domenica 27 ottobre 2013

5 lezione presso l'università dell'essere umano




Ore 15.30 domenica 27 ottobre 2013: un centro commerciale alla periferia della città, ricolmo di persone.
Alcune vagano alla ricerca di qualcosa che distragga i loro pensieri o per sfuggire ad un incredibile e assurda noia, alcuni per effettuare acquisti di cui così a naso credo solo il 10% siano utili o indispensabili, mentre il restante 90% rappresenta solo il modo di riempire un vuoto dentro di se, svuotando ancora di più un portafoglio famigliare già vuoto, magari con un assurdo finanziamento.
Io lavoro in un grandissimo negozio aperto 363 giorni all’anno e quindi spesso vedo.
Una sfilata di non consapevolezza, nervosismo, bambini nei passeggini che piangono sgridati dai genitori, persone frustrate da una vita senza senso che si sfogano con il commesso di turno per qualsiasi ragione o perché hanno atteso troppo alla cassa.
E’ incredibile come nessuno  si chieda il perché delle cose: Se avessi un negozio pieno di commessi che ovviamente l’azienda commerciale dovrebbe pagare, quale sarebbe il prezzo del prodotto? Il più economico sul mercato? o sarebbe altissimo per contemplare il valore del servizio?
E questi prodotti perché costano così poco? Nessuno se lo chiede, tutti dicono col tono del grande economista che ti spiega le cose “vengono dalla Cina, li si che lavorano!”
Forse non sanno che tipo di vita i lavoratori cinesi fanno per far risparmiare questi consumatori così disattenti alle sofferenze del mondo! Forse non sanno quanti bambini sono costretti a lavorare fino a 14 ore al giorno , a mangiare cibo scadente dentro la fabbrica e addirittura a dormirci dentro, magari in decine per ogni stanza!
Tutto questo perché gli allegri consumatori della domenica possano passare il loro tempo libero ad ingrassare le tasche delle multinazionali ed impoverire sempre più un pianeta le cui risorse sono quasi azzerate, il cui clima ormai sconvolto si è giocato 2 dei 4 gradi necessari al collasso, al punto di non ritorno…ma come mai allora tutti in TV (TV fabbricata in Cina e comprata nei centri commerciali) dicono che bisogna rilanciare i consumi, far ripartire l’economia, aumentare il PIL, far ritornare i tempo della crescita?
Crescita di che cosa? Solo del profitto, un aumento senza senso di numerini su un computer di ormai poche persone che comandano questo sistema, ormai votato al suicidio del genere umano e quindi di tutte le specie che purtroppo a loro discapito sono conviventi in questo meraviglioso pianeta.
La vita pullula ad ogni angolo dove vi potete girare basta che guardate con gli occhi giusti e la giusta consapevolezza, con il cuore aperto, con quell’amore verso la vita che contraddistingue quel tipo speciale di persone che si sono già accorte che qui qualcosa non quadra.
Con poche mosse potete iniziare a cambiare il pianeta cambiando voi stessi:
-        1 alimentazione
Un alimentazione di tipo vegetariano o ancor meglio vegano ha un impatto notevolmente più basso sulle risorse del pianeta sia a livello economico che morale, non uccidiamo animali per sfamarci, miglioriamo la nostra salute e quindi anche il buon umore
