venerdì 5 maggio 2023

Auto Guarigione


 Auto guarigione è una parola magica. La magia ci appartiene come tutto quello che possiamo creare con il nostro essere (mente, emozioni e struttura), con la nostra intenzione e la visione lucida di un cambiamento, una trasformazione che ci porterà verso un'evoluzione.

Non esiste solo la guarigione dalla malattia. Si può guarire da tante distonie presenti nella nostra vita.

Il pensiero compulsivo che ci opprime togliendoci il più grande dono della nostra vita: vivere il presente, quello che E. Tolle chiama "il potere di Adesso". Come funziona e perché accade?

Accade perché non riusciamo ad essere consapevoli dei nostri pensieri e lasciamo che il "pilota automatico" prosegua nella solita prosecuzione della solita routine: le stesse cose tutti i giorni, le abitudini che paiono incrollabili verità ed invece sono solo frutto della nostra mente inconscia quando prende il sopravvento.


Questa guarigione si chiama consapevolezza ed è solo l'inizio.

Quando prendiamo le redini della nostra vita la stessa si trasforma e diventa il capolavoro a cui siamo destinati a dare forma nella nostra esistenza, attraverso il nostro scopo , la nostra missione di vita.

Come possiamo capire quale sia la vera missione? Non ci è dato di saperlo perché siamo comunque, come l'universo stesso, in divenire ed in costante cambiamento ma possiamo SENTIRE che quello che facciamo ci fa brillare gli occhi, ci crea gioia e non ci stanca mai e forse questi sono veri segnali della verità del nostro essere.

La prima auto guarigione è sconfiggere il robot che guida la nostra mente pensando di essere noi, un robot fatto da una corazza corporea che ha creato dei blocchi nel nostro corpo , attraverso le emozioni che si sono incarnate ed hanno creato una forma che non è la nostra.

Noi non siamo il nostro corpo come neppure la mente e neppure le emozioni.

Quindi chi siamo? Cosa siamo?

Ecco la domanda principale che fa scaturire la ricerca interiore e scatena un meccanismo di trasformazione fino ad arrivare a qualcosa che potevamo solo scorgere ed intuire senza potercisi immergere completamente e diventare un tutt'uno.

Solo chi ha fatto il viaggio può raccontarlo ad altri e proporgli un metodo personalizzato per uscire dall'automatismo infinito e portare gioia, consapevolezza, amore e risultato.

Non sto cercando di venderti nulla, non ti preoccupare.

In verità io sto facendo il viaggio e quindi mi piace ascoltare anche le voci degli altri cuori che vorranno mandarmi un messaggio.


In fondo siamo qui anche per questo: condividere, creare, amare, essere amati, sbagliare, rialzarsi, gioire, piangere, ridere, camminare, non fare nulla, ammirare il vuoto, girare il mercato, nuotare, guardare il mare, ascoltare musiche, cantare stonati, immergersi nel silenzio, massaggiare ed essere toccati con amore, ascoltare, parlare, mangiare di gusto, digiunare, viaggiare, stare a casa sul divano a leggere un libro, conseguire obiettivi, seguire il flusso, essere grati, arrabbiarsi col mondo, accogliere e accettare, rifiutare e resistere...

La cosa importante è solo una: fare tutto questo consapevolmente, perché lo hai scelto.

E tu cosa mi racconti?


https://www.alessandrorlandi.it/l/auto-guarigione/

mercoledì 3 maggio 2023

Rigido o eccessivamente rilassato?

 

Sempre di più mi capita di lavorare con persone over 60 e anche over 70 che decidono di farsi massaggiare per varie ragioni, anche se nella gran parte dei casi la richiesta nasce dall'esigenza di trovare conforto da una varietà di dolori sporadici o cronici di varia natura, spesso posturale.


