Umorismo e spiritualità
A catechismo ero l’unico a fare i compiti ed ad ascoltare tutte le storie.
Molti mi prendevano in giro perché anziché giocare a pallone o scherzare studiavo e prendevo anche delle “note di merito”… 

Ho letto attentamente più volte il libro dei Vangeli ed ero appassionato della storia di Gesù.
Qualcosa però non mi è mai “quadrato”, anche e soprattutto nei film che raccontavano la sua storia: NON RIDEVA MAI!
Sono sicuro che non è così.
Gran parte della narrativa racconta soprattutto le parti dolorose e di sofferenza: il periodo nel deserto, la notte nel giardino di Getsemani, la rabbia contro i mercanti nel tempio, le torture inflitte dai romani e le ultime ore sulla croce…
Io lo vedo, sono sicuro di vederlo come fosse oggi a scherzare e giocare con i bambini, a far battute e ridere durante i pranzi e le cene, a prendere i giro i suoi amici e discepoli cercando di fargli vedere la loro bellezza e umanità, così, semplicemente, attraverso l’umorismo.
Gesù ride perché è Amore, è Vita e Spiritualità e senza umorismo e gioia non possono esistere, nessuno dei tre.
Il suo sorriso accompagnava ogni sguardo di amore ed ogni parola di conforto e comprensione che ha donato nella sua breve vita (secondo la storia ufficiale).
Io credo che lui sia vissuto molto di più e, comunque sia, per me è più vivo che mai anche adesso e sempre, nei nostri cuori e soprattutto nel cuore di chi lo ha amato per la sua umanità, spontaneità, bellezza, giustizia, pace, amore, gioia, forza, libertà, naturalezza, semplicità...
Vicino a lui una grande donna, un personaggio femminile di rilevanza universale come Maria Maddalena ha chiuso il cerchio filosofico ed energetico del suo messaggio, portando la delicatezza e la grande forza della Madre, oltre che del Padre.
Lei che è stata dimenticata dalla religione ufficiale e perfino dileggiata in effetti ha costituito una colonna portante del messaggio, non solo metaforicamente ma nei fatti.
Se guardiamo quello che ci è arrivato da quei tempi ad oggi “in un altro modo” possiamo scorgere messaggi nuovi che possono contribuire a rinnovare la nostra visione della vita e della spiritualità adeguandola a quello che è l’unica costante: il cambiamento.
La figura di Gesù non è antica bensì moderna ed attuale se la guardiamo con questi occhi “nuovi” e questo esempio ci può salvare da noi stessi, portandoci più velocemente verso nuove conquiste.
Un grande maestro, un grande uomo, un grande esempio.
Immagine: Quadro di Amilcare Enrico Orlandi (mio padre).
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