-        2 trasporti
Per i piccoli spostamenti non usiamo le auto o le moto se non indispensabili. Possiamo usare i mezzi pubblici o ancor meglio la bicicletta: un mezzo di trasporto economico , veloce, pratico e divertente. Possiamo sensibilizzare le nostre amministrazioni locali sulla costruzione di piste ciclabili solo quando ci saranno tante persone che usano la bici!
-        3 acquisti
Acquistiamo un prodotto solo quando veramente ci serve. Ad esempio si possono riparare o riciclare tantissimi prodotti senza necessariamente seguire la rincorsa all’ultimo modello che ormai è la strategia delle multinazionali per rubarci le nostre risorse. Cerchiamo prodotti eco compatibili e che abbiamo una modularità intercambiabile, ovvero che possano essere facilmente riparate le varie parti. Facendo questo il mercato dovrà necessariamente seguire la domanda creando questo tipo di prodotti.
-        4 lavoro
Ci sono dei lavori che nessuno dovrebbe accettare di fare , per nessuna ragione e neppure per la più alta somma di denaro che esiste: se tutti lo facessimo questi lavori scomparirebbero.
Per esempio nessuno dovrebbe lavorare nel settore delle armi, delle pellicce, negli allevamenti intensivi, nei mattatoi, ecc ecc Parlo di tutti quei settori che hanno una diretta corrispondenza con qualcosa di terribilmente negativo e non servono elenchi specifici per chi ha un minimo di sensibilità.
-        5 salute
L’industria dell’alimentazione non si cura delle malattie che provoca con quello che mangiamo e l’industria farmaceutica non si cura delle malattie ma solo di vendere medicine.
Una volta “assorbite” queste due verità potete iniziare la vostra ricerca verso la salute mentale e fisica. Potete partire facendo qualcosa per il vostro corpo con esercizi fisici volti alla salute e quindi alla prevenzione oppure indagare su quelle discipline olistiche legate di più alla cura.
Yoga, Tai Chi Chuan, 5 Riti Tibetani, Meditazione, Tantra ecc ecc come prevenzione.
Agopuntura, medicina tradizionale cinese, naturopatia, Reiki, omeopatia, medicina germanica di Hamer ecc ecc sono esempi di cure.
-        6 Rapporti personali
Siamo abituati a vedere tutto ciò che ci circonda come esterno e separato e spesso anche ostile. In realtà approfondendo di più la questione ci accorgeremmo che siamo interdipendenti con ogni processo o essere che ci circonda in modi spesso sconosciuti. Le cause che ci impediscono di percepire questa unità sono da ricercare nella mancata conoscenza, nell’errata educazione ed al fatto che non coltiviamo abbastanza pratiche che approfondiscano la nostra sensibilità e che ci avvicinino di più al nostro vero centro.
Viviamo sulla circonferenza: un luogo ove le apparenze contano più della sostanza e quindi ci adeguiamo per  sopravvivere, per non sentirci esclusi, non rispettati, non amati…
Manca il coraggio di fare il primo passo verso la conoscenza di se stessi che poi porta inevitabilmente a tutto il resto…

