lunedì 30 gennaio 2023

Cosa vuol dire essere liberi?





 Cosa vuol dire essere liberi?

Essenzialmente significa essere se stessi, togliersi le maschere, le corazze interne ed esterne che ci hanno appiccicato da quando siamo nati ed esprimere una scelta consapevole che viene dall'unione del cuore, dell'anima e dalla ragione.

La libertà non arriva quindi dall'esterno ma è una tua scelta.


Quando sei inconsapevole delle tue scelte tutto questo non ha senso, non può essere capito e quindi non sei altro che una foglia al vento, spinta da forze sconosciute che vengono attribuite al destino, a entità che decidono per noi.

Un essere libero lo riconosci subito: le sue scelte sono svincolate dall'effetto che hanno sulla convenienza o meno e soprattutto sul giudizio degli altri.

Quando una scelta consapevole viene presa da un essere libero è di una lucidità imperturbabile e viene accolta dal cuore come naturale, come vera, come emozione pura, energia alta e purissima.

Nessuno può togliere la libertà ad un essere libero. Neppure uccidendolo.

Grazie a tutti gli esseri umani liberi, che non si piegano alle scelte di convenienza.


https://www.alessandrorlandi.it/l/gennaio-2023/

venerdì 20 gennaio 2023

Stress da lavoro: cosa provoca e come affrontarlo


 

Come combattere lo stress? E' una domanda che ci siamo posti almeno una volta, di fronte a tensioni che ci hanno portato disagio e vicini al nostro limite emozionale e mentale. 

Lo stress da lavoro correlato sta diventando sempre di più una problematica che impatta negativamente sia sulla salute delle persone che, economicamente parlando, sulle performance delle aziende.

Una frase del famoso economista americano Peter F. Drucker recita "un'azienda o qualsiasi tipo di organizzazione, ha soltanto una vera risorsa: le persone". Non si tratta di motivare impiegati annoiati o poco performanti, ma si parla di riconoscere e valorizzare risorse, quelle  che ti permettono di avere un risultato.

Ecco perché lo stress da lavoro correlato può diventare un vero problema, sia per chi lo subisce, sia per chi ne è "causa" nelle aziende o nelle altre organizzazioni, dove viene posta poca attenzione nella gestione professionale delle risorse umane.

Uno stress da lavoro prolungato, provocato soprattutto da un eccessivo carico, da un contesto organizzativo precario, disorganizzato (con scarsa chiarezza dei ruoli e richieste contrastanti), da mancanza di coinvolgimento da parte dei colleghi e addirittura da mobbing, può portare la persona verso il cosiddetto burnout (letteralmente bruciato, esaurito), una condizione di disagio che si manifesta principalmente nella difficoltà ad adattarsi al cambiamento ed in una conseguente sensazione di maggiore vulnerabilità.

Puoi individuare alcuni segnali fisici e psicologici da non sottovalutare e con cui  puoi monitorare la presenza del burnout; dal punto di vista fisico si possono manifestare, ad esempio, questi sintomi:

  • disturbi del sonno e insonnia oltre che una sensazione di stanchezza
  • inappetenza e/o disturbi alimentari
  • cefalee
  • disturbi intestinali e gastrici
  • disturbi di tipo muscolare dovuti alla tensione e la conseguente postura errata  

Dal punto di vista psichico:

  • perdita di fiducia nelle proprie capacità
  • distacco, disinteresse e insoddisfazione
  • senso di impotenza, di frustrazione, fallimento
  • perdita di interesse, isolamento, chiusura
  • attacchi di panico, ansia, note depressive.  

Alla luce di quello che abbiamo appena letto sopra appare evidente che si tratti di una questione veramente importante e complicata da gestire, sia in aziende e organizzazioni di piccole dimensioni, sia in grandi multinazionali.

Ma torniamo al punto centrale: chi deve affrontare questo tipo di disagio, come può porsi dinanzi alla comparsa di tutti o di alcuni sintomi?


Il metodo della consapevolezza emotivo corporea può diventare uno strumento utile per chi ricerca il suo equilibrio psicofisico.  Trovare un'armonia nelle tre parti in cui possiamo dividere la persona (psiche, struttura e chimica), ti può aiutare a fare i primi tre passi e poi ad affrontare l'analisi fatta, trovando varie soluzioni personalizzate.

La prima cosa è appunto la consapevolezza del problema e poi lo step successivo, a mio parere è farti aiutare, cercando di vedere le diverse prospettive.  La struttura, ovvero il corpo, non mente mai e quindi se accusi qualche sintomo non cercare di reprimerlo, bensì affronta al più presto la situazione.

Il meccanismo fornito dalla psiche potrebbe essere quello che dice "stringi i denti, che cosa vuoi che sia, è solo lavoro!" oppure, al contrario, "non ne posso più, non riesco a reggere la situazione!", ma  in mezzo a queste due risposte c'è un mondo più grande.  Non esiste un modo giusto ed uno sbagliato, ma soltanto il tuo modo, quello che ti suggerisce la mente, in base a quello che hai assorbito durante la tua vita come esperienze, abitudini, condizionamenti, insegnamenti o altro ancora, se ti affidi all'ispirazione, usando le tue capacità intuitive.

Se il corpo non mente mai, la psiche e le emozioni non remano sempre a tuo favore quando devi affrontare situazioni del genere, perché "pescano" dal passato situazioni simili e tendono a dare risposte univoche a problemi diversi.  Il nostro sistema mentale è stato impostato dall'evoluzione per avere il miglior risultato con il minimo sforzo e quindi tendiamo ad affidarci alle abitudini, a percorsi neurali affidabili e certi, quelli che alcuni chiamano anche come "zona di comfort".   