Parto da qui per alcune riflessioni, sulle tipologie di struttura fisica che incontro in questa fascia di età. Naturalmente non esiste una persona uguale ad un'altra, ma a grandi linee possiamo individuare alcune tipicità e oggi mi soffermo su due condizioni opposte che ritrovo:


  1. Persone con rigidità muscolo-scheletrica: il corpo risulta rigido e contratto, con difficoltà a rilassarsi sia in termini fisici che mentali.

Questa condizione è spesso il risultato di cattive abitudini posturali radicate nel tempo oppure di lavori usuranti svolti per tanti anni.

Generalmente, la persona con queste problematiche gradisce un massaggio di tipo tradizionale connettivale e muscolare, con attenzione particolare alle varie articolazioni, accompagnando il tutto anche con movimenti di stretching passivo mio-fasciale, che aiutano a riportano equilibrio al sistema.

Il lavoro sul fisico aiuta a rilassare anche la mente che in queste persone è generalmente molto attiva, carica di tensioni e pensieri, speculari alla rigidità muscolo-scheletrica. Per favorire ancor di più il processo, alla fine del trattamento aggiungo alcune tecniche energetiche, soprattutto concentrate nella parte cranio-sacrale, in modo che il viaggio si concluda con un vero e proprio “ritorno a casa” attraverso un profondo rilassamento psico fisico.


  1. Persone con rilassamento muscolare. Al contrario delle persone che presentano rigidità muscolo-scheletrica, ci sono persone che presentano i tessuti e i muscoli eccessivamente rilassati, tendenti al rilascio. In questi casi, viene gradito il massaggio connettivale e mio fasciale leggero, accompagnato da movimenti di stretching passivo alle gambe, ai piedi, al bacino e all’addome, fino alle spalle ed alla cervicale.

Questi movimenti passivi, permettono alla persona di entrare maggiormente a contatto con il corpo, come se si trattasse di un viaggio di andata e ritorno, accompagnato dal profumo di oli essenziali e musiche particolarmente rilassanti.

In alcuni casi consiglio alcuni semplici esercizi che possono fare anche in autonomia per poter mantenere la tonicità delle parti del corpo che tendono al rilassamento in eccedenza.


La vita spesso troppo sedentaria e l'avanzamento dell'età non aiutano, con la conseguenza che le tendenze fisiche, nell'uno o nell'altro senso, peggiorano. In questi casi, il massaggio può diventare un buon alleato, perché in maniera passiva e senza fatica, la persona può creare una sana routine di mantenimento e prevenzione che allenta l'irrigidimento, quando si tratta di questo o l'eccessivo rilassamento, quando siamo di fronte al problema opposto. Naturalmente, in entrambe le situazioni, possono essere necessari altri tipi di trattamenti di tipo specialistico che richiedono un rinvio ad altri professionisti.


Il massaggio è comunque una buona abitudine, un appuntamento con se stessi e con il benessere, un appuntamento che vale ad ogni età, senza aspettare di sentirsi rigidi o poco tonici e doloranti per occuparsi del benessere.

https://www.alessandrorlandi.it/l/dolori-muscolari-over-60/

lunedì 1 maggio 2023

Buon 1 maggio ?

 Il miglior augurio di sempre 😍 questo qui sotto: condivido ogni parola anche se la mia storia è leggermente diversa,ma non voglio raccontarla oggi.

Buon 1 maggio.


Bellissimi i concertoni perché è bello vedersi, incontrarsi, sentire musica (non tutta perché io sinceramente ho gusti molto particolari ) e condividere emozioni ed idee.

