Cos’è la democrazia?
Si sente spesso parlare di questa parola a sproposito.
Qualcuno se ne riempe la bocca pensando, in questo modo, di avere sempre ragione.
A parte l’etimologia greca che ormai non ha alcun significato, attualmente vediamo che la popolazione italiana si è spaccata in due.
Da una parte chi vota una certa parte politica o un’altra dando sistematicamente potere di decisione per delega per gli anni in cui governerà.
Dall’altra chi invece vede in questo sistema ormai qualcosa di distorto, in quanto le parti sono sempre le stesse che s’invertono la delega di ogni legislatura, ma chi veramente prende le decisioni non cambia mai.
I veri “padroni”, coloro che decidono, fanno parte di un aristocrazia finanziaria a noi quasi completamente nascosta.
Il sistema democratico attuale è solo una finzione teatrale che negli ultimi anni è divenuta quasi comica. Nessuno di quelli che noi pensiamo essere presidenti, ministri decidono nulla ma vengono imbeccati da questa oligarchia economica che ormai governa il mondo.
Una vera democrazia dovrebbe prevedere delle persone che amministrano la cosa pubblica per alcuni anni una sola volta e non per tutta la vita, come una missione etica che proviene dai propri talenti e capacità, portando dei risultati per tutti.
Dovrebbe essere un onore ed un dovere farlo e non una corsa al denaro facile ed al potere.
Le decisioni più importanti (ma anche quelle meno) che hanno un impatto su molte persone non dovrebbero essere prese senza consultare la popolazione, ma insieme ad essa, con una PARTECIPAZIONE ATTIVA in maniera molto semplice ed immediata grazie alle moderne tecnologie di comunicazione.
In questo modo si arriverebbe a prendere decisioni quasi all’unanimità e senza lotte fra finti partiti e posizioni in cui la dialettica diventa grottesca.
La popolazione dovrebbe essere indotta ad informarsi ed essere sempre pronta a comunicare il proprio punto di vista attraverso dei sistemi di formazione continua che non si fermi al nozionismo delle scuole ed università di oggi ma spaziando verso tutti i temi che la mente umana può approfondire: ognuno con le sue attitudini ed i suoi talenti e passioni.
Questa “formazione” dovrebbe essere gratuita ed obbligatoria (oltre che continua) e gestita da un potere esterno da chi la esegue, ovvero dalla popolazione stessa insieme ad un consiglio di “anziani saggi” che darebbe consigli e giudizi, ma senza potere di decisione (se non di veto solo all’unanimità).
Questo semplice sistema porterebbe ad un equilibrio senza far pendere il potere da una parte o dall’altra…
Non ci vuole un genio e neppure un laureato per avere logica e saggezza, cosa ne dite?
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