La festa dei morti - Dia de los muertos

 

Foto di Luis Miranda da Pixabay (Grazie)

La festa dei morti - Día de los muertos

In Messico oggi si festeggia la festa dei morti, in spagnolo "Día de los muertos o Día de muertos" una celebrazione relativa al ricordo dei defunti di origine precolombiana che coincide con la festività cattolica, ma non è la stessa cosa.

Se avete visto il film di animazione "Coco" sapete di cosa sto parlando.

Non è una semplice festa segnata sul calendario ma viene profondamente vissuta in ogni famiglia con riti che si tramandano ormai da secoli.

Al di la delle credenze che sono o no condivisibili da ogni persona a seconda delle tendenze spirituali, io volevo mettere l'accento su due particolari:

il primo è la bellezza e la cura con cui vengono ridisegnate le case e gli esterni che divengono degli altari colorati contenenti oggetti di ogni tipo , colmi di significato... e se guardate la foto che ho postato lo capirete.

Secondariamente vi è l'aspetto del momento d'incontro tra la vita e la morte, in cui la morte non fa più così paura e diventa un distacco e nel contempo un'unione dove ciò che è sofferenza si trasforma in benedizione.

Pensiamo ai nostri antenati, ai nostri cari oggi in questo modo diverso e potremo trovare al contempo un'unione con loro con il il grande amore che fa da collante e lasciar andare tutte le paure, i traumi, i nodi, i segreti e le ombre che minano il nostro cammino insieme a loro.

Io personalmente abbraccio e saluto con grande amore mia madre che è mancata a 61 anni nel 2000 e che non ho potuto salutare e ricordo con tanto amore mio padre che è mancato mentre gli tenevo la mano 12 anni dopo a 84 anni. Oggi è la LORO festa e penserò solo cose belle PER loro e DI loro, lasciando andare tutte le piccole tensioni che ci sono state.

Buon giorno della morte a voi tutti.

Foto di Luis Miranda da Pixabay (Grazie)

Preziosi strumenti di benessere

 

Preziosi strumenti di benessere

Viviamo in un mondo dove tutto sembra scorrere troppo velocemente, dove l’apparenza e la competizione sembrano essere la misura di tutto.

Ma fermati un attimo... Ascolta il silenzio dentro di te.

La vera crescita personale non nasce dalla frenesia, ma dal coraggio di ascoltare.

Non si tratta di accumulare cose o riconoscimenti esterni, ma di fare spazio alla tua autenticità. Dentro di te c'è già tutto ciò di cui hai bisogno per stare bene, per trovare il tuo equilibrio.

Il coaching non è un percorso verso la perfezione, ma verso la consapevolezza. È un cammino che inizia dall’accettazione di te stesso, esattamente come sei, con i tuoi pregi e le tue sfide.

Solo da lì puoi evolvere e scoprire la tua vera forza.

Fare una sessione di coaching camminando nella Natura ti aiuta a connetterti con le tue risorse più impensabili e nascoste, diventa un progresso naturale, passo dopo passo.

Quando ci sentiamo bloccati il solo fatto di camminare agevola la dissoluzione delle tue paure, l’accettazione del problema e possono arrivare intuizioni sulla soluzione.

Si tratta di camminare e fermarsi nei giusti tempi e nei giusti spazi: questa è la potenza di una sessione di coaching camminata, non solo una metafora del progresso e cambiamento ma un vero e proprio movimento che mette in moto i nostri neuroni e risorse come il pensiero laterale.

Prenditi il tempo per te, per capire cosa ti fa davvero stare bene. Non rincorrere l’idea di benessere che ti impongono gli altri.

Il vero benessere non si trova in una lista di cose da fare, ma in quel momento di pace in cui ti senti connesso con il tuo essere più profondo.

Anche restando fermi ed in silenzio puoi trovare la scintilla di potere, l’intuizione meravigliosa che può iniziare un cambiamento verso la tua vera evoluzione.

Se ti senti smarrito, ricorda: ogni passo consapevole ti riporta più vicino a casa, alla tua essenza.

Il valore del silenzio

 

Il valore del silenzio

Il silenzio è uno spazio prezioso in ogni percorso spirituale e di vita, un intermezzo che dà forma e sostanza al pensiero, alla parola e all'azione.

Nella frenesia quotidiana, tra impegni di lavoro, relazioni familiari e sociali, il silenzio diventa uno strumento che ci permette di connetterci profondamente con noi stessi e con ciò che ci circonda.

In un contesto spirituale, il silenzio è il luogo in cui emergono le verità più profonde.

