domenica 26 ottobre 2008

Almeno proviamoci



Io credo che ognuno di noi abbia dentro di se la verità e che sia pronta per essere colta in ogni istante, ma non facilmente.
Credo sia necessario liberarsi delle mille maschere che la vita attuale ci fa portare, lasciar cadere queste maschere e fare un salto dal palco alla vita reale, ma non è semplice.
Un passo piccolo piccolo ma forse fondamentale potrebbe essere quello di avere la salda consapevolezza che chi ama sinceramente inizia il sentiero giusto.
Iniziare a vedere il mondo in modo diverso, con una predisposizione del cuore positiva verso il tutto, non è un piccolo passo ma rovescia ogni cosa.
Il palco scompare e la luce può entrare a immergerti perchè anche le pareti del teatro cominciano a scomparire, è il miracolo della verità e della consapevolezza.
La nostra paura di amare è il più grande ostacolo verso la pace.
Il rincorrere dei nostri desideri è la nostra più grande sventura, perchè qualsiasi desiderio non sarà mai soddisfatto, il nostro ego ha bisogno di qualcosa di sempre più grande e quando la raggiunge non si ha nessuna pace bensì un senso di vuoto.
è come una ruota in discesa...
Così io dico: almeno proviamoci, non lasciamo che le stortezze della vita quotidiana ci distolgano dalla ricerca di qualcosa di bello e migliore, cerchiamo di combattere il robot che dentro di noi sembra prendere le decisioni e prendiamo il controllo di noi stessi.
Cercare la verità fuori di noi ci fa sprecare la nostra vita?

martedì 21 ottobre 2008

Felicità , spiritualità vuol dire rinuncia?



Felicità è il nome che diamo ad un'esperienza vissuta durante il nostro sonno. In tale condizione in cui tutti siamo esiste una legge fondamentale: la dualità di ogni cosa.
Felicità può esistere solo perche esiste il suo opposto, sono la faccia della stessa medaglia, e la terza parte siamo noi che osserviamo o viviamo il tutto.
E' la famosa trinità di cui parlano tutte le religioni?
Essere felici credo sia solo un momento in cui il pendolo è verso quella parte, mentre quando è dall'altra siamo infelici.
Solo quando siamo risvegliati siamo in grado di trascendere e quindi lasciarci alle spalle entrambe, guardarle, provarle e lasciarle cadere entrambe....tutte le dualità che ci spaccano indue distruggendo la nostra integrità spirituale.
Il cammino della vita non è inutile, anche se ci inventiamo centinaia di inutili significati. Il cammino deve essere la morte del nostro sonno e la rinascita di un uomo nuovo, libero perchè può vedere il suo vero volto, la verità tramite la sua totale consapevolezza, creando una grande beatitudine.
Daltronde come non ricordare, come diceva Lao Tzu che la verità che si può esprimere a parole non è la verità. ( non è il vero Tao)
Infatti parlarne, pensare quando si è addormentati e puro filosofeggiare, ovvero un inutile sforzo della mente, che è la vera malattia dell'uomo!
I bisogni del corpo? Le religioni le negano? Certo che hai ragione, cara Luisa!
Ma sono proprio queste false religioni che hanno per secoli cacciato nei reconditi del nostro inconscio tutti i bisogni del corpo tramite la REPRESSIONE.
Quando reprimi un bisogno come ad esempio un bisogno sessuale, non fai altro che rimandare, facendo filtrare il bisogno amplificato nel tuo inconscio, nel profondo di te stesso...finchè non esploderà nel momento più incontrollato.
Valutare con consapevolezza ogni bisogno, ogni pensiero è un'altra cosa.
Vivere come uomini e non come ci hanno insegnato i preti di ogni religione.
La verità è qui, disponibile dentro di noi da quando nasciamo, nessuno ce la può fornire con dogmi o "pacchetti tutto compreso" ! Dobbiamo guadagnarla tramite l'osservazione del divino che è dentro di noi, attraverso il silenzio della mente.
Quello che so è questo.
Applicarlo si può fare con centinaia di tecniche appartenenti alla notte dei tempi, quando l'uomo ancora cercava se stesso.
L'esperienza è l'unica insegnante, le parole ed i pensieri sono solo presi a prestito dagli altri, quindi inutili e deleterei.
Lasciamo uscire il nostro caos per capire cosa alberga nella nostra mente! Una volta che lo avremo visto come testimoni, capiremo che noi NON siamo la nostra mente, bensì il testimone che stà ossevando con consapevolezza.

martedì 7 ottobre 2008

La nuova umanità: iniziamo da noi stessi..


Se vogliamo iniziare un vero percorso di crescita e dare un vero senso alla nostra vita, dobbiamo innanzitutto cominciare a guardare dentro di noi tramite la meditazione.
Scopriremo ben presto che abbandonando le lusinghe della mente, i desideri e la mente stessa dopo, riusciremo ad avventurarci tramite noi stessi in una vita del tutto nuova, vedere in faccia la verità, la realtà senza il costante teatro delle illusioni che ci ruotano intorno mentre siamo "addormentati".
Questo risveglio è in realtà una nuova vita, una morte ed una nuova rinascita spirituale che avrà effetti sconvolgenti.
Ci serve a questo punto l'aiuto di qualcuno che prima di noi ha seguito uno dei sentieri che portano all'illuminazione, ed il più recente storicamente è:








Osho Rajneesh (1931-1990) ha dedicato la sua vita allo studio dell’uomo, della sua struttura (vuoi caratteriale, vuoi di identificazione politica e/o religiosa) delineando un processo di coscienza capace di far uscire alla vita quanti si sentono troppo stretti in quegli abiti ideologici e tradizionali che ancora ci determinano, ma che l’occhio della ragione riconosce essere ormai vecchi ed obsoleti.

