Per chi si riconosce in una nuova visione del mondo: guardandolo da se stessi. Per chi vuole abitare e non distruggere la propria casa... "Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto". If you recognize yourself in a new vision of the world, looking at it from themselves. For those who want to live and not destroy your home ... "Remember your humanity and forget the rest."
lunedì 6 febbraio 2017
La storia dell'ignoranza
La storia dell'ignoranza si ripete ciclicamente. I primi cristiani furono perseguitati perché le istituzioni (Impero Romano) temevano un effetto destabilizzante dal fatto che chi si dichiarasse “il figlio di Dio” sostenesse che siamo tutti uguali e fratelli e che l'amore è la suprema spiritualità.
Giordano Bruno fu bruciato sul rogo dai Cristiani per la sua enorme intelligenza e le sue intuizioni della verità. Giovanna D'Arco lo stesso perché “le voci e le visioni” non potevano essre frutto di una spiccata sensibilità verso l'Ignoto , ma solo diaboliche menzogne di una strega...
Albert Einsten fu insultato dai suoi insegnanti a scuola che sottolinearono la sua inferiorità rispetto agli atri compagni.
Potrei continuare per pagine ma il succo è uno solo: l'ignoranza della massa contro l'intelligenza che è solo individuale.
L'intelligenza non è qualcosa di misurabile con stupidi test o la quantità di informazioni con cui una persona si riempe inutilmente la mente come un computer.
Io credo che una persona si possa dire intelligente per quanto riesce ad essere se stessa nel modo più naturale, attingendo con l'intuito ad un sapere immenso universale che è disponibile per noi esseri umani nella misura in cui affiniamo la nostra consapevolezza.
La consapevolezza esiste solo in assenza del pensiero compulsivo e delle emozioni che determina.
Anche oggi giorno in cui la cultura ufficiale prevede che ogni “bravo schiavo” sia aderente alla cultura imperante, chiunque provi ad esprimere se stesso , la sua profondità, il suo interessere con il Tutto e l'Esistenza e quindi la nascita di una nuova consapevolezza, non viene capito: perché nessuno pensa individualmente, con la sua mente libera, i suoi sensi, il suo cuore ; apponiamo etichette come ci hanno insegnato in modo meccanico in base alle credenze assimilate... cosa c'è di umano in questo? Dove è finita la consapevolezza? Dove è finita la compassione in ogni atto quando viene dal nostro cuore?
Tutti si ergono a giudici degli altri pensando di essere superiori, in una scala infinita che diventa una orrenda giostra colma di orribili sofferenze, per noi e tutti.
Userò un esempio basato sulla mia esperienza.
Io stò cercando di compiere questo viaggio a piccoli passi verso la mia comprensione attraverso pratiche di meditazione, di connessione con altre persone che stanno facendo lo stesso viaggio, tramite la condivisione delle proprie emozioni e difficoltà.
Ho avuto una ispirazione da alcuni maestri che hanno fatto questo percorso ed ho cercato di comprendere portando a me stesso quella qualità di consapevolezza.
Alcuni di questi maestri sono Osho, Tich Nath Han, Eckhart Tolle, Ramana Maharshi, Mooji.
Ho conosciuto anche tante persone che hanno seguito e conosciuto personalmente questi Maestri ed ognuno di loro è per me importante.
Ho conosciuto anche persone che non seguivano alcun maestro e nessuna disciplina e tantomeno le religioni ufficiali ed una in particolare rappresenta per me il vero faro, il vero maestro a cui attingere per la mia crescita spirituale, in un bellissimo cammino conune che continuerà per sempre.
Non parlo di religioni o sette o cose del genere. Questi uomini sono come dei catalizzatori: la forza delle loro parole se pur solo parole riesce a farci fare qualche piccolo passo verso la consapevolezza e verso un progresso spirituale.
La loro energia , vibrante se vivi ed a noi vicini ma anche dopo lasciato il corpo riesce a smuovere i nostri cuori e le nostre emozioni facendo un altro passo... e mattoncino dopo mattoncino costruiamo la nostra e altrui salvezza verso la fine della sofferenza ed una nuova vita, un nuovo mondo che parte da noi stessi.
Non pretendo che nessuno capisca , approvi o ancora peggio segua i miei consigli ma mi aspetto almeno il rispetto verso ogni essere umano come io rispetto ogni essere vivente facente parte di questa meravigliosa esistenza. Io sono voi e voi siete me, Noi siamo Uno.
Alessandro Orlandi
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The ignorance history repeats itself cyclically. The early Christians were persecuted because institutions (Roman Empire) feared a destabilizing effect that those who declared himself "the son of God" once said that we are all equal and brothers and that love is the supreme spirituality.
Giordano Bruno was burned at the stake by the Christians for his enormous intelligence and his insights of truth. Joan of Arc the same because "the voices and visions" could not essre result of a marked sensitivity towards the Unknown, but only evil lies of a witch ...
Albert Einstein was insulted by his teachers at school that emphasized its inferiority to the other companions.
I could go on for pages but the gist is the same: the ignorance of the mass against the intelligence that's just personal.
Intelligence is not something measurable with stupid tests or the amount of information by which a person is needlessly fills the mind as a computer.
I believe that a person can be said smart as able to be herself in the most natural way, drawing with the intuition of a universal knowledge immense that is available to us as human beings insofar as we refine our awareness.
Awareness exists only in the absence of compulsive thoughts and emotions that determines.