È in quel vuoto apparente che si rivela la nostra essenza, dove possiamo ascoltare senza interferenze i messaggi del nostro cuore e della nostra anima.

È la porta verso una consapevolezza più chiara, verso l'intuizione e la saggezza interiore.

Il silenzio, infatti, è come una tela bianca su cui dipingere le nostre intenzioni e i nostri pensieri più veri, senza il rumore esterno a distrarci.

Anche nel quotidiano, il silenzio riveste un ruolo fondamentale.

Durante una giornata di lavoro, ci permette di riflettere, di rielaborare informazioni, di migliorare la qualità del nostro pensiero prima di agire.

Nelle conversazioni, inserire momenti di silenzio tra le parole permette una comunicazione più profonda e autentica, dando spazio all'ascolto e all'empatia.

Con la famiglia e gli amici, i momenti di silenzio possono essere più significativi delle parole stesse, poiché ci ricordano che la connessione non passa solo attraverso il linguaggio, ma anche attraverso la semplice presenza.

Il silenzio, dunque, non è un vuoto da riempire, ma un alleato che ci accompagna nel trovare maggiore valore in ciò che pensiamo, diciamo ed infine facciamo.

Rendiamo quindi grazie al silenzio.

Alla ricerca dell'essenza

 

Primo giorno da SpiritualCoach, ritorno nei miei boschi alla ricerca dell'essenza dell'essere umano.

La prima cosa che mi viene alla mente camminando su Madre Terra è la Naturalezza.

Quel fare spontaneo che nasce quando la nostra anima s'illumina di bellezza e amore.

E tutto intorno a me ammiro conferme.

La seconda è la scintilla della Consapevolezza , non il sapere, ma la conoscenza profonda che arriva fino alla nostra coscienza, limpida come l'acqua.

E sento in lontananza le cascate del Rio Gandolfi.

L'aria mi accarezza ed asciuga il sudore provocato dal Fuoco del sole.

La terza cosa la lascio a voi , scrivetemi cosa può essere.

Nessuno ce la può dare e neppure prendere perché è già dentro di noi. E per lei quante teste sono saltate...

Vi aspetto nei commenti...cos'è?

Una porta nuova sul futuro

 

Una porta nuova sul futuro

domenica 20 ottobre

Oggi mi trovo a riflettere sulle emozioni intense e profonde che si intrecciano nell'inizio di un nuovo percorso di vita.

È stato un viaggio trasformativo e ricco di scoperte che mi ha portato a riconoscermi, non solo come individuo, ma anche come SpiritualCoach.

La fine di questo percorso di formazione ha segnato per me una vera e propria rinascita. Con la gioia e la commozione nel cuore, insieme ai miei compagni di viaggio abbiamo celebrato questo traguardo in un luogo davvero speciale: La Pernice Rossa.

Circondati dalla bellezza naturale di questo posto incantato, ricco di energie vibranti, abbiamo festeggiato il coronamento di un cammino vissuto con dedizione e passione.

Insieme a noi altre persone che avevano già concluso il percorso sono venute al residenziale di certificazione di cinque giorni per supportarci e per dare il loro prezioso contributo, dando tantissimo e portandosi a casa una valanga di emozioni e consapevolezze.

Il legame creatosi tra noi, con la terra e con le esperienze condivise, è qualcosa che difficilmente dimenticheremo.

È come se la natura stessa, con i suoi boschi e la sua quiete, ci avesse accompagnato e sostenuto lungo tutto il percorso.

Sono grato per questo viaggio che ha cambiato profondamente il mio modo di vedere me stesso e il mondo.

Ora, con la consapevolezza e gli strumenti acquisiti, posso dire di essere pronto a continuare il mio cammino come guida per altri, condividendo l'amore, la gioia e la trasformazione che ho sperimentato.

Essere uno SpiritualCoach significa essere un ponte per chi, come me, cerca la propria verità e il proprio equilibrio, e non vedo l’ora di continuare a farlo e farlo sempre meglio.

Un grazie speciale alla mia maestra e mentore Lucia Merico per avermi accompagnato nel migliore dei modi con tanta potenza, passione e pazienza.

Creare benessere

 

Raggiungere e mantenere il benessere fisico e interiore è un processo che richiede consapevolezza e impegno.

Ci sono alcuni passi a mio parere fondamentali che puoi compiere per migliorare il tuo equilibrio e armonia.