Una nota stonata ( a mio parere) è la presenza dei sindacati nazionali che con il lavoro credo abbiano ormai poco a che fare, sembrano di più un partito politico neoliberista (danno la mano a Draghi ed approvano le leggi liberticide contro i lavoratori) poi ho sentito che quest'anno il concertone è sponsorizzato da "just eat", oltre che Eni, Intesa, Unipol..., what else?


https://www.linkedin.com/posts/angela-verardo-ideazione_lavoro-business-activity-7058721567475736576-S_Bv?utm_source=share&utm_medium=member_desktop






venerdì 28 aprile 2023

Omaggio ai non vaxxinati

 



Questo che leggete qui sotto è stato scritto da un  generale dell'esercito francese che si chiama Christian Blanchon, e pubblicato sul sito che ho postato sotto in data 11 settembre 2022.

Leggetelo e ditemi cosa ne pensate.


"Sono lì, al tuo fianco, sembrano normali, ma sono dei supereroi.


Anche se fossi completamente vaccinato, ammirerei i non vaccinati per aver resistito alla più grande pressione che abbia mai visto, anche da parte di coniugi, genitori, figli, amici, colleghi e medici.


Le persone che sono state capaci di tale personalità, tale coraggio e tale capacità critica incarnano senza dubbio il meglio dell'umanità.


Si trovano ovunque, in tutte le età, livelli di istruzione, paesi e opinioni.


Sono di un tipo particolare; questi sono i soldati che ogni esercito di luce desidera avere tra le sue fila.


Sono i genitori che ogni bambino desidera avere e i figli che ogni genitore sogna di avere.


Sono esseri al di sopra della media delle loro società, sono l'essenza dei popoli che hanno costruito tutte le culture e conquistato gli orizzonti.


Sono lì, al tuo fianco, sembrano normali, ma sono dei supereroi.


Hanno fatto ciò che gli altri non potevano fare, sono stati l'albero che ha resistito all'uragano di insulti, discriminazioni ed esclusione sociale.


E lo hanno fatto perché pensavano di essere soli, e credevano di essere soli.


Esclusi dalle tavole natalizie delle loro famiglie, non hanno mai visto nulla di così crudele. Hanno perso il lavoro, hanno lasciato affondare la loro carriera, non avevano più soldi... ma a loro non importava. Hanno subito discriminazioni, denunce, tradimenti e umiliazioni incommensurabili... ma hanno continuato.


Mai prima d'ora nell'umanità c'è stato un simile casting, ora sappiamo chi sono i resistenti sul pianeta Terra.


Donne, uomini, vecchi, giovani, ricchi, poveri, di tutte le razze e di tutte le religioni, i non vaccinati, gli eletti dell'arca invisibile, gli unici che sono riusciti a resistere quando tutto è crollato.


Sei tu, hai superato una prova inimmaginabile che molti dei più duri marines, commando, berretti verdi, astronauti e geni non sono riusciti a superare.


Sei fatto della stoffa dei più grandi che siano mai vissuti, quegli eroi nati tra uomini comuni che brillano nell'oscurità."


Christian Blanchon, generale dell'esercito francese

Fonte: https://reseauinternational.net/le-message-du-general-christian-blanchon-rendant-hommage-aux-non-vaccines/

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testo originale:

Ils sont là, à vos côtés, ils semblent normaux, mais ce sont des super-héros.

Même si j’étais entièrement vacciné, j’admirerais les non-vaccinés pour avoir résisté à la plus grande pression que j’ai jamais vue, y compris de la part de conjoints, de parents, d’enfants, d’amis, de collègues et de médecins.

Les personnes qui ont été capables d’une telle personnalité, d’un tel courage et d’une telle capacité critique incarnent sans aucun doute le meilleur de l’humanité.

On en retrouve partout, dans tous les âges, niveaux d’éducation, pays et opinions.

Ils sont d’un genre particulier ; ce sont les soldats que toute armée de lumière souhaite avoir dans ses rangs.

Ils sont les parents que tout enfant souhaite avoir et les enfants que tout parent rêve d’avoir.

Ce sont des êtres au-dessus de la moyenne de leurs sociétés, ils sont l’essence des peuples qui ont construit toutes les cultures et conquis les horizons.