Even today, the day when the official culture provides that any "good slave" adheres to the dominant culture, anyone who tries to express himself, its depth, its inter-be with the Whole and the existence and thus the birth of a new consciousness , you do not understand why no one thinks individually, with his clear mind, his senses, his heart; we put on labels as we were taught mechanically based on similar beliefs ... what is human in this? Where is the knowledge? Where is the compassion in every act when it comes from our hearts?
All stand in judgment of others thinking they are superior, in an endless staircase that becomes a horrible carousel filled with horrible suffering, for us and all.
I'll use an example based on my experience
I'm trying to accomplish this journey in small steps towards my understanding through with meditation practices, connecting with others who are doing the same journey, by sharing their emotions and problems.
I had an inspiration from some teachers who have made this journey and I tried to understand myself bringing that quality of awareness.
Some of these teachers are Osho, Tich Nath Han, Eckhart Tolle, Ramana Maharshi, Mooji.
I also met many people who have followed and personally met these Masters and each of them is important to me.
I also met people who did not follow any master, and no discipline, much less official and one in particular religions is for me the true beacon, the real master to draw upon for my spiritual growth, in a beautiful way conune that will continue forever.
I do not speak of religions or sects or anything. These men are like catalysts: the power of their words even if only words can make us do some small step toward awareness and to spiritual progress.
Their energy, vibrant and if you live close to us but also after leaving the body unable to stir our hearts and our emotions making another step ... and brick by brick we build our and others' salvation to the end of suffering and a new life, a new world that part of ourselves.
I do not claim that no one understands, approves or worse still follow my advice but I expect at least respect for every human being as I respect every living being is part of this wonderful existence. I am you and you are me, We are One.
Alessandro Orlandi
sabato 28 gennaio 2017
ne questo ne quello
Chi sono io? Cosa c'è di davvero importante in questa vita che sto vivendo?
Sto realmente vivendo come vorrei e in conformità a quello che realmente sono, oppure i miei pensieri, le mie azioni e addirittura quello che penso di vedere di fronte a me sono solo il risultato dell’illusione postami da tutte le influenze avute da quando sono nato?
Qual è il nocciolo a cui devo tornare per fare il punto zero? Dove si trova il mio vero centro?
Centinaia di domande a cui si potrebbero dare altrettante risposte, ma non è questo il punto.
Proviamo a fare come i Deva, a dire quello che non sono?
- Non sono il mio nome e cognome,il mio sesso, la mia razza, la mia nazionalità...ecc ecc: sono targhette che mi sono state affibbiate in base ad un semplice “caso” geografico, o altro. Se io fossi nato in Africa… Se non potessi cambiare nessuna di queste realtà la mia libertà sarebbe semplicemente finta e inesistente.
Inoltre tutte queste etichette le posso facilmente modificare in un attimo e sarei sempre lo stesso, o no? Provate a scambiare due bambini appena nati ( ad esempio un israeliano ed un palestinese) e darli alle nuove famiglie. Quando cresceranno diventeranno quello che la società intorno a loro determinerà di essere ed anche provando a raccontare loro di questo scambio avvenuto alla nascita, pensate che cambierebbe qualcosa, oltre allo shock?
- Non sono il mio lavoro. C’è chi si identifica fortemente con quello che “produce” e ciò può essere positivo ma dipende dai punti di vista. Esempio:
Se fossi il miglior progettista di mine anti-uomo al mondo per una grande industria di armi sicuramente avrei un lavoro che mi fornisce fama e molto denaro e quindi una bella vita dal punto di vista materiale ma pensando alle conseguenze dei miei progetti cosa ho veramente prodotto se non sofferenza e morte? Che utilità ha avuto questo mio “lavoro”?
Qualcuno so che starà pensando: “qualcuno deve farlo perché anche se è uno sporco lavoro permette di mantenere degli equilibri tra vita e morte e tra il più forte ed il più debole similmente a quanto detto da Darwin riguardo l’evoluzione della specie”…eccetera eccetera… bla bla bla”.
Gli equilibri per me sono ben altri: collaborazione, armonia, compassione, senso di appartenenza ad un'unica umanità, integrazione e convivenza, rispetto, pace, obiettivi volti alla serenità e non all’accumulo di ricchezza….ecc ecc
- Non sono i miei pensieri, la mia mente. Questo non è vero del tutto ma in parte. I pensieri fanno parte di me nella misura in cui mi attraversano in quell’istante ma non sono prodotti da me e quindi non sono me. La semplice dimostrazione di questa realtà avviene allorquando in una fase meditativa riesco a “vedere i miei pensieri” e piano piano svaniscono…qualcosa rimane vigile in quel momento di non-mente? Certo che si altrimenti starei dormendo o sarei morto. Ergo : non siamo i nostri pensieri. I pensieri non sono ovviamente fisici ma neppure sottilmente, stiamo parlando solo di un processo.
- Non sono il mio corpo: e qui si va sul difficile. Io ho un corpo ma non sono quello. (Ne questo ne quello). Il corpo mi permette di collegarmi e interagire con l’esterno e l’interno tramite le mie emozioni, ma non sono neppure le emozioni, variabili come il tempo atmosferico.
Posso concepire tutto questo grazie alla mia autocoscienza che è pura consapevolezza, il testimone che guarda i miei pensieri, il mio corpo e le mie emozioni.
Il corpo è un fantastico mezzo, una macchina meravigliosa ed intelligente di cui mi dovrei sempre meravigliare e provare lo stupore del bimbo di fronte al mare la prima volta.
