La Meditazione Dinamica offre un aiuto incomparabile.
Tutte le tecniche che ho sviluppato
sono adatte all’uomo contemporaneo:
usando questi metodi si troverà ripulito,
alleggerito,
semplice, innocente.
Forse non sarà più necessario provare le altre tecniche…
Ma, per semplice curiosità, se potrà provare una tecnica:
la sorpresa sarà vedere con che velocità
ci si ritrova all’interno dell'essenza più intima.
Ma il primo stadio è catartico:
è assolutamente necessario per l’uomo contemporaneo.
Poi si possono usare quei metodi silenziosi.

sabato 24 aprile 2010

La verità ovvero Satyam




A volte, mentre sono semplicemente seduto, una domanda affiora nella mia mente: "Cos'è la verità?"...

Questa è la domanda più importante che possa sorgere nella mente di chiunque, ma che non ha una risposta. La domanda più importante, la domanda suprema, non può avere una risposta; ecco perché è la domanda suprema. Quando Ponzio Pilato chiese a Gesù: "Cos’è la verità?" Gesù rimase in silenzio. Non solo, ma la storia dice che quando Ponzio Pilato fece la domanda: "Cos’è la verità?" egli non attese la risposta. Lasciò la stanza e andò via. È molto strano. Anche Ponzio Pilato pensava che una domanda simile non potesse avere una risposta, perciò non attese la risposta. Gesù rimase in silenzio, perché anche lui sapeva di non poter rispondere a tale domanda.
Ma questi due modi di comprendere non sono uguali, perché queste due persone sono diametralmente opposte. Ponzio Pilato pensava che una domanda simile non potesse avere una risposta perché la verità non esiste: come si potrebbe rispondere? Questa è la logica della mente, della mente romana. Gesù rimase in silenzio non perché la verità non esiste, ma perché la verità è tanto vasta da essere indefinibile. La verità è immensa, enorme e non può essere confinata in una parola, non può essere ridotta al linguaggio. Esiste. Puoi essere la verità, ma non puoi esprimerla con le parole.
Per due motivi diversi, essi si comportarono in modo quasi identico: Ponzio Pilato non attese la risposta, sapeva già che la verità non esiste. Gesù rimase in silenzio perché egli conosceva la verità e sapeva che non è possibile esprimerla con le parole.
Chidvilas ha formulato questa domanda. La domanda è assolutamente importante. Non esiste una domanda che sia più sublime di questa, perché non esiste una religione più sublime della verità. Bisogna comprendere la domanda, bisogna analizzarla. Analizzando la domanda, cercando di comprenderla, potreste avere un’intuizione su cosa sia la verità. Io non risponderò, non posso rispondere. Nessuno può rispondere. Ma possiamo penetrare in profondità nella domanda.
Penetrando in profondità nella domanda, la domanda stessa inizierà a scomparire. Quando la domanda sarà scomparsa, troverete la risposta proprio nell’essenza più intima del vostro cuore - voi siete la verità, come potreste non trovarla? Forse l’avete dimenticata, forse avete perso la strada che vi conduce alla verità, forse avete dimenticato il modo per entrare nel vostro essere interiore, nella vostra stessa verità.
La verità non è una ipotesi, non è un dogma. La verità non è hindu, né cristiana, né maomettana. La verità non è mia, né vostra. La verità non appartiene a qualcuno, ma tutti appartengono alla verità. La verità significa ciò che è: questo è il significato esatto della parola. Deriva dalla radice latina vera. Vera significa: ciò che è. In inglese ci sono alcune parole che derivano dalla radice latina vera: was, were - derivano da vera. In tedesco, war - deriva da vera. Vera significa: ciò che è, senza interpretazione. Quando entra in scena l’interpretazione, allora ciò che conosci è la realtà, non la verità. Questa è la differenza tra la realtà e la verità. La realtà è la verità interpretata. Pertanto, nel momento in cui rispondi alla domanda: "Cos’è la verità?" la tua risposta diventa la realtà e non è più la verità. Subentra l’interpretazione, la mente le dà i suoi colori. E le realtà sono tante quante sono le menti. Ci sono molte realtà, la verità è una, perché la conosci solo quando la mente è assente. È la mente che vi tiene separati da me, separati dagli altri, separati dall’esistenza. Se guardate le cose attraverso la mente, la mente vi dà una fotografia della verità. È soltanto una fotografia, un fotogramma di ciò che è. E naturalmente la fotografia dipende dalla macchina fotografica, dalla pellicola usata, dai solventi chimici, dalle modalità di sviluppo, dalle modalità di stampa, dall’esecutore della fotografia. Mille e una cosa entrano in gioco: diventa la realtà. Anche la parola ’realtà’ è bella da capire: deriva dalla radice latina res, che significa cosa o cose. La verità non è una cosa. Ma dopo che la mente l’ha afferrata, l’ha interpretata, l’ha definita, l’ha delimitata, la verità diventa una cosa.
Nel momento in cui uno si innamora di una donna, esiste una certa verità - se si è innamorato in modo assolutamente inconsapevole, se non l’ha in qualche modo ’fabbricato’, se non è stata una sua azione, una sua realizzazione, se non ci aveva mai neppure pensato. Improvvisamente uno vede una donna, la guarda negli occhi e qualcosa scatta. Egli non è colui che agisce, ma è semplicemente preso, si trova innamorato. Egli non c’entra, il suo ego non è coinvolto, quanto meno non proprio all’inizio, quando l’amore è vergine. In quel momento c’è la verità e non c’è alcuna interpretazione. Ecco perché l’amore rimane indefinibile. Ben presto subentra la mente, comincia a manovrare le cose e si impossessa di lui. Egli inizia a pensare alla ragazza come alla sua innamorata, comincia a pensare al modo per arrivare a sposarla, comincia a pensare alla ragazza come a sua moglie. Ebbene, queste sono cose reali: l’innamorata, la moglie - queste sono cose. Ora la verità non c’è più, si è tirata indietro. Ora le cose diventano più importanti. Il definibile è più sicuro, l’indefinibile è incerto. In questo modo si inizia a uccidere, ad avvelenare la verità. Presto o tardi ci saranno una moglie e un marito: due realtà. Ma la bellezza se n’è andata, la gioia è scomparsa, la luna di miele è finita.
La luna di miele è finita nel momento esatto in cui la verità diventa realtà, quando l’amore è diventato un rapporto. La luna di miele è assai breve, sfortunatamente - e non sto parlando della luna di miele che segue il matrimonio. La luna di miele è assai breve. Forse è durata un solo istante, ma la sua purezza, la sua purezza cristallina, la sua divinità, il suo essere trascendente - appartengono all’eternità, non al tempo. La sua purezza non fa parte delle cose del mondo, è come un raggio di luce che entra in un buco nero. Proviene dal trascendente. Definire divino l’amore è assolutamente appropriato, perché l’amore è verità. Nella vita comune l’amore è la situazione più vicina alla verità.