Occorre quindi, come dicevo prima, farsi aiutare per avere diverse angolazioni, soprattutto per poter evolvere la nostra personale prospettiva, cercando di elaborare il problema con modalità nuove, laterali, senza farsi sommergere dalle emozioni.

Quello che posso consigliare dal mio punto di vista è in sintesi questo:

  • prendere consapevolezza e decontestualizzare la problematica da tutto il resto,  cambiando prospettiva in modo che non interferisca con tutta la tua vita
  • cercare di farti aiutare da qualcuno che ha già fatto il percorso, magari avendolo vissuto anche in prima persona e di cui ti fidi
  • parlare con questa persona cercando di trovare nuove strade per la soluzione dei problemi, diverse da quelle già proposte dalle tue "abitudini"e che non si sono rivelate funzionali
  • cercare di rilassarti con un bel massaggio anti stress, creando sempre più spesso "un tuo momento speciale"
  • trovare un allenamento fisico che ti faccia rilassare ed allo stesso tempo concentrare nella pratica estraniandoti da ogni altra cosa
  • usare la meditazione e la respirazione consapevole per cercare di gestire le emozioni

Spero di esserti stato utile con questi argomenti e piccoli spunti.

lunedì 16 gennaio 2023

Le tecniche e il risultato

 

Le tecniche e il risultato
La tecnica più sconosciuta e “scarsa” messa in atto da un ottimo massaggiatore avrà un effetto sicuramente superiore alla migliore tecnica del mondo messa in atto “non in quel modo”.
E qual è il modo giusto?
Ogni pratica che rivolge un servizio alle persone abbisogna di almeno 3 ingredienti immancabili: accoglienza, ascolto e amore.
Senza questo trovo difficile che il risultato (anche se tecnicamente perfetto) possa imprimere un ricordo non solo mentale alla persona, ma proprio fisico ed emotivo.
Ogni aspetto va curato e quindi anche la tecnica. Te lo dico in prima persona: ho fatto tanti corsi e percorsi e ne sta facendo ancora, ma c’è un ma.
Dopo aver assorbito tutte queste manovre ed averle inglobate con la pratica e l’esperienza, ho capito che, per far diventare arte il tuo movimento devi “scordarti” di tutto e farti ispirare dall’ intuizione profonda del tuo essere.
Non è un punto di arrivo ma un divenire dinamico e questo è importante perché chi si ferma a dire “ecco sono il migliore ed ora insegno a tutti” ha già perso il suo podio, sempre che il podio serva a qualcosa.
Quello che serve di più è ricevere testimonianze sincere dalle persone a cui offriamo un servizio.

lunedì 9 gennaio 2023

Equilibrio e armonia


 Equilibrio e armonia

Anni fa scrissi che l'armonia è l'equilibrio degli opposti.


In un certo senso questo è vero e noi dobbiamo fare i conti spesso sia con l'equilibrio che con il suo contrario.

Vedo molti terapisti e guru che parlano spesso dell'equilibrio e dell'armonia ma mai del suo contrario e questo non lo capisco.

In base ad una legge incontrovertibile che nessuno può negare uno non può esistere senza l'altro.


Yin e Yang, sotto e sopra, buio e luce, donna e uomo, nero e bianco... quello che ci aiuta di più è la consapevolezza del fatto che solo l'accettazione del disequilibrio può portare ad un nuovo equilibrio.

Negare e reprimere come anche combattere non serve a nulla se non a dissipare altra energia.

Per questo imparare a sentire le proprie e altrui disarmonie ci può aiutare molto dopo poi trovare il modo per accettarle ed andare oltre

con leggerezza, flessibilità ed allo stesso tempo forte intenzione.


venerdì 6 gennaio 2023

Ricominciare da ZERO

 


Oggi vi racconto una storia, breve ma intensa.
Si perché a 55 anni mi trovo a ricominciare da zero e provo a raccontarvi cosa sento.
Ho fatto tanti lavori, dal muratore allo scaricatore sulle navi in porto fino ad avere il primo “posto fisso” come contabile in una piccola industria genovese e poi in un piccolo negozio di cellulari ( i primi quelli “veicolari”) fino alla grande distribuzione , dagli ipermercati ai negozi di tecnologia.
Ho fatto il commesso, poi il capo reparto e poi il manager e questo per 25 anni.
Negli anni le cose sono cambiate tantissimo sia fuori che dentro. Si perché io non ho mai smesso di imparare: usavo le ferie per fare corsi di crescita personale e poi di massaggio, la mia passione ed il mio dono al mondo.
Ad un certo punto i miei valori personali non coincidevano più con quello che “dovevo” fare ogni giorno e quindi arriva il cambiamento: basta posto d’oro di manager e nuovo inizio tutto per me e nel flusso della vita, allineato al mio scopo.
Può non essere facile, ma quello che conta è che mi sento me stesso, libero, naturale e creativo con tanta voglia di fare e dare e con il desiderio di aiutare tante persone.
Posso farlo in tanti modi e già lo sto facendo, con le mie mani, l’ascolto e l’amore che accoglie.
Tutto questo è successo mesi fa e non c’è un giorno in cui non mi sia dedicato anima e corpo ai nuovi progetti, con tanto entusiasmo ed energia.
Chiudo con una citazione di Nelson Mandela “possano le tue scelte riflettere le tue speranze e non le tue paure”.
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  • IL LIBRO sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo di Alan W. Watts
  • 52 idee geniali per avere successo le straordinarie intuizioni di Napoleon Hill di Caren McCreadie
  • Conversazioni con Dio1-2-3-4 di Neale Donald Walsch
  • IL PROFETA di Kahlil Gibran
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  • I cinque tibetani di Peter Kelder
  • Benessere totale di Deepak Chopra
  • Guarisci te stesso di Josè Silva e Robert B. Stone
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