La realtà è che noi siamo tutte queste cose e nessuna di esse in assoluto, facciamo parte di un sistema vivente interconnesso di cui abbiamo perso la consapevolezza.
Alcune persone vivono in modo infelice parte o tutta la loro vita spesso a causa della loro identificazione con il possesso di oggetti o modi di essere inutili: grosse quantità di denaro, fama e successo, la casa più grande e bella, l’auto più grossa e potente, il cellulare o il computer più nuovo, il corpo più bello e ammirato, la collezione di fidanzate/i.
Tutto quello per cui vale la pena di vivere solitamente non ha alcun valore per questo tipo di persone ed effettivamente non ha alcun valore misurabile: essere amati ed amare, avere comprensione profonda, vivere in pace e serenità, raggiungere alti picchi di consapevolezza, riuscire ad avere accettazione non passiva, salute del corpo e della mente, dedicarsi al proprio e altrui progresso spirituale…
Ne questo ne quello.
venerdì 8 aprile 2016
Intuizioni
sabato 26 marzo 2016
wake up
venerdì 18 marzo 2016
Cosa ricordiamo delle persone?
Oggi pensavo a cosa ci resta nella memoria quando pensiamo ad una persona. Cosa ricordiamo fondamentalmente ed in modo automatico pensando ad una determinata persona? L'aspetto fisico, il suo modo di fare, il suo carattere, quello che fa nella vita?
Credo che ognuno dia priorità all'aspetto che più si avvicina alla nostra concezione di identificazione.
Chi sono io? e quindi Chi è Lui?
In realtà tale distinzione è solo fittizia in quanto frutto di un illusione di separazione... ma se vogliamo restare con i piedi per terra parliamo solo degli aspetti psico fisici relativi alla nostra attuale esperienza fisica di qui e ora.
Io quando penso a qualcuno mi collego istintivamente alla mia parte più emotiva, quella cosiddetta del cuore. Penso e ricordo soprattutto quei momenti in cui questa persona ha mostrato la parte più tenera della sua umanità, con un gesto carino, delle parole dolci, di conforto o magari un sorriso, un abbraccio.
Credo che queste siano le cose più importanti e soprattutto per quanto mi riguarda sono le cose che lasciano un segno nella mia memoria e nel mio cuore.
E voi a cosa pensate?
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Today I was thinking of what remains in the memory when we think of a person. Basically what we remember and automatically you are thinking of a particular person? The physical appearance, his manner, his character, what he does in life?
I think everyone gives priority aspect that is closest to our conception of identification.
Who am I? and then Who is He?
In reality, this distinction is only fictitious as the result of an illusion of separation ... but if we keep our feet on the ground we speak only of mental and physical aspects of our current physical experience of the here and now.
When I think of someone I connect instinctively to my most emotional part, the so-called heart. I think, and I remember especially those moments when this person showed the most tender part of his humanity, with a nice touch, the sweet words of comfort or even a smile, a hug.
I think these are the most important things and especially for me are the things that leave a mark in my memory and in my heart.
And you what do you think?
mercoledì 16 marzo 2016
Essere un insegnante
http://www.huffingtonpost.it/2016/03/14/stephen-hawking-racconta-_n_9456884.html?utm_hp_ref=scienza#
Essere un insegnante è molto di più che fare l'insegnante poiché il risultato del suo ottimo lavoro è inestimabile: creare un onda positiva che si diffonde nel futuro fino a plasmarlo.
martedì 8 marzo 2016
Possibile e impossibile
Si funziona proprio così : da quando sei un bambino e ti dicono questo si, questo no, quest'altro è possibile , quello è impossibile : sono tutte stronzate . Il tuo cuore , la parte di essenza più pura dentro di te sa, conosce , è lì che attende il tuo intento. Abbiamo tutti uno scopo e quando lo seguiamo non ci può fermare nulla .
Namaste
Alessandro Satyam Orlandi
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It works just as well: since you were a child, and everyone around you say: this is, no, this one is possible, what is impossible: all bullshit.
Your heart, the part of the purest essence inside you know, he knows, is there awaiting your intent. We all have a purpose and when we follow him we can not stop anything.
Namaste
Alessandro Orlandi Satyam
Cosa ci stiamo perdendo ?
Se ne potrebbe parlare con migliaia di parole arrivando a diverse risposte più o meno plausibili e quindi un ulteriore perdita di tempo.
Quindi vi dico: spegnete sto cazzo di Facebook e trovatevi un posto immerso nella natura, fate una passeggiata o comunque un'attività motoria che vi scarica e nel contempo vi rilassa e poi osservate, semplicemente osservate la bellezza della natura che vi circonda, senza pensieri e senza giudizi, valutazioni o altre menate...
Esiste solo chi guarda ed il guardare... ed il resto?
Io lo farei ogni giorno per un bel po', fino a quando non sorge una consapevolezza nuova, una nuova naturalità che sorge dal profondo di noi stessi: quella vocina flebile dentro noi stessi che prova a dirci qualcosa da quando siamo nati, disturbata da mille voci e rumori assordanti di tutti quelli che ci stanno intorno e che vogliono o no inculcarci qualcosa.
Se sentite questa vocina potrà dirvi qualcosa di simile a questo:
"Lo senti questo immenso dolce suono del silenzio?: Sei tu, è tutto, è..."
Sentilo più spesso se puoi
Proviamoci almeno, altrimenti questo sogno che costruiamo ogni giorno pare senza senso oppure viene usato dagli altri per scopi poco naturali, dove non esiste la consapevolezza e la libertà.