Chidvilas chiede: "Cos’è la verità?"
La domanda deve scomparire, solo allora saprai.
Se chiedi: "Cos’è la verità?" cosa chiedi? Se io dicessi A è verità, B è verità, C è verità, sarebbe una risposta? Se io rispondessi A è verità, allora certamente A non può essere la verità, è qualcos’altro che io sto usando come sinonimo di verità. Se è assolutamente un sinonimo, allora è una tautologia. Poi potrei dire: "La verità è la verità", ma sarebbe sciocco, privo di significato, non risolverei niente. Se fosse esattamente uguale, se "A è verità" allora significa che la verità è la verità. Se A è diverso dalla verità, non è esattamente verità, allora sosterrei il falso. Allora dire che "A è verità" sarebbe soltanto approssimativo. Ricordati, non ci può essere qualcosa di approssimativo alla verità. O è verità o non è verità. Perciò non posso dire "A è verità". Né posso dire: "Dio è verità", perché se Dio è verità, allora è una tautologia - la verità è la verità. In questo caso non dico niente. Se Dio è diverso dalla verità, allora direi qualcosa, ma qualcosa di errato. In questo caso Dio è diverso dalla verità, allora come può essere la verità? Se dico che è approssimativo, linguisticamente andrebbe benissimo, ma non sarebbe giusto. ’ApprossimativamentÈ significa che c’è una menzogna, che c’è qualcosa di falso. Altrimenti, perché non è verità al cento per cento? Se è verità al novantanove per cento, contiene qualcosa che non è verità. Verità e menzogna non possono coesistere, proprio come la luce e il buio non possono coesistere - poiché il buio altro non è che assenza di luce. Assenza e presenza non possono coesistere, verità e menzogna non possono coesistere. Menzogna altro non è che assenza di verità.
Perciò nessuna risposta è possibile, ecco perché Gesù rimase in silenzio. Ma se osservi con comprensione profonda, se guardi nel silenzio di Gesù,
hai la risposta. Il silenzio è la risposta. Gesù dice: "Stai in silenzio, come io sono in silenzio e saprai", ma non lo dice con parole. È; un gesto che assomiglia molto, molto allo Zen. In quel momento, quando Gesù rimane in silenzio, egli è vicinissimo all’approccio Zen, all’approccio buddhista. In quel momento egli è un Buddha. Buddha non rispose mai a simili domande. Egli aveva fatto un elenco di undici domande e, in qualsiasi luogo andasse, i suoi discepoli giravano e annunciavano pubblicamente: "Non fate mai a Buddha una qualsiasi di queste undici domande" - domande che sono fondamentali, domande che sono realmente significative. Potevano chiedere qualsiasi altra cosa e Buddha era sempre pronto a rispondere. "Ma non chiedete ciò che è fondamentale, perché ciò che è fondamentale si può soltanto sperimentare." E la verità è il fondamento per eccellenza, l’essenza stessa dell’esistenza è la verità. Entra nella domanda. La domanda è importante e sgorga dal tuo cuore: "Cos’è la verità?" - sorge in te un desiderio di conoscere ciò che è. Non scacciare questo desiderio, entra in esso. Chidvilas, se mai ti capitasse di nuovo, chiudi gli occhi, entra nella domanda. Lascia che la domanda si focalizzi al massimo - "Cosa è la verità?" Lascia che sorga in te una grande concentrazione. Dimentica tutto il resto, come se la tua vita intera dipendesse da questa domanda: "Cos’è la verità?" Lascia che diventi una questione di vita o di morte. E non tentare di rispondere, perché tu non conosci la risposta.
Ti arriveranno delle risposte perché la mente cerca sempre di fornire delle risposte. Ma considera il fatto che non sai, perciò fai la domanda. Quindi come potrebbe la mente darti una risposta? La mente non sa, perciò dille: "Sta zitta!" Se tu sapessi, non avresti bisogno di chiedere. Tu non sai, per questo fai la domanda.
Pertanto non farti ingannare dai giocattoli della mente. Ti fornisce dei giocattoli, ti dice: "Guarda! Sta scritta nella Bibbia. Guarda! Sta scritta nelle Upanishad. Guarda! Quella è la verità. È stata scritta da Lao Tzu, questa è la verità." La mente può gettare davanti ai tuoi occhi ogni genere di sacre scritture: la mente può fare citazioni, la mente te le fornisce prendendole dalla memoria. Tu hai udito molte cose, hai letto molto, la mente contiene tutte queste memorie e può ripeterle meccanicamente. Ma osserva questo fenomeno: la mente non sa e tutto ciò che la mente ripete è preso in prestito e ciò che è preso in prestito non può aiutarti.

