Per chi si riconosce in una nuova visione del mondo: guardandolo da se stessi. Per chi vuole abitare e non distruggere la propria casa... "Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto". If you recognize yourself in a new vision of the world, looking at it from themselves. For those who want to live and not destroy your home ... "Remember your humanity and forget the rest."
domenica 26 ottobre 2008
Almeno proviamoci
Io credo che ognuno di noi abbia dentro di se la verità e che sia pronta per essere colta in ogni istante, ma non facilmente.
Credo sia necessario liberarsi delle mille maschere che la vita attuale ci fa portare, lasciar cadere queste maschere e fare un salto dal palco alla vita reale, ma non è semplice.
Un passo piccolo piccolo ma forse fondamentale potrebbe essere quello di avere la salda consapevolezza che chi ama sinceramente inizia il sentiero giusto.
Iniziare a vedere il mondo in modo diverso, con una predisposizione del cuore positiva verso il tutto, non è un piccolo passo ma rovescia ogni cosa.
Il palco scompare e la luce può entrare a immergerti perchè anche le pareti del teatro cominciano a scomparire, è il miracolo della verità e della consapevolezza.
La nostra paura di amare è il più grande ostacolo verso la pace.
Il rincorrere dei nostri desideri è la nostra più grande sventura, perchè qualsiasi desiderio non sarà mai soddisfatto, il nostro ego ha bisogno di qualcosa di sempre più grande e quando la raggiunge non si ha nessuna pace bensì un senso di vuoto.
è come una ruota in discesa...
Così io dico: almeno proviamoci, non lasciamo che le stortezze della vita quotidiana ci distolgano dalla ricerca di qualcosa di bello e migliore, cerchiamo di combattere il robot che dentro di noi sembra prendere le decisioni e prendiamo il controllo di noi stessi.
Cercare la verità fuori di noi ci fa sprecare la nostra vita?
martedì 21 ottobre 2008
Felicità , spiritualità vuol dire rinuncia?
Felicità è il nome che diamo ad un'esperienza vissuta durante il nostro sonno. In tale condizione in cui tutti siamo esiste una legge fondamentale: la dualità di ogni cosa.
Felicità può esistere solo perche esiste il suo opposto, sono la faccia della stessa medaglia, e la terza parte siamo noi che osserviamo o viviamo il tutto.
E' la famosa trinità di cui parlano tutte le religioni?
Essere felici credo sia solo un momento in cui il pendolo è verso quella parte, mentre quando è dall'altra siamo infelici.
Solo quando siamo risvegliati siamo in grado di trascendere e quindi lasciarci alle spalle entrambe, guardarle, provarle e lasciarle cadere entrambe....tutte le dualità che ci spaccano indue distruggendo la nostra integrità spirituale.
Il cammino della vita non è inutile, anche se ci inventiamo centinaia di inutili significati. Il cammino deve essere la morte del nostro sonno e la rinascita di un uomo nuovo, libero perchè può vedere il suo vero volto, la verità tramite la sua totale consapevolezza, creando una grande beatitudine.
Daltronde come non ricordare, come diceva Lao Tzu che la verità che si può esprimere a parole non è la verità. ( non è il vero Tao)
Infatti parlarne, pensare quando si è addormentati e puro filosofeggiare, ovvero un inutile sforzo della mente, che è la vera malattia dell'uomo!
I bisogni del corpo? Le religioni le negano? Certo che hai ragione, cara Luisa!
Ma sono proprio queste false religioni che hanno per secoli cacciato nei reconditi del nostro inconscio tutti i bisogni del corpo tramite la REPRESSIONE.
Quando reprimi un bisogno come ad esempio un bisogno sessuale, non fai altro che rimandare, facendo filtrare il bisogno amplificato nel tuo inconscio, nel profondo di te stesso...finchè non esploderà nel momento più incontrollato.
Valutare con consapevolezza ogni bisogno, ogni pensiero è un'altra cosa.
Vivere come uomini e non come ci hanno insegnato i preti di ogni religione.
La verità è qui, disponibile dentro di noi da quando nasciamo, nessuno ce la può fornire con dogmi o "pacchetti tutto compreso" ! Dobbiamo guadagnarla tramite l'osservazione del divino che è dentro di noi, attraverso il silenzio della mente.
Quello che so è questo.
Applicarlo si può fare con centinaia di tecniche appartenenti alla notte dei tempi, quando l'uomo ancora cercava se stesso.
L'esperienza è l'unica insegnante, le parole ed i pensieri sono solo presi a prestito dagli altri, quindi inutili e deleterei.
Lasciamo uscire il nostro caos per capire cosa alberga nella nostra mente! Una volta che lo avremo visto come testimoni, capiremo che noi NON siamo la nostra mente, bensì il testimone che stà ossevando con consapevolezza.
martedì 7 ottobre 2008
La nuova umanità: iniziamo da noi stessi..
Se vogliamo iniziare un vero percorso di crescita e dare un vero senso alla nostra vita, dobbiamo innanzitutto cominciare a guardare dentro di noi tramite la meditazione.
Scopriremo ben presto che abbandonando le lusinghe della mente, i desideri e la mente stessa dopo, riusciremo ad avventurarci tramite noi stessi in una vita del tutto nuova, vedere in faccia la verità, la realtà senza il costante teatro delle illusioni che ci ruotano intorno mentre siamo "addormentati".
Questo risveglio è in realtà una nuova vita, una morte ed una nuova rinascita spirituale che avrà effetti sconvolgenti.
Ci serve a questo punto l'aiuto di qualcuno che prima di noi ha seguito uno dei sentieri che portano all'illuminazione, ed il più recente storicamente è:
Osho Rajneesh (1931-1990) ha dedicato la sua vita allo studio dell’uomo, della sua struttura (vuoi caratteriale, vuoi di identificazione politica e/o religiosa) delineando un processo di coscienza capace di far uscire alla vita quanti si sentono troppo stretti in quegli abiti ideologici e tradizionali che ancora ci determinano, ma che l’occhio della ragione riconosce essere ormai vecchi ed obsoleti.
Sperimentando su di sè le proprie comprensioni, Rajneesh visse, all’età di 21 anni, quella realizzazione esistenziale che l’Oriente conosce come “illuminazione” e che può essere descritta come “l’erompere dell’individuo fuori da ogni mappa mentale, nel libero territorio della realtà della vita”.
Per condurre altri a questa stessa apertura della coscienza, Rajneesh creò nel 1974 a Poona, in India, una “multiversità” che con gli anni si è affermata come un prezioso laboratorio di crescita nel quale ancora oggi si lavora e si vive, e dove vanno quanti trovano in questo contesto gli strumenti a loro necessari per una vera realizzazione del proprio “potenziale umano”.
Conosciuto come Bhagwan Shree Rajneesh, il 7 gennaio 1989 egli annunciò pubblicamente la sua volontà di abbandonare il nome “Bhagwan Shree”, in quanto per troppe persone esso conserva ancora il significato di “Dio”.
Il 27 febbraio 1989 i suoi sannyasin decisero all’unanimità di chiamarlo “Osho”, nome che deriva dal termine “Oceanico”, coniato dal filosofo William James e da lui stesso usato per indicare quel “dissolversi nell’oceano dell’esistenza” proprio alle varie forme dell’esperienza religiosa.
“Osho” indica colui che vive quell’esperienza di appartenenza al Tutto e che, proprio per le sue peculiarità, lo rende a pieno diritto un Maestro di Realtà.
Da “Osho Rajneesh, il Maestro dei Maestri”
ed. News Services Corp.
Arona 1984
Dicono di lui ...
“Uno dei mille uomini che hanno fatto il nostro ventesimo secolo”.
The Sunday Times - Panorama
“Il solo profeta che abbia affermato la vita in tutte le sue sfumature, pagando il prezzo per questa sua onestà, per questo suo ardore”.
The Sunday Reading
“Osho Rajneesh continua ad ispirare la vita di milioni di esseri umani: oggi, quanti si avvicinano ai suoi libri provano un profondo senso di mancanza per il fatto che non esista più in una forma fisica, ma il suo spirito è saldo e forte, e vive nelle sue parole”.
The Tribune
“Osho è uno dei più grandi mistici a cui l’India abbia dato i natali....io lo vedo come uno dei più grandi pensatori e una delle guide di quest’epoca oscura: un vero Maestro di Realtà”.
Kabir Bedi, attore
“Egli non discute tesi, non contrappone teorie, non dibatte. Egli guida, indica una strada, fa ragionare, spinge a capire, sollecita. E’ cioè un Maestro Spirituale....”
Francesco Alberoni, sociologo
“ E’ un personaggio molto intelligente, di sicuro con grande fascino. Mi riesce sempre difficile capire come ci si lasci suggestionare, ma davanti ad un uomo così, comprendo che è possibile.
Enzo Biagi , giornalista
“Un Maestro di straordinaria saggezza”
Marco Pannella, politico
“Sono rimasto affascinato dalla lettura dei suoi libri, come tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere la sua visione del mondo”.
Federico Fellini, regista
“Se vogliamo trovare una via d’uscita alla crisi globale che stiamo attraversando, dobbiamo comprendere ciò che accade intorno a questo guru indiano. Dobbiamo osservare le nuove strade che sorgono dal suo insegnamento”.
Guido Tassinari, presidente dell’Ist. di Psicologia Umanistica di Milano
“Osho Rajneesh intende fare solo e semplicemente questo, a mio avviso: strappare i nostri travestimenti, sconvolgere le nostre illusioni, curare le nostre assuefazioni e dimostrare quanto sia autolimitante e spesso tragicamente folle il nostro prenderci con troppa serietà. Il suo sentiero verso l’estasi sale ancheggiando attraverso il panorama a testa in giù dell’ego, svelandone lo scherzo...
Quanti, ad esempio, hanno capito che il numero ridicolmente alto di Rolls Royce con cui si circondava, era una gigantesca messa alla berlina del consumismo, come mai è stato fatto?”
Tom Robbins, scrittore
“Osho Rajneesh ha un senso forte, altissimo della vita.... un amore della vita in tutti i suoi momenti, la sintesi della sua visione religiosa è che l’esistenza è divina, che la vita debba essere vissuta nella sua pienezza e che questa pienezza sia il segno stesso del divino”.
Aldo Natale Terrin, teologo, docente all’Università Cattolica
Altre informazioni su Osho e le tecniche di meditazione attive: www.osho.com
martedì 9 settembre 2008
è più importante il come del quanto...
"Qualsiasi attività quotidiana può diventare
meditativa. Scavare una buca
in giardino, piantare nuove rose nel giardino
- puoi fare queste cose con amore
e compassione profondi, puoi farlo con il tocco
di un buddha. Non esiste
alcuna contraddizione... Io vi dico
che qualsiasi vostra azione dovrebbe essere una cerimonia.
Se puoi immettere nell'azione
la tua consapevolezza, la tua presenza attenta, la tua intelligenza,
se riesci a essere spontaneo,
allora non avrai bisogno di un'altra
religione: la vita stessa sarà la religione."
Osho
mercoledì 30 luglio 2008
Vengo dopo il TG.....
Visitate il video con l'intervista a Clemente J Mimun Direttore del TG5:
http://it.youtube.com/watch?v=OuTJuilxk2M&feature=user
Per i cittadini non c'è mai tempo...ma per gli azionisti si!!
Non guardate questi TG non ha senso, vi fanno credere quello che vogliono loro, imbavagliando le notizie scomode ..
sabato 21 giugno 2008
I piccoli, grandi piaceri della vita
Pensa a ognuna di queste cose volta per volta prima di passare alla Seguente. TI FARA' SENTIRE MEGLIO,specialmente il pensiero finale.
1.. Innamorarsi
2.. Una doccia calda
3.. Nessuna coda al supermercato
4.. Uno sguardo speciale
5.. Ricevere posta
6.. Guidare lungo una strada piacevole da percorrere
7.. Sentire la tua canzone preferita alla radio
8.. Stare distesa sul letto ascoltando la pioggia che cade, fuori.
9.. Trovare il maglione che ti piace tanto in vetrina, scontato a metàprezzo
10.. Una telefonata da molto lontano
11.. Un'ottima conversazione
12..La spiaggia
13.. Trovare un biglietto da venti nella tasca del tuo cappotto dell'invernoscorso
14.. Ridere tra te e te
15.. Ricevere una telefonata a mezzanotte che dura ore
16.. Correre in mezzo alla pioggia
17.. Ridere per nessuna ragione al mondo
18.. Avere qualcuno che ti dice che sei stupenda/o
19.. Ridere per una battuta che hai fatto tra te e te
20.. Gli amici
21.. Ascoltare involontariamente qualcuno che dice qualcosa di bello sul tuoconto
22.. Svegliarti e accorgerti che hai ancora alcune ore per dormire
23.. Il tuo primo bacio (sia il primo in assoluto, ma anche quello appenaricevuto)
24.. Conoscere nuovi amici o passare del tempo con quelli vecchi
25.. Giocare con un nuovo cucciolo di cane
26.. Avere qualcuno che giochi con i tuoi capelli
27.. Fare sogni dolcissimi
28.. Una cioccolata calda
29.. Fare una viaggio in macchina con degli amici
30.. Dondolarsi sull'amaca
31.. Scartare i regali di Natale sotto l'albero
32.. Andare ad un concerto davvero bello
33.. Avere uno sguardo intenso con uno sconosciuto
34.. Ricevere dei biscotti fatti in casa dai tuoi amici
35.. Passare del tempo con i tuoi migliori amici
36.. Vedere sorrisi e sentire risate dei tuoi amici
37.. Tenersi la mano con qualcuno a cui tieni particolarmente
38.. Scontrarti per caso con un vecchio amico e scoprire che certe cose(brutte o belle) non cambiano mai
39.. Vedere l'espressione sul volto di qualcuno mentre apre il regalo chepiù desiderava
40.. Guardare il sorgere del sole
41.. Fare l'amore, fare l'amore...fare l'amore...
42.. Uscire dal letto ogni mattina ed essere grato per un altro splendido giorno.
sabato 7 giugno 2008
Come gli stranieri considerano gli italiani...
Recentemente la catena di negozi più grande in Europa di elettronica (per cui lavoro) ha fatto uscire nella tv tedesca degli spot molto particolari.
Questa non è una novità in quanto la campagna pubblicitaria è sempre stata improntata su uno stile ironico - auto ironico o addirittura grottesco, arrivando poco tempo fa a far vedere un polacco che rubava nei negozi...
Viene presentato un personaggio stereotipo dell'italiano, di nome Tony:
brillantina, occhiali da sole sulla testa, catenona d'oro sui peli e canottiera, dice di fidarsi solo dei commessi uomo perchè loro s'intendono di calcio ed elettronica ma quando vede una bella tettonica commessa la va subito a tacchinare, riceve una telefonata sul cellulare e chiede al commesso quanto costa il tv, il commesso risponde 799 e lui al suo amico 1000!, facendo intendere di farne una cresta, infine dice che i tedeschi sono impazziti e comprano tv, pc e elettrodomestici per gli europei mentre noi ci compriamo gli albitri, però aggiunge che stà scherzando...
Al di la del fatto che come ho detto prima si tratta di una CARICATURA e non è il caso quindi di gridare allo scandalo ci dovrebbe seriamente preoccupare cosa viene in mente ad uno straniero quando pensa ad un italiano...
Credo che la migliore risposta l'abbia data il nostro Aministratore Delegato Italia Sig. Pierluigi Bernasconi, comprando una pagina sul Corriere della Sera e La Repubblica che allego. Non esiste miglior risposta ... leggetela bene.
domenica 25 maggio 2008
Salviamo almeno la nostra coscienza
Non siamo in grado di dire no alle ingiustizie che abbiamo intorno perchè spesso non le vediamo affatto. Dire di no è brutto, serve solo ad alimentare il nostro ego, la nostra mania di potenza, di avere il potere di negare, ma l'indifferenza spesso è peggio.
"chi non punisce il male lascia che si faccia" diceva Leonardo Da Vinci.
Usiamo quindi più spesso il nostro tempo per raccogliere le vere notizie che ci possono mettere in grado di avere un'opinione con senso critico e poi possiamo agire di conseguenza, in piena pace con la nostra coscienza.
Io credo sia questa la vera coscienza e non una serie di porcherie dogmatiche assimilate durante la nostra vita perchè imposte dalla società...
fidiamoci più spesso della nostra coscienza e del nostro cuore...forse possiamo migliorare e salvarci.
lunedì 19 maggio 2008
Poems : Torniamo alla poesia... inutile ma non nociva:
Torniamo alla poesia... inutile ma non nociva:
I veri cuori
Ho udito il vento fischiare
E con esso sfilava la bellezza
E il tempo scompariva nell’eterno…
La sfilata dei falsi viventi
Poi, coloro che scompaiono con dolore
Di fronte al nulla
Coloro che saranno puniti
In questo breve sogno, per nulla.
“Hai sentito un fremito battito
che dal cuore saliva all’universo
e piangeva di fronte all’ingiusto
e sanguinava trafitto da mille lance
Eri solo, come ogni uomo
E povero, come Gesù Cristo.”
Sono i milioni di cuori
Sconsolati in semplici stracci
Che seguono il pulsare
Dell’armonioso svolgersi dei fatti.
Luglio 1987
I veri cuori
Ho udito il vento fischiare
E con esso sfilava la bellezza
E il tempo scompariva nell’eterno…
La sfilata dei falsi viventi
Poi, coloro che scompaiono con dolore
Di fronte al nulla
Coloro che saranno puniti
In questo breve sogno, per nulla.
“Hai sentito un fremito battito
che dal cuore saliva all’universo
e piangeva di fronte all’ingiusto
e sanguinava trafitto da mille lance
Eri solo, come ogni uomo
E povero, come Gesù Cristo.”
Sono i milioni di cuori
Sconsolati in semplici stracci
Che seguono il pulsare
Dell’armonioso svolgersi dei fatti.
Luglio 1987
sabato 17 maggio 2008
domenica 11 maggio 2008
Basta col petrolio..MAGARI!!!
Errata CORRIGE sulla notizia di Eolo , l'auto ad aria compressa:
le ultime notizie le ho trovate molto ben riassunte sul blog:
http://attivissimo.blogspot.com/2006/03/eolo-auto-scomparsa.html
che vi consiglio perchè molto serio ed informato.
(Grazie a Paolo Attivissimo , l'autore del sito a cui prometto sicuramente di offrirgli un bel po' di focaccia , genovese ovviamente!):
Antibufala: Eolo, auto ad aria scomparsa 20.3.06 Permalink 83 commenti
Che fine ha fatto Eolo, l'auto ad aria?
Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale e vi arriva grazie alle gentili donazioni di "appiani" e "filippoconc***".
Circolano da moltissimo tempo (alcuni anni) appelli diffusi tramite e-mail che parlano di Eolo, un'auto ad aria compressa che avrebbe dovuto rivoluzionare il mercato automobilistico con il suo sistema di propulsione ultraecologico ma che è misteriosamente scomparsa dalla scena. C'è chi ipotizza complotti da parte di chi non avrebbe interesse a liberarci della dipendenza dal petrolio.
Ecco un esempio di testo di uno di questi appelli. Ho evidenziato in grassetto i concetti salienti.
Notizia del 28 febbraio 2006 - 14:49
L'auto ad aria è... volata via
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
di: Ruggine
VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola, hanno usato Internet per far circolare informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del 2006...
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo....
invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!
Link utili (ci sono anche video da scaricare): http://www.eoloenergie.it/html/ita.html
La fonte originale di questa versione dell'appello pro-Eolo è il blog di Ruggine di febbraio 2006, ma non è Ruggine la persona che (come dice l'appello) si è messa in lista d'attesa per acquistare Eolo. Ruggine ha infatto copiato pari pari il testo di un articolo che circola in Rete almeno da giugno 2005 ed è firmato da Marco Pagani. L'originale dell'articolo di Pagani è su Arengario.net. Ecco cos'altro ho trovato con una rapida ricerca in Rete.