Ils sont là, à vos côtés, ils semblent normaux, mais ce sont des super-héros.

Ils ont fait ce que les autres ne pouvaient pas faire, ils ont été l’arbre qui a résisté à l’ouragan des insultes, de la discrimination et de l’exclusion sociale.

Et ils l’ont fait parce qu’ils pensaient être seuls, et croyaient être seuls.

Exclus des tables de Noël de leurs familles, ils n’ont jamais rien vu d’aussi cruel. Ils ont perdu leur emploi, ils ont laissé leur carrière sombrer, ils n’avaient plus d’argent… mais ils s’en fichaient. Ils ont subi d’incommensurables discriminations, dénonciations, trahisons et humiliations… mais ils ont continué.

Jamais auparavant dans l’humanité il n’y a eu un tel « casting », nous savons maintenant qui sont les résistants sur la planète Terre.

Des femmes, des hommes, des vieux, des jeunes, des riches, des pauvres, de toutes races et de toutes religions, des non vaccinés, les élus de l’arche invisible, les seuls qui ont réussi à résister quand tout s’est effondré.

C’est vous, vous avez passé un test inimaginable que beaucoup des marines, commandos, bérets verts, astronautes et génies les plus coriaces n’ont pu surmonter.

Vous êtes fait de l’étoffe des plus grands qui aient jamais vécu, ces héros nés parmi les hommes ordinaires qui brillent dans l’obscurité.»

Christian Blanchon, général de l’armée française


venerdì 14 aprile 2023

Perchè il nostro corpo si ammala?

 Perché il nostro corpo si ammala?

Per quale motivo profondo le malattie attaccano il nostro corpo?

E' colpa dell'inquinamento?

Dell'errata alimentazione?

Dello stile di vita inadeguato ed inconsapevole?

Oppure ci sono anche significative ingerenze da parte dell'inquinamento della mente, dei "cattivi pensieri" e soprattutto delle "cattive emozioni"?

Ci ammaliamo per caso in quanto un virus o un batterio passava da quelle parti oppure perché il nostro sistema immunitario non ha funzionato come dovrebbe?

Esiste il caso in ogni cosa che "succede" ed influenza la nostra vita?

Oppure, sottotraccia vi è una nostra influenza apportata da piani superiori alla materia, animici?

Queste sono solo una piccola parte delle domande che dovremmo farci allorquando la malattia fa capolino nella nostra vita per poter semplicemente invertire un meccanismo.


Cosa voglio dire?

Se ci ammaliamo e supponiamo che questo evento non sia casuale ma una scelta , non credete che possiamo, analizzando le motivazioni ed il processo, invertire gli "ingranaggi" e auto guarirci?

Sono sicuro di si, l'ho visto centinaia di volte fare e ho anche letto su libri autorevoli ma noi continuiamo a credere che la malattia e la guarigione siano esterne a noi stessi e solo il rimedio o la "benedizione" di altre persone possa salvarci.

Chiedere aiuto è segno di intelligenza ed uno dei passi verso la guarigione, ma chiederlo a chi?

Alla medicina ufficiale allopatica? Quindi affidarci totalmente alla chimica delle medicine?

No forse all'omeopatia? Alla meta-medicina, o alla medicina germanica di Hamer, le 5 leggi biologiche?

Alle altre medicine non ufficiali ( che non ho mai capito cosa vuol dire sto "ufficiale") ?

Forse la medicina tradizionale cinese o magari l'ayurveda, lo yoga e la meditazione?

Magari rivolgendosi al mondo energetico, vibrazionale?

Forse occorre anche consultare qualche sciamano, guaritore, veggente?

Potrei continuare…

Non voglio offendere nessuno e credo fermamente che ognuno sia libero di scegliere in base alle sue possibilità e credenze (se si può dire), insomma nessun pregiudizio e nessun giudizio.

Insomma non esiste solo un metodo di guarigione a quanto si legge sopra ma pochi parlano di auto guarigione.