Accadde a un passaggio a livello. I cancelli erano chiusi, un treno doveva transitare e un uomo stava seduto in automobile, aspettando il passaggio del treno e leggeva un libro. Un ubriaco che stava seduto nei pressi del cancello si avvicinò, bussò al vetro del finestrino chiuso a causa dell’aria condizionata. L’uomo aprì il finestrino e chiese: "Cosa posso fare per te, hai bisogno d’aiuto?"
Il beone rispose: "Sì, non mangio da due giorni, puoi darmi duecento lire? Saranno sufficienti, mi bastano duecento lire."
L’uomo rise, rispondendo: "Non prendere mai denaro in prestito e non prestare mai denaro" e mostrò al beone un libro: "Shakespeare - lo dice Shakespeare, guarda."
Il beone tirò fuori dalla tasca un foglio di carta sporco e lo mostrò all’uomo: "Tu, figlio di puttana D.H. Lawrence."

Guardati dalla mente. La mente continua a fare citazioni, la mente sa tutto, senza sapere affatto. La mente è una simulatrice. Penetra all’interno di questo fenomeno: questa io la chiamo intuizione. Non si tratta di pensare. Se ci pensi, è ancora la mente. Devi penetrare a fondo, devi osservare il fenomeno stesso in profondità: il funzionamento della mente, il suo modo di funzionare. Essa prende in prestito da ogni dove, continua a prendere in prestito e ad accumulare. È; un’accaparratrice, un’accaparratrice di sapere. La mente diventa molto sapiente e ogniqualvolta tu le fai una domanda importante, ti dà una risposta del tutto priva di importanza - futile, superficiale, spazzatura.