Il progetto Eolo è reale: per esempio, CNN riporta un breve articolo datato 23 gennaio 2004, nel quale si cita "l'inventore Guy Negre, che nel sud della Francia afferma di aver sviluppato un'auto che va ad aria" e raggiunge le 70 miglia orarie (circa 112 km/h) e rimanda ad Aircaraccess.com. Negre dichiara nell'articolo di avere oltre 30 brevetti su questa tecnologia. Una ricerca all'Ufficio Brevetti Europeo trova circa un centinaio di brevetti a nome di Negre, molti dei quali riguardano l'uso dell'aria compressa per la propulsione.
Anche il Corriere della Sera ne ha parlato a gennaio 2002, indicando che
"la Eolo Italia ha in programma di avviare in primavera il primo stabilimento, che avrà sede a Rieti e che sarà in grado di produrre circa 8.000 veicoli all'anno. A questo saranno poi affiancate altre nove fabbriche di cui sono già state individuate le località: Carini (Palermo), Candela (Foggia), Tito (Potenza), L'Aquila, Narni (Terni) , San Giorgio di Nogaro (Udine), Broni (Pavia), Ostellato (Ferrara), Ferentino (Frosinone)."
Vi sono inoltre moltissimi siti che parlano del progetto, come EcPlanet, che dichiara per Eolo un'autonomia di "200 km alla media di 60 km/h (oppure 10 ore di utilizzo in città)" e segnala che "La Eolo entrerà in produzione quest'anno (2003) e sarà assemblata a Broni, nell'Oltrepò pavese". Tuttavia l'articolo risale appunto al 2003 e non mi risulta che a Broni sia in corso alcun assemblaggio. Chi è sul posto potrebbe andare a controllare e segnalarmi i risultati della sua indagine in loco.
L'idea, di per sé, teoricamente non è campata... per aria: Secondo Aircaraccess.com, i locomotori ad aria compressa venivano usati ampiamente nelle miniere, luogo dove i gas di scarico dei motori normali sarebbero stati fatali. Tecnologicamente, insomma, non si tratterebbe di un principio basato su una bufala.
Quello che invece è meno chiaro è quanto funzioni davvero la versione di questa tecnologia inventata da Negre. Quattroruote.it è lapidario in un articolo di luglio 2005:
"Da qualche giorno gira via e-mail l'ennesima catena di sant'Antonio. Questa volta non si tratta di un caso-umano, ma della "Eolo" (nella foto), l'auto ecologica spinta da un motore ad aria compressa. Su "Quattroruote" ne abbiamo parlato ampiamente (sui fascicoli di dicembre 2001, aprile 2002 e gennaio 2003), ma il tam tam di questi giorni ha riportato alla luce questo progetto... L'innovativa ed economica "Eolo", voluta dall'ex ingegnere di Formula 1 Guy Negre, ha avuto alcuni problemi legati ai costi di sviluppo dei prototipi: già nel 2002 la MDI (società che avrebbe dovuto produrre la vettura ecologica) aveva speso circa 15 milioni di euro per produrre qualche esemplare-laboratorio e alcuni particolari di ricambio. Ma non solo. Sul fascicolo di "Quattroruote" dell'aprile 2002 c'è una nostra piccola presa di contatto con la "Eolo", su strada: il risultato fu un breve tragitto su un'auto che, non ancora messa a punto, si fermò dopo qualche minuto a causa di una formazione di ghiaccio nel motore..."
Dietro i ritardi di Eolo ci sarebbe, insomma, un problema tecnologico difficile da risolvere: per sua natura, un gas compresso, quando si espande, si raffredda. L'aria fortemente compressa nel "serbatoio" (in realtà una bombola) della Eolo, nel raggiungere il sistema di propulsione, passerebbe da qualche centinaio di atmosfere a un'atmosfera, facendo quindi congelare i tubi di alimentazione. L'umidità comunque presente nell'aria (anche se dessiccata) genererebbe ghiaccio nei tubi, ed Eolo si bloccherebbe in brevissimo tempo. Quindi l'appello sbaglia alla grande quando dice che Eolo non è soggetto a "sollecitazioni termiche o meccaniche".
Dal punto di vista tecnico, quindi, l'estrema compressione proposta dal progetto di Negre sarebbe poco praticabile. Inoltre dal punto di vista commerciale le cose sono molto confuse.
C'è infatti una sorta di gioco al rimpallo: l'articolo di EcPlanet dice che "MDI... ha ceduto la licenza per costruzione e commercializzazione in vari paesi alla Eolo International, che ha girato per l'Italia alla Eolo Italia". Secondo un articolo di Mybestlife.com, datato prima del 2003, l'amministratore delegato di Eolo Italia è (o era) Giuseppe Martellucci.
Alcuni articoli su Eolo portano a Motordeaire.com, che mostra video di prototipi datati 2005, racconta di riunioni di investitori di varie nazioni e nella sua FAQ spiega che "nei paesi nei quali sono state vendute le licenze di fabbricazione, si comincerà a costruire [l'auto] non appena la fabbrica madre in Francia avrà iniziato la produzione". Solo che a quanto pare, la fabbrica madre non ha ancora iniziato questa produzione.
Sembra di capire, dai vari siti ufficiali e non ufficiali, che esista una società, la MDI (Moteur Developpement International), che concede la licenza di fabbricazione a chi è interessato. MDI ha vari siti, il principale dei quali sembra essere Mdi.lu, che si dichiara "unico sito ufficiale delle auto ad aria compressa MDI" (ma ci sono anche il già citato sito spagnolo Motordeaire.com e un sito inglese, TheAirCar.com, che offre una biografia di Guy Negre). Sta poi agli interessati investire i propri capitali per realizzare e vendere Eolo e gli altri veicoli ad aria compressa proposti dalla MDI. Anzi, MDI vende anche fabbriche complete, di cui però mostra soltanto modellini e disegni. Di certo non è esatta l'affermazione dell'appello secondo la quale "da un certo momento in poi non si hanno più notizie".
Secondo le FAQ inglesi di TheAircar.com, "la fabbrica centrale è a Nizza (Francia), dove risiede il nostro presidente e inventore. Tutto viene fatto là e la produzione inizierà a breve. Noi a Barcellona costituiamo l'ufficio vendite principale e il nostro compito è l'espansione commerciale del progetto nel mondo, specificamente in Spagna, Portogallo, America Latina, Regno Unito e Canada". Notate l'assenza dell'Italia.
Secondo Mdi.lu, la fabbrica francese sarebbe per l'esattezza a Carros, vicino a Nizza. L'indirizzo indicato dal sito è 3405-4ème Avenue - BP 547 - F06516 Carros. Ho provato a visitare Carros con Google Earth (43°47'29.40 N 7°12'22.67 E), ma la risoluzione nella zona è insufficiente e non ci sono i nomi delle vie: magari qualche lettore francese è più esperto di me nel reperire cartine della zona e magari anche una foto aggiornata della fabbrica.
E in Italia? Il sito Eoloauto.it citato nell'appello è vuoto; il sito Eoloenergie.it è invece ricco di comunicati stampa e video di presentazioni di un generatore (statico) ad aria compressa, alcune trasmesse anche dal TG1. Delle auto, tuttavia, non si parla, se non per dire che
"La vettura sarà presentata in anteprima mondiale a Roma nel mese di Settembre [ma di quale anno?], per la commercializzazione bisognerà attendere ancora un poco. Ulteriori informazioni verranno aggiunte su questo sito... Il progetto è in fase avanzata, alcuni prototipi di nuove generazioni di motori ulteriormente migliorati sono già installati sulle vetture "TEST", si conta di avviare la produzione di serie appena saranno ultimati i test delle nuove motorizzazioni."
Eoloenergie.it appartiene alla Eolo energie SRL, via Federico Cesi 30, 00193 Roma. Il sito non fornisce alcun recapito telefonico né i nomi dei responsabili, ed è molto strano e poco professionale che un sito aziendale contenga banner pubblicitari forniti da Google. Ho chiesto una presa di contatto a Eoloenergie, ma non ho mai ricevuto risposta.
Esiste anche una Eolo Energie Aquila S.p.A., che il 20 aprile 2005 ha presentato alle autorità a L'Aquila un trattore ad aria compressa basato sulla tecnologia di Negre (come descritto in un documento PDF in francese scaricabile presso Mdi.lu). Il trattore ha fatto un giretto in sala, ma nulla più: non risulta che siano state fatte prove sul campo, per esempio facendo lavorare il trattore per una giornata.
Inoltre il sito della Eolo Energie Aquila è completamente vuoto, a parte la facciata "in costruzione", cosa decisamente strana per un sito aziendale di una SpA. Articoli trovati in Rete ne indicano la sede: viale Crispi 28/A, L’Aquila. Se qualcuno passa da quelle parti, potrebbe dare un'occhiata e scattare una foto della sede, che pubblicherei volentieri.
In sintesi, per ora non sembra esserci alcun complotto per fermare un'invenzione che sarebbe già pronta per la commercializzazione: sembra invece che ci siano, più banalmente, seri problemi tecnici nel passare dall'idea (peraltro non nuova) all'attuazione pratica. A quanto mi risulta, nessuno ha mai visto Eolo viaggiare per più di qualche minuto: siamo quindi ben lontani dalle prestazioni dichiarate.
A questi problemi tecnici si abbina un approccio commerciale piuttosto confuso e fumoso, basato molto sulle promesse ma ben poco sulla sostanza.
Ci sono anche delle complicazioni giudiziarie. Secondo il Giornale Tecnologico del 5/12/2005,
"...i soci della Eolo Auto Italia hanno perso la pazienza, e dopo aver investito circa 6 milioni di euro hanno deciso di far causa alla francese MDI. La società, infatti, si trova costretta a licenziare i suoi 74 operai tenuti per un lunghissimo periodo in cassa integrazione. "Abbiamo dato mandato a uno studio legale di citare la società in tribunale - ha detto Giuseppe Bussotti, presidente e amministratore dimissionario - perché non hanno rispettato il contratto". La causa, ha aggiunto Bussotti, dovrebbe svolgersi in Lussemburgo. Gli operai, ha spiegato Bussotti, "sono sul libro paga della Eolo, ma non sono stati pagati, perché ci sono queste difficoltà. Dobbiamo licenziarli: come possiamo pagare 74 persone senza produrre nulla?”. "Ci sono stati consegnati solo alcuni macchinari - ha detto l'ex presidente Giuseppe Martellucci - ma non le distinte dei pezzi, dunque non si è mai potuto produrre nulla".
..."[Secondo Bussotti, i] tecnici della MDI "non sono mai stati in grado di dirci i veri rendimenti dell'Eolo", cioè di indicare l'effettiva autonomia dell'auto con un "pieno" d'aria. "Non sono un tecnico - ha aggiunto e concluso il presidente - ma secondo me non riescono ancora ad avere rendimenti importanti, non hanno ancora trovato il modo di trasformare e conservare la potenza. Le speranze di poter arrivare a produrre l'auto ci sono ancora, ma siamo onesti: è probabile che non potremo farlo".
Sarei molto lieto di potermi ricredere, ma sulla base dei dati disponibili fin qui, sembra insomma un classico caso di investitori (ed ecologisti in poltrona) abbagliati da un'idea troppo bella per essere vera. Cose che capitano, quando chi investe non chiede consiglio a un tecnico e non pretende di vedere un prototipo funzionante in condizioni realistiche e controllate prima di aprire il portafogli.
Lo so, sarebbe stato molto più emozionante scoprire un complotto delle multinazionali del petrolio, ma purtroppo la realtà è spesso molto più banale delle fantasie degli appelli che circolano in Rete.
Poems
Torniamo alla poesia... inutile ma non nociva:
La mia stella segreta
Esiste una stella non nel cielo
È qui vicino a noi
Non è fredda luce
Ma calde parole
Abbracci felici
Quando l’anima è triste
Io penso a lei
Quando la notte incombe
Diventa la mia luce
La mia calda coperta
E’ segreta
E nessuno saprà mai chi è
La mia stella segreta.
La mia stella segreta
Esiste una stella non nel cielo
È qui vicino a noi
Non è fredda luce
Ma calde parole
Abbracci felici
Quando l’anima è triste
Io penso a lei
Quando la notte incombe
Diventa la mia luce
La mia calda coperta
E’ segreta
E nessuno saprà mai chi è
La mia stella segreta.
lunedì 5 maggio 2008
Cos'è la trasgressione ?
Una interessante domanda... voglio pubblicare la bellissima riflessione del blog di Sognobiondo69: http://sognobiondo69.blog.tiscali.it//
Cos'è trasgressivo? In tanti mi dicono che sono trasgressiva per queste foto, alcuni ne sono addirittura scandalizzati, mentre per me sono solo un gioco e per nulla trasgressivo. Non vedo trasgressione nella nudità, nel mostrarsi, nel vivere il proprio corpo e il sesso con voglia di scoprire, osare, divertirsi. Non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi se tutto avviene nel rispetto di tutti e soprattutto di se stessi. Non mi sentivo trasgressiva neppure da chatterina anzi, mostrarmi in cam era ed è, molto naturale per me, lo vivo senza malizia e senza false ipocrisie. Roberta nella vita è tanto timida quanto Sognobiondo è estroversa e disinibita in cam. Eppure vanno d'accordo, dove finisce una inizia l'altra e viceversa e assieme fanno di me quel che sono. Ma forse la mia vera trasgressione sta proprio nel viverla semplicemente come una parte della vita: mangiare, bere, fare sesso, lavorare, trasgredire ...
Ma cos'è la trasgressione? Per me la trasgressione è uscire dall'ordinario, da ciò che riteniamo logico, morale,normale all'interno della nostra sfera cultuale e quindi è del tutto soggettiva. E' il limite tra il lecito e lo sconveniente, o più semplicemente un nostro limite, un preconcetto, un paraocchi che non ci permette di guardare oltre, dunque chiamiamo "trasgressivo" ciò che lo è in base a nostri pregiudizi. Suscitare sdegno in alcuni e ammirazione in altri, farsi notare o più semplicemente avere una personalità che vada oltre le mode. Si trasgredisce nel vestire, negli atteggiamenti, nel mangiare, nel sesso soprattutto. Il sesso é il momento dove riusciamo a tirare fuori, nel bene e nel male, la nostra vera natura, e dar sfogo a quegli istinti che nel quotidiano dobbiamo reprimere. Nel sesso siamo (o almeno dovremmo essere) liberi, animali, selvaggi, primitivi, senza taboo ...e perchè no anche trasgressivi. Si trasgredisce per provare emozioni forti, per combattere la noia, per affermare la propria individualità. Ma fino a che punto è lecito sfidare le regole?
La trasgressione è soggettiva ma anche generazionale, le piccole trasgressioni dei nostri padri e dei nostri nonni ci fanno sorridere, i tempi sono decisamente cambiati. Oggi si bruciano le tappe e a vent'anni non si ha più niente da scoprire, trasgredire non è più una forma di liberazione ma una parola d'ordine, è solo moda, conformismo. Eccedere e stordirsi con alcool, droghe e sesso non è trasgressione ma un modo di farsi accettare dal gruppo, non un'eccezione ma la regola. Il ribellismo è da sempre insito nei giovani (sia quelli di oggi che quelli di ieri) ma sembra che oggi la trasgressione sia vissuta come "normalità" e che la vera rottura degli schemi sia parlare anziché stordirsi, scrivere una poesia o una canzone anziché attaccarsi alla tivù o ai giochi elettronici, pensare autonomamente anziché seguire il branco, amare per davvero anziché «consumare» sentimenti. Se tutti trasgrediscono facendo le stesse cose alla fine la trasgressione dove sta?
La trasgressione è un fuoco che ognuno ha dentro e collima con la libertà. Sempre ligi alle regole e ai doveri, ingabbiati in false morali, vittime dell'ipocrisia dell'apparenza, ci lasciamo scorrere in una vita sempre uguale e piatta dove spesso reprimiamo i nostri istinti e le voglie, anche quelle più innocenti per paura di quel che penserebbero gli "altri". Ci modelliamo addosso i valori che ci sono stati trasmessi, che alla fine ci imponiamo come stile di vita, senza accorgerci che ci limitano pensieri e sentimenti e ci rendono schiavi del nostro stesso essere.
Ed eccola che interviene la trasgressione, il sale della vita, così bella proprio perché fugace e proibita, ci attira e ci fa paura, ci fa volare in alto e cadere in basso ma in ogni caso ci risveglia i sensi,ci illumina l'anima e ci resta nei ricordi come la marachella di un bambino. Ed è per questo che non importa chi mostriamo d' essere ma chi in realtà siamo, e siamo più veri quanto più siamo capaci di seguire i nostri istinti e trasgredire. Trasgredire é riuscire ad essere se stessi? Finisco con una domanda...a voi la risposta.
Cos'è trasgressivo? In tanti mi dicono che sono trasgressiva per queste foto, alcuni ne sono addirittura scandalizzati, mentre per me sono solo un gioco e per nulla trasgressivo. Non vedo trasgressione nella nudità, nel mostrarsi, nel vivere il proprio corpo e il sesso con voglia di scoprire, osare, divertirsi. Non capisco cosa ci sia da scandalizzarsi se tutto avviene nel rispetto di tutti e soprattutto di se stessi. Non mi sentivo trasgressiva neppure da chatterina anzi, mostrarmi in cam era ed è, molto naturale per me, lo vivo senza malizia e senza false ipocrisie. Roberta nella vita è tanto timida quanto Sognobiondo è estroversa e disinibita in cam. Eppure vanno d'accordo, dove finisce una inizia l'altra e viceversa e assieme fanno di me quel che sono. Ma forse la mia vera trasgressione sta proprio nel viverla semplicemente come una parte della vita: mangiare, bere, fare sesso, lavorare, trasgredire ...
Ma cos'è la trasgressione? Per me la trasgressione è uscire dall'ordinario, da ciò che riteniamo logico, morale,normale all'interno della nostra sfera cultuale e quindi è del tutto soggettiva. E' il limite tra il lecito e lo sconveniente, o più semplicemente un nostro limite, un preconcetto, un paraocchi che non ci permette di guardare oltre, dunque chiamiamo "trasgressivo" ciò che lo è in base a nostri pregiudizi. Suscitare sdegno in alcuni e ammirazione in altri, farsi notare o più semplicemente avere una personalità che vada oltre le mode. Si trasgredisce nel vestire, negli atteggiamenti, nel mangiare, nel sesso soprattutto. Il sesso é il momento dove riusciamo a tirare fuori, nel bene e nel male, la nostra vera natura, e dar sfogo a quegli istinti che nel quotidiano dobbiamo reprimere. Nel sesso siamo (o almeno dovremmo essere) liberi, animali, selvaggi, primitivi, senza taboo ...e perchè no anche trasgressivi. Si trasgredisce per provare emozioni forti, per combattere la noia, per affermare la propria individualità. Ma fino a che punto è lecito sfidare le regole?
La trasgressione è soggettiva ma anche generazionale, le piccole trasgressioni dei nostri padri e dei nostri nonni ci fanno sorridere, i tempi sono decisamente cambiati. Oggi si bruciano le tappe e a vent'anni non si ha più niente da scoprire, trasgredire non è più una forma di liberazione ma una parola d'ordine, è solo moda, conformismo. Eccedere e stordirsi con alcool, droghe e sesso non è trasgressione ma un modo di farsi accettare dal gruppo, non un'eccezione ma la regola. Il ribellismo è da sempre insito nei giovani (sia quelli di oggi che quelli di ieri) ma sembra che oggi la trasgressione sia vissuta come "normalità" e che la vera rottura degli schemi sia parlare anziché stordirsi, scrivere una poesia o una canzone anziché attaccarsi alla tivù o ai giochi elettronici, pensare autonomamente anziché seguire il branco, amare per davvero anziché «consumare» sentimenti. Se tutti trasgrediscono facendo le stesse cose alla fine la trasgressione dove sta?