Sperimentando su di sè le proprie comprensioni, Rajneesh visse, all’età di 21 anni, quella realizzazione esistenziale che l’Oriente conosce come “illuminazione” e che può essere descritta come “l’erompere dell’individuo fuori da ogni mappa mentale, nel libero territorio della realtà della vita”.

Per condurre altri a questa stessa apertura della coscienza, Rajneesh creò nel 1974 a Poona, in India, una “multiversità” che con gli anni si è affermata come un prezioso laboratorio di crescita nel quale ancora oggi si lavora e si vive, e dove vanno quanti trovano in questo contesto gli strumenti a loro necessari per una vera realizzazione del proprio “potenziale umano”.

Conosciuto come Bhagwan Shree Rajneesh, il 7 gennaio 1989 egli annunciò pubblicamente la sua volontà di abbandonare il nome “Bhagwan Shree”, in quanto per troppe persone esso conserva ancora il significato di “Dio”.

Il 27 febbraio 1989 i suoi sannyasin decisero all’unanimità di chiamarlo “Osho”, nome che deriva dal termine “Oceanico”, coniato dal filosofo William James e da lui stesso usato per indicare quel “dissolversi nell’oceano dell’esistenza” proprio alle varie forme dell’esperienza religiosa.

“Osho” indica colui che vive quell’esperienza di appartenenza al Tutto e che, proprio per le sue peculiarità, lo rende a pieno diritto un Maestro di Realtà.

Da “Osho Rajneesh, il Maestro dei Maestri”
ed. News Services Corp.
Arona 1984



Dicono di lui ...

“Uno dei mille uomini che hanno fatto il nostro ventesimo secolo”.
The Sunday Times - Panorama

“Il solo profeta che abbia affermato la vita in tutte le sue sfumature, pagando il prezzo per questa sua onestà, per questo suo ardore”.
The Sunday Reading

“Osho Rajneesh continua ad ispirare la vita di milioni di esseri umani: oggi, quanti si avvicinano ai suoi libri provano un profondo senso di mancanza per il fatto che non esista più in una forma fisica, ma il suo spirito è saldo e forte, e vive nelle sue parole”.
The Tribune

“Osho è uno dei più grandi mistici a cui l’India abbia dato i natali....io lo vedo come uno dei più grandi pensatori e una delle guide di quest’epoca oscura: un vero Maestro di Realtà”.
Kabir Bedi, attore

“Egli non discute tesi, non contrappone teorie, non dibatte. Egli guida, indica una strada, fa ragionare, spinge a capire, sollecita. E’ cioè un Maestro Spirituale....”
Francesco Alberoni, sociologo

“ E’ un personaggio molto intelligente, di sicuro con grande fascino. Mi riesce sempre difficile capire come ci si lasci suggestionare, ma davanti ad un uomo così, comprendo che è possibile.
Enzo Biagi , giornalista

“Un Maestro di straordinaria saggezza”
Marco Pannella, politico

“Sono rimasto affascinato dalla lettura dei suoi libri, come tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere la sua visione del mondo”.
Federico Fellini, regista

“Se vogliamo trovare una via d’uscita alla crisi globale che stiamo attraversando, dobbiamo comprendere ciò che accade intorno a questo guru indiano. Dobbiamo osservare le nuove strade che sorgono dal suo insegnamento”.
Guido Tassinari, presidente dell’Ist. di Psicologia Umanistica di Milano

“Osho Rajneesh intende fare solo e semplicemente questo, a mio avviso: strappare i nostri travestimenti, sconvolgere le nostre illusioni, curare le nostre assuefazioni e dimostrare quanto sia autolimitante e spesso tragicamente folle il nostro prenderci con troppa serietà. Il suo sentiero verso l’estasi sale ancheggiando attraverso il panorama a testa in giù dell’ego, svelandone lo scherzo...
Quanti, ad esempio, hanno capito che il numero ridicolmente alto di Rolls Royce con cui si circondava, era una gigantesca messa alla berlina del consumismo, come mai è stato fatto?”
Tom Robbins, scrittore

“Osho Rajneesh ha un senso forte, altissimo della vita.... un amore della vita in tutti i suoi momenti, la sintesi della sua visione religiosa è che l’esistenza è divina, che la vita debba essere vissuta nella sua pienezza e che questa pienezza sia il segno stesso del divino”.
Aldo Natale Terrin, teologo, docente all’Università Cattolica

Altre informazioni su Osho e le tecniche di meditazione attive: www.osho.com
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Libreria della nuova umanità

  • La Missione di Vita di Angela Verardo Ed.Gagliano
  • Tutta la bibliografia di Vadim Zeland
  • Tutta la bibliografia ed i films di Alejandro Yodorowsky
  • Enneagramma per tutti di Maurizio Cusani
  • IL LIBRO sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo di Alan W. Watts
  • 52 idee geniali per avere successo le straordinarie intuizioni di Napoleon Hill di Caren McCreadie
  • Conversazioni con Dio1-2-3-4 di Neale Donald Walsch
  • IL PROFETA di Kahlil Gibran
  • FISH! di S.C.Lundin, Harry Paul e J. Christianses
  • I cinque tibetani di Peter Kelder
  • Benessere totale di Deepak Chopra
  • Guarisci te stesso di Josè Silva e Robert B. Stone
  • Il libro di Mirdad di Mikail Naimy
  • Autobiografia di uno Yogi ParamaHansa Yogananda
  • Il Bar Celestiale di Tom Youngholm
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  • Istruzioni di volo per aquile e polli di Anthony De Mello
  • La biologie delle credenze di Bruce H. Lipton
  • L'effetto luna di miele di Bruce Lipton
  • La profezia di Celestino di James Redfield
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