sabato 29 luglio 2023

Naturalità, un'attitudine da recuperare attraverso la pelle

 


Una delle qualità che abbiamo perso nell'attuale vita moderna è proprio la naturalità, il contatto con il nostro corpo, come camminare scalzi su un prato o immergere i piedi nudi sulla sabbia di una spiaggia...

e perché no... magari correre nudi e buttarsi in mare

scalare una montagna senza aspettativa, godendosi il viaggio respirando aria pura in contatto con animali e piante intorno a noi…

Ma mi rendo conto che nella vita di tutti i giorni e nella nostra quotidianità scandita dalle regole sociali, vivere la naturalità nello stato puro e indisciplinato del termine diventa davvero difficile.

Però ci sono alternative e fa parte della mia visione e della mia missione trovarle e portarle al prossimo per quanto mi è possibile.

Una di queste alternative che è nelle mie possibilità è sicuramente il massaggio.

Ti potrà sembrare scollegato da quello che ho appena scritto, ma credimi che il massaggio si avvicina moltissimo al contatto profondo con la natura, la natura umana attraverso una parte sensibilissima del nostro corpo.

Questa parte è qualcosa a cui non pensi, che magari dai per scontata eppure è davvero importante.

Sai che cos'é?

È la pelle.

Ma cos'è la pelle?

La risposta giusta è che è l'organo più esteso del nostro corpo.

E' costituito da due tessuti molto importanti:l'epidermide ed il derma che insieme formano la cute.

L'epidermide è un epitelio di rivestimento esterno che ha soprattutto una funzione di protezione: attraverso sebo, sudore e detriti si forma uno strato di protezione contro gli agenti esterni.

Il derma invece è un tessuto connettivo denso, ricco di fibre nervose libere che ricevono e trasmettono la sensibilità dolorifica e ricco di corpuscoli che a loro volta ricevono e trasmettono sensibilità attraverso il tatto, la pressione, il caldo ed il freddo.

Inoltre il derma, essendo ricco di fibre di collagene ed elastiche ed essendo anche molto compatto , fornisce una difesa contro gli urti meccanici, nel senso che reagisce assorbendo eventuali traumi, facendoli filtrare il meno possibile a protezione dei preziosi organi che contiene.

Poco al di sotto si trova il tessuto trofico lasso e quello adiposo che formano il tessuto fibroadiposo che ha numerose importanti funzioni come:

- difesa dalle infezioni grazie alle cellule "spazzino", come i linfociti e i macrofagi)

- riserva energetica grazie alle cellule chiamate adipociti

-termoregolazione nel senso che isola dal caldo e dal freddo

-sostegno perché "supporta" i vasi sanguigni e le strutture nervose, oltre a costituire il piano di

scorrimento per il tessuto muscolare sottostante ( la cosiddetta fascia )

-scambio di sostanze tra sangue e tessuti.

Ora è più chiaro il perché la cosiddetta "pelle" assume un enorme importanza per la nostra vita.

Oltre a trasmettere al nostro interno tutte le informazioni e a gestire la sensibilità verso il mondo esterno, ci difende da esso.


Non è solo e semplicemente questo ma molto di più e proverò a condensarlo in poche righe:

Come ci ricorda il famoso studioso dell'epigenetica Bruce Lipton (autore di diversi libri tra cui "la Biologia delle Credenze", Macro Edizioni) è proprio l'ambiente a creare la manifestazione . L'ambiente è energia/vibrazione che può essere sia chimica che strutturale, ma anche e soprattutto mentale (basti pensare al famoso effetto placebo).

La pelle è comunque il nostro involucro più esterno che entra a contatto con l'ambiente e quanto all'ambiente interno, Bruce Lipton ha posto attenzione sulla membrana cellulare che non è altro che la pelle delle cellule.

Come puoi capire la pelle è molto di più di un rivestimento e gioca un ruolo fondamentale per il suo contenuto, proprio come la membrana delle cellule rappresenta di gran lunga un'importanza superiore rispetto al nucleo, contenente il famoso dna. La membrana permette la comunicazione con le altre cellule e quindi la vita stessa.