La trasgressione è un fuoco che ognuno ha dentro e collima con la libertà. Sempre ligi alle regole e ai doveri, ingabbiati in false morali, vittime dell'ipocrisia dell'apparenza, ci lasciamo scorrere in una vita sempre uguale e piatta dove spesso reprimiamo i nostri istinti e le voglie, anche quelle più innocenti per paura di quel che penserebbero gli "altri". Ci modelliamo addosso i valori che ci sono stati trasmessi, che alla fine ci imponiamo come stile di vita, senza accorgerci che ci limitano pensieri e sentimenti e ci rendono schiavi del nostro stesso essere.
Ed eccola che interviene la trasgressione, il sale della vita, così bella proprio perché fugace e proibita, ci attira e ci fa paura, ci fa volare in alto e cadere in basso ma in ogni caso ci risveglia i sensi,ci illumina l'anima e ci resta nei ricordi come la marachella di un bambino. Ed è per questo che non importa chi mostriamo d' essere ma chi in realtà siamo, e siamo più veri quanto più siamo capaci di seguire i nostri istinti e trasgredire. Trasgredire é riuscire ad essere se stessi? Finisco con una domanda...a voi la risposta.
mercoledì 23 aprile 2008
Ogni tanto la tristezza fa capolino fra i nostri pensieri e la natura , per come si presenta in quella stagione, sembra confermare i moti interni ai nostri cuori:
" Amico Autunno" del 13-10-1991:
Amico autunno
La pioggia batte forte sulla mia finestra
È tornato l’autunno amico il gelo notturno
Correrò nei boschi umidi e odorosi
Fino alla casa bianca in fondo alla collina
Di fianco all’enorme albero dei morti
Nel dolce tepore del fuoco acceso
Cercheremo gli spazi vuoti dentro il cuore
Per colmarli di vita sublime
La nebbia è già scesa e ci copre gli occhi
Il cammino verso la luce è breve
Ascolta le solenni parole
Dolci musiche nell’anima dell’anima
La sinfonia del cielo la carezza della terra
Ogni montagna Ogni immenso mare del mondo
Suona nelle parole dentro ogni cuore
Arpeggia il vento sconosciuti brani
Immemorabile lamento delle onde marine !
Ogni cosa vista e conosciuta
Si perde in un attimo immenso
Fra le nostre corde che vibrano nel capo
Nell’anima
Libera il mio cuore Guarda il mio povero spirito
Puntami verso il cielo
E lasciami volare!
" Amico Autunno" del 13-10-1991:
Amico autunno
La pioggia batte forte sulla mia finestra
È tornato l’autunno amico il gelo notturno
Correrò nei boschi umidi e odorosi
Fino alla casa bianca in fondo alla collina
Di fianco all’enorme albero dei morti
Nel dolce tepore del fuoco acceso
Cercheremo gli spazi vuoti dentro il cuore
Per colmarli di vita sublime
La nebbia è già scesa e ci copre gli occhi
Il cammino verso la luce è breve
Ascolta le solenni parole
Dolci musiche nell’anima dell’anima
La sinfonia del cielo la carezza della terra
Ogni montagna Ogni immenso mare del mondo
Suona nelle parole dentro ogni cuore
Arpeggia il vento sconosciuti brani
Immemorabile lamento delle onde marine !
Ogni cosa vista e conosciuta
Si perde in un attimo immenso
Fra le nostre corde che vibrano nel capo
Nell’anima
Libera il mio cuore Guarda il mio povero spirito
Puntami verso il cielo
E lasciami volare!
martedì 22 aprile 2008
Basta politica, torniamo alla poesia ?
Da Poems ripubblico una mia vecchissima dell'aprile 1985 che s'intitola semplicemente "Vivere"
Vivere
Stare in un posto qualsiasi
Solo con lei
Senza nessuno che ti dica
Quel che devi o non devi fare
E sbagliare
E vincere
Soli
E scrivere
E guardare per ore dal balcone
E mangiare quel che mi pare
E pensare
E fare tardi la sera, con gli amici
E fare l’amore:
vivere…
Vivere
Stare in un posto qualsiasi
Solo con lei
Senza nessuno che ti dica
Quel che devi o non devi fare
E sbagliare
E vincere
Soli
E scrivere
E guardare per ore dal balcone
E mangiare quel che mi pare
E pensare
E fare tardi la sera, con gli amici
E fare l’amore:
vivere…
lunedì 21 aprile 2008
Il vero risultato delle elezioni, lo conoscete ?
ESISTE UN VERO RISULTATO DI CUI NESSUN ORGANI D'INFORMAZIONI HA PARLATO ECCETTO IL BLOG DI BEPPE GRILLO DI CUI ALLEGO IL POST:
Il partito che non c’è. Queste le cifre. Camera: italiani aventi diritto di voto: 47.126.326. Voti validi: 36.452.305. Astenuti + schede bianche e nulle: 10.674.021, il 22,6%. Senato: italiani aventi diritto di voto: 43.133.946. Voti validi: 32.771.227. Astenuti + schede bianche e nulle: 10.362.719, il 24%. La diminuzione più importante, rispetto alle elezioni del 2006, meno 2.109.734, si è avuta al Senato. Quasi un italiano su quattro ha rifiutato le elezioni incostituzionali. Il terzo partito italiano. Gli anni ’90 hanno visto la fine delle ideologie, oggi assistiamo alla fine dei partiti. Uno alla volta ci stanno lasciando. Cadono come le foglie di un platano d’autunno. Lente, ma con volo sicuro. Partito comunista, partito socialista, partito (fuso) radicale, Democrazia Cristiana, Verdi, Alleanza (fusa) nazionale. Ne mancano pochi all’appello. I pidini sono mimetici, ad ogni elezione cambiano identità per non farsi impallinare dagli elettori. Sono carne e pesce, riso e formaggio, zuppa di fagioli e di tartaruga. Un bollito misto. Una Walterloo. Gli altri partiti non esistono. Sono voti nominali. Un nome per tutti e tutti i voti per uno. Ci sono Azzurro Caltagirone e Testa d’Asfalto. Boss(ol)i e la kriptonite Di Pietro. Sono partiti ad personam. Il futuro che ci aspetta è Highlander. Ne rimarrà solo uno. O forse nessuno. Basta aspettare sulla riva del fiume. Le liste civiche del blog crescono. Consiglieri comunali, per ora, a Treviso e a Roma. Sonia Alfano consigliere regionale in Sicilia. Risultati ottenuti senza pubblicità, senza fondi pubblici, senza televisioni, senza giornali. Ma con l’onestà, con il porta a porta, con la Rete. 407 città hanno già aderito ai referendum per una libera informazione in un libero Stato. V2 Day. V2 Day. 25 aprile.
Il partito che non c’è. Queste le cifre. Camera: italiani aventi diritto di voto: 47.126.326. Voti validi: 36.452.305. Astenuti + schede bianche e nulle: 10.674.021, il 22,6%. Senato: italiani aventi diritto di voto: 43.133.946. Voti validi: 32.771.227. Astenuti + schede bianche e nulle: 10.362.719, il 24%. La diminuzione più importante, rispetto alle elezioni del 2006, meno 2.109.734, si è avuta al Senato. Quasi un italiano su quattro ha rifiutato le elezioni incostituzionali. Il terzo partito italiano. Gli anni ’90 hanno visto la fine delle ideologie, oggi assistiamo alla fine dei partiti. Uno alla volta ci stanno lasciando. Cadono come le foglie di un platano d’autunno. Lente, ma con volo sicuro. Partito comunista, partito socialista, partito (fuso) radicale, Democrazia Cristiana, Verdi, Alleanza (fusa) nazionale. Ne mancano pochi all’appello. I pidini sono mimetici, ad ogni elezione cambiano identità per non farsi impallinare dagli elettori. Sono carne e pesce, riso e formaggio, zuppa di fagioli e di tartaruga. Un bollito misto. Una Walterloo. Gli altri partiti non esistono. Sono voti nominali. Un nome per tutti e tutti i voti per uno. Ci sono Azzurro Caltagirone e Testa d’Asfalto. Boss(ol)i e la kriptonite Di Pietro. Sono partiti ad personam. Il futuro che ci aspetta è Highlander. Ne rimarrà solo uno. O forse nessuno. Basta aspettare sulla riva del fiume. Le liste civiche del blog crescono. Consiglieri comunali, per ora, a Treviso e a Roma. Sonia Alfano consigliere regionale in Sicilia. Risultati ottenuti senza pubblicità, senza fondi pubblici, senza televisioni, senza giornali. Ma con l’onestà, con il porta a porta, con la Rete. 407 città hanno già aderito ai referendum per una libera informazione in un libero Stato. V2 Day. V2 Day. 25 aprile.
venerdì 18 aprile 2008
C'è un'aria....
mercoledì 16 aprile 2008
I nuovi mostri...
Testa d'asfalto ce l'ha fatta...con l'aiuto della mostruosa legge elettorale e del controllo totale degli organi d'informazione e di tutti gli italiani che sono andati a fare una X , come un assegno firmato a vuoto dato a Silvio.
Ringraziamo anche Topo Gigio per la disastrosa campagna elettorale già volta al traguardo di perdere ( si è presentato sul palco insieme a Prodi, per esempio).
Ringraziamo anche la sinistra detta "estrema" per essersi isolati e quindi scomparsi.
Ringraziamo anche la Lega che in un momento di difficoltà del paese ha fatto leva sulle paure degli italiani (federalismo = chi se ne frega degli altri al sud e sicurezza = xenofobia: scacciamo dal paese le nuove risorse del lavoro + crescita zero = paese che muore).
Intanto la situazione internazionale è paurosamente in declino. Il capitalismo sfrenato della mentalità di produrre e consumare il più possibile sta mostrando i primi segni della sconfitta e noi stiamo a guardare aspettando che qualcuno trovi le soluzioni, ma sempre soluzioni provvisorie, per andare avanti ancora qualche anno...
Esempio: ci sono troppi rifiuti? le discariche sono piene e creano diossina? : semplice....mmm... vediamo un po' : bruciamoli? anche se creano dei fumi che ci uccidono ancora di più dei rifiuti va bene lo stesso , almeno per un po' non se ne accorgeranno ( eccetto quelli che abitano vicino ai cosiddetti termovalorizzatori..)
Ringraziamo soprattutto i dirigenti dei nostri "media" che campano con le mazzette dei gruppi di potere: grazie!:
http://it.youtube.com/watch?v=ZxgaxERJLUQ
RESET...................
Allego una frase dal Blog di Beppe Grillo:
"Milioni di persone a destra e a sinistra non avranno rappresentanza nel nuovo Parlamento. Sono precari, ecologisti, disoccupati, giovani. Lasciarli fuori dal Parlamento mentre dentro ci sono un centinaio tra condannati, prescritti, indagati e rinviati a giudizio non è una buona idea.
Senza libera informazione non c’è democrazia. Loro non molleranno mai, noi neppure. V2 day. V2 Day. Libera informazione in libero Stato."
domenica 13 aprile 2008
News dalle urne elettorali..
Domenica 13 aprile:
16:00 - Un 35enne ha strappato le schede elettorali a Licata, in provincia di Agrigento. L'uomo è stato denunciato dal presidente del seggio n.7 della scuola Liotta in Via Tripoli.
14:40 - Un imprenditore 41enne ha mangiato la scheda elettorale per protesta in un seggio di Sorrento. L'uomo ha fatto tanti piccoli pezzetti e li ha ingoiati. I poliziotti presentihanno avvisato il commissariato e l'uomo e' stato denunciato in stato di libertà.
12:46 - Il candidato premier dell'Udc, Pierferdinando Casini, ha votato al suo seggio di Via Lovanio 13, al quartiere Parioli a Roma, insieme alla moglie, Azzurra Caltagirone, accompagnati dalla figlia Caterina e in carrozzina Francesco nato la settimana scorsa. Casini e la moglie hanno fatto una fila di piu' di mezz'ora prima di poter votare. ''Quando si vota - ha detto Casini - si e' sempre un po' tesi, ma e' l'unica fila che fa piacere fare''.
Commento : SI A TE FA PIACERE PERCHE' COSI' CI RUBI ANCORA UN PO' DI STIPENDI A SPARARE CAZZATE!
18:05 - Fotografa scheda elettorale: denunciato. Un elettore che stava cercando di fotografare la propria scheda con un cellulare è stato scoperto e denunciato dai carabinieri. L'episodio è avvenuto a Mortegliano (Udine). L'uomo, I.D.V. 28 anni, è stato scoperto dal presidente del seggio all'interno della cabina. I militari della stazione di Mortegliano lo hanno denunciato e gli hanno sequestrato il cellulare.
17:39 - Il cellulare della moglie di Mastella squilla nella cabina elettorale. Momenti di concitazione nel seggio elettorale di San Giovanni, a Ceppaloni (Benevento), durante il voto di Sandra Lonardo Mastella: il cellulare del presidente del Consiglio della Regione Campania ha infatti squillato proprio in quel momento. Un rappresentante di lista del centro destra, a questo punto, ha fatto mettere a verbale l'episodio. Sul posto è intervenuta la Digos, che ha accertato però che si trattava di un telefonino privo di fotocamera, e quindi di quelli non vietati dalla legge. ''E' un telefonino di servizio e privo di fotocamera così come è stato ufficialmente accertato'', ha spiegato la Lonardo.
(E POVERA ITALIA ! )
16:00 - Un 35enne ha strappato le schede elettorali a Licata, in provincia di Agrigento. L'uomo è stato denunciato dal presidente del seggio n.7 della scuola Liotta in Via Tripoli.
14:40 - Un imprenditore 41enne ha mangiato la scheda elettorale per protesta in un seggio di Sorrento. L'uomo ha fatto tanti piccoli pezzetti e li ha ingoiati. I poliziotti presentihanno avvisato il commissariato e l'uomo e' stato denunciato in stato di libertà.
12:46 - Il candidato premier dell'Udc, Pierferdinando Casini, ha votato al suo seggio di Via Lovanio 13, al quartiere Parioli a Roma, insieme alla moglie, Azzurra Caltagirone, accompagnati dalla figlia Caterina e in carrozzina Francesco nato la settimana scorsa. Casini e la moglie hanno fatto una fila di piu' di mezz'ora prima di poter votare. ''Quando si vota - ha detto Casini - si e' sempre un po' tesi, ma e' l'unica fila che fa piacere fare''.
Commento : SI A TE FA PIACERE PERCHE' COSI' CI RUBI ANCORA UN PO' DI STIPENDI A SPARARE CAZZATE!
18:05 - Fotografa scheda elettorale: denunciato. Un elettore che stava cercando di fotografare la propria scheda con un cellulare è stato scoperto e denunciato dai carabinieri. L'episodio è avvenuto a Mortegliano (Udine). L'uomo, I.D.V. 28 anni, è stato scoperto dal presidente del seggio all'interno della cabina. I militari della stazione di Mortegliano lo hanno denunciato e gli hanno sequestrato il cellulare.
17:39 - Il cellulare della moglie di Mastella squilla nella cabina elettorale. Momenti di concitazione nel seggio elettorale di San Giovanni, a Ceppaloni (Benevento), durante il voto di Sandra Lonardo Mastella: il cellulare del presidente del Consiglio della Regione Campania ha infatti squillato proprio in quel momento. Un rappresentante di lista del centro destra, a questo punto, ha fatto mettere a verbale l'episodio. Sul posto è intervenuta la Digos, che ha accertato però che si trattava di un telefonino privo di fotocamera, e quindi di quelli non vietati dalla legge. ''E' un telefonino di servizio e privo di fotocamera così come è stato ufficialmente accertato'', ha spiegato la Lonardo.
(E POVERA ITALIA ! )
Come funziona l'informazione in TV...
Tratto dal Blog di Beppe Grillo:
http://www.beppegrillo.it/2008/02/taglia_e_cuci.html
Una tecnica usata dai giornalisti televisivi è il "taglia e cuci". Le tue parole vengono usate contro di te. La tecnica è utile per farti sostenere l'opposto di quello che pensi o per farti passare per pazzo. L'ospite da squalificare è intervistato prima della trasmissione, mai in diretta. Chi segue da casa non sa nulla dei tagli. Ascolta solo le frattaglie scelte dal conduttore. Tutto quello che non sapete è vero!
"Caro Beppe,
Mario Tozzi mi ha invitato ha partecipare alla sua trasmissione “Terzo Pianeta” sui rifiuti, andata in onda sabato 16 febbraio. Lo spezzone in cui sono stato inserito è stato registrato venerdì 15 nella discarica di Serre. Il mio interlocutore è stato Paolo Degli Espinosa, sostenitore dell’inceneritore di Brescia. Sapevo che non sarei stato trattato alla pari e sospettavo che alcune mie affermazioni potessero essere tagliate, ma pensavo che valesse comunque la pena far sentire una voce fuori dal coro in cui Tozzi canta. In effetti Degli Espinosa ha avuto molto più spazio, con un’intervista iniziale da solo e poi nel dibattito con me. Ma non è stato un fatto negativo, perché ha potuto dire più cose infondate e facilmente smentibili in poche parole. Ciò che non mi aspettavo è invece la quantità dei tagli che sono stati fatti ai miei interventi. Qualche sforbiciata l’avevo messa in conto, ma non è rimasto quasi niente. Ti faccio l’elenco delle cose che sono state cassate.
1. L’inceneritore è uno sfacelo economico. Senza Cip 6 non se ne farebbero. Dopo che sono stati tolti ai nuovi inceneritori, la gara per completare quello di Acerra è andata deserta e Prodi li ha reintrodotti con un apposito decreto per i tre nuovi impianti previsti in Campania.
2. L’incenerimento è una scelta alternativa alla raccolta differenziata. Se le quantità di rifiuti conferiti a un inceneritore diminuissero e il forno non lavorasse a pieno regime il deficit economico crescerebbe.
3. Ogni mezza parola i politici dicono che dobbiamo stare in Europa. Eppure l’incenerimento è l’opposto delle indicazioni europee sul trattamento dei rifiuti, che prevedono, in ordine: la riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio, il recupero energetico senza combustione (fermentazione anaerobica della frazione organica), il recupero energetico con combustione. Questa sequenza me l’ha fatta ripetere una seconda volta. Per tagliarla meglio?
4. Per la parte indifferenziata residua ho descritto il Trattamento Meccanico-Biologico e i suoi vantaggi rispetto all’incenerimento in termini di costi d’investimento, recupero di materia, guadagno economico, impatto ambientale e sulla salute, smaltimento finale dei minimi residui inerti.
5. Di fronte alla (pseudo)argomentazione che le emissioni del traffico sono maggiori di quelle degli inceneritori ho messo in evidenza la sua assurdità logica. Non si possono paragonare le mele con i tacchini. Le emissioni degli inceneritori vanno confrontate con quelle di altri sistemi di trattamento dei rifiuti; quelle del nostro patrimonio edilizio con quelle di case costruite meglio; quelle del traffico automobilistico con quelle di altri sistemi di trasporto.
6. È stata cassata la parte in cui dicevo che le nanopolveri possono essere causa di tumori.
7. Quando Tozzi ha sostenuto che l’incenerimento smaltisce i rifiuti gli ho ricordato la legge di Lavoiser. Anche questa citazione è sparita.
Credo che sia utile far conoscere questi retroscena, che in ultima analisi sono un segno di debolezza culturale e politica. Se si ricorre a questi mezzi per convincere l’opinione pubblica della bontà di una scelta scellerata in termini economici ed ecologici qual è l’incenerimento, vuol dire che, nonostante la forsennata campagna mediatica in corso, non ci sono riusciti. Anzi, da quel poco che vedo, hanno contribuito a far crescere il numero di chi ne ha giustamente paura e li rifiuta." Maurizio Pallante
http://www.beppegrillo.it/2008/02/taglia_e_cuci.html
Una tecnica usata dai giornalisti televisivi è il "taglia e cuci". Le tue parole vengono usate contro di te. La tecnica è utile per farti sostenere l'opposto di quello che pensi o per farti passare per pazzo. L'ospite da squalificare è intervistato prima della trasmissione, mai in diretta. Chi segue da casa non sa nulla dei tagli. Ascolta solo le frattaglie scelte dal conduttore. Tutto quello che non sapete è vero!