-Riconnetterti con la natura: Passare del tempo all'aperto è essenziale per ristabilire il proprio equilibrio interiore. Camminare nei boschi, fare esercizio fisico e meditazione all’aperto, e ascoltare i suoni della natura aiuta a ridurre lo stress e favorisce una profonda riconnessione con se stessi.

-Movimento consapevole: Che si tratti di attività fisica leggera come il camminare o più intense, il movimento deve essere vissuto in modo armonico con il corpo. Non è solo una questione di allenamento, ma di entrare in sintonia con le proprie sensazioni e il proprio respiro.

-Alimentazione sana e intuitiva: Ascoltare i segnali del corpo riguardo a cosa e quanto mangiare è essenziale per il benessere fisico. Un'alimentazione sana e naturale, priva di eccessi e se possibile vegetariana, permette di mantenere energia e vitalità nel lungo termine ed evitare di assorbire negatività.

-Mindfulness e meditazione: Imparare a gestire la propria mente attraverso pratiche di mindfulness o meditazione aiuta a calmare il flusso dei pensieri e a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé. Questo ti permette di affrontare la vita con più serenità e lucidità, vivendo con presenza il qui e ora e riducendo notevolmente l’ansia del futuro.

-Equilibrio tra lavoro e vita personale: Trovare uno spazio per il proprio benessere significa stabilire dei confini tra le richieste esterne e le proprie necessità interiori. Il ritorno alla natura e alla semplicità aiuta a bilanciare le responsabilità quotidiane con momenti di puro piacere e riflessione.

-Sonno rigenerante: Il riposo è essenziale per il benessere fisico e mentale. Avere una routine regolare del sonno, evitare l'uso di dispositivi elettronici prima di coricarsi e creare un ambiente rilassante possono migliorare la qualità del riposo e rigenerare il corpo e la mente.

-Appuntamento fisso con il massaggio: Un trattamento come il CEC "Consapevolezza Emotivo Corporea", che unisce diverse tecniche tradizionali ed orientali integrate a tecniche energetiche può essere un valido strumento per allentare le tensioni e riportare il sistema in uno stato di equilibrio.

-Coltivare relazioni autentiche: Il contatto con gli altri in ogni ambito ed anche con i nostri amici “pelosetti”, è una parte fondamentale del nostro benessere. Le relazioni positive alimentano la nostra autostima, forniscono supporto emotivo e creano una rete di fiducia e sostegno reciproco.

-Esprimere gratitudine e benedire: Coltivare la gratitudine può cambiare il nostro modo di percepire la vita e benedire ogni cosa e persona rende il mondo attorno a noi più bello e piacevole. Qualche minuto al giorno per riflettere su ciò per cui siamo grati ci permette di spostare l'attenzione dagli aspetti negativi a quelli positivi della nostra vita.

Tornare al contatto con la natura e con i ritmi naturali è forse uno dei passi più urgenti per riequilibrare il corpo e lo spirito. Questo tipo di approccio olistico permette di lavorare in sintonia con se stessi, abbandonando lo stress della vita moderna e riscoprendo il proprio centro interiore.

Accogliere e trasformare la tristezza

Accogliere la Tristezza per Trasformarla

La tristezza è come un'onda che arriva inaspettata, spesso ci travolge e ci lascia a galleggiare in un mare di emozioni. 

Ci insegna però un'importante lezione: che sentirsi tristi non è un segno di debolezza, ma un richiamo alla nostra umanità più profonda.

Accettarla è il primo passo. 

Invece di sfuggirle, possiamo offrirle uno spazio sicuro dentro di noi, ascoltarla e capire cosa ha da raccontarci. 

Ogni emozione porta con sé un messaggio, e la tristezza ci invita a riflettere su cosa ha bisogno di guarigione.

Viverla consapevolmente significa permettere a noi stessi di essere presenti nel momento, senza giudizio. 

Possiamo prenderci cura di noi stessi, utilizzando pratiche come la meditazione, il respiro consapevole o anche solo una camminata in natura. Il nostro corpo può diventare un ponte tra mente e spirito, un luogo di riequilibrio in cui possiamo iniziare a sentirci di nuovo interi.

Superarla, infine, non vuol dire dimenticare, ma integrare ciò che abbiamo imparato. 

La tristezza, quando accolta e vissuta, può diventare una fonte di forza. 

Ci insegna a lasciar andare ciò che non serve più, aprendo lo spazio per la crescita e la gioia.

Riconoscere la tristezza, accettarla e darle un posto nel nostro viaggio è un atto di grande amore per noi stessi. 

È un'opportunità di connessione profonda con la nostra energia vitale, un invito a rallentare, ascoltare e, infine, risorgere più consapevoli.