Eppure gli animali non hanno ospedali o dottori o sciamani o altro e guariscono da soli o no?

Si ritirano dormendo più del solito e facendo digiuno ed il loro corpo si auto-guarisce.

Ovviamente non sempre succede perché dipende dall'entità del danno che il corpo deve riparare, però succede!

E noi che "ci riteniamo" così superiori agli animali, perché non siamo in grado di adottare questi metodi di auto-guarigione o addirittura di amplificarli studiandone di nuovi e di migliori?

Forse non lo sapete ma questo è già stato fatto migliaia, macché, milioni, anzi miliardi di volte.

Non sapere equivale a non guarire ma noi studiamo più volentieri altre cose più importanti come ad esempio come fare più soldi, come investirli per moltiplicarli, come arredare una bella casa grande al meglio, come costruire una piscina, come vestirci in modo più elegante, gli ultimi modelli di auto da corsa ed altre cose fondamentali (l'ho scritte a caso e non si offendano le persone coinvolte, per favore).

Insomma quanto dedichiamo allo studio di noi stessi, come funzioniamo, delle nostre circa 37000 miliardi di cellule che ci compongono, della nostra mente conosciuta e sconosciuta, della nostra energia e vibrazione, della forza del nostro cuore, della potenza del nostro corpo emozionale?

Io non do risposte ma sono bravo a porre domande come avrete capito. Le risposte le cerco per me stesso e le testo su me stesso.

Se vi interessa sapere qualcosa di più contattatemi e facciamoci quattro parole su qualcosa di utile a noi stessi.

Grazie.


https://www.alessandrorlandi.it/mentoring/

https://www.alessandrorlandi.it/l/malattia-e-guarigione/

mercoledì 15 febbraio 2023

Tutto è più facile dopo un massaggio


 

Ci sono momenti in cui siamo costretti a prendere decisioni importanti

magari abbiamo un appuntamento importante, un colloquio di lavoro

un appuntamento con una scelta di vita

e vorremmo essere al top,

ci arrovelliamo nei pensieri o chiediamo consiglio

in verità per la mia esperienza e quella che ho potuto vedere anche con i miei clienti

il miglior modo è essere consapevoli a se stessi

rilassati, concentrati, con una visione lucida,

e per fare questo è opportuno mollare la presa, staccare la spina, ritrovare il proprio centro.

La difficoltà più grande è ritrovarlo, perché, per quante visualizzazioni rilassanti fai, finisci per pensare lì e non riesci a spegnere la mente con altre parole o istruzioni

La via più semplice è cambiare la via. Quando la mente è piena, per la mia esperienza, il miglior alleato è il corpo.

Ecco perché anche in questo caso, un massaggio aiuta, aiuta a riequilibrare e la mente si rilassa per davvero.

Tutte le volte che attraverso il mio accompagnamento di mani e cuore si assiste a questo cambiamento, per me è gratitudine.

Chi si affida a me spesso trova chiarezza.

Ti aspetto 

sabato 11 febbraio 2023

PREVENZIONE e MEDICINE

 


La triade, la trinità, il triangolo del benessere rappresentano schematicamente i tre processi inter-dipendenti che occorrono essere trattati, per trasformare la propria realtà da una serie di fatti che accadono per caso o per cause prevalentemente esterne alla creazione per propria scelta consapevole, attraverso il principio di PREVENZIONE.

Siamo sempre stati abituati ed educati ad un tipo di benessere (inteso come ricerca della salute psico-fisica) che si creava attraverso l’ESTERNO, con il nostro stile di vita, la dieta, ecc ed allo stesso tempo si poteva ottenere solo con l’apporto della medicina ufficiale e quindi con i consigli dei dottori di varie specializzazioni.

Non abbiamo mai avuto l’esperienza di qualcuno che ci vedesse come persona ma sempre come MALATO, come malattia da curare.

