La guerra inutile
In quasi tutte le teorie e pratiche di guarigione sia fisica che psicologica o spirituale basate su una visione scientifica vi è il concetto di “combattere la malattia”.
E se invece che andare in guerra contro le malattie, le imperfezioni, gli errori, gli inestetismi e quant'altro dovessimo invece comprenderli profondamente fino ad accettarli?
É una strada diversa, un punto di vista da un’altra angolazione, basata sul perdono di se stessi e gli altri, sulla comprensione profonda, sulla correzione anziché l’amputazione, sul lavoro spirituale che ci ha fatto arrivare fino a quel punto, senza necessariamente dover avere tutte le risposte ai nostri perché ma ad un’accettazione rilassata e leggera, lontana dalla rassegnazione ed impregnata invece di una grande forza interiore.
Quante guerre inutili di cui sento parlare ogni giorno assomigliano alle guerre che stanno piano piano distruggendo il nostro mondo: forse in quanto quello che succede fuori di noi non è che il riflesso di quello che proviamo dentro, nella nostra coscienza individuale, che comunque è collegata in modo insondabili a quella collettiva e universale…
E quindi cosa fare? Come essere?
Forse è più chiaro cosa non fare ovviamente, come diceva Eugenio Montale:
"Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"
Ma facendo un passo in più e superando l’illusoria limitatezza della nostra ragione possiamo avere accesso a forze sconosciute presenti nel nostro cuore.
Sono li da millenni, sepolte sotto le nostre paure, soprattutto la paura di essere se stessi ed esprimere il nostro amore innato, nascosto dall' odio imparato.
Questo mi fu detto e questo vi dico, fatene quel che volete.