"Caro Beppe,
Mario Tozzi mi ha invitato ha partecipare alla sua trasmissione “Terzo Pianeta” sui rifiuti, andata in onda sabato 16 febbraio. Lo spezzone in cui sono stato inserito è stato registrato venerdì 15 nella discarica di Serre. Il mio interlocutore è stato Paolo Degli Espinosa, sostenitore dell’inceneritore di Brescia. Sapevo che non sarei stato trattato alla pari e sospettavo che alcune mie affermazioni potessero essere tagliate, ma pensavo che valesse comunque la pena far sentire una voce fuori dal coro in cui Tozzi canta. In effetti Degli Espinosa ha avuto molto più spazio, con un’intervista iniziale da solo e poi nel dibattito con me. Ma non è stato un fatto negativo, perché ha potuto dire più cose infondate e facilmente smentibili in poche parole. Ciò che non mi aspettavo è invece la quantità dei tagli che sono stati fatti ai miei interventi. Qualche sforbiciata l’avevo messa in conto, ma non è rimasto quasi niente. Ti faccio l’elenco delle cose che sono state cassate.
1. L’inceneritore è uno sfacelo economico. Senza Cip 6 non se ne farebbero. Dopo che sono stati tolti ai nuovi inceneritori, la gara per completare quello di Acerra è andata deserta e Prodi li ha reintrodotti con un apposito decreto per i tre nuovi impianti previsti in Campania.
2. L’incenerimento è una scelta alternativa alla raccolta differenziata. Se le quantità di rifiuti conferiti a un inceneritore diminuissero e il forno non lavorasse a pieno regime il deficit economico crescerebbe.
3. Ogni mezza parola i politici dicono che dobbiamo stare in Europa. Eppure l’incenerimento è l’opposto delle indicazioni europee sul trattamento dei rifiuti, che prevedono, in ordine: la riduzione, la raccolta differenziata e il riciclaggio, il recupero energetico senza combustione (fermentazione anaerobica della frazione organica), il recupero energetico con combustione. Questa sequenza me l’ha fatta ripetere una seconda volta. Per tagliarla meglio?
4. Per la parte indifferenziata residua ho descritto il Trattamento Meccanico-Biologico e i suoi vantaggi rispetto all’incenerimento in termini di costi d’investimento, recupero di materia, guadagno economico, impatto ambientale e sulla salute, smaltimento finale dei minimi residui inerti.
5. Di fronte alla (pseudo)argomentazione che le emissioni del traffico sono maggiori di quelle degli inceneritori ho messo in evidenza la sua assurdità logica. Non si possono paragonare le mele con i tacchini. Le emissioni degli inceneritori vanno confrontate con quelle di altri sistemi di trattamento dei rifiuti; quelle del nostro patrimonio edilizio con quelle di case costruite meglio; quelle del traffico automobilistico con quelle di altri sistemi di trasporto.
6. È stata cassata la parte in cui dicevo che le nanopolveri possono essere causa di tumori.
7. Quando Tozzi ha sostenuto che l’incenerimento smaltisce i rifiuti gli ho ricordato la legge di Lavoiser. Anche questa citazione è sparita.
Credo che sia utile far conoscere questi retroscena, che in ultima analisi sono un segno di debolezza culturale e politica. Se si ricorre a questi mezzi per convincere l’opinione pubblica della bontà di una scelta scellerata in termini economici ed ecologici qual è l’incenerimento, vuol dire che, nonostante la forsennata campagna mediatica in corso, non ci sono riusciti. Anzi, da quel poco che vedo, hanno contribuito a far crescere il numero di chi ne ha giustamente paura e li rifiuta." Maurizio Pallante
giovedì 3 aprile 2008
Per gli indecisi o per chi si vuole astenere dal voto...
Per chi si vuole astenere o non vuole votare PERCHE' NON SI SENTE RAPPRESENTATO DA NESSUNO DEI PARTITI E' UTILE SAPERE CHE:
Pochi lo sanno, ma la legge prevede la possibilità
> di rifiutarsi di
> votare e metterlo a verbale.
>
> Quando si va al seggio e dopo che le schede sono
> vidimate si dichiara
> che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo
> a verbale.
>
> Le schede di rifiuto sono CONTATE e sono VALIDE,
> contrariamente alle
> schede nulle o bianche o di astensione dal voto
> Nessun mass-media ne
> parla, sembra che i giochi siano già fatti, e
> probabilmente molti
> andranno a votare il "meno peggio".
>
> Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un
> numero molto elevato
> (cosa mai successa nelle elezioni italiane) ci
> sarebbe qualche
> problema nell'assegnare i seggi vuoti e i mass-media
> sarebbero
> obbligati a parlarne) L'astensionismo passivo non fa
> percentuale di
> media votanti e riguardo alle elezioni legislative
> il nostro sistema
> di attribuzione non prevede nessun quorum di
> partecipazione.
>
> Quindi, se per assurdo nella consultazione
> elettorale votassero tre
> persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe
> considerata valida
> espressione della volontà popolare e si procederebbe
> quindi
> all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di
> tre schede.
>
> Altresì le schede bianche e nulle, fanno sì
> percentuale votante, ma
> sono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio
> di garanzia che
> ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in
> un unico cumulo
> da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza.
> ..(per assurdo
> sempre votando bianca o nulla se alle prossime
> elezioni vincesse
> Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite
> nel premio di
> Forza Italia)
>
> Esiste, però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce
> di essere
> percentuale votante (quindi non delegante) ma
> consente di non far
> attribuire il proprio non-voto al partito di
> maggioranza.
>
> E', infatti, facoltà dell'elettore recarsi al seggio
> e una volta fatto
> vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL
> DIRITTO DI RIFIUTARE
> LA SCHEDA , assicurandosi di far mettere a verbale
> tale opzione; è
> possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA
> BREVE
> DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL
> DIRITTO DI ESPRIMERE
> LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es. Nessuno degli
> schieramenti qui
> riportati mi rappresenta)
>
> Fate girare questa mail il più possibile è l'unica
> maniera per fare
> sentire la voce di quelli che vogliono un 'sistema
> nuovo.
>
> per farla girare fai copia e incolla ci metti solo
> due minuti in
> più...e mi raccomando.. .falla girare...se non altro
> perché è giusto
> che si sappia...
ciao
INOLTRE... PER CHI VUOLE SAPERE TRAMITE 25 DOMANDE IL SUO POSIZIONAMENTO RISPETTO ALLE RISPOSTE DATE DAI PARTITI, DEVE FARE IL TEST SU QUESTO SITO:
http://www.voisietequi.it/
http://www.openpolis.it/
Pochi lo sanno, ma la legge prevede la possibilità
> di rifiutarsi di
> votare e metterlo a verbale.
>
> Quando si va al seggio e dopo che le schede sono
> vidimate si dichiara
> che ci si rifiuta di votare e si vuole che sia messo
> a verbale.
>
> Le schede di rifiuto sono CONTATE e sono VALIDE,
> contrariamente alle
> schede nulle o bianche o di astensione dal voto
> Nessun mass-media ne
> parla, sembra che i giochi siano già fatti, e
> probabilmente molti
> andranno a votare il "meno peggio".
>
> Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un
> numero molto elevato
> (cosa mai successa nelle elezioni italiane) ci
> sarebbe qualche
> problema nell'assegnare i seggi vuoti e i mass-media
> sarebbero
> obbligati a parlarne) L'astensionismo passivo non fa
> percentuale di
> media votanti e riguardo alle elezioni legislative
> il nostro sistema
> di attribuzione non prevede nessun quorum di
> partecipazione.
>
> Quindi, se per assurdo nella consultazione
> elettorale votassero tre
> persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe
> considerata valida
> espressione della volontà popolare e si procederebbe
> quindi
> all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di
> tre schede.
>
> Altresì le schede bianche e nulle, fanno sì
> percentuale votante, ma
> sono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio
> di garanzia che
> ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in
> un unico cumulo
> da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza.
> ..(per assurdo
> sempre votando bianca o nulla se alle prossime
> elezioni vincesse
> Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite
> nel premio di
> Forza Italia)
>
> Esiste, però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce
> di essere
> percentuale votante (quindi non delegante) ma
> consente di non far
> attribuire il proprio non-voto al partito di
> maggioranza.
>
> E', infatti, facoltà dell'elettore recarsi al seggio
> e una volta fatto
> vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL
> DIRITTO DI RIFIUTARE
> LA SCHEDA , assicurandosi di far mettere a verbale
> tale opzione; è
> possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA
> BREVE
> DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL
> DIRITTO DI ESPRIMERE
> LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es. Nessuno degli
> schieramenti qui
> riportati mi rappresenta)
>
> Fate girare questa mail il più possibile è l'unica
> maniera per fare
> sentire la voce di quelli che vogliono un 'sistema
> nuovo.
>
> per farla girare fai copia e incolla ci metti solo
> due minuti in
> più...e mi raccomando.. .falla girare...se non altro
> perché è giusto
> che si sappia...
ciao
INOLTRE... PER CHI VUOLE SAPERE TRAMITE 25 DOMANDE IL SUO POSIZIONAMENTO RISPETTO ALLE RISPOSTE DATE DAI PARTITI, DEVE FARE IL TEST SU QUESTO SITO:
http://www.voisietequi.it/
http://www.openpolis.it/
mercoledì 2 aprile 2008
News: telemarketing per voti dell'ultim'ora...
Mentre loro ridono...
Questa è bellissima: ho appena ricevuto la telefonata di una signorina dalla voce giovane e squillante che mi voleva "sensibilizzare al voto".
E' una volontaria del gruppo di Veltroni ( Topo Gigio ) che mi ricorda che il voto è decisivo ed importante per il nostro futuro ( il futuro di chi ?) ...e mi chiede se la nostra famiglia andrà a votare...
Siamo arrivati al telemarketing del voto !!!!
Italiani !!!!!!
Ma vi rendete conto ???
Non aggiungo altro perchè come dice Beppe poi la cosa mi prende e dico le parolacce!
Se non avete ancora deciso guardate il filmato e almeno fatevi quattro risate:
http://it.youtube.com:80/watch?v=2JL5UiDJAdw&feature=email
Dichiarazioni di voto...
Molte persone pubblicano la propria dichiarazione di voto.
Io non ho ancora scelto.
Per ora tendenzialmente credo che solo il NON VOTO possa essere la soluzione o meglio la risposta all'attuale regime, con le attuali regole elettorali ampiamente anticostituzionali, visto che nessuno può scegliere il proprio candidato e le centrali dei partiti più potenti hanno già piazzato i loro pezzi da novanta nel prossimo parlamento...
Voglio però pubblicare la mail di un mio caro collega e amico che stimo molto, una persona seria, un lavoratore, si chiama Vincenzo ( LA FOTO DEL BIMBO E'IL SUO BELLISSIMO FIGLIO):
Pensavo di non andarci a votare, ma sinceramente non ce la faccio,
in fondo è un mio / nostro diritto acquisito molto duramente.
L'idea che il parlamento sia spartito equamente tra i servi di
Berlusconi e i suoi amici della pseudosinistra mi da' talmente
fastidio che mi vien da dire che anche un voto solo può fare la
differenza.
E ho deciso di votare l'Italia dei Valori.
Non perché siano i meno peggio, ma perché di tutti quelli che si
presentano, sono quelli che hanno sempre fatto quel che dicono o
almeno ci han sempre provato a portare nella discussione parlamentare
un po' di impegno civile.
Non darò mai e poi mai il mio voto al partito democratico, invece,
perché sono una banda di ladri e farabutti tali e quali a Berlusconi e
i suoi amici. Del resto dicono anche le stesse cose e nell'azione di
governo si è visto chiaramente che idea hanno dell'Italia. Nonostante
tutto, pensare che ci sia qualcosa di nuovo in un partito nato dalla
disperazione, che ripresenta sempre gli stessi leader a guidare la
baracca, è una follia.
Almeno, se ci sarà da fare opposizione trasversalmente, sono sicuro
che i dipietristi la faranno come l'hanno sempre fatta, cercando di
impedire a questi abusivi del potere di fotterci in silenzio.
E di sicuro non voterò per la sinistra arlecchino, che parla di un
mondo che non c'è e non si è mai saputa innovare dopo lo smembramento
del PC.
Ti invito a leggere la dichiarazione di voto di Marco Travaglio per
capire un po' meglio perché Di Pietro è l'unica scelta sensata (almeno
per me lo è)
http://www.antoniodipietro.com/2008/03/dichiarazioni_di_voto_marco_tr.html#amico
Buona lettura.
mercoledì 5 marzo 2008
Poems : La canzone di Romeo
Inizio a pubblicare alcune poesie molto "vecchie"...
Una ogni tanto...le poesie sono inutili ma non nocive (come diceva Montale)...
La canzone di Romeo ( ascoltando “Selling England by the pound” dei Genesis)
CLICCA SUL TITOLO SOPRA PER SENTIRE LA CANZONE E VEDERE IL VIDEO
http://video.google.it/videoplay?docid=2552199043979796786&q=selling+england+by+the+pound+the+cinema+show&total=11&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=0
Dolci profumi e nuove vesti
Come compare il tuo specchio
E una breve corsa per la scala…
Stasera la luna ti sorride
E le stelle contano i tuoi baci
Quando t’unirai a lei in sogno.
Il freddo vento muove i suoi sciolti capelli
E fa sussultare il tuo cuore, Romeo,
non puoi fallire dopo lo spettacolo
quando soli il silenzio vi copre
e puoi sentire i suoi caldi sospiri.
Stasera la luna ti sorride
E le stelle contano i tuoi baci
Quando t’unirai a lei in sogno…
Il tuo amore ti schiaccerà, Romeo
Le sue labbra ti bruceranno
E ritornerai più solo nella tua stanza,
coi i vecchi abiti strappati
spettinati capelli e labbra ansiose..
La luna sarà una grossa fredda palla
E le stelle conteranno la noia del tempo
Quando t’unirai a lei, in sogno.
Ottobre 1986
Una ogni tanto...le poesie sono inutili ma non nocive (come diceva Montale)...
La canzone di Romeo ( ascoltando “Selling England by the pound” dei Genesis)
CLICCA SUL TITOLO SOPRA PER SENTIRE LA CANZONE E VEDERE IL VIDEO
http://video.google.it/videoplay?docid=2552199043979796786&q=selling+england+by+the+pound+the+cinema+show&total=11&start=0&num=10&so=0&type=search&plindex=0
Dolci profumi e nuove vesti
Come compare il tuo specchio
E una breve corsa per la scala…
Stasera la luna ti sorride
E le stelle contano i tuoi baci
Quando t’unirai a lei in sogno.
Il freddo vento muove i suoi sciolti capelli
E fa sussultare il tuo cuore, Romeo,
non puoi fallire dopo lo spettacolo
quando soli il silenzio vi copre
e puoi sentire i suoi caldi sospiri.
Stasera la luna ti sorride
E le stelle contano i tuoi baci
Quando t’unirai a lei in sogno…
Il tuo amore ti schiaccerà, Romeo
Le sue labbra ti bruceranno
E ritornerai più solo nella tua stanza,
coi i vecchi abiti strappati
spettinati capelli e labbra ansiose..
La luna sarà una grossa fredda palla
E le stelle conteranno la noia del tempo
Quando t’unirai a lei, in sogno.
Ottobre 1986
lunedì 3 marzo 2008
Non votiamo: non c'è scelta!
Dal BLOG DI BEPPE GRILLO: WWW.beppegrillo.it
Fuori tutti. Avete distrutto il Paese. Le vostre facce sui muri sono per noi. I nostri vaffanculo sono per voi. Nessuno di voi merita il voto degli italiani. Cari dipendenti i vostri obiettivi sono noti, sono tre. La poltrona, l’impunità, gli affari. I galantuomini ci sono anche tra voi e sono i primi che se ne devono andare. Sono pochi e quindi si notano di più. Fanno quasi tenerezza e molta rabbia. Sono i pali della politica. Un po’ ingenui, un po’ fresconi.
Fuori tutti. In quindici anni avete riportato il Paese al dopoguerra. La Finocchiaro e Bianco si dicono stupiti che io supporti la lista civica regionale di Sonia Alfano in Sicilia. Anime belle, voi mi offendete. Tra voi e lo psiconano non c’è differenza. Siete il partito dello status quo che ha lasciato fare al centrodestra ogni porcata senza mai muovere un dito. Il partito di Bassolino, la cozza di Napoli. Di Topo Gigio che ha paura della sua ombra e anche di quella di D’Alema e parla di tutto. Ma non del conflitto di interessi, di Rete 4 sul satellite, della corruzione di giudici per l’acquisto della Mondadori. Siete quelli di Bettini, il portavoce del PD, che ha affermato che Antonio Di Pietro “non è adatto per il ruolo di ministro della Giustizia”. Forse lo vuole nominare ministro per i rapporti con il Parlamento o sottosegretario alla Difesa. Ovunque non disturbi i manovratori. Siete quelli dell’indulto, dell’Unipol e della Forleo a cui avete messo la mordacchia. Di Violante che ha garantito le televisioni allo psiconano e lo ha dichiarato pure in Parlamento.
Fuori tutti. Casini, Azzurro Caltagirone, che abbraccia Moggi ed evita la galera a Cuffaro candidandolo in Parlamento. Casini ripreso sempre con il crocifisso dietro le spalle. Se Cristo potesse, scenderebbe dalla Croce per prenderlo a calci.
Fuori tutti. Fatevi dimenticare. L’oblio potrebbe salvarvi. Mastella non lo vuole più nessuno. Il suo lavoro sporco lo ha fatto. Ora fa solo perdere voti. Il Pastella dichiarò, sudato, che Beppe Grillo non gli avrebbe fatto fare la fine di Moro e neppure quella di Craxi. Forse è meglio che si guardi dai suoi mandanti e non da un comico. Le vostre facce sui muri sono una provocazione, una istigazione alla rabbia popolare. Le elezioni sono incostituzionali, non possiamo scegliere il candidato. Possiamo solo votare il Partito Unico dei Gemelli Siamesi.
Un tedesco che non avesse votato durante il nazismo. Un sovietico che non avesse votato durante lo stalinismo. Un italiano che non avesse votato durante il fascismo. Come li chiamereste? Democratici, persone libere? Siatelo anche voi. Non votate per le elezioni politiche. Esercitate il vostro diritto di non essere presi per il culo.
Fuori tutti. Avete distrutto il Paese. Le vostre facce sui muri sono per noi. I nostri vaffanculo sono per voi. Nessuno di voi merita il voto degli italiani. Cari dipendenti i vostri obiettivi sono noti, sono tre. La poltrona, l’impunità, gli affari. I galantuomini ci sono anche tra voi e sono i primi che se ne devono andare. Sono pochi e quindi si notano di più. Fanno quasi tenerezza e molta rabbia. Sono i pali della politica. Un po’ ingenui, un po’ fresconi.
Fuori tutti. In quindici anni avete riportato il Paese al dopoguerra. La Finocchiaro e Bianco si dicono stupiti che io supporti la lista civica regionale di Sonia Alfano in Sicilia. Anime belle, voi mi offendete. Tra voi e lo psiconano non c’è differenza. Siete il partito dello status quo che ha lasciato fare al centrodestra ogni porcata senza mai muovere un dito. Il partito di Bassolino, la cozza di Napoli. Di Topo Gigio che ha paura della sua ombra e anche di quella di D’Alema e parla di tutto. Ma non del conflitto di interessi, di Rete 4 sul satellite, della corruzione di giudici per l’acquisto della Mondadori. Siete quelli di Bettini, il portavoce del PD, che ha affermato che Antonio Di Pietro “non è adatto per il ruolo di ministro della Giustizia”. Forse lo vuole nominare ministro per i rapporti con il Parlamento o sottosegretario alla Difesa. Ovunque non disturbi i manovratori. Siete quelli dell’indulto, dell’Unipol e della Forleo a cui avete messo la mordacchia. Di Violante che ha garantito le televisioni allo psiconano e lo ha dichiarato pure in Parlamento.