E ora che lo sappiamo torniamo alla pelle del corpo come portale per il benessere e per la naturalità di cui parlavo all'inizio.

La pelle vuole carezze, vuole aria pulita, la pelle vuole far respirare il tuo corpo e l'essere che il corpo ospita.

Ecco perché sfiorare la pelle durante un massaggio è un viaggio meraviglioso che permette contatti speciali, inusuali che permettono alla persona di uscire rinnovata, piena di nuova energia e aperta ad attivare l'auto-guarigione.

L'approccio giusto per "entrare in questo mondo" è la presenza totale, un modus meditativo e di estrema attenzione, ascolto e amore, lasciarsi trasportare nel flusso dell'energia di quel momento: creato ad arte con tanti anni di preparazione.

Prova ad accarezzare il tuo corpo con l'amore puro

Prova a sentire quanto la tua pelle sente

Prova a fare tutto questo senza giudizio

prova e poi prova a immaginare quando affidi la tua pelle ad una carezza profonda che nutre le cellule e armonizza l'essenza...

questo per me è massaggiare corpo e anima delle persone.

sabato 15 luglio 2023

Costanza e perseveranza per i risultati

 


Costanza e perseveranza per i risultati


Se il vostro nutrizionista vi consigliasse una dieta la fareste solo per un giorno o due e poi continuereste a mangiare quello che capita?


Se il vostro medico vi prescrivesse una serie di antibiotici dopo un'operazione chirurgica ne prendereste due o tre e buttereste via la scatola?


Per avere dei risultati apprezzabili sono necessarie costanza e perseveranza attraverso la motivazione, nonché consapevolezza della situazione contingente, energia per passare all'azione.


Cercare la cura solo quando si presenta il dolore può portare numerose difficoltà alla vera guarigione: probabilmente si riuscirà ad attenuare il sintomo ma la causa scatenante sarà sempre in agguato e tornerà sicuramente.


Vale per tutti i tipi di cura che possiamo avere di noi stessi.


Parlo di questo perché vedo spesso molte persone che vengono da me per un massaggio spinte da un dolore, una contrazione, un problema di stress e vogliono rilassarsi…
Ogni vera cura di se stessi nasce da un percorso di consapevolezza, cura e risultato , il tutto condito da costanza e perseveranza e ci vuole tempo e dedizione per vedere una vera trasformazione.


Per questo motivo consiglio spesso ai miei clienti di prenotare un percorso e non fare dei trattamenti sporadici nel momento di bisogno, la prevenzione è l'arma più possente per arrivare al benessere e curare il suo contrario.


Sono pochi che lo comprendono, pochi ma buoni come S., over 70, che è un vero esempio: nonostante l'età e nonostante la lontananza dal mio studio, due volte al mese fa un viaggio per venire da me.

 
I risultati si vedono perché ha scelto di compartecipare attivamente al suo benessere.


Spero di vedere sempre più S. non solo da me, ma in generale nel mondo.


domenica 2 luglio 2023

Julian Assange libero!



 Non so se conoscete la storia di questo giornalista australiano.

Occorre solo scrivere il suo nome su una ricerca ed avrete molte cose da leggere, ma fate attenzione alle fonti perché la così tanto sbandierata libertà o democrazia ormai sembra più una cospirazione da film di fantascienza.

Probabilmente ne avevate solo sentito parlare in modo molto stringato, visto che il giornalismo “ufficiale” (che ormai non si può definire più tale ma solo propaganda) resta muto di fronte ad uno scaldalo di proporzioni enormi.

Le colpe di questo giornalista pluripremiato precedentemente per il suo lavoro sono quelle di aver diffuso una documentazione tramite un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro denominata “Wikileaks” in cui alcune cosiddette “fughe di notizie” inchiodano gran parte dei governi occidentali e non, di fronte alle loro responsabilità per scelte e decisioni a dir poco dubbie.