Un uomo portò a casa un pappagallo comperato in un negozio. Il proprietario del negozio gli aveva detto che il pappagallo avrebbe imparato a dire ’ciao’ in mezz’ora. Tornato a casa, spese un’ora nel ripetere ’ciao’ al pappagallo, ma questi non pronunciò una parola. Quando, disperato, fu sul punto di lasciar perdere, l’uccello disse: "Numero occupato." Un pappagallo è un pappagallo. Doveva aver udito la frase nel negozio degli animali. Mentre l’uomo continuava a ripetere "Ciao, ciao, ciao", il pappagallo ascoltava e aspettava che tacesse. Solo allora avrebbe potuto dire: "Numero occupato."

Potresti continuare a chiedere alla mente: "Cos’è la verità? Cos’è la verità? Cos’è la verità?" Nell’istante in cui smetti, la mente direbbe immediatamente: "Numero occupato" o una qualsiasi altra cosa. La mente ti darebbe comunque una risposta. Guardati dalla mente. La mente è il demonio, non esiste altro demonio. Ed è la tua mente. Devi sviluppare l’intuizione - devi perforare la mente da parte a parte. Taglia in due la mente con un preciso colpo di spada: questa spada è la consapevolezza. Taglia in due la mente e attraversala, vai oltre! Se riuscirai ad andare oltre la mente e, dopo averla attraversata, in te sorgerà un attimo di nonmente, questa è la risposta - non una risposta verbale, non una citazione da una sacra scrittura, non fra virgolette, ma autenticamente tua, un’esperienza. La verità è un’esperienza esistenziale. La domanda ha un significato immenso, profondo, ma devi averne un rispetto estremo. Non aver fretta di trovare una risposta qualsiasi, altrimenti la spazzatura soffocherà la risposta. Non permettere alla mente di soffocare la risposta. Il metodo che la mente usa per neutralizzare la domanda è fornirti risposte non vissute, che non sono frutto della tua esperienza. Tu sei la verità! Ma la verità può accadere soltanto nel silenzio totale, quando neppure un pensiero si muove, quando la mente non ha niente da dire, quando nella tua consapevolezza non c’è una benché minima increspatura. Quando nella tua consapevolezza non c’è una benché minima increspatura, la tua consapevolezza rimane intatta, libera da distorsioni. Quando c’è un’increspatura, c’è una distorsione.
Va’ a guardare un lago. In piedi sulla riva, guarda la tua immagine riflessa. Se sul lago ci sono delle onde, delle increspature e il vento sta soffiando, la tua immagine riflessa è ondeggiante. Non puoi capire cosa sia cosa - dove sia il naso e dove siano gli occhi - puoi soltanto fare supposizioni. Ma quando il lago è silenzioso e il vento non soffia e sull’acqua non c’è una benché minima increspatura, improvvisamente tu sei presente. La tua immagine riflessa è assolutamente perfetta. Il lago diventa uno specchio.
Ogniqualvolta un pensiero si muove nella tua consapevolezza, la distorce. E i pensieri sono tanti, milioni di pensieri che continuano a correre velocemente ed è sempre ora di punta. Per ventiquattr’ore è ora di punta e il traffico continua ininterrotto, e ogni pensiero è associato a migliaia di altri pensieri. Si tengono tutti per mano e sono legati e interconnessi tra loro e tutta questa folla corre velocemente intorno a te. Come potresti sapere cos’è la verità? Liberati da questa folla.
Ecco cos’è la meditazione, ecco in cosa con"La celebrazione non ha nessuna causa Esiste semplicemente perchè siamo fatti di una sostanza che si chiama celebrazione. Quello è il nostro stato naturale: celebrare; così come quello degli alberi è fiorire,degli uccelli cinguettare, dei fiumi scorrere verso l'oceano. La celebrazione è il nostro stato naturale" ( Osho ) siste la meditazione: una consapevolezza senza la mente, una consapevolezza senza i pensieri, una consapevolezza completamente senza onde - una consapevolezza intatta. Allora la verità è presente in tutta la sua bellezza e benedizione. Allora la verità è presente - chiamala Dio, chiamala nirvana o con qualsiasi altro nome tu voglia darle. È presente ed è presente come una esperienza. Tu sei nella verità, la verità è in te.
Usa questa domanda. Rendila più penetrante. Rendila totalmente penetrante, metti tutto in gioco, in modo che la mente non possa ingannarti con le sue risposte superficiali. Quando la mente sarà scomparsa, quando la mente non starà più giocandoti i suoi vecchi trucchi, saprai cos’è la verità. La conoscerai nel silenzio. La conoscerai nella consapevolezza senza pensieri.