Fuori tutti. Casini, Azzurro Caltagirone, che abbraccia Moggi ed evita la galera a Cuffaro candidandolo in Parlamento. Casini ripreso sempre con il crocifisso dietro le spalle. Se Cristo potesse, scenderebbe dalla Croce per prenderlo a calci.
Fuori tutti. Fatevi dimenticare. L’oblio potrebbe salvarvi. Mastella non lo vuole più nessuno. Il suo lavoro sporco lo ha fatto. Ora fa solo perdere voti. Il Pastella dichiarò, sudato, che Beppe Grillo non gli avrebbe fatto fare la fine di Moro e neppure quella di Craxi. Forse è meglio che si guardi dai suoi mandanti e non da un comico. Le vostre facce sui muri sono una provocazione, una istigazione alla rabbia popolare. Le elezioni sono incostituzionali, non possiamo scegliere il candidato. Possiamo solo votare il Partito Unico dei Gemelli Siamesi.
Un tedesco che non avesse votato durante il nazismo. Un sovietico che non avesse votato durante lo stalinismo. Un italiano che non avesse votato durante il fascismo. Come li chiamereste? Democratici, persone libere? Siatelo anche voi. Non votate per le elezioni politiche. Esercitate il vostro diritto di non essere presi per il culo.
venerdì 29 febbraio 2008
Poems .. Al lettore 24-12-1991
Inizio a pubblicare alcune poesie molto "vecchie"...
Una ogni tanto...le poesie sono inutili ma non nocive (come diceva Montale)...
Al lettore
Maledetto sia scompaia nelle tenebre
Il poeta che sussurra al mio spirito
Parole suoni simboli del nulla
Immagini e visioni senza tempo
Ti caccerei nell’astrale morderei la vita
Come un vento lieve e di tempesta
Mi trapassi il corpo e lo spirito e tutto!
Il mondo è la luce che trapassa le persiane
E tutto fra le mie mura è sogno
Ah, fuori come appare ugualmente vero!
Degnatevi allora parole mie amare e dolci
Di entrare nei cervelli stanchi dai sogni
Nelle anime leggere che vagano nel nulla
Nei misteri di frasi inconcluse
In qualche bettola fumosa piena di sgherri !
Addio parole Benvenuta luna
Placida regina del male dentro noi!
Mi riporti luci dei ricordi
Amari suoni due occhi neri incoscienti
Nella notte Lucente di stelle
Fuggente come il vento
E provo a seguirlo…
Genova, 24-12-1191
Una ogni tanto...le poesie sono inutili ma non nocive (come diceva Montale)...
Al lettore
Maledetto sia scompaia nelle tenebre
Il poeta che sussurra al mio spirito
Parole suoni simboli del nulla
Immagini e visioni senza tempo
Ti caccerei nell’astrale morderei la vita
Come un vento lieve e di tempesta
Mi trapassi il corpo e lo spirito e tutto!
Il mondo è la luce che trapassa le persiane
E tutto fra le mie mura è sogno
Ah, fuori come appare ugualmente vero!
Degnatevi allora parole mie amare e dolci
Di entrare nei cervelli stanchi dai sogni
Nelle anime leggere che vagano nel nulla
Nei misteri di frasi inconcluse
In qualche bettola fumosa piena di sgherri !
Addio parole Benvenuta luna
Placida regina del male dentro noi!
Mi riporti luci dei ricordi
Amari suoni due occhi neri incoscienti
Nella notte Lucente di stelle
Fuggente come il vento
E provo a seguirlo…
Genova, 24-12-1191
domenica 17 febbraio 2008
Poems
Inizio a pubblicare alcune poesie molto "vecchie"...
Una ogni tanto...le poesie sono inutili ma non nocive (come diceva Montale)...
Sinfonia
Ti cerco Ti cerco fra fiori di pesco
Fra labili sere Gorgogli di luna
E dopo Cadere Tornare ( Mordersi dentro )
Che dolce tormento Che breve chiarore
Dove? Laggiù E’ la luna che brilla negli occhi
Tuoi Dolci Parlami ancora Ancora
Ti voglio vedere così Tutta la notte
Parlare Parlare Ti tocco ? Ti bacio ?
E dopo Cadere Tornare ( Mordersi dentro )
Che dolce tormento Che breve chiarore
Labbra che muovo piano Sento
Che dolce tormento Ancora ?
Ma dove conduci ? Riluce la pioggia di maggio
Di qua saltando Correndo Fino che piova
Pioverà? Io spero che piova tutto il meriggio
Le nubi s’accalcano piene e nere
Il vento che spazza le strade è amico
Un urlo Un lamento Che sibila piano
Corrono Corri La pioggia batte!
Suona la musica del cielo!
Io spero che piova tutto il meriggio
E dopo Cadere Tornare (Mordersi dentro)
Che dolce tormento Che breve chiarore.
Genova 16-9-1991
Una ogni tanto...le poesie sono inutili ma non nocive (come diceva Montale)...
Sinfonia
Ti cerco Ti cerco fra fiori di pesco
Fra labili sere Gorgogli di luna
E dopo Cadere Tornare ( Mordersi dentro )
Che dolce tormento Che breve chiarore
Dove? Laggiù E’ la luna che brilla negli occhi
Tuoi Dolci Parlami ancora Ancora
Ti voglio vedere così Tutta la notte
Parlare Parlare Ti tocco ? Ti bacio ?
E dopo Cadere Tornare ( Mordersi dentro )
Che dolce tormento Che breve chiarore
Labbra che muovo piano Sento
Che dolce tormento Ancora ?
Ma dove conduci ? Riluce la pioggia di maggio
Di qua saltando Correndo Fino che piova
Pioverà? Io spero che piova tutto il meriggio
Le nubi s’accalcano piene e nere
Il vento che spazza le strade è amico
Un urlo Un lamento Che sibila piano
Corrono Corri La pioggia batte!
Suona la musica del cielo!
Io spero che piova tutto il meriggio
E dopo Cadere Tornare (Mordersi dentro)
Che dolce tormento Che breve chiarore.
Genova 16-9-1991
lunedì 28 gennaio 2008
Conoscete le uova che mangiate??
Quali sostanze nutrizionali potranno mai fornire delle uova prodotte all'interno di veri e propri lager per animali?
Per la salute e il rispetto del mondo animale, fai molta attenzione al codice riportato!
Conosci le tue uova?
Oggi il 90% delle uova in Italia è ottenuto da galline IMPRIGIONATE A "VITA" negli allevamenti in batteria, in gabbie di metallo, così PICCOLE DA NON RIUSCIRE NEANCHE A MUOVERE LE ALI, che dovrebbero essere eliminate o notevolmente ampliate e modificate a partire dal 2012, secondo quanto stabilito da una normativa dell'Unione Europea.
Un codice alfa numerico identifica ogni uovo:
il primo numero Indica la tipologia di allevamento
0 = biologico (1 gallina per 10 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)
1 = all'aperto (1 gallina per 2,5 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)
2 = a terra (7 galline per 1 metro quadrato su terreno COPERTO di PAGLIA 0 SABBIA) - CAPANNONI PRIVI DI FINESTRE e luce sempre accesa!
3 = IN GABBIA (25 GALLINE PER METRO QUADRATO IN POSATOI CHE OFFRONO 15 CM . PER GALLINA) - UNA SCATOLA Di SCARPE PER TUTTA LA LORO VITA
A terra dentro capannoni
In gabbia dentro capannoni
Le seconde due lettere indicano il paese di provenienza o codice dello stato (1T" Italia).
Le tre cifre successive indicano il codice ISTAT dei comune dove è ubicato l’allevamento e le due lettere vicine la provincia di produzione.
Un numero progressivo di tre cifre consente di identificare in modo univoco l'allevamento di provenienza in cui la gallina ha deposto l'uovo.
Può essere, inoltre, aggiunta una lettera (A..2) in coda al numero distintivo per l'identificazione dei singoli branchi di galline ovaiole o dei diversi locali dell'allevamento nei quali esse "soggiornano".
Numerose ricerche hanno evidenziato un maggiore contenuto di acido folico e di vitamina B2 nelle uova provenienti da galline allevate all'aperto, rispetto a quelle ottenute in allevamenti intensivi.
NON ACQUISTATE UOVA CODICE 2 E 3 !!!
lunedì 17 dicembre 2007
Hung gar Kung fu
(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.)
Lo Hung Gar (洪家拳 o abbreviato hung kuen, o Hung Ga, o Hongjiaquan in Pinyin, pugilato della famiglia Hong) è uno stile di Kung Fu, classificato come Nanquan. È uno dei Guangdong wu daming quan (cinque nomi importanti di pugilato del Guangdong
Storia dello stile
La nascita dello stile Hung Gar, che letteralmente significa "Stile della famiglia Hung", va fatta risalire al 1700 d.C., all'epoca della distruzione di un monastero shaolin del sud, Fu Jian Potin. Da questo riuscirono a salvarsi sette monaci i quali, secondo la leggenda, cominciarono a diffondere l'arte marziale del Kung Fu. In particolare uno di loro, Zhi Shan, conosciuto anche con il nome di Tid Sin Sim See, rifugiatosi nella "Fossa delle tigri", un monastero Shaolinsi del sud, trasmette le sue tecniche al mercante Hung Hei Gung. È con lui che si ha la nascita dello stile Hung Gar, decide infatti di codificare gli insegnamenti di Zhi Shan in quella che ricordiamo come la prima vera forma dello stile, la Gung Ji Fook Fu Kuen. Questa, sebbene sia la prima, viene usata tutt'ora dai maestri per testare il livello raggiunto dagli allievi, anche di quelli più esperti. La storia dell'Hung Gar continua con Luk Ah Choi e Wong Kay Ying, che si dice facessero parte del gruppo delle 10 tigri (Sap Fu). A questi segue Wong Fei Hung, un maestro di grande importanza non solo per aver combattutto nella Prima Guerra dell'Oppio, ma soprattutto per aver posto le basi della scuola. Suo contemporaneo è Tid Kiu San ("avambraccio di ferro"), che viene ricordato per aver ideato la Tid Sin Kuen, la forma del filo di ferro, l'ultima dello stile. Con Lam Sai Wing però ci si discosta da questa corrente più antica e viene introdotta una nuova forma, la Mui Fa Kuen ("Forma del fiore di prugno"). Questa viene insegnata agli allievi che si avvicinano per la prima volta all'Hung Gar, in modo da indirizzarli verso l'acquisizione delle posture principali. La successione dei maestri prosegue con Lam Jo, Chiu Kao e Chan Hon Chun, ultimo granmaestro universalmente riconosciuto da tutti i praticanti di Hung Gar.
Genealogia dei maestri
Da Mo
Era considerato da molti come un Bodhisattva, ovvero un essere illuminato che aveva rinunciato al nirvana per salvare l'umanità. Giunse in Cina fra il 526 e il 527 d.C. e si trasferì al tempio di Shaolin nella provincia di Henan, dove trascorse il resto della sua vita. Quando Da Mo giunse al tempio, si accorse delle cattive condizioni fisiche dei monaci, dovute alla loro mancanza di esercizio fisico. Fu così turbato dalla gravità del problema che si ritirò a meditare in una grotta per nove anni (secondo altre fonti vi rimase per sette). In questo periodo scrisse due libri ma solo primo, lo Yi Gin Ching (libro dello sviluppo Muscolare) è giunto fino a noi. È ritenuto il patriarca del kung fu.
Chi Sim
Fu abate capo del monastero di Shaolin verso la fine del 1700. Esperto nelle tecniche dure della tigre (fu jow), trasmise le sue conoscenze a Hung Hei Gung e Luk Ah Choy. Fu lui il creatore della forma Gung Ji Fook Fu Kuen.
Hung Hei Gung (1745-1825)
Il vero nome era Jyu. Egli era un lontano discendente del principe Leung della famiglia Ming. È il fondatore dello stile, acerrimo nemico dei Manchu, e grande combattente. Istruì un vasto numero di valorosi ribelli allo scopo di sovvertire il governo Ching.
Wong Tai
Discepolo diretto di Luk Ah Choy ed esperto erborista istruì il figlio nell'arte del Kung Fu.
Wong Kei Ying
Nacque all'inizio del 19°secolo. Sin da piccolo imparò il Kung Fu dal padre e dal suo maestro Luk Ah Choy con i quali praticò per oltre dieci anni. Con queste conoscenze divenne istruttore della fanteria militare di Canton, inoltre, grazie ai soldi guadagnati nel corso di quegli anni, poté aprire un negozio di erboristeria dove insegnava anche il suo kung fu. Questo locale si chiamava Bao Chi Lam.
Wong Fei Hung (1847-1924)
Combattente d'eccezione viene annoverato tra le dieci tigri di Canton ovvero tra i migliori maestri di tutta la Cina. Sviluppò notevolmente lo stile tanto da essere soprannominato il “padre dell'odierno Hung Gar”. Egli apprese dal maestro Tid Kiu Sam una forma per sviluppare l'energia interna (Qi/Chi) detta Tid Sin Kuen che introdusse nel sistema. Wong sviluppò inoltre la forma Fu Hok Seong Ying introducendo i principi respiratori del filo di ferro e ampliando il repertorio originale tramandato dai tempi di Hung Hei Gung. Molto più tardi creò la forma dei cinque animali, simile alla Fu Hok ma con l'aggiunta delle tecniche del serpente e del leopardo. Si dedicò per tutta la vita al kung fu e alla medicina cinese ed ebbe molti allievi tra cui Lam Sai Wing e Tang Fong.
Lam Sai Wing (1860-1943)
Maestro di porta di questo secolo, durante la sua anzianità egli ebbe una profonda ispirazione che lo portò a riesaminare tutto il repertorio dello stile apportandovi numerose modifiche ed eliminando tutto ciò che era “inadatto” ai tempi moderni, questa è stata probabilmente la causa che ha originato numerose differenze tecniche tra le varie scuole di Hung Gar. Lam ha reso il kung fu accessibile a tutti, aprendo le porte dell'insegnamento mentre, come sappiamo, per generazioni si era trasmesso solo all'interno dello stesso nucleo familiare. Per facilitarne la diffusione pubblicò anche tre volumi sull'Hung Gar, ciò testimoniava la grande apertura mentale del maestro in accordo con i tempi e la società in fase di cambiamento.
Chan Hon Chung (1909-1991)
A 19 anni, si recò a Hong Kong, dove entrò a far parte della Società d'arti marziali di Lam Sai Wing diventando uno dei suoi allievi migliori. Nel 1936 si recò a Canton per affari, ai tempi delle aggressioni giapponesi la Cina si preparava per la guerra e a ChanHon Chun fu chiesto di allenare le nuove compagnie di spadaccini. Nel 1938 tornò a Hong Kong dove istituì l'Hong Chung Gimnasium e praticò tutta la vita il Dit Ta (la medicina cinese). Nel 1970 fondò l'Hong Kong Chinese Martial Art Association tutt'oggi esistente e alla quale aderiscono molti maestri di grande fama. Nel 1973 fu premiato dalla regina Elisabetta II con una medaglia al merito per i suoi contributi sociali. Morì nel 1991.
Armi
* Bastone due teste (Seung Tou Kwan)
* Bastone della famiglia Lau (Lau gar Kwan)
* Doppi coltelli a farfalla (Seong Wu dip Tou)
* Grande palo (Tai Kwan/Pa Qua Kwan)
* Spada curva (Taan Tou)
* Lancia (Ying Cheong)
* Forcone (Tai Pa)
* Spada dritta (Gim)
* Alabarda (Kwan Tou)
Queste sono le armi principali adottate dallo stile Hung Gar. Secondo la tradizione cinese possono essere divise in armi Yin e Yang. Le prime sono considerate armi femminili, veloci, leggere e precise, come la spada dritta; le altre invece sono maschili, più lente, forti e potenti, come l'alabarda.
Forme principali
* Gong Ji Fook Fu kuen(Diagramma duro, domare la tigre)
* Tid Sin Kuen (Pugno del filo di ferro)
* Fu Hok Seung Ying kuen(Doppia forma della tigre e della gru)
* Sap Ying Kuen (Pugno delle dieci vie o dei dieci modelli)
forme introdotte dopo Lam Sai Wing:
* Mui fa (fiore di prugno)
* Lau Gar (stile della famiglia LAU)
Queste sono solo le forme principali dello stile, quelle riconosciute universalmente dalla maggior parte delle scuole di Hung Gar. Ma quelle realmente esistenti, come spesso accade nel Kung Fu, si avvicinano al centinaio.
mercoledì 31 ottobre 2007
La vera religiosità
Tratto da "LIberi di essere" di OSHO:
Vorrei che chi aspira ad una vera religiosità nella sua vita o comunque chi vorrebbe capire leggesse questo discorso di Osho.
Lui ci ha dato dei grandi insegnamenti dettando le sue risposte ad alcune domande fondamentali sulla vita. Pur avendo raggiunto "l'illuminazione" egli ha dedicato la vita ad insegnare , così come detta la via del Bodhisattva.
Leggetele bene e traete le vostre conclusioni...Sono tratte dal libro "liberi di essere":
Domanda:
Dove ha origine il fondamentalismo religioso? Qua! È la psicologia che lo sostiene, e come cambia quest’ultima nelle altre forme di religione che sembrano più amorevoli e tolleranti?
La religione è un fenomeno molto complesso, e la sua complessità va compresa.
Nel mondo esistono sette tipi dì religione. 11 primo tipo è basato sull’ignoranza. Poiché la gente non riesce a tollerare la propria ignoranza, la nasconde. Poiché è difficile accettare di non sapere — è in contrasto con l’ego — la gente crede. Il suo sistema di credenze serve a proteggere l’ego. La fede sembra utile, ma a lungo andare si rivela molto dannosa; all’inizio sembra una protezione, ma alla fine è estremamente distruttiva. le fondamenta stesse sono nell’ignoranza.
La maggior parte dell’ umanità resta ancorata al primo tipo di religione. Esso serve solo a evitare la realtà, a sfuggire il vuoto che si percepisce dentro di sé, il buco nero dell’ignoranza. Le persone del primo tipo sono fanatiche; non possono nemmeno tollerare che al inondo ci siano altre tenne di religione: la loro è “la” religione. Hanno un vero tenore della propria ignoranza, e temono che l’esistenza di altre religioni possa provocare dubbi, sospetti, insicurezze; per sentirsi più sicure diventano fanatiche, testarde. Non possono leggere i testi sacri altrui, ascoltare altre sfumature della verità, tollerare altre rivelazioni di Dio! La loro rivelazione è l’unica valida, e il loro è il solo profeta; tutto il resto è assolutamente falso. Queste persone parlano in termini assoluti, laddove una persona di conoscenza si esprime sempre in termini relativi.
Queste persone hanno danneggiato enormemente la religione; a causa loro, la religione in quanto tale sembra qualcosa di stupido. Ricorda di non cadere vittima di questo primo tipo, nel quale vive, in pratica, il novanta per cento dell’umanità e che non è assolutamente migliore dell’essere irreligiosi. Forse è peggio, perché una persona irreligiosa non è fanatica; è più aperta, quantomeno è disposta ad ascoltare, parlare, discutere, ricerca re e investigare. Viceversa il primo tipo di persona religiosa noti è neppure disposto ad ascoltare.
Quando ero uno studente all’università, ero spesso a casa di un professore, la cui madre era un’hindu molto ignorante, ma pia e devota.
Durante una fredda notte invernale, nel camino ardeva il fuoco e io stavo leggendo il Rig Veda. Quella donna entrò in camera mia, e mi chiese: “Cosa stai leggendo a quest’ora di notte?”.