Il motto di questa organizzazione è: “«Tre cose non possono essere nascoste a lungo: la Luna, il Sole e la Verità.»
(Siddhartha, citato nella prima pagina di Wikileaks)”

Domani 3 luglio 2023 sarà il 52 compleanno di Julian ed è dal 2019 che giace in una prigione britannica di dubbia fama, tra ricorsi e tentativi di insabbiamento.

Nel frattempo Julian si è spostato con Stella Moris durante la sua “ora d’aria” nel carcere di massima sicurezza di Bermarch ed ha avuto un figlio ma può vederlo solo da un vetro, perché?

Essere un giornalista e diffondere notizie tenute segrete è una colpa?
Allora siamo tutti colpevoli e nessuno può ritenersi innocente a questo mondo!

Perché la tv italiane ed i giornali non parlano mai di questo?
Ci siamo abituati forse a subire senza reagire quando i governi che si autodefiniscono “democrazie” decidono che una notizia non debba essere diffusa mentre un’altra si?

Non so rispondere ma dico solamente che molte persone non conoscono questo nome e non sanno nulla di questa vicenda e questo è colpa sia di chi cerca di non diffondere la notizia, ma ancora di più di chi non cerca di capire se il mondo in cui vive è vero oppure una montatura mediatica, o ancor di più una specie di ologramma inscenato ad arte per distrarci dai veri temi che dovrebbero impegnare la nostra mente ed il nostro cuore.

Il nostro governo nel 2021 ha bocciato una mozione in parlamento per riconoscere lo status di “rifugiato politico” a Julian. Che strano vero? Potete leggere qui sotto un articolo con tutti i dati e l’esito del voto.
Forse questo succede in quanto non viviamo letteralmente in un paese libero ma in una colonia degli USA?

Il fatto che Julian sia incarcerato in Gran Bretagna è a dir poco incredibile, se pensiamo che questo paese si fa lustro di essere il simbolo della libertà di parola ed espressione , (vedi “Speakers’ Corner) nonché fa credere di essere una delle più evolute ed antiche “democrazie” del mondo occidentale.

Ormai l’estradizione negli USA è stata decisa dal governo britannico nonostante i ripetuti appelli provenienti da diverse fonti, anche autorevoli e internazionali.

Non possiamo scordarci di Julian Assange, di una persona che da quasi 5 anni giace in una prigione di massima sicurezza solo per aver fatto il suo dovere di giornalista: diffondere notizie.

Non possiamo non lottare per lui, altrimenti dalla mattina alla sera come possiamo guardarci allo specchio?

Alessandro Orlandi

sabato 24 giugno 2023

Massaggio Tradizionale Thailandese: cosa è e dove farlo a Genova



 In questo articolo ti presento il massaggio thailandese, un trattamento che puoi fare anche a Genova, senza attraversare l'Oceano.

Il massaggio tradizionale Thailandese è un'arte conosciuta anche come Nuad Boran o Nuad Bo Rarn, che significa"massaggio antico" o anche "toccare per guarire", infatti questa disciplina vanta oltre 2500 anni di storia e affonda le sue radici in svariati campi come:

- medicina ayurvedica indiana;

- sistema medico tradizionale cinese;

- filosofia e pratica dello Yoga

- conoscenze su erbe, minerali e discipline mediche antiche.

Secondo la leggenda il precursore del massaggio tradizionale thailandese è un dottore ayurvedico di nome Jivaka Kumar Baccha, che ancor oggi si onora e riconosce in Thailandia come il padre della medicina.

Conosciuto anche come Shivago Komarpaj, si narra che fosse il medico personale dello stesso Gautama il Buddha e, siccome furono proprio i monaci buddhisti a portare avanti per migliaia di anni la pratica medica da lui insegnata, la cultura thailandese buddhista incorporò questa tradizione, preservandola ancora di più che la sua terra di origine, ovvero l'India.