Satyam Alessandro Orlandi
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I am now months that I blend in the head a thought: I'm really living consciously making choices of my life, or are trapped in an illusion of myself crafted along with millions of people?
If she could speak with thousands of words arriving at different more or less plausible answers, and then a further loss of time.
So I say: I'm fucking turn off Facebook and someplace place surrounded by nature, take a walk or otherwise motor activity that will download and at the same time relaxes you and then look, just observe the beauty of nature that surrounds you, no worries and without judgments, assessments or other shits ...
There is only the viewer and look ... and the rest?
I would do it every day for a while ', until it is a new awareness, a new naturalness that rises from the depths of ourselves: that small voice inside ourselves trying to tell us something since we were born, disturbed by a thousand voices and loud noises of all those who are around us, and they want it or not inculcate something.
If you hear this little voice will tell you something like this:
"Do you feel this immense sweet sound of silence ?: Are you, is everything, is ..."
Feel it more often if you can
Let's try at least, otherwise this dream that we build every day seems meaningless, or is used by others for unnatural purposes, where there is no awareness and freedom.
Satyam Alessandro Orlandi
lunedì 7 marzo 2016
Ricco o felice ?
sabato 14 novembre 2015
La soluzione è dentro di noi
Pubblico la copertina del libro di Terzani perchè come lui rispose al libro di Oriana Fallaci "La rabbia e l'orgoglio" dopo l'attentato dell'11 settembre , anche io credo che la risposta non sia nella guerra ma dentro di noi.
Non si può non essere contro chi fa degli ostaggi e spara con un mitra contro chi sta tranquillamente cenando al ristorante, questo è ovvio come anche il fatto che questi atroci delitti vadano puniti applicando la legge ma non ci scordiamo che coloro che compiono questi assurdi atti e s'immolano per una causa senza senso al servizio delle multinazionali delle armi e quant altro sono anch'essi vittime e uomini, come noi lo siamo.
Non esiste possibilità di rispondere all'odio con l'odio, non funziona.
Occhio per occhio rende il mondo cieco, diceva Gandhi.
Chi ha armato questi uomini? Chi li ha convinti a suicidarsi per uccidere altre persone innocenti solo per urlare "Allah è grande" ? Che senso ha creare il terrore in una città senza aver colpito alcun importante centro nevralgico politico o militare ?
Quante persone vengono uccise ogni giorno nel mondo in guerre si e no conosciute e nessuno ne da notizia?
Il terrore creato dal fatto che il 20% del pianeta ha l'80% delle ricchezze comincia a trasferirsi nel nostro paradiso terrestre ed è necessario iniziare a fare i conti con la sostenibilità del tipo di vita che stiamo facendo e soprattutto che "loro" stanno facendo...
Provo profonda tristezza e compassione per tutte le vittime di Parigi ma anche per i loro carnefici che non sono altro che pedine sacrificabili di una serie di livelli di comando che giocano con la vita delle persone nel mondo. Anche per loro provo compassione perchè la loro è una triste vita : basata sull'accumulo di ricchezze inutili che non potranno portarsi nella tomba.
Le vere ricchezze sono dentro di noi: la nostra gioia di vivere, l'amore, la bellezza, la consapevolezza.
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Public book cover of Terzani book because as he responded to the book by Oriana Fallaci, "The Rage and the Pride" after the attacks of September 11, although I believe that the answer is not in the war but within us.
One can not be against those who make the hostages and shoot with a machine gun against those who are quietly having dinner at the restaurant, this is obvious as the fact that these heinous crimes should be punished by applying the law but do not forget that those who make these absurd acts and immolated for a cause no sense to serve multinational companies of weapons and whatever else they too are victims and men, as we are.
There is no possibility to answer hatred with hatred, is not working.
An eye for an eye makes the world blind, Gandhi said.
Who armed these men? Who convinced them to commit suicide to kill other innocent people just to shout "God is great"? What sense does it create terror in a city without hitting any major nerve center of political or military?
How many people are killed every day in the world wars and is not known and no one from the news?
The terror created by the fact that 20% of the planet has 80% of the wealth begins to move in our paradise and you have to start to deal with the sustainability of the type of life we are doing and especially that "they" are doing ...
I feel deep sorrow and sympathy for all victims of Paris but also for their tormentors that are nothing more than expendable pawns of a series of command levels playing with the lives of people in the world. I feel compassion for them too because theirs is a sad life: based on the accumulation of unnecessary wealth that can not take to the grave.
The true wealth is within us: our love of life, love, beauty, awareness.
sabato 10 ottobre 2015
Le qualità della bontà e della bellezza
Le qualità della bontà e delle bellezza
So già che questo post diventerà a breve impopolare come chi lo scrive. Ebbene sappiate che anche io fino a 10 anni fa mangiavo carne e pesce ed il prosciutto, il salame chi non lo trova buono?
Poi è avvenuto dentro di me un cambiamento: da un giorno all'altro quello che fino a poco prima era una delizia io lo guardavo e vedevo la miriade di sofferenze provocate per produrlo. Era solo un pezzo di cadavere martoriato di un essere senziente la cui vita era stata resa un inferno su questa terra.
Come potevo MANGIARLO? Quali qualità oltre a quelle chimiche (già discutibili) avrei assorbito con tutta quella sofferenza?
Avete mai visto cosa succede in un allevamento, intensivo o no e poi in un macello?
Come potevo essere COMPLICE di tante TERRIFICANTI violenze?