Con questa premessa la ricerca dei rimedi passa attraverso la sintomatologia e tutto quello che ne consegue a livello medico, che tutti noi ben sappiamo ed abbiamo sperimentato, è che si tratta di un BUSINESS basato sulla elargizione massiva di medicine.

Questo non significa che la medicina ufficiale sia tutta da buttare via, anzi!

Io credo che sia arrivato il momento di un salto di qualità in cui la prevenzione, i saperi millenari dell’oriente come la medicina cinese, l’ayurveda, lo yoga, i massaggi ed altre numerose discipline bio naturali creino un’interazione di tipo collaborativo con la medicina ufficiale creando un nuovo tipo di medico, aperto ad ogni conoscenza e soprattutto concentrato sul vero soggetto che non è la malattia ma LA PERSONA.

lunedì 30 gennaio 2023

Cosa vuol dire essere liberi?





 Cosa vuol dire essere liberi?

Essenzialmente significa essere se stessi, togliersi le maschere, le corazze interne ed esterne che ci hanno appiccicato da quando siamo nati ed esprimere una scelta consapevole che viene dall'unione del cuore, dell'anima e dalla ragione.

La libertà non arriva quindi dall'esterno ma è una tua scelta.


Quando sei inconsapevole delle tue scelte tutto questo non ha senso, non può essere capito e quindi non sei altro che una foglia al vento, spinta da forze sconosciute che vengono attribuite al destino, a entità che decidono per noi.

Un essere libero lo riconosci subito: le sue scelte sono svincolate dall'effetto che hanno sulla convenienza o meno e soprattutto sul giudizio degli altri.

Quando una scelta consapevole viene presa da un essere libero è di una lucidità imperturbabile e viene accolta dal cuore come naturale, come vera, come emozione pura, energia alta e purissima.

Nessuno può togliere la libertà ad un essere libero. Neppure uccidendolo.

Grazie a tutti gli esseri umani liberi, che non si piegano alle scelte di convenienza.


https://www.alessandrorlandi.it/l/gennaio-2023/

venerdì 20 gennaio 2023

Stress da lavoro: cosa provoca e come affrontarlo


 

Come combattere lo stress? E' una domanda che ci siamo posti almeno una volta, di fronte a tensioni che ci hanno portato disagio e vicini al nostro limite emozionale e mentale. 

Lo stress da lavoro correlato sta diventando sempre di più una problematica che impatta negativamente sia sulla salute delle persone che, economicamente parlando, sulle performance delle aziende.

Una frase del famoso economista americano Peter F. Drucker recita "un'azienda o qualsiasi tipo di organizzazione, ha soltanto una vera risorsa: le persone". Non si tratta di motivare impiegati annoiati o poco performanti, ma si parla di riconoscere e valorizzare risorse, quelle  che ti permettono di avere un risultato.

Ecco perché lo stress da lavoro correlato può diventare un vero problema, sia per chi lo subisce, sia per chi ne è "causa" nelle aziende o nelle altre organizzazioni, dove viene posta poca attenzione nella gestione professionale delle risorse umane.

Uno stress da lavoro prolungato, provocato soprattutto da un eccessivo carico, da un contesto organizzativo precario, disorganizzato (con scarsa chiarezza dei ruoli e richieste contrastanti), da mancanza di coinvolgimento da parte dei colleghi e addirittura da mobbing, può portare la persona verso il cosiddetto burnout (letteralmente bruciato, esaurito), una condizione di disagio che si manifesta principalmente nella difficoltà ad adattarsi al cambiamento ed in una conseguente sensazione di maggiore vulnerabilità.