Al di la dei vari stili ( del sud e del nord) e delle varianti che vengono personalizzate da ogni maestro i pilastri su cui si poggia questa antica arte di prevenzione e cura sono questi:

- il trattamento dei meridiani energetici (detti Sen) per sbloccare i nodi e far rifluire ed equilibrare l'energia

- la manipolazione tramite lo stretching passivo in posizioni simili alle Asana dello Yoga

Una buona sessione di questo trattamento dura almeno 1 ora e mezza e può durare fino a tre ore nel caso in cui ci siano da approfondire alcune zone.

In ogni caso, come ogni pratica olistica, vale il principio aureo della prevenzione, ovvero avere una sana abitudine settimanale (se non giornaliera), dedicando qualche ora alla cura di se stessi e all'interezza della propria essenza ( corpo, mente e spirito).

La storia del massaggio Thailandese è fortemente legata a quella del Buddhismo e si è radicata nel tempo nei monasteri: per questo esiste anche una parte fortemente spirituale.

Questo aspetto si esprime soprattutto attraverso il cosiddetto "Metta", lo spirito di intenzione di cura e guarigione del praticante del massaggio verso il ricevente: un'intenzione fortemente legata ai principi di compassione ed inter-essere fra tutti noi ed il tutto.

A livello pratico la sessione viene svolta su un materassino non troppo morbido ma molto comodo ed il ricevente è interamente coperto dai vestiti (a meno che non sia estate e caldo umido) in quanto non vengono usati oli o creme.

Non si utilizzano solo le mani ma anche i piedi, i gomiti e le ginocchia, esistono tecniche lenitive come stiramenti gentili ed energizzanti oppure stimolanti come la digitopressione.

Una serie di tocchi, pressioni, dondolii e stretching diventano un viaggio completo dove il ricevente trova diverse sensazioni: a volte molto piacevoli e rilassanti, a volte stimolanti e leggermente dolorose (si tratta di un lieve dolore terapeutico) ed infine armoniche e meditative.

La pressione di diversi punti nelle linee Sen stimola il ri-equilibrio dell'energia ed il suo flusso attraverso il corpo ed, attraverso la guida del massaggiatore nelle varie posture di stretching passivo, viene altresì stimolato il sistema nervoso calmando lo stress e le tensioni.

Con il rilascio delle stesse, sia superficialmente che in profondità, il corpo e la mente del cliente si educano ad una nuova dimensione migliorando la postura del corpo e portando il sistema parasimpatico verso la versione "riposo e recupero di energie" e non quella di "scappa e combatti".

Ogni parte del corpo viene trattata e non si lascia nulla al caso, in quanto la nostra struttura contiene una miriade di punti di riflessologia: si parte da ogni singolo dito del piede fino ad arrivare alla punta della nostra testa.

Il risultato di una sessione di questo trattamento è molto difficile da spiegare a parole, ma forse i famosi lottatori dello stile thailandese " Muai Thai" rendono l'idea: essi si sottopongono a particolari versioni di questo massaggio proprio prima del combattimento per attivare ed energizzare al massimo le funzioni del corpo ed, allo stesso tempo, calmare la mente e pacificare lo spirito.

Tra le problematiche che vengono attenuate si possono elencare, ad esempio:

  • asma, bronchite

  • malattie cardiocircolatorie

  • nausea

  • naso chiuso

  • problemi agli occhi, naso, gola

  • depressione

  • disagi del sistema urogenitale

  • impotenza, incontinenza, eiaculazione precoce

  • mestruazioni irregolari o assenti

  • problemi di tensioni facciali

  • difficoltà digestive

  • dolori muscolari e lombari e problemi legati all'artrite

  • mal di schiena, cervicale

Tra i numerosi benefici apportati da questa tecnica completa si possono elencare, ad esempio:

  • migliore postura e maggiore flessibilità

  • rafforzamento del sistema immunitario

  • rimozione di tossine apportate durante l'attività sportiva o per posture errate

  • miglioramento della circolazione sanguigna nei tessuti e riduzione della pressione

  • rallentamento del processo di invecchiamento e aumento della percezione del corpo e della sua energia

Nella cultura thailandese questa è un'arte, un'arte quotidiana diventata così profondamente parte dello stile di vita che ci sono luoghi ove viene esercitata ovunque, dalla stazione del treno, alle strade, al parco sotto casa, oltre a botteghe dove si pratica in ogni parte del territorio.