Osho, Tratto da: Il Sutra del Cuore
edito da: Edizioni del Cigno

giovedì 22 aprile 2010

Un'esperienza meravigliosa



Un'esperienza del cuore e dell'anima che va al di là della semplice conoscenza.
Una gioia che ti riempe fino a farti scoppiare e dopo essere straripata scende come una cascata di luce su di me e gli altri.
Una connessione sottile, semplice e gradevole con tutti.
Qualcosa che rimane, che come dice Anando crea nuovi percorsi neuronali e ci apre a nuove sensazioni più vive.
Un abbraccio gentile e pieno di calore che dura fino ad oggi...

Come ho descritto su facebook:
La meraviglia del bambino che trova le conchiglie è scoprire tante splendide persone intorno per condividere una grande gioia, un'energia straripante che ci fa stare bene con noi stessi e gli altri!
A tutti i partecipanti del Festival: mi piacerebbe tenessimo dentro noi questa grande gioia portandola "nel mondo" più a lungo possibile e soprattutto mi piacerebbe mantenere con VOI questa CONNESSIONE di cuori. Non lasciamoci sopraffare dalla routine quotidiana e dal rumore del mondo e se succede ripensiamo ai nostri abbracci, alla gioia, alle lacrime ed alla grande energia!
Grazie a tutti, grazie OSHO! Vi amo immensamente!!!!
♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ ♥
Satyam

martedì 13 aprile 2010

Evento a Riccione: Osho Festival 2010





Un bellissimo evento a Riccione con migliaia di persone da tutta Italia e dal mondo.
Un incontro particolare dove la gioia, il rilassamento e l'approfondimento interiore divengono divertimento insieme a tante persone.
Da non perdere assolutamente.
Ci sarò da venerdi a domenica 16-18 aprile!

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La meditazione ti aiuta a sviluppare le tue qualità intuitive: diventa molto chiaro cosa ti renderà completo, cosa ti aiuterà a fiorire. E qualunque cosa sia – e sarà diverso per ogni individuo… questo è il significato della parola “individuo”: ognuno è un essere unico. E cercare e scoprire la tua unicità è una grande emozione, una grande avventura.
Una qualità che non può esserti imposta, una qualità che può solo essere aiutata a crescere dentro di te. Non è come un fiore di plastica che può esserti dato dall’esterno, è una vera e propria rosa… e per questo devi essere molto attento, molto consapevole. Più intelligente sei, più desideri di essere semplicemente te stesso, qualunque cosa sia. Osho

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Il programma di venerdi 16





7,00 - 8,00 Osho Meditazione Dinamica
Il metodo per eccellenza per ripulire corpo e mente da blocchi e tensioni.

polivalente 7,30 - 8,30 Osho Divine Healing - con il team della Scuola O.D.H.A.
Esercizi corporei semplici ed efficaci, ispirati ad antiche tecniche orientali. Per ricontattare il respiro, sciogliere le articolazioni e mantenersi in salute.
www.scuoladha.com

square 9,30 - 11,00 L'armonia nascosta - con Siddho
Incontrando l’altro da un tuo spazio di verità, ricevendo e non volendo, con meraviglia e non giudizio, con un sì e non un’aspettativa…. Lasciandoti essere, e lasciando che l’altro sia!

polivalente 10,00 - 11,00 Il cielo interiore - con Anando
Una meditazione guidata per sperimentare la tua grande pace interiore e il silenzio, per trovare quello spazio da dove puoi guardare cosa succede nella tua mente, senza identificarti.

square 11,30 - 13,00 Sufi Zikhr - con Videha
Usare la voce e il suono per esplorare le diverse qualità del nostro essere. Un'esperienza per sentire che la vita non è serietà e che la gioia è la sostanza di cui siamo fatti.