Io ero loro e loro erano me. Non c'è distacco, non differenza, siamo tutti vivi e la vita è un dono che non possiamo permetterci di togliere, specialmente in quel modo e senza motivo perchè esistono cibi buoni e sani di ogni genere senza creare sofferenza.
Quindi quando vedo chi posta le foto di prosciutti, carne alla brace, magari ricordando qualche allegra scampagnata , non provo rancore ma vedo me stesso tanti anni fa e spero che tutti un giorno seguano questo percorso.
Vorrei farvi solo ricordare che quel pezzo di carne che esibite con tanto orgoglio è solo un cadavere di un essere vivente che è stato sottoposto ad ogni tipo di sofferenza fisica e psicologica.
Tutto qui.
Fate le vostre scelte ma sempre consapevoli.
Quali sono le qualità della bontà e delle bellezza secondo voi?
Satyam
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The qualities of goodness and beauty
I know that this post will soon become unpopular as the writer. Well I also know that until 10 years ago, ate meat and fish and ham, salami who does not find it good?
Then it happened within me a change: from day to day what until recently was a delight I watched him and I could see the myriad of suffering caused to produce it. It was just a piece of battered corpse of a sentient being whose life was made hell on earth.
How could I eat it? What qualities in addition to those chemicals (already questionable) I absorbed all that suffering?
Have you ever seen what happens in a herd, intensive or not, and then in a slaughterhouse?
How could I be COMPLETE with so many TERRITANT violence?
I had them and they were me. There is no separation, no difference, we are all alive and life is a gift that we can not afford to take off, especially in that way and for no reason because there are good and healthy foods of all kinds without creating suffering.
So when I see those who post photos of ham, grilled meat, perhaps remembering some jolly jaunt, I feel no resentment but I see myself all those years ago and I hope that one day all will follow this path.
I would just remind you that piece of meat that exhibited so proudly is just a dead body of a living being that has been subjected to all kinds of physical and psychological suffering.
That's all.
Make your choice but always aware.
What are the qualities of goodness and beauty in your opinion?
mercoledì 30 settembre 2015
L'armonia tra dare e avere
L'armonia tra dare e avere
E' veramente incredibile come certe persone non si accorgono di prendere in giro gli altri dicendogli delle cose che non hanno nessun senso. In realtà invece prendono solo in giro se stessi perché non sono in grado di ascoltare e reggere una conversazione intelligente senza usare il potere che qualcuno altro gli ha dato.
Fanno apparire come dei doveri le loro richieste fuori da ogni regola e molto gravose per le persone e di contro fanno apparire come concessioni cadute dall'alto i normali diritti che dovrebbero concedere.
Forse non hanno capito che l'universo si muove in modo armonioso e quindi continuando sempre a chiedere senza mai dare si arriva ad un punto di impasse.
Questo è molto triste ,ma soprattutto per loro: non riescono a smuovere la mia felicità poiché dipende solo da me!
:-)
Alessandro Satyam Orlandi
--------------------------------------------------------------------------------The harmony between give and take
It 's really amazing how some people do not notice tease others telling of things that have no meaning. In fact instead they take only around themselves because they are not able to listen and hold an intelligent conversation without using the power that someone else gave him.
They look like duties their claims out of every rule and very burdensome for people and make it look like concessions against falls from the normal rights that should be granted.
Maybe they did not understand that the universe is moving harmoniously and then while continuing to ask without ever giving you arrive at a point of impasse.
This is very sad, but especially for them: they can not move because my happiness depends only on me!
:-)
Satyam Alessandro Orlandi
sabato 15 agosto 2015
La sfida dei 21 giorni
Tutti noi abbiamo una routine, quell’insieme di azioni e comportamenti che ripetiamo giorno dopo giorno e che ci fanno sentire al sicuro, almeno così crediamo.
Esistono delle routine di alto impatto e delle routine di basso impatto.
Le routine di alto impatto sono quelle che ci muovono nella direzione desiderata, che ci aiutano a essere meglio, a fare meglio, e alla fine ci portano ad avere di meglio. Sono le abitudini funzionali alla felicità.
Le routine di basso impatto invece sono quelle che ci rubano energia, che ci allontanano dai nostri sogni, che rovinano le nostre relazioni. Sono le abitudini disfunzionali che pian piano ci trasformano nella peggior versione di noi stessi.
Quali routine volete seguire?
Secondo diversi studi, ci vogliono 21 giorni per cambiare o introdurre una nuova abitudine.
Ecco allora una sfida: scegli una o due abitudini tra quelle proposte di seguito e mettila in pratica per 21 giorni.
Facci sapere com’è andata!
1. La mattina presto, fai qualcosa per te
Quanti di voi appena alzati la mattina controllano la mail, Facebook o altri social media? Questo comportamento ci fa essere meno produttivi e meno concentrati su quello che abbiamo programmato di fare. Al mattino, concediti del tempo per te: 15 minuti per meditazione, esercizi di respirazione, leggere citazioni o blog che ti possano ispirare o semplicemente, gustati la tua colazione con calma e con le persone a cui vuoi bene.
2. Dedica 10 minuti per riflettere su ciò che è andato bene
Ogni sera, prima di andare a dormire, pensa a quello che è andato bene durante la giornata, anche se è un piccolo traguardo o un piccolo segno di fortuna. Questo ti farà pensare a quante benedizioni ci sono nella tua vita, nonostante tutto, e ti aiuterà a proseguire nel tuo cammino di crescita personale.
