Genova 18 agosto 2018 ore 12
Quella mancanza di centratura, la
distrazione, la malinconia, la tristezza, la depressione per fare un
breve elenco di quelle disfunzioni che affliggono le persone di tanto
in tanto, hanno una sola causa secondo me.
Non siamo solo esseri fatti di corpo e
mente ma c'è qualcosa di più, intrinsecamente unito in senso
orizzontale e verticale a tutto ciò che esiste nello spazio e nel
tempo nell'Uno eterno.
Quando ci allontaniamo in qualche modo
dallo spirito nascono i sintomi prima descritti perché sentiamo la
mancanza del conforto dell'essere parte di un piano universale.
Ci sentiamo ovviamente dispersi in un
mondo in cui la forza è padrona della compassione, il denaro è più
importante del benessere, la competizione è la regola anziché la
collaborazione e la solitudine diventa grande quanto l'universo, ci
sentiamo da soli di fronte a forze insormontabili, senza avere
conforto o alcuna soluzione.
Semplicemente tutte queste sensazioni,
emozioni, che sono vere e tangibili ed in alcuni casi portano anche a
gesti estremi in realtà sono illusioni, non esistono: esiste solo
quel parziale distacco temporaneo tra noi e lo spirito.
Basterebbe qualche respiro profondo o
guardare la bellezza della natura cercandone il contatto, abbracciare
una persona cara o anche uno sconosciuto, insomma rientrare nell'uno.
La cura per ogni male è l'armonia,
perché siamo fatti di Yin e Yang e non può esistere il bene senza
il suo opposto il male, l'alto senza il basso, la luce senza
l'oscurità ed è necessario accettarlo arrendendosi senza
condizioni.
Con questo tipo di visione le faccende
quotidiane assumono un'importanza più “leggera” anche se per noi
sono rilevanti ma sappiamo nella parte più profonda di noi che il
piano di Dio non può essere la nostra sofferenza, ci sta solo
avvisando con eventi e visioni di quale dovrebbe essere la nostra
direzione, dove dobbiamo portare le nostre più profonde intenzioni.
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