Puoi individuare alcuni segnali fisici e psicologici da non sottovalutare e con cui  puoi monitorare la presenza del burnout; dal punto di vista fisico si possono manifestare, ad esempio, questi sintomi:

  • disturbi del sonno e insonnia oltre che una sensazione di stanchezza
  • inappetenza e/o disturbi alimentari
  • cefalee
  • disturbi intestinali e gastrici
  • disturbi di tipo muscolare dovuti alla tensione e la conseguente postura errata  

Dal punto di vista psichico:

  • perdita di fiducia nelle proprie capacità
  • distacco, disinteresse e insoddisfazione
  • senso di impotenza, di frustrazione, fallimento
  • perdita di interesse, isolamento, chiusura
  • attacchi di panico, ansia, note depressive.  

Alla luce di quello che abbiamo appena letto sopra appare evidente che si tratti di una questione veramente importante e complicata da gestire, sia in aziende e organizzazioni di piccole dimensioni, sia in grandi multinazionali.

Ma torniamo al punto centrale: chi deve affrontare questo tipo di disagio, come può porsi dinanzi alla comparsa di tutti o di alcuni sintomi?


Il metodo della consapevolezza emotivo corporea può diventare uno strumento utile per chi ricerca il suo equilibrio psicofisico.  Trovare un'armonia nelle tre parti in cui possiamo dividere la persona (psiche, struttura e chimica), ti può aiutare a fare i primi tre passi e poi ad affrontare l'analisi fatta, trovando varie soluzioni personalizzate.

La prima cosa è appunto la consapevolezza del problema e poi lo step successivo, a mio parere è farti aiutare, cercando di vedere le diverse prospettive.  La struttura, ovvero il corpo, non mente mai e quindi se accusi qualche sintomo non cercare di reprimerlo, bensì affronta al più presto la situazione.

Il meccanismo fornito dalla psiche potrebbe essere quello che dice "stringi i denti, che cosa vuoi che sia, è solo lavoro!" oppure, al contrario, "non ne posso più, non riesco a reggere la situazione!", ma  in mezzo a queste due risposte c'è un mondo più grande.  Non esiste un modo giusto ed uno sbagliato, ma soltanto il tuo modo, quello che ti suggerisce la mente, in base a quello che hai assorbito durante la tua vita come esperienze, abitudini, condizionamenti, insegnamenti o altro ancora, se ti affidi all'ispirazione, usando le tue capacità intuitive.

Se il corpo non mente mai, la psiche e le emozioni non remano sempre a tuo favore quando devi affrontare situazioni del genere, perché "pescano" dal passato situazioni simili e tendono a dare risposte univoche a problemi diversi.  Il nostro sistema mentale è stato impostato dall'evoluzione per avere il miglior risultato con il minimo sforzo e quindi tendiamo ad affidarci alle abitudini, a percorsi neurali affidabili e certi, quelli che alcuni chiamano anche come "zona di comfort".   

Occorre quindi, come dicevo prima, farsi aiutare per avere diverse angolazioni, soprattutto per poter evolvere la nostra personale prospettiva, cercando di elaborare il problema con modalità nuove, laterali, senza farsi sommergere dalle emozioni.

Quello che posso consigliare dal mio punto di vista è in sintesi questo:

  • prendere consapevolezza e decontestualizzare la problematica da tutto il resto,  cambiando prospettiva in modo che non interferisca con tutta la tua vita
  • cercare di farti aiutare da qualcuno che ha già fatto il percorso, magari avendolo vissuto anche in prima persona e di cui ti fidi
  • parlare con questa persona cercando di trovare nuove strade per la soluzione dei problemi, diverse da quelle già proposte dalle tue "abitudini"e che non si sono rivelate funzionali
  • cercare di rilassarti con un bel massaggio anti stress, creando sempre più spesso "un tuo momento speciale"
  • trovare un allenamento fisico che ti faccia rilassare ed allo stesso tempo concentrare nella pratica estraniandoti da ogni altra cosa
  • usare la meditazione e la respirazione consapevole per cercare di gestire le emozioni

Spero di esserti stato utile con questi argomenti e piccoli spunti.

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