polivalente 11,30 - 13,00 Accendi la tua vita! - con Tarika
Sciupiamo così tanto tempo nel chiederci come agire meglio o che cosa stiamo sbagliando. Non siamo quasi mai incoraggiati a vedere cosa desideriamo fare, di cosa abbiamo bisogno e che cosa ci rende felici. L'evento è focalizzato sulla ricerca di che cosa ti illumina. E quando l'hai scoperto, puoi iniziare a portare questa luce nella tua vita di tutti i giorni.

polivalente 14,30 - 15,30 Focalizzarsi sul terzo occhio - con Shunyo & Marco
I mistici tibetani dicono: “Il terzo occhio è affamato di attenzione”. Con questa tecnica tantrica si porta consapevolezza al terzo occhio, per percepire l’energia che lì cresce e poi sentirla come una doccia di luce.

square 15,00 - 17,00 Respiro tantrico e Guarigione tantrica - con Devapath
Impara a respirare pienamente per liberare e trasformare la tua energia sessuale! È la chiave per la guarigione interiore. Il gioco, il piacere e la passione sono i tuoi migliori amici per goderti la vita e il tuo viaggio verso l'amore e l'estasi.

polivalente 16,00 - 17,00 Il respiro sufi - con Videha
Esiste un modo di respirare che non inibisce e non soffoca, ma apre all'infinito...

square 17,25 - 18,30 Osho Meditazione Kundalini

square 19,00 - 20,00 Osho Evening Meeting
La Meditazione della sera definita da Osho “un dissolversi nell’oceano della consapevolezza”.

square 21,30 - 23,00 Soulsysma - melting event con Arshad e OCS Staff
Un energy-event coinvolgente, profondo e divertente, sullo scioglimento delle separazioni: da noi stessi, dagli altri e dal pianeta. Serata di socializzazione, meditazione e armonia con la natura. Dopo una breve introduzione, un momento di sintonia con la natura e gratitudine. Da qui, interazione semplice ed amorevole tra le persone, quindi uno spazio di silenzio e infine ringraziamenti reciproci.

corallo 21,30 - 23,00 Come meditare nella vita quotidiana − con Garimo & Kuteer Sei un neurologo o un netturbino? Una velina o una violoncellista? Puoi sempre trovare una meditazione − o due, o tre − da includere nella tua vita di tutti i giorni... niente più scuse tipo "Non ho tempo per meditare!". È facile aggiungere la qualità della meditazione in quello che stai già facendo! Vieni a scoprire come funziona...

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Il programma di sabato 17
sala madreperla polivalente sala polivalente corallo sala corallo giovedi | venerdi | sabato | domenica


square 7,00 - 8,00 Osho Meditazione Dinamica

7,30 - 8,30 Osho Divine Healing - team Scuola O.D.H.A.

square 9,30 - 11,00 Reazioni emotive - con Anando
Capire e guarire le nostre reazioni emotive. Il problema non è mai l'altro: è il nostro ego. Le nostre abitudini di biasimo, lamentela e pretesa sono i sintomi di una ferita interiore. Ecco un'opportunità per riconoscere questa parte di noi e permetterne la guarigione, in modo che non si debba più reagire con i vecchi automatismi, creando inutili conflitti.

9,30 - 11,00 Sufi Whirling - con Videha
Roteare in amore, intorno al nostro nulla essenziale

corallo 10,00 - 11,00 Esperienza sensoriale dell'energia - con Upadhi
Con una tecnica di meditazione ed un esercizio specifico avrai la possibilità di sperimentare il campo d’energia attorno a te ed agli altri. L’energia è informazione, ed è la base stessa della vita. Aprirci al flusso continuo di queste informazioni ha la potenzialità di ristabilire l’armonia interiore ed esteriore, connetterci più profondamente alla nostra vera natura.

11,30 - 13,00 L'Uomo Tantrico - con Devapath
Workshop per soli uomini, per riscoprirti uomo tantrico! Spostati dalla competizione alla collaborazione, dallo stressarti al divertirti! Respira con amici sul divino sentiero verso la libertà interiore e preparati ad una nuova avventura nell'incontro con l'altro sesso!
square Donne allo “specchio” - con Siddho
Workshop per sole donne, per incontrarsi nell’essere , al di là di competizione e gelosie, riconnettendosi alla “forza” naturale del tuo essere donna, e alla forza positiva di tante donne insieme... preparandoti ad incontrare gli uomini in modo nuovo e... con sorpresa!
Al termine, i due gruppi si incontreranno tra loro.