Per essere umani è necessario coltivare principalmente tre qualità: libertà, naturalezza, consapevolezza.

Satyam 

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5 lecture at the University of the human


15:30 pm Sunday, October 27, 2013 : a shopping center on the outskirts of the city, full of people.
Some wander in search of something to distract their thoughts or to escape from boredom incredible and absurd , to make some purchases in the nose so that only 10% believe they are useful or essential , while the remaining 90 % is the only way to fill a void within himself , emptying even more a family already empty wallet , perhaps with an absurd funding.
I work at a great shop open 363 days a year, and then I see often .
A parade of non- consciousness, nervousness, crying children in strollers scolded by parents, frustrated people to a life without meaning that is unleashed with the clerk on duty for any reason , or because they have waited too long at the checkout.
It 'amazing how no wonder the why of things : If I had a shop full of salespeople who obviously trade company should pay , what would be the price of the product? The cheapest on the market? or would be extremely high to contemplate the value of the service ?
And these products because they cost so little? If anyone asks, they all say the tone of the great economist who tells you things " come from China , they are working ! "
Maybe you do not know what kind of life for the Chinese workers do to save these consumers so inattentive to the suffering of the world ! Maybe they do not know how many children are forced to work up to 14 hours a day, eating junk food inside the factory and even sleep in it , maybe in the tens to every room!
All this because the gay consumer Sunday can pass their free time to fatten the pockets of multinationals and impoverish more and more a planet whose resources are almost nil, where the climate is now upset you played 2 of 4 degrees needed to collapse, the point of no return ... but how come everyone on TV (TV manufactured in China and bought in shopping malls ) say that you need to boost consumption , restart the economy , increase GDP , back to the time of growth?
Growth of what? One of profit, an increase of senseless little numbers on a computer now a few people who rule this system, now devoted to suicide of mankind and therefore of all the species that unfortunately at the expense of these are partners in this wonderful planet .
Life is full on every corner where you can just turn that look with your eyes and just the right awareness, with an open heart , with a love for life that distinguishes the special type of people that you have already realized that something was not here square .
With a few easy steps you can begin to change the world by changing yourself :
- 1 power
A power from a vegetarian diet or vegan even better has a significantly lower impact on the planet's resources in both economic and moral , do not kill animals to feed us , we improve our health and therefore also in a good mood
- 2 transport
For small displacements we do not use cars or motorcycles if not indispensable . We can use public transportation or even better the bike : a means of transport cheap, fast, practical and fun . We can raise our local governments on building bike lanes only when there are many people who use the bike !
- 3 purchases
We buy a product only when really we need. For example, you can repair or recycle lots of products without necessarily follow the run-up to the latest model which is now the strategy of multinational corporations to steal our resources. We are looking for environmentally friendly products and we have a modular interchangeable , meaning that they can be easily repaired parts. Doing this will necessarily follow the market demand by creating this type of product .
- 4 working
There are some jobs that no one should accept to do, for any reason , or even for the highest amount of money that exists : if we do all these jobs would disappear .
For example, no one should work in the field of weapons, fur, factory farms , slaughterhouses , etc. etc. I'm talking about all those sectors that have a direct correspondence with something terribly negative and non- specific lists are used for those who have a minimum of sensitivities.
- 5 health
The feed industry does not care for diseases that cause with what we eat and the pharmaceutical industry will not only cure disease but to sell drugs.
Once " absorbed " these two truths can begin your quest for mental and physical health . You can start doing something for your body with physical exercises aimed at health and thus help to prevent or investigate those more holistic disciplines related to treatment.
Yoga, Tai Chi Chuan , 5 Tibetan Rites , meditation , Tantra etc etc as prevention.
Acupuncture , traditional Chinese medicine , naturopathy , Reiki , homeopathy, medicine Germanic Hamer etc etc are examples of care .
- 6 Personal Relationships
We used to see everything that surrounds us as external and separate and often hostile. In fact most of deepening the question we would realize that we are interdependent with each process or be around us in ways often unknown . The reasons that prevent us from perceiving this unit are to be found in the lack of knowledge , in the mistaken education and the fact that we do not grow enough practices that reinforce our feeling that will lead us closer and closer to our true center .
We live on the circumference of a place where appearances matter more than substance , and then we adapt to survive, not to feel excluded, disrespected , unloved ...
It lacks the courage to take the first step toward self-knowledge which then inevitably leads to everything else ...

To be human is necessary to cultivate three main qualities: freedom, naturalness , awareness.
Alessandro Satyam Orlandi

martedì 15 ottobre 2013

Quarta lezione presso università dell'essere umano


Quarta lezione presso l'Universita dell'Essere Umano 
Chi siamo realmente?

Guardando il video di Gangaji postato qui sotto (vedi: http://youtu.be/kUtH0DDJorM) mi sono sorte alcune riflessioni:
Chi sono io? Cosa c'è di davvero importante in questa vita che stò vivendo?
Sto realmente vivendo come vorrei e in conformità a quello che realmente sono, oppure i miei pensieri, le mie azioni e addirittura quello che penso di vedere di fronte a me sono solo il risultato dell’illusione postami da tutte le influenze avute da quando sono nato?
Qual è il nocciolo a cui devo tornare per fare il punto zero? Dove si trova il mio vero centro?
Centinaia di domande a cui si potrebbero dare altrettante risposte, ma non è questo il punto.
Proviamo a fare come i Deva, a dire quello che non sono?

Non sono il mio nome e cognome, la mia razza, la mia nazionalità: mi sono state affibbiate in base ad un semplice “caso” geografico. Se io fossi nato in Africa… Se non potessi cambiare nessuna di queste realtà la mia libertà sarebbe semplicemente finta e inesistente.
Inoltre tutte queste etichette le posso facilmente modificare in un attimo e sarei sempre lo stesso, o no? Provate a scambiare due bambini appena nati ( ad esempio un israeliano ed un palestinese) e darli alle nuove famiglie. Quando cresceranno diventeranno quello che la società intorno a loro determinerà di essere ed anche provando a dire di questo scambio avvenuto alla nascita, pensate che cambierebbe qualcosa, oltre allo shock?

