giovedì 14 novembre 2024

Gli animali e noi



Gli animali e noi


Noi siamo noi e gli animali sono animali, o no?


Io li vedo come qualcosa di fantasticamente perfetto, così come gli alberi, i fiori, le rocce, i cristalli, il mare, il cielo, il prato, il vento, il fuoco... (e potrei continuare per pagine e pagine).


Un falco che sorvola la montagna, un'aquila che si libra nell'aria, un branco di delfini che saltano sulle onde, un gruppo di cavalli selvaggi che corrono su una pianura, un leone che si prepara ad un salto, un grillo che salta nell'erba sono tutte immagini che (se chiudete gli occhi) vi fanno ritornare bambini, come se li vedeste per la prima volta.


Gli animali vivono il presente ed i loro bisogni sono pratici ed immediati, la schiacciante logica della loro semplicità ci lascia senza parole.


Per questo io li amo dal più profondo del cuore e non riesco più a cibarmi di loro da più di 20 anni.


Non potrei più farlo non perché mi sia imposto una regola etica bensì non riesco a fare altro, non riesco, mi viene da piangere a pensarci.


La mia vita ha un valore immenso come quella di tutti voi che mi leggete, ma anche la loro perché in fondo siamo tessere di uno stesso mosaico.


Noi "sapiens" abbiamo creato cose meravigliose e continueremo a farlo ma anche spaventose distruzioni:

anche questo ha una sua schiacciante logica,

ma non è semplice.

 

lunedì 11 novembre 2024

L'istante Santo

 

L'istante santo

Possiamo arrivare ad un livello di comprensione e sapere che supera il sapere stesso e non dobbiamo fare nulla.

Non serve andare sull'Everest o leggere una biblioteca intera, anche se può aiutare.

Mi basta essere totalmente connesso ed arrendermi a quello che mi accade, arrendermi totalmente…

praticamente non ci sono più,

non esiste più quel chiacchiericcio


e navigo in un silenzio immenso, immerso in una luce senza tempo e luogo.

Sono attimi di un istante santo.

Sono collegato alla totalità: sono allo stesso tempo figlio, fratello e padre e quel Figlio mi sta accanto così vicino che lo potrei quasi toccare

Ed ecco che mentre sorrido e mi compiaccio di questo risultato allungando la mano per farlo…


Tutto sparisce

e ritorno nel fango dov'ero prima

e non mi capacito.

Sta arrivando la tristezza ma non la mando via, la accolgo ma in un altro modo:

chiudo gli occhi,

mi ascolto nella nebbia

mi ricordo di sorridere

e la calma ritorna piano.

Grazie Spirito Santo che non mi hai abbandonato.




lunedì 4 novembre 2024

Esplorazione e connessione

 


Esplorazione e Connessione


Un Nuovo Spazio per la Walking Coaching

Sabato pomeriggio, ho seguito il richiamo di esplorare un nuovo angolo della mia città, Genova, alla ricerca di un luogo speciale per la walking coaching,
un posto dove immergersi nel silenzio e nella natura, lasciando indietro il rumore della città.

Il posto ideale deve essere immerso nella natura ma anche facile da raggiungere senza viaggi troppo lunghi e faticosi ed avere alcune caratteristiche peculiari che si adattano a questa particolare modalità di ascolto ed ideazione.

Ho trovato ciò che cercavo in un’antica villa appartenuta alla famiglia Doria, un gioiello nascosto tra alberi secolari e spazi aperti che sembrano sussurrare storie antiche.

Passeggiando tra i sentieri, respiravo l’aria profumata di campagna, quel profumo che sa di libertà e di rinascita, e ogni passo sembrava guidarmi verso una nuova intuizione.

L’atmosfera era calma, densa di energia, ideale per momenti di riflessione profonda e di connessione interiore.

Questo luogo, con i suoi angoli silenziosi e la sua armonia naturale, sembra perfetto per chi desidera intraprendere un percorso di crescita attraverso la walking coaching.
È un ambiente che facilita il dialogo con se stessi, dove l’anima può camminare in libertà, risvegliando pensieri nuovi e lasciando spazio alla trasformazione.

Alcuni alberi sono così alti che faticavo ad alzare il collo per vederne la cima ed il sole che filtrava dalle fronde più alte creava dei giochi di luce fantastici, che stuzzicavano la fantasia e portavano ispirazione per trovare la nostra strada maestra.

