La strada verso il riconoscimento di se stessi comporta salite, come discese, fiumi da attraversare, cascate terrificanti e meravigliose, pause ristorative e piene di delizie e notti insonni piene di paura: sta a noi trasformare tutto ciò in qualcosa di utile a noi stessi ed al nostro benessere cercando di avere un atteggiamento di accettazione e pro-attività, mentre quasi sempre la re-azione è di stampo prettamente automatico e quindi aumenta il problema senza creare soluzioni.
La reazione è una risposta molto utile quando ci troviamo in una situazione di enorme pericolo, come ad esempio di fronte ad un ostacolo che ci sta cadendo addosso.
In questo caso la macchina meravigliosa del corpo-mente aziona una parte del cervello detta amigdala che produce una risposta velocissima sia a livello motorio ( quindi producendo adrenalina per far scatenare al loro massimo i muscoli) sia a livello mentale escludendo qualsiasi dubbio.
In certi momenti non possiamo “pensare” ma dobbiamo per forza agire per la nostra sopravvivenza e milioni di anni di evoluzione hanno portato a questo risultato.
Uscendo però dal esempio se ci comportassimo similmente, seppur in proporzione al contesto, nel momento di prendere importanti decisioni che cambieranno la nostra vita molto probabilmente andremo incontro ad un fallimento molto doloroso.
Quando siamo di fronte ad un bivio e dobbiamo scegliere per poter migliorare il nostro benessere è necessario fare affiorare alcuni talenti utili alla soluzione più saggia: oltre ad essere presenti, totali, consapevoli possiamo far affidamento sulla nostra profonda intuizione, sulla nostra più profonda ispirazione.
Tratto da "CEC - Consapevolezza Emotivo Corporea - Il triangolo del benessere- equilibrio e guarigione partendo da noi stessi".
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