In quest’epoca di connessioni multiple sembriamo tutti uniti; possiamo condividere i nostri pensieri e sentimenti attraverso i mezzi tecnologici avanzati in ogni momento grazie a smartphone, pc, tablet, tv, orologi e siamo quindi sommersi da una mole enorme di informazioni.
Diventa quindi molto importante, se non fondamentale, riuscire a discernere ed essere consapevoli e presenti quando si pensa, si legge, si ascolta, si parla e quindi si agisce.
In realtà sembriamo uniti ma siamo sempre più soli , davanti ai nostri monitor, senza veri contatti umani, contatti con la natura, connessioni con persone che amiamo sempre più brevi per lasciare spazio al lavoro, oppure perché semplicemente ci lasciamo distrarre da stupidaggini ininfluenti per la nostra vita ma che ci appaiono importanti, come guardare abbondantemente lo sport, le serie tv, i video giochi o altro.
Non c’è niente di male in questi interessi che ho citato, assolutamente! Siamo noi che dobbiamo dosare con la giusta misura perché l’abbondanza quando diventa eccesso prende lo spazio della nostra vita, dei nostri propositi più profondi, del contatto con i nostri affetti, dell’amore.
Come dice il mio amico Neale Donald nel suo libro “Conversazioni con Dio” possiamo farci una semplice domanda per sapere di non sbagliare: “Cosa farebbe l’Amore?”.
Proviamoci a farlo , a chiederci cosa veramente è importante ed invece cosa è urgente, dobbiamo noi gestire il tempo e non deve essere lui a farlo.
Alessandro Orlandi
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