Non sono il mio lavoro. C’è chi si identifica fortemente con quello che “produce” e ciò può essere positivo ma dipende dai punti di vista. Esempio:
Se fossi il miglior progettista di mine anti-uomo al mondo per una grande industria di armi sicuramente avrei un lavoro che mi fornisce fama e molto denaro e quindi una bella vita dal punto di vista materiale ma pensando alle conseguenze dei miei progetti cosa ho veramente prodotto se non sofferenza e morte? Che utilità ha avuto questo mio “lavoro”?
Qualcuno so che starà pensando: “qualcuno deve farlo perché anche se è uno sporco lavoro permette di mantenere degli equilibri tra vita e morte e tra il più forte ed il più debole similmente a quanto detto da Darwin riguardo l’evoluzione della specie”…eccetera eccetera… bla bla bla”.
Gli equilibri per me sono ben altri: collaborazione, armonia, compassione, senso di appartenenza ad un'unica umanità, integrazione e convivenza, rispetto, pace, obiettivi volti alla serenità e non all’accumulo di ricchezza….ecc ecc

Non sono i miei pensieri, la mia mente. Questo non è vero del tutto ma in parte. I pensieri fanno parte di me nella misura in cui mi attraversano in quell’istante ma non sono prodotti da me e quindi non sono me. La semplice dimostrazione di questa realtà avviene allorquando in una fase meditativa riesco a “vedere i miei pensieri” e piano piano svaniscono…qualcosa rimane vigile in quel momento di non-mente? Certo che si altrimenti starei dormendo o sarei morto. Ergo : non siamo i nostri pensieri. I pensieri non sono ovviamente fisici ma neppure sottilmente, stiamo parlando solo di un processo.

Non sono il mio corpo: e qui si va sul difficile. Io ho un corpo ma non sono quello. Ne questo ne quello. Il corpo mi permette di collegarmi e interagire con l’esterno e l’interno tramite le mie emozioni, ma non sono neppure le emozioni, variabili come il tempo atmosferico.
Posso concepire tutto questo grazie alla mia autocoscienza che è pura consapevolezza, il testimone che guarda i miei pensieri, il mio corpo e le mie emozioni.
Il corpo è un fantastico mezzo, una macchina meravigliosa ed intelligente di cui mi dovrei sempre meravigliare e provare lo stupore del bimbo di fronte al mare la prima volta.

La realtà è che noi siamo tutte queste cose e nessuna di esse in assoluto, facciamo parte di un sistema vivente interconnesso di cui abbiamo perso la consapevolezza.
Alcune persone vivono in modo infelice parte o tutta la loro vita spesso a causa della loro identificazione con il possesso di oggetti o modi di essere inutili: grosse quantità di denaro, fama e successo, la casa più grande e bella, l’auto più grossa e potente, il cellulare o il computer più nuovo, il corpo più bello e ammirato, la collezione di fidanzate/i.
Tutto quello per cui vale la pena di vivere solitamente non ha alcun valore per questo tipo di persone ed effettivamente non ha alcun valore misurabile: essere amati ed amare, avere comprensione profonda, vivere in pace e serenità, raggiungere alti picchi di consapevolezza, riuscire ad avere accettazione non passiva, salute del corpo e della mente, dedicarsi al proprio e altrui progresso spirituale…
Satyam
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Fourth lecture at the University of Being Human
Who we really are ?

Watching the video of Gangaji here:
(http://youtu.be/kUtH0DDJorM) there was some thoughts:
Who am I? What's really important in this life that I'm living in?
I'm actually experiencing as I would like , and in accordance to what they really are , or my thoughts , my actions , and even what I think I see in front of me are just the result of illusion put to me by all the influences had since I was born ?
What is the core to which I must return to do the zero point ? Where is my true center ?
Hundreds of questions that could give many answers, but that's not the point .
We try to do as the Devas , to say what they are not ?

I do not have my name, my race, my nationality : I have been buckled on the basis of a simple "case" geographic . If I had been born in Africa ... If I could not change any of these actually my freedom and would just pretend does not exist.
Moreover, all these labels I can easily change in a moment and I would always be the same, or not? Try to swap two newborn infants (eg, an Israeli and a Palestinian ) and give them to new families . When they grow up to become what society determines to be around them and also trying to say that this exchange took place at birth, do you think that would change anything , in addition to the shock ?

