L’ipocrisia degli auguri e dei regali
Ma noi non ci accorgiamo più di questo e quindi sottostiamo a questi riti anche se in verità avremmo voglia di tutt’altro.
Ormai funziona così: a natale devi avere il pensiero ma spesso si critica il regalo degli altri e si esalta il proprio, quindi non è un vero dono ma solo competizione.
Anche gli auguri e le frasette sui social a fine anno sono un sintomo di qualcosa dentro di noi che ci costringe ad essere come gli altri, ma meglio, a sottostare alle stesse regole per essere approvati, e ad essere più originali o illuminati, evoluti e spirituali della massa!
Io mi dissocio totalmente da tutta questa melassa informe il cui culmine finale e senza senso è il famoso discorso di fine anno del presidente della repubblica: un elogio al nulla.
Il mio Maestro di solito è il dolce Silenzio, ma questa volta ho scelto un aglio, olio e peperoncino.
Buon appetito a tutti.


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