Per stuzzicarla un po’, le risposi: «Il Corano».
Subito mi balzò addosso, mi strappò il Rig Veda e lo gettò nel camino, dicendo: «Cosa sei, un musulmano? Come osi portare il Corano a casa mia?».
11 giorno seguente dissi a suo figlio, il professore:
“Sua madre sembra una musulmana”, perché questo tipo di azioni sono considerate tipiche dei musulmani. I musulmani hanno bruciato uno dei più grandi tesori del mondo antico, la biblioteca di Alessandria. 11 fuoco durò quasi sei mesi; la biblioteca era così grande che ci vollero sei mesi perché fosse ridotta in cenere. E l’autore del rogo era un califfo musulmano. La sua logica era quella del primo tipo di religione. Entrò in quella biblioteca con il Corano in una mano e una torcia accesa nell’altra, e chiese al custode: «Ho una domanda semplicissima. In questa enorme biblioteca ci sono milioni di libri...» Quei libri contenevano tutto ciò che l’umanità sapeva all’epoca, e di fatto era più di quanto sappiamo adesso, in quanto vi erano raccolte informazioni su Lemuria e Atlantide, il continente scomparso in fondo al mare. Vi erano raccolti tutti i testi di Atlantide. Era la biblioteca più antica che sia mai esistita, un patrimonio enorme. Se fosse sopravvissuta, forse oggi l’umanità sarebbe totalmente diversa, perché stiamo ancora riscoprendo molte cose che erano già state scoperte.
Questo califfo disse: «Se questa biblioteca contiene solo ciò che è racchiuso nel Corano, non è necessaria, è superflua; se invece contiene più di quanto c’è nel Corano, è fallace e va distrutta immediatamente». In entrambi i casi andava distrutta. Se i contenuti sono gli stessi del Corano, è superflua; perché mantenerla inutilmente? il Corano è più che sufficiente. E se dichiari che contiene più cose di quelle contenute nel Corano, quelle cose sono sicuramente sbagliate, perché il Corano è la verità. Reggendo il Corano in una mano, appiccò il fuoco con l’altra... in nome del Corano. Quel giorno, in cielo, Maometto deve aver pianto disperato, perché in suo nome veniva data alle fiamme quella biblioteca.
Questo è il primo tipo di religione. Fa’ sempre attenzione, perché questo tipo di fanatismo esiste in tutti: hindu, musulmani, cristiani, buddhisti, giainisti. Tutti devono stare attenti a non cascarci; solo così puoi ascendere a forme più elevate di religiosità.
Il problema con questo primo tipo di religione è che praticamente tutti vi siamo cresciuti; poiché è un nostro condizionamento, ci sembra pressoché normale. Un hindu cresce con l’idea che gli altri abbiano torto; anche se gli è insegnato a essere tollerante, è la tolleranza di chi sa nei confronti di chi non sa. Un giainista cresce con la convinzione che solo lui ha ragione: tutti gli altri sono ignoranti che vagano a tentoni nel buio. Questo condizionamento può divenire così profondo che puoi dimenticarti che è ‘m condizionamento e che devi innalzarti al di sopra di esso. Ci si può abituare a un certo condizionamento e cominciare a pensare che sia la tua stessa natura, o che sia la verità. Per cui bisogna stare molto attenti e scoprire in sé questa trappola, senza caderci.
Talvolta lavoriamo duramente pcr trasformare la nostra vita, ma continuiamo a credere nel primo tipo di religione. Nessuna trasformazione sarà possibile, perché ti stai muovendo in un contesto tanto meschino da non poter essere davvero religioso. Il primo tipo di religione è tale solo di nome, non bisognerebbe chiamarlo religione.
La sua caratteristica è l’imitazione. Questa tipologia si fonda sull’imitazione: devi imitare il Buddha, Cristo, Mahavira, comumque devi imitare qualcuno. Non essere te stesso•. sii qualcun altro! E se sei davvero testardo, puoi forzarti fino a essere qualcun altro.
Ma non riuscirai mai a essere qualcun altro. In profondità, non puoi esserlo. Resterai te stesso, tuttavia puoi farti tanta violenza da iniziare a sembrare qualcun altro.
Ogni persona nasce con un’individualità, una sua unicità, un proprio destino. L’imitazione è un delitto, è criminale. Se cerchi di diventare un Buddha, forse riuscirai ad assomigliargli.. camminerai come lui, parlerai come lui, ma avrai mancato il punto.. avrai lasciato sfuggire tutto ciò che la vita era pronta a darti. Il Buddha accade solo una volta. Non è nella natura delle cose ripetersi; l’esistenza è così creativa che non ripete mai nulla. Non puoi trovare nessun essere umano nel passato, nel presente o nel futuro, che sia esattamente identico a te. Non è mai successo. L’essere umano non è una macchina come le automobili Ford che escono dalla catena di montaggio. Tu sei un’anima individuale. L’imitazione è velenosa; non imitare mai nessuno, altrimenti sarai una vittima del primo tipo di religione, che non è affatto una religione.
Poi viene il secondo tipo di religione, basato sulla paura. L’uomo ha paura, il mondo è qualcosa di sconosciuto e noi vogliamo sentirci protetti e al Sicuro. Durante l’infanzia, il padre e La madre sono una protezione; e milioni di persone non crescono mai oltre l’infanzia: restano bloccate da qualche parte e hanno ancora bisogno di un padre e di una madre. Per questo Dio viene chiamato “il Padre” o “la Madre”. Quelle persone hanno bisogno di un genitore divino che le protegga: non sono abbastanza mature per stare da sole. hanno bisogno di sicurezze.
Forse avrai visto i bambini piccoli con il loro orsacchiotto o il loro giocattolo preferito, oppure una coperta, qualsiasi cosa che per loro abbia una personalità speciale.
Non è possibile sostituire quell’orsacchiotto; puoi dire al bambino che ci sono orsacchiotti più belli, ma non Serve. Esiste un rapporto d’amore tra il bambino e il “suo’ orsacchiotto; il suo orsacchiotto è unico, nonio puoi sostituire. Anche se è sporco, arriva a essere maleodorante e va in pezzi, il bambino continua a portarlo con sé. Non puoi sostituirlo con uno nuovo e pulito. Anche i genitori devono accettare e rispettare quell’orsacchiotto, altrimenti, il bambino si offende. Se la famiglia va. in viaggio, deve portare anche l’orsacchiotto, trattandolo quasi come un membro di famiglia. Sanno che è stupido, ma per il bambino è importante.
Che significato ha l’orsacchiotto per il bambino? In un certo senso è oggettivo. Esiste al di fuori del bambino, fa parte della realtà; di certo non è una semplice fantasia, un sogno, qualcosa di soggettivo. E non è soltanto oggettivo, perché molti sogni del bambino notano intorno a esso. E un oggetto carico di un’enorme soggettività. Per il bambino è praticamente vivo. Il bambino parla all’orsacchiotto, talvolta si arrabbia e lo getta via, poi dice: «Mi spiace» e lo riprende. ha una personalità, è praticamente umano. Senza l’orsacchiotto, il bambino non riesce a dormire; sì addormenta abbracciandolo, così si sente al sicuro. Se c’è l’orsacchiotto, il mondo è perfetto, tutto è a posto; senza l’orsacchiotto, il bambino è improvvisamente solo.
Molti bambini crescono fisicamente, ma non evolvono mai spiritualmente e hanno bisogno di orsacchiotti per tutta la vita. Le tue immagini di Dio nei templi e nelle chiese non sono altro che orsacchiotti.
Per cui; quando un hindu va nel tempio hindu, vede qualcosa che un musulmano non riesce a vedere. Il musulmano vede solo una statua di pietra, viceversa un hindu vede qualcosa che nessun altro può vedere: il suo orsacchiotto. E oggettivamente presente ma la sua realtà non è solo oggettiva. IL fedele proietta su di esso un’enorme soggettività; l’orsacchiotto opera come uno schermo.
Allo stesso modo, se sei un hindu, in un tempio gìainista non sentirai affiorare in te alcun senhmento di devozione, In certi casi potresti addirittura sentìrti leggermente offeso, perché le statue di Mahavira sono nude. Invece un giainista ha un enorme rispetto per esse: sono il suo orsacchiotto, si sente protetto
Quindi, ogni volta che hai paura, cominci a ricordare Dio, Il tuo Dio è un prodotto della tua paura. Quando stai bene e la paura è lontana, non hai di questi pensieri; non occorrono.
Il secondo tipo di religione è basato sulla paura: èqualcosa di malato, di praticamente nevrotico, perché la maturità sopraggiunge solo quando comprendi che sei solo, che devi essere solo e devi affrontare la realtà così com’è. Questi orsacchiotti transitori sono solo una tua fantasia; non ti aiuteranno. Se deve succedere qualcosa, succederà, l’orsacchiotto non. può proteggerti. Se la morte deve venire, verrà. Puoi continuare a invocare Dio, ma non potrai essere protetto. Stai solo invocando in nessuno, stai semplicemente dando voce alla paura; forse ti dà un p0’ di coraggio.
Forse la preghiera ti dà un po’ di coraggio in più, ma non c’è alcun Dio a risponderti. Non c’è nessuno che risponderà mai alla tua preghiera, se invece pensi che esista, puoi provare un p0’ di sollievo, di rilassamento.
La religione basata sulla paura è quella che dice:
«Non fare’>.., non fare questo, non fare quello. Infatti, la paura è negativa. I dieci comandamenti sono tutti basati sulla paura: non fare questo, non fare quello,
come se la religione consistesse unicamente nell’evitare le cose. Ci si richiude nelle sicurezze e nelle garanzie senza mai correre alcun rischio, senza. mai avventurarsi su sentieri pericolosi.. di fatto, senza darsi mai il permesso di essere vivi. Come il primo tipo di religione è fanatico, così il secondo è negativo. Ti rende rigido, ansioso. E la ricerca di una sicurezza impossibile da raggiungere, perché la vita è insicura; esiste in quanto rischio, pericolo e Sicurezza.
Le parole chiave per la religione basata sulla paura sono “inferno” e, naturalmente, “repressione”: «Non fare questo». Questa tipologia di persona ha sempre paura. E qualunque cosa reprimì, non te ne liberi mai; di fatto, ne sei più soggetto, perché reprimendo-la, la spingi più in profondilà nell’inconscio. Raggiunge le tue radici e avvelena tutto il tuo essere.
Ricorda: la repressione non è la via verso la libertà. La repressione è peggio dell’espressione, perché tramite quest’ultima ‘ma persona diventerà libera, un giorno o l’altro; è inevitabile. Viceversa? tramite la repressione si resta sempre ossessionati. Solo la vita ti dona libertà. Una vita vissuta ti dona libertà, Le parti non vissute della tua vita continuano a esercitare un’enorme attrazione e la mente insiste nel girare intorno a ciò che hai represso.
Una religione autentica ti libera dalla paura: lascia che questo sia il criterio. Se la religione crea in te paura, non è autentica religione.
il terzo tipo di religione si basa sull’avidità cosa strana è questa: tutto ciò che secondo queste religioni dobbiamo negarci in vita, in paradiso viene elargito ìn grandi quantità. Qui devi essere casto per raggiungere il paradiso, dove ti stanno aspettando bellissime ragazze sempre ferme all’età di sedici anni. I musulmani vietano di bere alcolici, ma nel loro paradiso scorrono fiumi di vino. Sembra assurdo. Se una cosa è sbagliata, è sbagliata; come può diventare buona e giusta in paradiso? In questo caso Omar Khayyam ha ragione
quando dice: «Se in paradiso ci sono fiumi di vìno, è meglio iniziare a fare pratica adesso, altrimenti lassù sarà difficile vivere. Facciamo un po’ di esercizio, per affinare il gusto e migliorare la nostra abilità». Omar Khayyam sembra più logico. In realtà, sta deridendo il concetto musulmano di paradiso; sta dicendo che l’idea in sé è stupida. Purtroppo la gente diventa religiosa per avidità.
Una cosa è certa: qualunque cosa accumuli qui ti sarà portata via; la morte te la prenderà. Quindi, la persona avida vuole accumulare qualcosa che la morte non può prendersi;
E una religione che dice: «Fai». Come la religione basata sulla paura dice: «Non fare», quella basata sull avidità dice: «Fai», «Fai questo». E come la parola chiave per la religione basata sulla paura è “inferno”, la parola chiave per la religione basata sull’avidità è “paradiso”. Bisogna fare di tutto affinché il mondo — l’altro mondo — e la felicità ultraterrena siano garantiti.
La religione avida è formale, ritualistica, ambizio~a, orientata sul desiderio; trabocca dì desideri. Considera, per esempio, l’idea musulmana, cristiana o hindu del paradiso. Le sfumature possono essere diverse, ma la comunque il desiderio di accumulare rimane. Adesso quella persona accumuli vìrtù: la virtù è la moneta dell’altro mondo. Continua ad accumulare virtù, così puoi vivere per sempre nell’altro mondo e dimorare nella lussuria in eterno.
Questo tipo dì persona è fondamentalmente mondano. Il suo concetto dell’altro mondo è solo una proiezione di questo: “fa” perché ha desideri, ambìzioni, brama di potere, ma le sue azioni non vengono dal cuore; sono una sorta di manipolazione.
Era inverno e Mulla Nasruddin, insieme al giovane fìglio, stava attraversando la campagna su un carro. Nevicava e il carro si ruppe; a fatica riuscire— no a raggiungere una fattoria e vennero invitati a fermarsi per la notte. La casa era fredda e l’attico che venne loro offerto era gelido come una ghiacdata. Dopo essersi spogliato fino a restare in mutande, il Mulla si rifugiò sotto un piumino e se lo tirò fin sopra la testa.
Il giovane era leggermente imbarazzato. «Scusa, papà» disse. «Non pensi che dovremmo dire le nostre preghiere, prima di andare a letto?»
11 Mulla tirò fuori un occhio dalle lenzuola e disse: «Figliolo, io ho sempre pregato in sovrappiù, proprio per fronteggiare situazioni come questa».
Tutto è solo in superficie. Avidità, paura e ignoranza sono solo in superficie. Questi sono tre tipi di religione che si mischiano tra loro. E impossibile trovare una persona clic appartenga assolutamente e puramente al primo, al secondo o al terzo tipo. Ovunque c’è avidità, c’è paura; ovunque c’è paura. c’è avidità; e ovunque ci sono paura e avidità, c’è ignoranza. Infatti, l’una non può esistere senza le altre. Per cui, non sto parlando di tipi umani “puri”, sto facendo delle classificazioni solo per aiutarti a capire meglio; in realtà, sono tutte mischiate tra loro.
Questi sono i tre tipi inferiori di religione. Non andrebbero chiamati “religione”.
Poi esiste il quarto tipo: la religione della logica, del calcolo, dell’astuzia. ~ la religione che dice: «Fai», sommato a: «Non fare»; è terrena, materialista, opportunista, intellettuale, teorica, libresca, tradizionale. E la religione dei pandit, degli studiosi che cercano di dimostrare Dio attraverso la logica, che pensano che i misteri della vita possano essere compresi usando la testa. Questo tipo di religione crea la teologia. Non è una vera religione, ma una sua sbiadita fotocopia; d’altra parte, tutte le religioni si basano sulla teologia.
Nel momento in cui al mondo fa la sua comparsa un Buddha, un Maometto, un Krishna o un Cristo, i pandit, gli studiosi, gli intellettuali si raccolgono intorno a loro, e iniziano a impegnarsi per scoprire:
“Cosa intende dire Gesù?”. Iniziano a dar vita a una teologia, a un credo, a un dogma, a una chiesa. Sono persone di grande successo, perché sono molto logiche. Non possono darti né luce né verità, ma ti danno grandi organizzazioni; ti danno la chiesa cattolica, la chiesa protestante. Ti danno grandi teologie che sono solo frutto dell’astuzia, che non riflettono nulla dell’esperienza reale; semplice lavoro intellettuale, elucubrazioni mentali. Il loro è un castello di carte: basta un soffio di vento per farlo crollare. E come se qualcuno cercasse di prendere il largo su questa barchetta di carta; sembra reale, la forma della barca è la stessa, ma è pur sempre fatta di carta. È già destinata ad affondare. La logica è urta barchetta di carta; la vita non può essere compresa attraverso la logica. Attraverso la logica nasce una filosofia, non la vera religione.
Queste quattro categorie sono ciò che di solito si intende con religione”.
La quinta, la sesta e la settima sono le religioni autentiche. La quinta è la religione basata sull’intelligenza; non sulla logica o sull’intelletto, ma sull’intelligenza. Ed esiste una differenza enorme tra l’intelletto e l’intelligenza.
L’intelletto è logico, l’intelligenza paradossale; l’intelletto è analitico, l’intelligenza sintetica. L’intelletto divide, taglia una cosa per capirla; la scienza si basa sull’intelletto, la dissezione, la divisione, l’analisi. L’intelligenza unisce le cose, ricava un Tutto dalle parti. Infatti, questa è una delle più grandi intuizioni; la parte esiste attraverso il Tutto, non viceversa. E il Tutto non è soltanto la somma delle parti, è qualcosa di più.
Per esempio, se porti una rosa da uno scienziato o da un esperto di logica, dicendogli: «Voglio capire questa rosa», cosa farà? La sezionerà e individuerà ogni parte che compone il fiore; alla fine il fiore sarà scomparso Al suo posto ci sarà una serie di flaconi con un’etichetta. Gli elementi sono stati separati, ma una cosa è certa: non ci sarà un flacone con l’etichetta “bellezza”.
La bellezza non è materiale né appartiene alle parti. Una volta dissezionato un Fiore, una volta persa La sua totalità, anche la bellezza è sparita. La bellezza appartiene al Tutto, è la grazia propria del Tutto; è più della somma delle parti. Se dissezioni un essere umano, la vita scompare; a quel punto hai solo un cadavere, conosci un corpo senza vita. Puoi scoprire quanto alluminio, ferro e acqua contiene; puoì portare alla luce tutti i meccanismi , i polmoni, i reni e via d dicendo .. ma mancherà una cosa: la vita. Quella è la parte più preziosa. Manca proprio ciò che in realtà volevamo capire; tutto il resto è presente.
Dov’è la fragilità? Dove sono la vivacità, il palpito della vita? Prima, quando il fiore era vivo! il contesto era del tutto diverso e la vita era presente: il fiore era colmo di presenza; la vita lo animava e il suo cuore palpitava. Tutte le partì erano presenti, ma non puoi dire che le singole parti sono la stessa cosa; non possono esserlo, perché le parti esistono nel Tutto.
L’intelletto seziona, analizza; è lo strumento della scienza. L’intelligenza è lo strumento della religione: essa unisce le parti. Per questo abbiamo chiamato Yoga una delle più grandi scienze della spiritualità. Yoga indica una metodologia per unire, per mettere insieme le cose. il divino è la totalità più grande che ci sia, è tutte le cose messe insieme. il divino non è una persona, ma una presenza; la presenza del Tutto che opera in profonda armonia: gli alberi, gli uccelli, la Terra, le stelle, la luna, il sole, i fiumi, gli oceani... ogni cosa. Quella totalità è il divino. Se la sezioni. non lo troverai ma prova a sezionare un uomo: non troverai la presenza che Io rendeva vivo. Prova a sezionare il mondo: non riuscirai a trovare quella presenza che è il divino.
L’intelligenza è il metodo per unire le cose. Una persona intelligente è molto sintetica; è sempre alla ricerca di una totalità più elevata, perché li significato risiede sempre in quel Tutto superiore. Una persona simile cerca sempre qualcosa di più elevato, in cui l’inferiore si dissolve e opera come urta parte, diventa una semplice nota nella melodia generale; dà il suo contributo all’orchestra dei Tutto, ma non ne è separato. L’intelligenza si muove verso l’alto, l’intelletto verso il basso. L’intelletto mette a fuoco le cause.
Per favore, segui ciò che sto dicendo; è un punto delicato.