Non vedo l'ora di accogliervi qui e camminare insieme, tra questi alberi antichi e questa pace che parla al cuore.

domenica 3 novembre 2024

Il tabù della morte

 


Il Tabù della Morte

Il tabù della morte è un’ombra che ci segue ovunque, eppure ci illudiamo di poterla evitare, di non doverla affrontare mai davvero.

Parlarne ci sembra scomodo, ci fa sentire vulnerabili.

Non siamo abituati ad averla dietro di noi ad un passo alla nostra sinistra per tutta la vita.

Ma forse, a renderci davvero fragili non è la morte stessa, bensì la paura di ciò che non osiamo vivere.

Abbiamo imparato a temere la fine e a stringerci disperatamente alla vita senza mai abbracciarla fino in fondo.

Viviamo trattenendo il respiro, come se ogni attimo ci fosse dovuto, come se la fine fosse una minaccia e non un invito a risorgere.

La morte è la nostra più grande maestra. Come ogni ombra, anzi, come Regina delle Ombre.


Ogni giorno, con il suo sussurro silenzioso, ci spinge a chiederci: "Cosa resta quando tutto il superfluo svanisce?"

Ogni passo verso la consapevolezza ci porta a capire che la morte non è solo la fine del corpo, ma è anche lasciar andare l’ego, le paure, la colpa e i limiti auto-imposti. Abbracciare questo tabù è il primo passo verso la libertà, una porta spalancata sulla nostra vera essenza.

In molte tradizioni spirituali, come lo sciamanesimo, la morte è vista come un ponte tra i mondi, un passaggio di trasformazione e rinascita. È una sfida ad accettare l’impermanenza, a liberarci delle zavorre e a camminare nella vita come esseri autentici.

Allora, cosa sarebbe la vita senza il tabù della morte?
Forse, sarebbe più piena, più vera? Non credo perché senza una fine certa ogni bellezza diverrebbe sempre più tiepida fino a sparire nella noia… pensate se fossimo esseri che vivono millenni.

La morte, se la lasciamo parlare, ci insegna a vivere senza rimpianti, a liberarci da ciò che non ci appartiene e a trasformare ogni respiro in un atto di coraggio.

E con coraggio possiamo prendere in mano la nostra vita, liberarci dalla colpa e dare spazio all'amore più grande che ci sia.

Foto di Ricardo CL: https://lnkd.in/dG-umYD5

giovedì 31 ottobre 2024

La festa dei morti - Dia de los muertos


 

Foto di Luis Miranda da Pixabay (Grazie)

La festa dei morti - Día de los muertos


In Messico oggi si festeggia la festa dei morti, in spagnolo "Día de los muertos o Día de muertos" una celebrazione relativa al ricordo dei defunti di origine precolombiana che coincide con la festività cattolica, ma non è la stessa cosa.


Se avete visto il film di animazione "Coco" sapete di cosa sto parlando.


Non è una semplice festa segnata sul calendario ma viene profondamente vissuta in ogni famiglia con riti che si tramandano ormai da secoli.


Al di la delle credenze che sono o no condivisibili da ogni persona a seconda delle tendenze spirituali, io volevo mettere l'accento su due particolari:


il primo è la bellezza e la cura con cui vengono ridisegnate le case e gli esterni che divengono degli altari colorati contenenti oggetti di ogni tipo , colmi di significato... e se guardate la foto che ho postato lo capirete.


Secondariamente vi è l'aspetto del momento d'incontro tra la vita e la morte, in cui la morte non fa più così paura e diventa un distacco e nel contempo un'unione dove ciò che è sofferenza si trasforma in benedizione.


Pensiamo ai nostri antenati, ai nostri cari oggi in questo modo diverso e potremo trovare al contempo un'unione con loro con il il grande amore che fa da collante e lasciar andare tutte le paure, i traumi, i nodi, i segreti e le ombre che minano il nostro cammino insieme a loro.


Io personalmente abbraccio e saluto con grande amore mia madre che è mancata a 61 anni nel 2000 e che non ho potuto salutare e ricordo con tanto amore mio padre che è mancato mentre gli tenevo la mano 12 anni dopo a 84 anni. Oggi è la LORO festa e penserò solo cose belle PER loro e DI loro, lasciando andare tutte le piccole tensioni che ci sono state.


Buon giorno della morte a voi tutti.


Foto di Luis Miranda da Pixabay (Grazie)

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  • Conversazioni con Dio1-2-3-4 di Neale Donald Walsch
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