La paura come motivazione
Dazi si, dazi no
Guerra si, guerra no
Democrazia o oligarchia?
Controllo o libertà?
...
Paura o amore?
…
Ci sono centinaia di questioni nel mondo che ci colpiscono ogni giorno ed alcune sono veramente incisive ed altre rimangono ai limiti del surreale, anche se vengono approfondite.
Se seguite un qualsiasi notiziario avrete un elenco di orribili fatti avvenuti nel mondo e/o vicino a casa vostra, come a voler dire che quello che ci interessa di più è “la peggiore delle nostre facce”.
Non sono d’accordo con questa visione sensazionalistica fatta dai giornalisti perché si fonda su un principio psicologico molto pericoloso: fare colpo su quel nostro bisogno di approfondire i lati più oscuri del mondo e degli altri con una morbosa curiosità che ci spinge a non smettere, praticamente una dipendenza.
Questa paura di fondo è molto pericolosa poiché si trasforma in una forma di stress sempre presente che impedisce al nostro sistema immunitario di lavorare al 100% e quindi può creare gravi problemi psico-fisici fino a portare a malattie croniche.
Non lo dico io ma centinaia di studi fatti dalle Università più illustri del mondo, provate a scrivere in una ricerca, per esempio sugli effetti nocivi dello stress...
Siamo drogati dalla violenza, dalle menzogne, dalla prepotenza, dall’ingiustizia, dalla morbosa invadenza dei social network e non riusciamo a smettere.
La paura è diventata il nuovo dio, la nuova droga, il metodo con cui le coscienze vengono controllate e soggiogate ad una vita senza libertà, siamo sempre in emergenza e qualcuno ha sempre la ricetta per salvare il mondo: ma non la propone, la impone!
Non vi siete accorti di questo? Allora ci vivete dentro: provate a fare un balzo fuori ed osservare con mente lucida, aperta e soprattutto con il cuore, lasciando da parte la pancia.
Volete disintossicarvi?
Mi permetto di darvi alcuni suggerimenti:
Spegnete la tv e leggete un buon libro.
Spegnete pc e smartphone e fate delle passeggiate in natura.
Dedicate del tempo di qualità a voi stessi nel modo che preferite, con lo sport, un colloquio, un massaggio, una meditazione, partecipando ad un convegno, un viaggio…
Osservate ed ascoltate ma non reagite, ricordate che la prima risposta è sempre dell’ego e vi riporterà indietro, usate l’intuito e la respirazione come mezzi di introspezione.
Non guardate quello che vedete come una sfida per competere ma come un viaggio verso la conquista della verità.
Abbiate la consapevolezza di vedere il mondo con i vostri veri occhi cercando di restare allo stesso tempo distaccati ma uniti, poiché siamo tutti Uno.
Ricordatevi sempre che potete scegliere tra due grandi strade: la paura o l’amore.
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