L’intelletto focalizza le cause, l’intelligenza va allo scopo. L’intelligenza si muove nel futuro, l’intelletto nel passato. L’intelletto riduce ogni cosa al minimo comune denominatore. Se gli chiedi cos’è l’amore, l’intelletto risponderà che non è altro che sesso, ovvero il minimo comune denominatore. Se gli chiedi cos’è la preghiera, risponderà che è solo sesso represso.
Se chiedi all’intelligenza cos’è il sesso, Li risponderà che non è altro che il seme della preghiera è amore in potenza. L’intelletto riduce ogni cosa a quella più bassa. Se gli chiedi cos’è un fiore di loto. ti risponderà che è solo un’illusione; la realtà è L fango, perché il loto esce dal fango e poi vi ritorna, E fango è la realtà, il loto è solo un’illusione. Il fango resta, il loto va e viene. Chiedi all’intelligenza. Cos il fango e ti risponderà: «È il fiore di loto in potenza». In questo caso il fango scompare e sbocciano milioni di fiori di lato.
L’intelligenza si spinge sempre più in alta; il suo sforzo è interamente proteso al raggiungimento dell’Assoluto del culmine dell’esistenza. Infatti, le cose possono essere spiegate solo attraverso ciò che è più elevato, non attraverso ciò che è inferiore. Attraverso I1rtferìore non spieghi, svilisci. E quando l’inferiore diventa troppo importante, tutta la bellezza e la verità vanno perse; tutto ciò che ha significato è smarrito. A quel punto scoppi a piangere: «Dov’è il significa Io della vita?».
In Occidente la scienza ha distrutto ogni valore, riducendo tutto alla materia. Oggi tutti si chiedono quale sia il. significato della vita, perché il significato è nel Tutto più elevato. Per esempio, poiché adesso sei solo, ti chiedi: «Qual è il senso della vita?». Ma poi ti innamori di una donna e inizi a sentire che la tua vita ha un significato. A quel punto due persone sono divenute una sola: ti sei innalzato un pò’. Una persona da sola è a eri livello leggermente inferiore rispetto a una coppia. Nella coppia due persone si sono fuse, due forze opposte si sono incontrate: le energie maschile e femminile. Ora siamo più vicini a un cerchio.
Ecco perché in India abbiamo il concetto di Ardhanarishwar. Shiva è dipinto come mezzo uomo e mezza donna. 11 concetto di Ardhanarishwar rivela che l’uomo e la donna, da soli, sono una metà. Quando un uomo e una donna si incontrano in amore profondo, sorge una realtà più elevata. Di certo questa realtà è più grande e complessa, perché due energie si stanno incontrando.
Poì nasce un bambino e si forma una famiglia:
significato si accresce. Ora il padre sente che la sua vita ha senso: deve mantenere il figlio. Ama il figlio lavora duramente, ma il lavoro non è più “lavoro Lavora per il figlio, per la donna. che ama, per la casa. Il lavoro non è più un peso che l’opprime, ogni peso è scomparso. Stanco per la giornata di lavoro l’uomo torna a casa danzando. Quando vede il sorriso del figlio, è felicissimo. Una famiglia è un unità più elevata di una coppia e così via. E il divino non è altro che la comunione deI Tutto, la famiglia più grande che ci sia; diventi parte di un’unità più grande, più vasta di te. Il significato nasce non appena a diventi parte di un’unità più grande.
Quando un poeta scrive una poesia, si crea significato perché il poeta non è solo: ha creato qualcosa.
Quando un ballerino danza, si crea significato; quando una madre partorisce un bambino, si crea significato. Se sei solo, tagliato fuori da tutto il resto, isolato come un’isola non hai senso. Unito agli altri acquisisci senso. Più grande il Tutto, maggiore il significato.
questo livello di comprensione, il divino è il Tutto più grande che si possa concepire, e senza di esso non potrai raggiungere il significato più elevato. Dio non è una persona; non è seduto da qualche parte. Quelle idee sono semplicemente stupide. Dio è la presenza totale dell’esistenza, l’essere, il fondamento stesso dell’essere. Il divino esiste ovunque ci sia unione, ovunque ci sia Yoga, prende vita il divino. Per esempio, stai camminando da solo e il divino è profondamente addormentato; poi, all’improvviso incontri qualcuno e sorridi: il divino si è risvegliato, perché è comparso l’altro. Il tuo sorriso non è isolato, è un ponte; hai gettato un ponte verso l’altro. Anche l’altro ha sorriso, c’è stata una risposta. Tra voi sorge quello spazio chiamato “il divino”: una vibrazione leggera. Quando ti avvicini a un albero e ti siedi sotto di lui, dimenticando completamente la sua esistenza, il divino è profondamente addormentato; poi, all’improvviso guardi l’albero e senti esplodere un sentimento, provi qualcosa per lui: il divino è sorto. Ovunque c’è amore, c’è il divino; ovunque c’è risposta, c’è il divino. Il divino è lo spazio: esiste ovunque c’è unione. Ecco perché si dice che l’amore è la possibilità più pura di percepire il divino, perché rappresenta l’unione più sottile delle energie che passa esistere.
Da qui nasce l’idea sottolineata da alcune tradizioni mistiche secondo cui l’amore è Dio: «Dimenticati di Dio, l’a more è sufficiente. Ma non dimenticare mai l’amore, perché Dio da solo non basta». L’intelligenza è discriminazione, comprensione. “Verità” è la parola chiave, sat; chi procede attraverso l’intelligenza procede verso sat, la verità.
Più elevato dell’intelligenza è il sesto tipo di religione. Io la chiamo la religione della meditazione.
La meditazione è consapevolezza, spontaneità, libertà. Essa è non-tradizionale, radicale, rivoluzionaria, individuale. La parola chiave è chit, corisapevolezza. L’intelligenza è pur sempre la tonta più pura ed elevata di intelletto. La scala è la stessa. L’intelletto percorre verso il basso quella stessa scala, l’intelligenza la sale verso L’alto; comunque la scala è sempre la stessa. Con la meditazione, la scala viene eliminata; ora non ci sono più movimenti su quella stessa scala, né verso l’alto nè verso il bassa Adesso è presente soltanto uno stato di non-movimento interiore, di abbandono, di immersione in se stessi, uno sprofondare all’interno.
L’intelletto è orientato verso l’altro, anche l’ intelligenza è orientata verso l’altro. L’ intelletto disseziona l’altro, mentre l’intelligenza ti unisce a lui: entrambi comunque sono focalizzati sull’altro. Quindi, se mi hai seguito, avrai capito che per me i primi quattro tipi di religione non sono tali: sono pseudoreligioni. La religione autentica comincia dal quinto tipo. Il quinto tipo è la religione autentica del tipo più basso, ma quantomeno è reale.
Il sesto tipo di religione è quello della meditazione, dalla consapevolezza, chit. Semplicemente, si va dentro se stessi. Ogni direzione, ogni dimensione viene abbandonata. Si cerca semplicemente di essere se stessi, si tenta semplicemente di essere. E qui, nel sesto tipo, che incontriamo lo Zen. La parola stessa Zen viene da dhyana,, meditazione.
Poi viene il tipo più elevato, il settimo: la religione dell’estasi, del samadhi, dell’illuminazione. Così come la parola chiave del quinto tipo è sat, verità, e del sesto tipo, la religione della meditazione, chit, consapevolezza, allo stesso modo il settimo e
più elevato tipo di religione ha come parola chiave arnind, beatitudine, estasi. Tutte insieme, formano la parola chiave saI chitananda: verità, consapevolezza, estasi.
Il settimo tipo è gioia, celebrazione, canto, danza, estasi: anand. La meditazione diventa estremamente gioiosa... infatti una persona può anche essere meditativa, eppure diventare triste. Una persona meditativa può diventare molto silenziosa e potrebbe lasciarsi sfuggire la beatitudine. Infatti, la meditazione può renderti silenzioso e assolutamente immobile ma, se al suo interno non si manifesta la danza, manca qualcosa. La pace va bene, è splendida, ma in essa manca qualcosa: la beatitudine. Quando la pace liti-zia a danzare, è beatitudine. Quando la pace diventa attiva e straripante, è beatitudine. Quando la beatitudine è racchiusa in un ,ne, è pace. E quando il seme si è schiuso. e non solo: quando l’albero è ricoperto di fiori e il seme è diventato un fiore,, quella èdiurninazione. Questo è il tipo più elevato di religiosità. La pace deve danzare e il silenzio cantare. E se la tua realizzaiione più profonda non si: trasforma in una risata, manca ancora qualcosa. Qualcosa va ancora fatto.
Vorrei che chi aspira ad una vera religiosità nella sua vita o comunque chi vorrebbe capire leggesse questo discorso di Osho.
Lui ci ha dato dei grandi insegnamenti dettando le sue risposte ad alcune domande fondamentali sulla vita. Pur avendo raggiunto "l'illuminazione" egli ha dedicato la vita ad insegnare , così come detta la via del Bodhisattva.
Leggetele bene e traete le vostre conclusioni...Sono tratte dal libro "liberi di essere":
Domanda:
Dove ha origine il fondamentalismo religioso? Qua! È la psicologia che lo sostiene, e come cambia quest’ultima nelle altre forme di religione che sembrano più amorevoli e tolleranti?
La religione è un fenomeno molto complesso, e la sua complessità va compresa.
Nel mondo esistono sette tipi dì religione. 11 primo tipo è basato sull’ignoranza. Poiché la gente non riesce a tollerare la propria ignoranza, la nasconde. Poiché è difficile accettare di non sapere — è in contrasto con l’ego — la gente crede. Il suo sistema di credenze serve a proteggere l’ego. La fede sembra utile, ma a lungo andare si rivela molto dannosa; all’inizio sembra una protezione, ma alla fine è estremamente distruttiva. le fondamenta stesse sono nell’ignoranza.
La maggior parte dell’ umanità resta ancorata al primo tipo di religione. Esso serve solo a evitare la realtà, a sfuggire il vuoto che si percepisce dentro di sé, il buco nero dell’ignoranza. Le persone del primo tipo sono fanatiche; non possono nemmeno tollerare che al inondo ci siano altre tenne di religione: la loro è “la” religione. Hanno un vero tenore della propria ignoranza, e temono che l’esistenza di altre religioni possa provocare dubbi, sospetti, insicurezze; per sentirsi più sicure diventano fanatiche, testarde. Non possono leggere i testi sacri altrui, ascoltare altre sfumature della verità, tollerare altre rivelazioni di Dio! La loro rivelazione è l’unica valida, e il loro è il solo profeta; tutto il resto è assolutamente falso. Queste persone parlano in termini assoluti, laddove una persona di conoscenza si esprime sempre in termini relativi.
Queste persone hanno danneggiato enormemente la religione; a causa loro, la religione in quanto tale sembra qualcosa di stupido. Ricorda di non cadere vittima di questo primo tipo, nel quale vive, in pratica, il novanta per cento dell’umanità e che non è assolutamente migliore dell’essere irreligiosi. Forse è peggio, perché una persona irreligiosa non è fanatica; è più aperta, quantomeno è disposta ad ascoltare, parlare, discutere, ricerca re e investigare. Viceversa il primo tipo di persona religiosa noti è neppure disposto ad ascoltare.
Quando ero uno studente all’università, ero spesso a casa di un professore, la cui madre era un’hindu molto ignorante, ma pia e devota.
Durante una fredda notte invernale, nel camino ardeva il fuoco e io stavo leggendo il Rig Veda. Quella donna entrò in camera mia, e mi chiese: “Cosa stai leggendo a quest’ora di notte?”.
Per stuzzicarla un po’, le risposi: «Il Corano».
Subito mi balzò addosso, mi strappò il Rig Veda e lo gettò nel camino, dicendo: «Cosa sei, un musulmano? Come osi portare il Corano a casa mia?».
11 giorno seguente dissi a suo figlio, il professore:
“Sua madre sembra una musulmana”, perché questo tipo di azioni sono considerate tipiche dei musulmani. I musulmani hanno bruciato uno dei più grandi tesori del mondo antico, la biblioteca di Alessandria. 11 fuoco durò quasi sei mesi; la biblioteca era così grande che ci vollero sei mesi perché fosse ridotta in cenere. E l’autore del rogo era un califfo musulmano. La sua logica era quella del primo tipo di religione. Entrò in quella biblioteca con il Corano in una mano e una torcia accesa nell’altra, e chiese al custode: «Ho una domanda semplicissima. In questa enorme biblioteca ci sono milioni di libri...» Quei libri contenevano tutto ciò che l’umanità sapeva all’epoca, e di fatto era più di quanto sappiamo adesso, in quanto vi erano raccolte informazioni su Lemuria e Atlantide, il continente scomparso in fondo al mare. Vi erano raccolti tutti i testi di Atlantide. Era la biblioteca più antica che sia mai esistita, un patrimonio enorme. Se fosse sopravvissuta, forse oggi l’umanità sarebbe totalmente diversa, perché stiamo ancora riscoprendo molte cose che erano già state scoperte.
Questo califfo disse: «Se questa biblioteca contiene solo ciò che è racchiuso nel Corano, non è necessaria, è superflua; se invece contiene più di quanto c’è nel Corano, è fallace e va distrutta immediatamente». In entrambi i casi andava distrutta. Se i contenuti sono gli stessi del Corano, è superflua; perché mantenerla inutilmente? il Corano è più che sufficiente. E se dichiari che contiene più cose di quelle contenute nel Corano, quelle cose sono sicuramente sbagliate, perché il Corano è la verità. Reggendo il Corano in una mano, appiccò il fuoco con l’altra... in nome del Corano. Quel giorno, in cielo, Maometto deve aver pianto disperato, perché in suo nome veniva data alle fiamme quella biblioteca.
Questo è il primo tipo di religione. Fa’ sempre attenzione, perché questo tipo di fanatismo esiste in tutti: hindu, musulmani, cristiani, buddhisti, giainisti. Tutti devono stare attenti a non cascarci; solo così puoi ascendere a forme più elevate di religiosità.
Il problema con questo primo tipo di religione è che praticamente tutti vi siamo cresciuti; poiché è un nostro condizionamento, ci sembra pressoché normale. Un hindu cresce con l’idea che gli altri abbiano torto; anche se gli è insegnato a essere tollerante, è la tolleranza di chi sa nei confronti di chi non sa. Un giainista cresce con la convinzione che solo lui ha ragione: tutti gli altri sono ignoranti che vagano a tentoni nel buio. Questo condizionamento può divenire così profondo che puoi dimenticarti che è ‘m condizionamento e che devi innalzarti al di sopra di esso. Ci si può abituare a un certo condizionamento e cominciare a pensare che sia la tua stessa natura, o che sia la verità. Per cui bisogna stare molto attenti e scoprire in sé questa trappola, senza caderci.
Talvolta lavoriamo duramente pcr trasformare la nostra vita, ma continuiamo a credere nel primo tipo di religione. Nessuna trasformazione sarà possibile, perché ti stai muovendo in un contesto tanto meschino da non poter essere davvero religioso. Il primo tipo di religione è tale solo di nome, non bisognerebbe chiamarlo religione.
La sua caratteristica è l’imitazione. Questa tipologia si fonda sull’imitazione: devi imitare il Buddha, Cristo, Mahavira, comumque devi imitare qualcuno. Non essere te stesso•. sii qualcun altro! E se sei davvero testardo, puoi forzarti fino a essere qualcun altro.
Ma non riuscirai mai a essere qualcun altro. In profondità, non puoi esserlo. Resterai te stesso, tuttavia puoi farti tanta violenza da iniziare a sembrare qualcun altro.
Ogni persona nasce con un’individualità, una sua unicità, un proprio destino. L’imitazione è un delitto, è criminale. Se cerchi di diventare un Buddha, forse riuscirai ad assomigliargli.. camminerai come lui, parlerai come lui, ma avrai mancato il punto.. avrai lasciato sfuggire tutto ciò che la vita era pronta a darti. Il Buddha accade solo una volta. Non è nella natura delle cose ripetersi; l’esistenza è così creativa che non ripete mai nulla. Non puoi trovare nessun essere umano nel passato, nel presente o nel futuro, che sia esattamente identico a te. Non è mai successo. L’essere umano non è una macchina come le automobili Ford che escono dalla catena di montaggio. Tu sei un’anima individuale. L’imitazione è velenosa; non imitare mai nessuno, altrimenti sarai una vittima del primo tipo di religione, che non è affatto una religione.
Poi viene il secondo tipo di religione, basato sulla paura. L’uomo ha paura, il mondo è qualcosa di sconosciuto e noi vogliamo sentirci protetti e al Sicuro. Durante l’infanzia, il padre e La madre sono una protezione; e milioni di persone non crescono mai oltre l’infanzia: restano bloccate da qualche parte e hanno ancora bisogno di un padre e di una madre. Per questo Dio viene chiamato “il Padre” o “la Madre”. Quelle persone hanno bisogno di un genitore divino che le protegga: non sono abbastanza mature per stare da sole. hanno bisogno di sicurezze.
Forse avrai visto i bambini piccoli con il loro orsacchiotto o il loro giocattolo preferito, oppure una coperta, qualsiasi cosa che per loro abbia una personalità speciale.
Non è possibile sostituire quell’orsacchiotto; puoi dire al bambino che ci sono orsacchiotti più belli, ma non Serve. Esiste un rapporto d’amore tra il bambino e il “suo’ orsacchiotto; il suo orsacchiotto è unico, nonio puoi sostituire. Anche se è sporco, arriva a essere maleodorante e va in pezzi, il bambino continua a portarlo con sé. Non puoi sostituirlo con uno nuovo e pulito. Anche i genitori devono accettare e rispettare quell’orsacchiotto, altrimenti, il bambino si offende. Se la famiglia va. in viaggio, deve portare anche l’orsacchiotto, trattandolo quasi come un membro di famiglia. Sanno che è stupido, ma per il bambino è importante.
Che significato ha l’orsacchiotto per il bambino? In un certo senso è oggettivo. Esiste al di fuori del bambino, fa parte della realtà; di certo non è una semplice fantasia, un sogno, qualcosa di soggettivo. E non è soltanto oggettivo, perché molti sogni del bambino notano intorno a esso. E un oggetto carico di un’enorme soggettività. Per il bambino è praticamente vivo. Il bambino parla all’orsacchiotto, talvolta si arrabbia e lo getta via, poi dice: «Mi spiace» e lo riprende. ha una personalità, è praticamente umano. Senza l’orsacchiotto, il bambino non riesce a dormire; sì addormenta abbracciandolo, così si sente al sicuro. Se c’è l’orsacchiotto, il mondo è perfetto, tutto è a posto; senza l’orsacchiotto, il bambino è improvvisamente solo.
Molti bambini crescono fisicamente, ma non evolvono mai spiritualmente e hanno bisogno di orsacchiotti per tutta la vita. Le tue immagini di Dio nei templi e nelle chiese non sono altro che orsacchiotti.
Per cui; quando un hindu va nel tempio hindu, vede qualcosa che un musulmano non riesce a vedere. Il musulmano vede solo una statua di pietra, viceversa un hindu vede qualcosa che nessun altro può vedere: il suo orsacchiotto. E oggettivamente presente ma la sua realtà non è solo oggettiva. IL fedele proietta su di esso un’enorme soggettività; l’orsacchiotto opera come uno schermo.
Allo stesso modo, se sei un hindu, in un tempio gìainista non sentirai affiorare in te alcun senhmento di devozione, In certi casi potresti addirittura sentìrti leggermente offeso, perché le statue di Mahavira sono nude. Invece un giainista ha un enorme rispetto per esse: sono il suo orsacchiotto, si sente protetto
Quindi, ogni volta che hai paura, cominci a ricordare Dio, Il tuo Dio è un prodotto della tua paura. Quando stai bene e la paura è lontana, non hai di questi pensieri; non occorrono.