3. Rappresenta ogni giorno con una foto
Per i prossimi 21 giorni, guarda attentamente quello che ti circonda e scatta una foto a qualcosa che ti colpisce. Poi scrivi una breve didascalia o un paragrafo per descrivere le tue sensazioni. Questo esercizio ti aiuta ad aumentare il focus e apprezzare maggiormente ciò che ti circonda!
4. Dai sfogo alla tua creatività
Creare qualcosa da zero dona un senso di completezza e soddisfazione. Scegli un’attività che ti piace (ad esempio dipingere, disegnare, scrivere, colorare, cucire, ecc) e lascia fluire la tua creatività.
5. Impara qualcosa di nuovo
È risaputo: imparare qualcosa di nuovo ci rende felici. Che siano parole di una nuova lingua straniera, un nuovo hobby o una nuova ricetta, esercitati a imparare qualcosa di nuovo ogni giorno.
6. Insegna qualcosa ogni giorno
Anche condividere i nostri doni e talenti unici e metterli a disposizione degli altri ci fa sentire utili e quindi felici. Per che cosa ti chiedono aiuto le persone generalmente? In che modo puoi aiutare chi è intorno a te (in famiglia, con gli amici, al lavoro)?
7. Usa parole positive
Le parole che usi creano il tuo mondo. Per i prossimi 21 giorni, pensa attentamente alle parole che usi per esprimerti. Diffondere positività fa bene a te e a chi ti ascolta!
8. Butta qualcosa che non ti serve
Fare pulizia nell’ambiente esterno aiuta a fare ordine anche nel nostro mondo interiore. Ogni giorno, butta qualcosa che non ti serve. All’inizio potrai avvertire una sensazione di disagio. Molte volte è la nostra paura del distacco che non ci permette di lasciare andare gli oggetti a cui siamo affezionati e di cui pensiamo di non poter fare a meno. Giorno dopo giorno, sarà più facile identificare le cose veramente essenziali e disfarsi di quelle che non ci servono.
9. Migliora la tua dieta
Noi siamo quello che mangiamo. Introduci delle piccole abitudini per migliorare la tua dieta. Bere dell’acqua tiepida, meglio ancora se con del succo di limone, aiuta a eliminare le tossine. Mangiare più frutta e verdura, soprattutto se cruda, ti dona più energia e vitalità. Su www.crudoeservito.it troverai tante risorse gratuite per la tua alimentazione.
10. Fai almeno 20 minuti di esercizio ogni giorno
Prendersi cura del proprio corpo fa sentire bene. Non bisogna sfiancarsi, basta scegliere un’attività che ci piace, come camminare, correre, ballare, meditare ed essere costanti. Ritagliarsi del tempo per noi ci rende più sereni anche con gli altri.
Fonte:
http://www.blessyou.me/blog/
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The challenge of 21 days
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We all have a routine, that set of actions and behaviors that we repeat day after day and that make us feel safe, or so we believe.
There are routine high-impact and low-impact routine.
The routines of high impact are those that move in the desired direction, which help us to be better, to do better, and eventually lead us to have better. Habits are functional to happiness.
Low-impact routines instead are those who steal energy, which separate us from our dreams, which ruin our relationships. Are dysfunctional habits that gradually transforms us into the worst version of ourselves.
What routine you want to follow?
According to several studies, it takes 21 days to change or introduce a new habit.
Here then is a challenge: choose one or two habits among those proposed below and put it into practice for 21 days.
Tell us how it went!
1. Early in the morning, you do something for you
How many of you just get up in the morning to check email, Facebook or other social media? This behavior makes us less productive and less focused on what we planned to do. In the morning, take some time for yourself: 15 minutes for meditation, breathing exercises, reading quotes or blogs that you can inspire or simply enjoyed your breakfast with calm and with the people you love.
2. Spend 10 minutes to think about what went well
Every night before going to sleep, think about what went well during the day, although it is a small goal or a small sign of luck. This will make you think how many blessings we have in your life, after all, and help you to continue on your path of personal growth.
3. Represents each day with a photo
For the next 21 days, look closely at your surroundings and take a picture of something that hits you. Then write a short caption or a paragraph to describe your feelings. This exercise helps to increase the focus and greater appreciation of your surroundings!
4. Unleash your creativity
Creating something from scratch gives a sense of completion and satisfaction. Choose an activity that you like (for example, paint, draw, write, color, sewing, etc.) and let your creativity flow.
5. Learn something new
It's common knowledge: learning something new makes us happy. They are the words of a new language, a new hobby or a new recipe, practice learning something new every day.
6. Teach something every day
Also share our unique gifts and talents and make them available to others makes us feel useful and happy then. What you ask for help people generally? How can you help those around you (family, friends, work)?
7. Use positive words
The words you use create your world. For the next 21 days, think carefully about the words you use to express yourself. Spreading positivity does love you and your listeners!
8. Throw something you do not need
To clean the external environment helps to make order in our inner world. Every day, throw something that you do not need. At first you'll feel a sense of discomfort. Many times it is our fear of separation that does not allow us to let go of the objects to which we are attached and where we think we can not do without. Day after day, it will be easier to identify what is really essential and discard those that do not serve us.
9. Improve your diet
We are what we eat. Enter the small habits to improve your diet. Drink warm water, better still with the lemon juice, it helps to eliminate toxins. Eating more fruits and vegetables, especially if raw, gives you more energy and vitality. On www.crudoeservito.ityou find many free resources for your nutrition.