I am not my job. There are those who strongly identifies with what they "produce" and it can be positive but it depends on your point of view . example:
If I were the best designer of anti-personnel mines in the world for a large arms industry certainly would have a job that gives me a lot of fame and money, and therefore a good life from the material point of view , but thinking about the consequences of my projects I've really product if not suffering and death? What use had this my "work" ?
Does anyone know what is he thinking , " someone has to do it because even though it's a dirty job allows you to maintain the balance between life and death and between the strongest and the weakest similar to what Darwin said about the evolution of the species " and so on ... and so on ... blah blah blah. "
The balance for me are quite different : collaboration , harmony, compassion , a sense of shared humanity , integration and coexistence , respect, peace , serenity and objectives aimed at the accumulation of wealth .... etc. etc.

I am not my thoughts , my mind . This is not true at all but in part. Thoughts are part of me to the extent that through me at that moment but are not produced by me and so I'm not me. The simple proof of this fact takes place when in a meditative phase can " see my thoughts " and slowly fade away ... something remains vigilant in that moment of no-mind ? Sure you 'd be sleeping or otherwise I would have died . Ergo : we are not our thoughts . The thoughts are obviously not physical but even subtly , we are only talking about a process.

I am not my body: and here you go the harder. I have a body but not the one . I do this one . The body allowing me to connect and interact with the outside and the inside with my emotions, but they are not even the emotions , variables such as the weather .
Can I conceive all this thanks to my self-consciousness which is pure consciousness , the witness watching my thoughts , my body and my emotions .
The body is an amazing medium, a wonderful machine and intelligent that I should try and always wonder the wonder of the child in front of the sea the first time.

The reality is that we are all these things and none of them at all, we are part of a living system of interconnected we lost consciousness.
Some people live in a wretched part or all of their lives often because of their identification with the possession of objects or ways of being useless : large amounts of money, fame and success, the bigger house and nice , the thickest car and powerful, the newest phone or the computer , the body more beautiful and admired the collection of girlfriends / s .
Everything that is worth to live usually has no value for this type of person and actually has no measurable value to be loved and to love , have deep understanding , live in peace and serenity, reach higher peaks of consciousness, able to have not passive acceptance , health of body and mind , focusing on their and others' spiritual progress ...

Satyam Alessandro Orlandi
Facebook: Manifesto della nuova umanità
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martedì 1 ottobre 2013

Vegetariani






Sono anni che parlo con o leggo di persone interessate al viaggio verso un progresso spirituale, o comunque che attraversano un percorso di crescita personale. C'è spesso a mio parer una nota stonata, cioè il fatto che non sono vegani o vegetariani. Questo tipo di scelta porta naturalmente ad una connessione con gli altri esseri viventi e mangiarli non è certo compassionevole. Quindi senza se e senza ma, qualcuno dovrebbe meditare un po' più a fondo sulle sue scelte alimentari anche considerando l'impatto che esse hanno sugli animali, se stessi, il pianeta.
Altrimenti di che crescita stiamo parlando?
Come in una famosa scena di un film:
Solo chiacchere e distintivo.
Satyam

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For years, I talk to or read from people interested in the journey towards spiritual progress, or at least going through a journey of personal growth. There is often a false note in my opinion, that is the fact that they are not vegans or vegetarians. This kind of choice naturally leads to a connection with other living beings and eat them is not compassionate. So no ifs, ands or buts, someone should meditate a bit 'more deeply about their food choices also considering the impact that they have on animals themselves, the planet.
Otherwise, what we are talking about growth?
As in a famous scene from a movie:
Just talk and distinctive.

Satyam Alessandro Orlandi
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  • Conversazioni con Dio1-2-3-4 di Neale Donald Walsch
  • Un Corso in Miracoli (Foundation for inner peace)
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  • IL PROFETA di Kahlil Gibran
  • I cinque tibetani di Peter Kelder
  • Enneagramma per tutti di Maurizio Cusani
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