Il secondo tipo di religione è basato sulla paura: èqualcosa di malato, di praticamente nevrotico, perché la maturità sopraggiunge solo quando comprendi che sei solo, che devi essere solo e devi affrontare la realtà così com’è. Questi orsacchiotti transitori sono solo una tua fantasia; non ti aiuteranno. Se deve succedere qualcosa, succederà, l’orsacchiotto non. può proteggerti. Se la morte deve venire, verrà. Puoi continuare a invocare Dio, ma non potrai essere protetto. Stai solo invocando in nessuno, stai semplicemente dando voce alla paura; forse ti dà un p0’ di coraggio.
Forse la preghiera ti dà un po’ di coraggio in più, ma non c’è alcun Dio a risponderti. Non c’è nessuno che risponderà mai alla tua preghiera, se invece pensi che esista, puoi provare un p0’ di sollievo, di rilassamento.
La religione basata sulla paura è quella che dice:
«Non fare’>.., non fare questo, non fare quello. Infatti, la paura è negativa. I dieci comandamenti sono tutti basati sulla paura: non fare questo, non fare quello,
come se la religione consistesse unicamente nell’evitare le cose. Ci si richiude nelle sicurezze e nelle garanzie senza mai correre alcun rischio, senza. mai avventurarsi su sentieri pericolosi.. di fatto, senza darsi mai il permesso di essere vivi. Come il primo tipo di religione è fanatico, così il secondo è negativo. Ti rende rigido, ansioso. E la ricerca di una sicurezza impossibile da raggiungere, perché la vita è insicura; esiste in quanto rischio, pericolo e Sicurezza.
Le parole chiave per la religione basata sulla paura sono “inferno” e, naturalmente, “repressione”: «Non fare questo». Questa tipologia di persona ha sempre paura. E qualunque cosa reprimì, non te ne liberi mai; di fatto, ne sei più soggetto, perché reprimendo-la, la spingi più in profondilà nell’inconscio. Raggiunge le tue radici e avvelena tutto il tuo essere.
Ricorda: la repressione non è la via verso la libertà. La repressione è peggio dell’espressione, perché tramite quest’ultima ‘ma persona diventerà libera, un giorno o l’altro; è inevitabile. Viceversa? tramite la repressione si resta sempre ossessionati. Solo la vita ti dona libertà. Una vita vissuta ti dona libertà, Le parti non vissute della tua vita continuano a esercitare un’enorme attrazione e la mente insiste nel girare intorno a ciò che hai represso.
Una religione autentica ti libera dalla paura: lascia che questo sia il criterio. Se la religione crea in te paura, non è autentica religione.
il terzo tipo di religione si basa sull’avidità cosa strana è questa: tutto ciò che secondo queste religioni dobbiamo negarci in vita, in paradiso viene elargito ìn grandi quantità. Qui devi essere casto per raggiungere il paradiso, dove ti stanno aspettando bellissime ragazze sempre ferme all’età di sedici anni. I musulmani vietano di bere alcolici, ma nel loro paradiso scorrono fiumi di vino. Sembra assurdo. Se una cosa è sbagliata, è sbagliata; come può diventare buona e giusta in paradiso? In questo caso Omar Khayyam ha ragione
quando dice: «Se in paradiso ci sono fiumi di vìno, è meglio iniziare a fare pratica adesso, altrimenti lassù sarà difficile vivere. Facciamo un po’ di esercizio, per affinare il gusto e migliorare la nostra abilità». Omar Khayyam sembra più logico. In realtà, sta deridendo il concetto musulmano di paradiso; sta dicendo che l’idea in sé è stupida. Purtroppo la gente diventa religiosa per avidità.
Una cosa è certa: qualunque cosa accumuli qui ti sarà portata via; la morte te la prenderà. Quindi, la persona avida vuole accumulare qualcosa che la morte non può prendersi;
E una religione che dice: «Fai». Come la religione basata sulla paura dice: «Non fare», quella basata sull avidità dice: «Fai», «Fai questo». E come la parola chiave per la religione basata sulla paura è “inferno”, la parola chiave per la religione basata sull’avidità è “paradiso”. Bisogna fare di tutto affinché il mondo — l’altro mondo — e la felicità ultraterrena siano garantiti.
La religione avida è formale, ritualistica, ambizio~a, orientata sul desiderio; trabocca dì desideri. Considera, per esempio, l’idea musulmana, cristiana o hindu del paradiso. Le sfumature possono essere diverse, ma la comunque il desiderio di accumulare rimane. Adesso quella persona accumuli vìrtù: la virtù è la moneta dell’altro mondo. Continua ad accumulare virtù, così puoi vivere per sempre nell’altro mondo e dimorare nella lussuria in eterno.
Questo tipo dì persona è fondamentalmente mondano. Il suo concetto dell’altro mondo è solo una proiezione di questo: “fa” perché ha desideri, ambìzioni, brama di potere, ma le sue azioni non vengono dal cuore; sono una sorta di manipolazione.
Era inverno e Mulla Nasruddin, insieme al giovane fìglio, stava attraversando la campagna su un carro. Nevicava e il carro si ruppe; a fatica riuscire— no a raggiungere una fattoria e vennero invitati a fermarsi per la notte. La casa era fredda e l’attico che venne loro offerto era gelido come una ghiacdata. Dopo essersi spogliato fino a restare in mutande, il Mulla si rifugiò sotto un piumino e se lo tirò fin sopra la testa.
Il giovane era leggermente imbarazzato. «Scusa, papà» disse. «Non pensi che dovremmo dire le nostre preghiere, prima di andare a letto?»
11 Mulla tirò fuori un occhio dalle lenzuola e disse: «Figliolo, io ho sempre pregato in sovrappiù, proprio per fronteggiare situazioni come questa».
Tutto è solo in superficie. Avidità, paura e ignoranza sono solo in superficie. Questi sono tre tipi di religione che si mischiano tra loro. E impossibile trovare una persona clic appartenga assolutamente e puramente al primo, al secondo o al terzo tipo. Ovunque c’è avidità, c’è paura; ovunque c’è paura. c’è avidità; e ovunque ci sono paura e avidità, c’è ignoranza. Infatti, l’una non può esistere senza le altre. Per cui, non sto parlando di tipi umani “puri”, sto facendo delle classificazioni solo per aiutarti a capire meglio; in realtà, sono tutte mischiate tra loro.
Questi sono i tre tipi inferiori di religione. Non andrebbero chiamati “religione”.
Poi esiste il quarto tipo: la religione della logica, del calcolo, dell’astuzia. ~ la religione che dice: «Fai», sommato a: «Non fare»; è terrena, materialista, opportunista, intellettuale, teorica, libresca, tradizionale. E la religione dei pandit, degli studiosi che cercano di dimostrare Dio attraverso la logica, che pensano che i misteri della vita possano essere compresi usando la testa. Questo tipo di religione crea la teologia. Non è una vera religione, ma una sua sbiadita fotocopia; d’altra parte, tutte le religioni si basano sulla teologia.
Nel momento in cui al mondo fa la sua comparsa un Buddha, un Maometto, un Krishna o un Cristo, i pandit, gli studiosi, gli intellettuali si raccolgono intorno a loro, e iniziano a impegnarsi per scoprire:
“Cosa intende dire Gesù?”. Iniziano a dar vita a una teologia, a un credo, a un dogma, a una chiesa. Sono persone di grande successo, perché sono molto logiche. Non possono darti né luce né verità, ma ti danno grandi organizzazioni; ti danno la chiesa cattolica, la chiesa protestante. Ti danno grandi teologie che sono solo frutto dell’astuzia, che non riflettono nulla dell’esperienza reale; semplice lavoro intellettuale, elucubrazioni mentali. Il loro è un castello di carte: basta un soffio di vento per farlo crollare. E come se qualcuno cercasse di prendere il largo su questa barchetta di carta; sembra reale, la forma della barca è la stessa, ma è pur sempre fatta di carta. È già destinata ad affondare. La logica è urta barchetta di carta; la vita non può essere compresa attraverso la logica. Attraverso la logica nasce una filosofia, non la vera religione.
Queste quattro categorie sono ciò che di solito si intende con religione”.
La quinta, la sesta e la settima sono le religioni autentiche. La quinta è la religione basata sull’intelligenza; non sulla logica o sull’intelletto, ma sull’intelligenza. Ed esiste una differenza enorme tra l’intelletto e l’intelligenza.
L’intelletto è logico, l’intelligenza paradossale; l’intelletto è analitico, l’intelligenza sintetica. L’intelletto divide, taglia una cosa per capirla; la scienza si basa sull’intelletto, la dissezione, la divisione, l’analisi. L’intelligenza unisce le cose, ricava un Tutto dalle parti. Infatti, questa è una delle più grandi intuizioni; la parte esiste attraverso il Tutto, non viceversa. E il Tutto non è soltanto la somma delle parti, è qualcosa di più.
Per esempio, se porti una rosa da uno scienziato o da un esperto di logica, dicendogli: «Voglio capire questa rosa», cosa farà? La sezionerà e individuerà ogni parte che compone il fiore; alla fine il fiore sarà scomparso Al suo posto ci sarà una serie di flaconi con un’etichetta. Gli elementi sono stati separati, ma una cosa è certa: non ci sarà un flacone con l’etichetta “bellezza”.
La bellezza non è materiale né appartiene alle parti. Una volta dissezionato un Fiore, una volta persa La sua totalità, anche la bellezza è sparita. La bellezza appartiene al Tutto, è la grazia propria del Tutto; è più della somma delle parti. Se dissezioni un essere umano, la vita scompare; a quel punto hai solo un cadavere, conosci un corpo senza vita. Puoi scoprire quanto alluminio, ferro e acqua contiene; puoì portare alla luce tutti i meccanismi , i polmoni, i reni e via d dicendo .. ma mancherà una cosa: la vita. Quella è la parte più preziosa. Manca proprio ciò che in realtà volevamo capire; tutto il resto è presente.
Dov’è la fragilità? Dove sono la vivacità, il palpito della vita? Prima, quando il fiore era vivo! il contesto era del tutto diverso e la vita era presente: il fiore era colmo di presenza; la vita lo animava e il suo cuore palpitava. Tutte le partì erano presenti, ma non puoi dire che le singole parti sono la stessa cosa; non possono esserlo, perché le parti esistono nel Tutto.
L’intelletto seziona, analizza; è lo strumento della scienza. L’intelligenza è lo strumento della religione: essa unisce le parti. Per questo abbiamo chiamato Yoga una delle più grandi scienze della spiritualità. Yoga indica una metodologia per unire, per mettere insieme le cose. il divino è la totalità più grande che ci sia, è tutte le cose messe insieme. il divino non è una persona, ma una presenza; la presenza del Tutto che opera in profonda armonia: gli alberi, gli uccelli, la Terra, le stelle, la luna, il sole, i fiumi, gli oceani... ogni cosa. Quella totalità è il divino. Se la sezioni. non lo troverai ma prova a sezionare un uomo: non troverai la presenza che Io rendeva vivo. Prova a sezionare il mondo: non riuscirai a trovare quella presenza che è il divino.
L’intelligenza è il metodo per unire le cose. Una persona intelligente è molto sintetica; è sempre alla ricerca di una totalità più elevata, perché li significato risiede sempre in quel Tutto superiore. Una persona simile cerca sempre qualcosa di più elevato, in cui l’inferiore si dissolve e opera come urta parte, diventa una semplice nota nella melodia generale; dà il suo contributo all’orchestra dei Tutto, ma non ne è separato. L’intelligenza si muove verso l’alto, l’intelletto verso il basso. L’intelletto mette a fuoco le cause.
Per favore, segui ciò che sto dicendo; è un punto delicato.
L’intelletto focalizza le cause, l’intelligenza va allo scopo. L’intelligenza si muove nel futuro, l’intelletto nel passato. L’intelletto riduce ogni cosa al minimo comune denominatore. Se gli chiedi cos’è l’amore, l’intelletto risponderà che non è altro che sesso, ovvero il minimo comune denominatore. Se gli chiedi cos’è la preghiera, risponderà che è solo sesso represso.
Se chiedi all’intelligenza cos’è il sesso, Li risponderà che non è altro che il seme della preghiera è amore in potenza. L’intelletto riduce ogni cosa a quella più bassa. Se gli chiedi cos’è un fiore di loto. ti risponderà che è solo un’illusione; la realtà è L fango, perché il loto esce dal fango e poi vi ritorna, E fango è la realtà, il loto è solo un’illusione. Il fango resta, il loto va e viene. Chiedi all’intelligenza. Cos il fango e ti risponderà: «È il fiore di loto in potenza». In questo caso il fango scompare e sbocciano milioni di fiori di lato.
L’intelligenza si spinge sempre più in alta; il suo sforzo è interamente proteso al raggiungimento dell’Assoluto del culmine dell’esistenza. Infatti, le cose possono essere spiegate solo attraverso ciò che è più elevato, non attraverso ciò che è inferiore. Attraverso I1rtferìore non spieghi, svilisci. E quando l’inferiore diventa troppo importante, tutta la bellezza e la verità vanno perse; tutto ciò che ha significato è smarrito. A quel punto scoppi a piangere: «Dov’è il significa Io della vita?».
In Occidente la scienza ha distrutto ogni valore, riducendo tutto alla materia. Oggi tutti si chiedono quale sia il. significato della vita, perché il significato è nel Tutto più elevato. Per esempio, poiché adesso sei solo, ti chiedi: «Qual è il senso della vita?». Ma poi ti innamori di una donna e inizi a sentire che la tua vita ha un significato. A quel punto due persone sono divenute una sola: ti sei innalzato un pò’. Una persona da sola è a eri livello leggermente inferiore rispetto a una coppia. Nella coppia due persone si sono fuse, due forze opposte si sono incontrate: le energie maschile e femminile. Ora siamo più vicini a un cerchio.
Ecco perché in India abbiamo il concetto di Ardhanarishwar. Shiva è dipinto come mezzo uomo e mezza donna. 11 concetto di Ardhanarishwar rivela che l’uomo e la donna, da soli, sono una metà. Quando un uomo e una donna si incontrano in amore profondo, sorge una realtà più elevata. Di certo questa realtà è più grande e complessa, perché due energie si stanno incontrando.
Poì nasce un bambino e si forma una famiglia:
significato si accresce. Ora il padre sente che la sua vita ha senso: deve mantenere il figlio. Ama il figlio lavora duramente, ma il lavoro non è più “lavoro Lavora per il figlio, per la donna. che ama, per la casa. Il lavoro non è più un peso che l’opprime, ogni peso è scomparso. Stanco per la giornata di lavoro l’uomo torna a casa danzando. Quando vede il sorriso del figlio, è felicissimo. Una famiglia è un unità più elevata di una coppia e così via. E il divino non è altro che la comunione deI Tutto, la famiglia più grande che ci sia; diventi parte di un’unità più grande, più vasta di te. Il significato nasce non appena a diventi parte di un’unità più grande.
Quando un poeta scrive una poesia, si crea significato perché il poeta non è solo: ha creato qualcosa.
Quando un ballerino danza, si crea significato; quando una madre partorisce un bambino, si crea significato. Se sei solo, tagliato fuori da tutto il resto, isolato come un’isola non hai senso. Unito agli altri acquisisci senso. Più grande il Tutto, maggiore il significato.
questo livello di comprensione, il divino è il Tutto più grande che si possa concepire, e senza di esso non potrai raggiungere il significato più elevato. Dio non è una persona; non è seduto da qualche parte. Quelle idee sono semplicemente stupide. Dio è la presenza totale dell’esistenza, l’essere, il fondamento stesso dell’essere. Il divino esiste ovunque ci sia unione, ovunque ci sia Yoga, prende vita il divino. Per esempio, stai camminando da solo e il divino è profondamente addormentato; poi, all’improvviso incontri qualcuno e sorridi: il divino si è risvegliato, perché è comparso l’altro. Il tuo sorriso non è isolato, è un ponte; hai gettato un ponte verso l’altro. Anche l’altro ha sorriso, c’è stata una risposta. Tra voi sorge quello spazio chiamato “il divino”: una vibrazione leggera. Quando ti avvicini a un albero e ti siedi sotto di lui, dimenticando completamente la sua esistenza, il divino è profondamente addormentato; poi, all’improvviso guardi l’albero e senti esplodere un sentimento, provi qualcosa per lui: il divino è sorto. Ovunque c’è amore, c’è il divino; ovunque c’è risposta, c’è il divino. Il divino è lo spazio: esiste ovunque c’è unione. Ecco perché si dice che l’amore è la possibilità più pura di percepire il divino, perché rappresenta l’unione più sottile delle energie che passa esistere.
Da qui nasce l’idea sottolineata da alcune tradizioni mistiche secondo cui l’amore è Dio: «Dimenticati di Dio, l’a more è sufficiente. Ma non dimenticare mai l’amore, perché Dio da solo non basta». L’intelligenza è discriminazione, comprensione. “Verità” è la parola chiave, sat; chi procede attraverso l’intelligenza procede verso sat, la verità.
Più elevato dell’intelligenza è il sesto tipo di religione. Io la chiamo la religione della meditazione.
La meditazione è consapevolezza, spontaneità, libertà. Essa è non-tradizionale, radicale, rivoluzionaria, individuale. La parola chiave è chit, corisapevolezza. L’intelligenza è pur sempre la tonta più pura ed elevata di intelletto. La scala è la stessa. L’intelletto percorre verso il basso quella stessa scala, l’intelligenza la sale verso L’alto; comunque la scala è sempre la stessa. Con la meditazione, la scala viene eliminata; ora non ci sono più movimenti su quella stessa scala, né verso l’alto nè verso il bassa Adesso è presente soltanto uno stato di non-movimento interiore, di abbandono, di immersione in se stessi, uno sprofondare all’interno.
L’intelletto è orientato verso l’altro, anche l’ intelligenza è orientata verso l’altro. L’ intelletto disseziona l’altro, mentre l’intelligenza ti unisce a lui: entrambi comunque sono focalizzati sull’altro. Quindi, se mi hai seguito, avrai capito che per me i primi quattro tipi di religione non sono tali: sono pseudoreligioni. La religione autentica comincia dal quinto tipo. Il quinto tipo è la religione autentica del tipo più basso, ma quantomeno è reale.
Il sesto tipo di religione è quello della meditazione, dalla consapevolezza, chit. Semplicemente, si va dentro se stessi. Ogni direzione, ogni dimensione viene abbandonata. Si cerca semplicemente di essere se stessi, si tenta semplicemente di essere. E qui, nel sesto tipo, che incontriamo lo Zen. La parola stessa Zen viene da dhyana,, meditazione.
Poi viene il tipo più elevato, il settimo: la religione dell’estasi, del samadhi, dell’illuminazione. Così come la parola chiave del quinto tipo è sat, verità, e del sesto tipo, la religione della meditazione, chit, consapevolezza, allo stesso modo il settimo e
più elevato tipo di religione ha come parola chiave arnind, beatitudine, estasi. Tutte insieme, formano la parola chiave saI chitananda: verità, consapevolezza, estasi.
Il settimo tipo è gioia, celebrazione, canto, danza, estasi: anand. La meditazione diventa estremamente gioiosa... infatti una persona può anche essere meditativa, eppure diventare triste. Una persona meditativa può diventare molto silenziosa e potrebbe lasciarsi sfuggire la beatitudine. Infatti, la meditazione può renderti silenzioso e assolutamente immobile ma, se al suo interno non si manifesta la danza, manca qualcosa. La pace va bene, è splendida, ma in essa manca qualcosa: la beatitudine. Quando la pace liti-zia a danzare, è beatitudine. Quando la pace diventa attiva e straripante, è beatitudine. Quando la beatitudine è racchiusa in un ,ne, è pace. E quando il seme si è schiuso. e non solo: quando l’albero è ricoperto di fiori e il seme è diventato un fiore,, quella èdiurninazione. Questo è il tipo più elevato di religiosità. La pace deve danzare e il silenzio cantare. E se la tua realizzaiione più profonda non si: trasforma in una risata, manca ancora qualcosa. Qualcosa va ancora fatto.
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