Nonostante l'oscurantismo apportato nel novecento da parte della medicina allopatica, ultimamente il governo thailandese ha reinserito questa pratica nel sistema medico ufficiale, anche se in modo standardizzato.

Oggi ci sono stati importanti passi avanti:

- nel 2019 il Massaggio Tradizionale Thailandese è stato inserito dall'UNESCO come patrimonio culturale protetto.

- e in questi ultimi decenni questa pratica è stata abbracciata da tantissimi medici ed osteopati e si è creato un forte interesse in tutto il mondo per lo sviluppo di nuove integrazioni.

Se vuoi far parte di questo sviluppo, prova almeno una volta una sessione di massaggio tradizionale thailandese!

Puoi provare con me:

Massaggio Tradizionale Thailandese a Genova



giovedì 25 maggio 2023

Energia vitale e campo pranico individuale


 Esistono tanti nomi in diverse tradizioni di ogni parte del mondo che esprimono le modalità e gli strumenti dedicati alla guarigione e all'auto guarigione.

Solo per citarne alcuni: il prana dello yoga, il chi del taoismo e nella medicina tradizionale cinese denominato anche ki in giapponese anche con l'ideogramma reiki, l'energia orgonica di Willelm Reich, la materia subtilissima di Newton, l'archeus di Paracelso, l'energia del risveglio della kundalini della tradizione indù e tante altre.

Si tratta solo di nomi ma ciò che conta è che si parla di "energia vitale", un'energia che può essere incanalata ed usata a scopo terapeutico tramite la pranoterapia o altri metodi.

Senza entrare nello specifico di come quest'energia faccia parte integrante di tutto quello che ci circonda e di come ci influenza, mi soffermo sul fatto che il nostro equilibrio psico fisico è molto legato ad essa: il nostro equilibrio è legato in modo imprescindibile al nostro "campo energetico o pranico".

La malattia ha cause endogene o esogene, ma sempre è legata all'armonia tra il nostro campo pranico e la fisiologia della nostra struttura, così come la psiche ha un legame profondo con la struttura e le emozioni.

Questo non significa che il modo migliore per guarire da qualsiasi squilibrio che crea un problema fisiologico sia un trattamento di tipo energetico, ma credo che non si possa pensare solo ad un tipo di medicina: la medicina che "tratta" i sintomi attraverso la somministrazione di farmaci, senza tener conto delle cause a monte che hanno scatenato il disequilibrio.

Il metodo migliore potrebbe essere un metodo integrato fra medicina tradizionale ed energetica, dove le due modalità diventano una squadra vincente per ripristinare l'omeostasi del nostro sistema.

Questo può essere applicato quando il disequilibrio ha già creato la malattia, anche se il metodo migliore rimane sempre la prevenzione.

Per prevenire l'insorgenza di qualsiasi problema possiamo occuparci sempre dell'equilibrio curando tre aspetti:

- mente

- chimica (sia fisiologica che emozionale)

- la struttura e quindi il corpo

Per quanto riguarda la mente possiamo lavorare sulla nostra consapevolezza cercando di dirottare i pensieri compulsivi automatici verso qualcosa che noi scegliamo, qualcosa che ci aiuti ad arrivare a buone abitudini e buoni pensieri, eliminando il più possibile ciò che ci crea pesantezza e ci porta verso basse vibrazioni, cercando invece di dare spazio ad alte vibrazioni e leggerezza.

Per quanto riguarda la chimica, intesa anche come energie che assorbiamo dall'esterno, è necessario lavorare su due fronti: la respirazione e l'alimentazione.