10. Do at least 20 minutes of exercise every day
Looking after your body makes you feel good. We must not sfiancarsi, just choose an activity that we like, such as walking, running, dancing, meditating and being consistent. Carve out time for us makes us more serene with others.
Source:
http://www.blessyou.me/blog/
venerdì 10 luglio 2015
la mente
Se paragonassimo la nostra mente ad una tv sempre accesa che siamo costretti a portarci sempre dietro?
Chi non ama la tv può anche pensare ad un altro device: una radio, un libro e perché no un tablet.
A questo punto si verrebbero a creare tre tipi di personaggi.
Il primo è il passivo: guarda , ascolta, legge tutto quello che gli si propone senza nessun intervento della sua volontà. La sua vita scorre in maniera quasi del tutto inconsapevole.
Tutto quello che gli succede è colpa degli altri e non esiste nessun progetto preciso ma solo qualche solito desiderio di ricchezza e potere.
Il secondo personaggio è attivo e leggermente più consapevole: sente ogni tanto dentro di se che c'è qualcosa oltre questa tv sempre accesa ma non riesce ad afferrarne la realtà.
Cerca in tutti i modi di scegliere i programmi migliori per raggiungere alcuni obiettivi che si è prefissato, ma non sempre questo funziona e quindi spesso cambia obiettivo.
Il terzo personaggio per qualche strana ragione ogni tanto si è distratto dalla tv e durante la visione di un tramonto, del canto di un uccello, della risata di un bambino, dello scrosciare di un fiume o addirittura durante un orgasmo ha intuito che esiste una realtà che viene ignorata.
Vive come il secondo scegliendo i programmi ma la sua non è curiosità, piuttosto inquietudine: si sforza di capire come tornare in quel momento meraviglioso dove era in fusione col tutto il tutto era entrato in lui.
Alla fine distrutto da questa ricerca un giorno si lascia andare consapevolmente e improvvisamente sente uno strano silenzio: la tv si è spenta, la può accendere solo quando vuole lui ed inizia una nuova vita.
Satyam
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If we compare our mind to a tv on at all times that we are forced to take us always behind?
Who does not love the TV you can also think of another device: a radio, a book and why not a tablet.
At this point, you would create three types of characters.
The first is the passive: look, listen, read everything that is proposed without any intervention of his will. His life runs in an almost completely unaware.
All that happens is the fault of others and there is no specific project but only some usual desire for wealth and power.
The second character is active and slightly more conscious: sometimes feel within themselves that there is something beyond this tv on at all times but can not grasp the reality.
Look in all the ways of choosing the best programs to achieve some goals it has set itself, but this does not always work so often changing goal.
The third character for some reason occasionally distracted by the TV and while watching a sunset, the song of a bird, the laughter of a child, the roar of a river or straight during an orgasm has realized that there is a reality that is ignored.
He lives as the second choosing programs but its not curiosity, rather restlessness: strives to understand how to get back in that wonderful moment where he was cast with the whole everything was entered into him.
Eventually destroyed by this research one day you let go consciously and suddenly feels a strange silence: the TV is turned off, the switch can only when he wants to and start a new life.
Satyam
martedì 12 maggio 2015
la finta civiltà
La finta civiltà si basa su valutazioni esteriori , concetti acquisiti che inducono ad una vita vuota, meramente meccanica. In tutto ciò manca totalmente quello che ci rende altamente umani , che è totalmente gratuito , ha un altissimo valore ma non economico.
Satyam
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The fake civilization is based on external assessments, acquired concepts that lead to an empty life, merely mechanical. In all this totally misses what makes us very human, that is totally free, has a very high value but not cheap.
Satyam
sabato 2 maggio 2015
Allenatore di vita
La mia compagna di vita Angela Verardo ha conseguito di recente un master in life coaching dopo un bellissimo e intenso corso esperienziale e sono stato influenzato da questo metodo di analisi di se stessi per la ricerca di soluzioni pratiche al conseguimento degli obiettivi.
Ovviamente questa è la mia personale definizione e non "la definizione".
Life coaching io lo traduco con allenatore di vita.
Qualunque siano i vostri obiettivi e quanto grandi siano il primo passo da fare è:
Chi sono ora?
Cosa voglio raggiungere?
Senza la consapevolezza di se e l'esatto punto di dove voglio arrivare nessuno mai raggiungerà un bel niente se non vivere meccanicamente influenzato dai diktat inconsci assorbiti nella sua vita passata.
Non esiste futuro se non vivendo il presente.
Ed ecco che magicamente e incredibilmente il futuro scompare perchè non è altro che il presente spostato un po' più avanti e non esiste altro nell'universo, niente altro se non: QUI e ORA.
A questo punto tutti vi starete chiedendo... ma COME il coaching riesce a farmi avere consapevolezza di me stesso e dei miei obiettivi?
Certo questo non è semplice ed ogni persona essendo diversa, unica e irripetibile avrà un suo percorso personale da vivere e strumenti diversi da usare.
Quello che ho visto molto simile per tutti è analizzare i valori come fondamenta ed usare i talenti come mattoni della casa che si vuole costruire.
Il Coach non è altro che l'architetto che ci indica come usare questi strumenti e ci accompagna mentre lo facciamo , perchè se lo facessimo da soli potremmo fare errori che farebbero crollare tutto e sappiamo quanto sia difficile rialzarsi ogni volta che tutto ci cade addosso!