corallo 11,30 - 12,30 Parlare al corpo - con Chetana
Una tecnica di rilassamento per entrare in contatto con il tuo corpo, imparare ad ascoltarne i messaggi e ritrovare equilibrio e salute.

polivalente 14.30-15.30 Osho Satsang: musica e silenzio - con Shunyo & Marco
Musica, humming, silenzio e voce di Osho. Musica dal vivo di Marco, che l'ha creata per questa meditazione.14,30 - 15,30

corallo 14.30-15.30 Vieni più vicino… Lasciami spazio. Essere adolescente - con Tarika
La transizione dall’infanzia all’età adulta è piena di gioia intensa e profondo dolore. La chiamiamo adolescenza: non più bambino ma non ancora adulto… l’età di mezzo. Ecco come incontrare il tuo adolescente interiore e dare sostegno a questa tua parte meravigliosa…

square 15.00-16.30 Guarigione Sufi - con Videha
Il potere dell'amore e della fiducia possono stimolare in noi un processo di integrazione il cui nome è “guarigione”

polivalente 16,00 - 17,00 La leggerezza dell'essere - con Siddho
Un evento di ipnosi per portare guarigione ad antiche ferite del cuore, per concludere situazioni in sospeso con amore. Attingendo alle risorse già esistenti dentro al tuo inconscio.

corallo 16,00 - 17,00 Spazio di condivisione e domande - con Anando & Shunyo
Un'occasione per incontrare due persone che hanno vissuto accanto a Osho.

square 17,25 - 18,30 Osho Kundalini Meditation

square 19,00 - 20,00 Osho Evening Meeting

corallo 21,30 - 22,30 Osho Devavani
Una meditazione molto delicata nella quale usiamo parole senza senso per permettere all’inconscio di affiorare e ripulirsi.

square 21.30 Dance & Games - con Anando
Una divertente serata di danza e giochi per incontrare gli altri... con alcuni momenti per tornare a te stesso.
Estrazione premi al termine.


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Il programma di domenica 18
madreperla sala madreperla sala polivalente sala corallo giovedi | venerdi | sabato | domenica



Somraj Eshtimadreperla 8,00 - 11,00 Humaniversity AUM Meditation - con Somraj e Eshti
Un viaggio in 12 fasi che permette di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni, fluire e sciogliersi, per assaporare il silenzio e la meditazione.

10,00 - 11,00 La creatività al servizio del cuore - con Siddho & Anurag
Useremo le costellazioni lavorative per osservare alcune dinamiche inconsce che possono interferire nelle scelte di un lavoro appropriato, o che impediscono un rapporto appagante nella propria attività lavorativa.

11,30 - 13,00 Assorbi i sensi nel cuore - con Shunyo e Marco
Da bambini “sentiamo” ma crescendo “sentiamo” meno e pensiamo di più. Osho dice che i nostri sensi sono morti ed essere più sensibili è parte dell’immergersi nella meditazione. In questa tecnica tratta dal Libro dei Segreti sperimentiamo con l’udito e il tatto. Andiamo dalla testa al cuore, all’essere.

madreperla 11,45 - 13,00 La gioia di guarire le relazioni - con Devapath
La forza dell'amore e della meditazione portano guarigione, chiarezza e piacere al tuo modo di relazionarti. Se superi la paura dell'intimità, scopri il tuo potenziale nell'arte delle relazioni giocose. Abbandona i vecchi drammi della gelosia e della dipendenza e lascia volare il tuo cuore verso la gioia e la celebrazione: da solo e insieme.

square 11,45 - 12,45 Gestire la paura - con Chetana
Scopri uno spazio sicuro dentro di te da dove sarai in grado di osservare con una diversa prospettiva situazioni esterne che ti provocano paura e insicurezza, senza identificarti con esse.

madreperla 14,30 - 15,40 L'evento del cuore - con Anando
Inconsciamente portiamo con noi una miriade di messaggi negativi su noi stessi che ci limitano. Questa è un'opportunità per connetterci interiormente a qualcosa di più autentico e positivo, che può diventare una risorsa straordinaria nella nostra vita.
Al termine: Sannyas Celebration: un'altra occasione di festa

madreperla 16,00 Estrazione dei premi

madreperla 16,30 - 17,30 Osho Meditazione Kundalini
La tecnica da portare con sé dopo il Festival, per scogliere quotidianamente stress e tensioni e dare spazio al proprio essere.
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