Inutile dire che una buona e sana alimentazione non può fare altro che aiutarci a stare bene, ma anche il modo in cui "assorbiamo" il prana (l'energia vitale) attraverso la respirazione non è da meno. La respirazione può essere migliorata con esercizi mirati come, per esempio, lo yoga, il pranayama, il chi kung, il tai chi chuan, solo per citarne alcuni.

In questa interessante illustrazione che vedi sopra, attribuita al famoso filosofo, mistico, scrittore e tanto altro Georges Ivanovič Gurdjieff di origine greco-armena (1877-1949) possiamo vedere quanto siano importanti anche le EMOZIONI nel trovare un'armonia, anche quando preserviamo la salute tramite la prevenzione.


Sono proprio le emozioni a dare la spinta energetica alla carrozza del nostro sistema anche se alla guida c'è la mente.

Spesso però questa guida viene meno, nel momento in cui le emozioni prendono il sopravvento e la nostra psiche non è abbastanza forte per poter controllare la situazione: la mente non è stata sufficientemente addestrata per farlo, i cavalli cominciano a correre a briglia sciolta e non li riusciamo a fermare.

Nella nostra vita di sicuro è capitato di vedere emozioni "venir fuori" in modo irruento e senza controllo e che cosa succede?

Quasi sempre il risultato non porta alcun vantaggio, anzi.

Le emozioni hanno l'effetto di problemi irrisolti, come quelli del nostro passato (ed anche della vita dei nostri avi), problemi che rimangono sepolti dentro il nostro corpo e la nostra mente.

Essi non aspettano altro che un messaggio esterno per ri-attivarsi creando nel nostro sistema un corto circuito, in cui viviamo una situazione del passato che non esiste più, come se l'avessimo davanti.

Si tratta di un vero e proprio teatro in cui veniamo teletrasportati.

Succede perché non abbiamo risolto alcuni conflitti interiori con persone o situazioni e quindi si ripresentano, in modo che possiamo capirle e risolverle.

Questo è, anche se non conosciamo questo meccanismo e finiamo per arrabbiarci con chi abbiamo di fronte, come se fosse lui a scatenare questo teatro infinito.

Questi sono alcuni degli effetti delle emozioni, ma manca ancora una parte: la struttura: il nostro corpo fisico.

E quando parliamo del corpo ci viene subito in mente il consiglio che tutti ci danno: fare esercizio fisico costante.

Ottimo consiglio anche se non è l'unico. Un altro modo di prendersi cura sia della struttura fisica che di quella energetica è, infatti, il massaggio.

Alcune tecniche di questa meravigliosa disciplina sono utili a sentirsi più vivi, energetici e rilassati con benefici effetti sulla parte fisiologica.

Esempi concreti?

Il massaggio favorisce molti processi come l'aumento dell'attività circolatoria nei tessuti, il rafforzamento del sistema immunitario, la diminuzione della pressione arteriosa, il miglioramento della flessibilità dei tessuti, delle fascia e della muscolatura, eliminando le tossine, nonché la produzione di sostanze come la serotonina e l'ossitocina, che ci rendono più calmi e rilassati.

La verità è che la nostra "macchina meravigliosa" ha bisogno di essere stimolata da una armonica routine dove si coltiva l'esercizio fisico, il riposo, la meditazione, il massaggio, ma soprattutto la consapevolezza corporea, come una presenza capace di analizzare quello che sta succedendo in modo sistematico e costante.

La consapevolezza corporea riduce considerevolmente quelli che noi chiamiamo incidenti per distrazione, come prendere una storta camminando o fare uno sforzo e provocare traumi al nostro corpo, se non peggio come gravi ferite o danni arrecati anche ad altri.

Questo ci può dare un assaggio di come sia importante avere una costante presenza di se e di quello che abbiamo intorno, non solo per vivere meglio, più leggeri e con gioia ed in salute ma anche più in armonia con la natura e tutto ciò che rappresenta.


https://www.alessandrorlandi.it/l/energia-vitale-e-campo-pranico-individuale/

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