Il vero Coach con la C maiuscola, secondo me, è colui che ha già fatto la costruzione della sua casa ed ha visto che è solida e confortevole e quindi giunto alla consapevolezza di se e dei propri obiettivi può anche accompagnare altri in una strada simile usando strumenti personalizzati.
Buona vita a tutti.
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My life partner Angela Verardo has recently received a master's degree in life coaching after a beautiful and intense experiential course and I was influenced by this method of analysis of themselves in the search for practical solutions to achieve the objectives.
Of course this is my personal definition, not "the definition".
Life coaching I translate with allenatore di vita.
Whatever your goals and how great are the first step to do is:
Who am I now?
What I want to achieve?
Without the awareness of and the exact point where I'm going no one ever reach anything if you do not live mechanically influenced by the dictates unconscious absorbed in his past life.
There is no future if not living the present.
And then magically, and incredibly the future disappears because it is nothing but this moved a little 'later and there is nothing else in the universe, nothing else but: HERE and NOW.
At this point all you're wondering ... but HOW coaching can make me be aware of myself and of my goals?
Of course this is not easy and every person being different, unique and unrepeatable will have a personal journey to live and different tools to use.
What I saw is very similar for all analysis values as a foundation and use the talents as bricks of the house you want to build.
The Coach is none other than the architect who shows us how to use these tools and accompanies us while we do it, because if we did that alone could make mistakes that would collapse all and we know how difficult it is to get up every time that everything falls on him!
The real Coach with a capital C, in my opinion, is one who has already made the construction of his house and saw that it is solid and comfortable and then come to the awareness of its objectives and can also accompany other in a similar way using custom tools.
Good life to all.
lunedì 30 marzo 2015
un piccolo passo per voi ma grande per l'umanità
L'evoluzione è un processo lento e spesso discontinuo, ma se guardate la storia dell'uomo in maniera del tutto macro e notando solo i passi in avanti. appare tutto chiaro.
Tutta la sofferenza e l'indifferenza sono solo scogli superati in cui l'uomo si erge e guarda avanti, mentre tutti gli altri che non hanno la consapevolezza ed il coraggio e strisciano sotto e gli urlano parolacce indicibili.
Proprio come nella vignetta...
Il prossimo passo è importante ma per alcuni non esiste neppure: non abbiamo nessun diritto di mangiare gli animali.
Non è una semplice prevaricazione etica ma anche scientifica poiché questo modo distruttivo di vedere stà distruggendo il pianeta e affamandone gran parte.
Vi chiedo di farci una piccola riflessione e di trarne un fatto:
se credete di aver ragione continuate pure a fare come preferite ma se sentite nel vostro cuore che non è giusto FATE QUALCOSA, FATE UN PRIMO PASSO, anche piccolo, grazie.
Satyam
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------Evolution is a slow process and often discontinuous, but if you look at the history of man in a very macro and noting only steps forward. appears clear.
All suffering and indifference are only exceeded rocks where the man stands and looks forward, while all the others who do not have the knowledge and the courage and crawl under and screaming profanity unspeakable.
Just like in the cartoon ...
The next step is important, but for some does not even exist: we have no right to eat animals.
It is not a simple ethical malfeasance but also scientific because this destructive way of seeing is destroying the planet and much of starving.
I ask you to make us a little reflection and to draw a fact:
if you believe that you are right go ahead and do as you like but if you feel in your heart is not right DO SOMETHING, YOU MAKE A FIRST STEP, however small, thanks.
Satyam
LINK CONSIGLIATI
Libreria della nuova umanità
- La Missione di Vita di Angela Verardo Ed.Gagliano
- Conversazioni con Dio1-2-3-4 di Neale Donald Walsch
- Un Corso in Miracoli (Foundation for inner peace)
- Tutta la bibliografia di Vadim Zeland
- Tutta la bibliografia ed i films di Alejandro Yodorowsky
- IL LIBRO sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo di Alan W. Watts
- IL PROFETA di Kahlil Gibran
- I cinque tibetani di Peter Kelder
- Enneagramma per tutti di Maurizio Cusani
- Guarisci te stesso di Josè Silva e Robert B. Stone
- 52 idee geniali per avere successo le straordinarie intuizioni di Napoleon Hill di Caren McCreadie
- Il libro di Mirdad di Mikail Naimy
- Autobiografia di uno Yogi ParamaHansa Yogananda
- Il Bar Celestiale di Tom Youngholm
- il Tao della fisica di Frijtof Capra
- Benessere totale di Deepak Chopra
- Istruzioni di volo per aquile e polli di Anthony De Mello
- La biologie delle credenze di Bruce H. Lipton
- L'effetto luna di miele di Bruce Lipton
- La profezia di Celestino di James Redfield
- La decima illuminazione di James Redfield
- La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani
- La via del guerriero di pace di Dan Millman
- Come fare miracoli nella vita di tutti i giorni di W.W.Dyer
- La voce dell'ispirazione di Wayne Walter Dyer
- Le vostre zone erronee di Wayne Walter Dyer
- Lettere dalla Kirghisia di Silvano Agosti
- Riprendere i sensi di Jon Kabat-Zinn
- Tutta la bibliografia di Eckhart Tolle
- Tutta la bibliografia di PAULO COELHO
- Tutta la bibliografia di Thích Nhất Hạnh
- Tutta la bigliografia di Ramana Maharshi
- Tutta la bibliografia di OSHO
- FISH! di S.C.Lundin, Harry Paul e J. Christianses
- Una Sedia per l'anima di Gary Zukav
- Tutta un altra vita di Lucia Giovannini
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