Chi ha paura dell’ombra?
Per chi si riconosce in una nuova visione del mondo: guardandolo da se stessi. Per chi vuole abitare e non distruggere la propria casa... "Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto". If you recognize yourself in a new vision of the world, looking at it from themselves. For those who want to live and not destroy your home ... "Remember your humanity and forget the rest."
Chi ha paura dell’ombra?
CHI RIESCE A VEDERE LA MERAVIGLIA?
Il pensiero mi arriva dall'osservazione di ciò che mi circonda rendendomi conto che per qualcuno la meraviglia è diventata invisibile, dimenticata, assente.
Se inizi a farci caso, vedi persone che camminando non guardano nulla e questo accade in qualunque luogo, dalla città al più bel sentiero.
Con uno sguardo più attento ti accorgi che molte persone sono assorte dentro ed hanno dimenticato di nutrirsi di meraviglia, quella meraviglia che è ovunque e che diventa invisibile, quando i pensieri invadono la mente.
È umano e può succedere a tutti quando pensieri ed emozioni padroneggiano per intensità e prevaricano la visione esterna, ma spesso succede per abitudine, per amnesia della meraviglia.
Quello che dico non è un giudizio ma una semplice osservazione, l'osservazione della noncuranza e dell'immersione altrove in quel luogo che non c'è.
L'ego?
No, non è il solito discorsino sull'ego o sulla mente che mente, ma qualcosa che oggi osservo con l'umiltà di riconoscere di averlo provato anche io sulla mia pellaccia per gran parte della vita,
Stai dentro di te nei pensieri e la realtà sembra brutta o insignificante. Niente meraviglia…
Ma oggi è il momento giusto per rendertene conto, per accorgerti che anche la realtà intorno a te è totalmente creata da te, da noi, dalla nostra coscienza.
La meraviglia è dentro di te e fuori di te. Come dentro, come fuori
Guardati dentro e poi apri gli occhi e guarda il sole all'alba o al tramonto. Apri gli occhi dentro e fuori e poi vai.
Vai a caccia di meraviglia.
Trovala e condividila con me.
RINASCERE TRA LE MANI:
la nostra storia è per sempre?
la nostra fatica è per sempre?
Dipende molto da quello che vuoi farne.
Posso dirti che sento persone rinascere, rinascere da quel libro fatto di tanti capitoli della vita, carica di ricordi, a loro volta carichi di emozioni, di suoni, di odori e di immagini.
A volte tutto questo vorrebbe essere cancellato, riscritto, rivisitato e servirebbe una bacchetta magica.
Qualcuno tra le righe ti dice di averla con metodi miracolosi.
Io francamente non mi sognerei mai di dire questo ad una persona, ma so di poter dare molto, con poche parole e un incontro naturale di mani a contatto con la pelle che tutto racconta.
Ed è meraviglioso.
Meraviglioso quanto le parole di un mio giovane cliente che si è rivolto a me in questi giorni, un ragazzo spagnolo, che ha deciso di prendersi cura di sé, dopo aver rimandato per anni:
" Esperienza incredibile, è come se fossi rinato dopo questo massaggio"
Ma è davvero possibile rinascere attraverso un massaggio?
Sì, se quel tocco, oltre ad essere competente nella tecnica, è pura presenza.
Competenza e presenza producono benessere nel corpo: nella circolazione, sulla fascia, sui muscoli, sull'apparato scheletrico, sulle articolazioni e nel sistema linfatico, ma non è tutto qui.
La presenza favorisce il contatto con quei blocchi fisici ed emozionali presenti da tempo immemorabile.
Ecco perché un massaggio fatto in un certo modo apre le porte dell'auto-guarigione, attiva il pianto liberatorio, la risata che non hai mai fatto, il benessere e il rilassamento che ti meriti in quel caos quotidiano della vita.
Ecco perché un massaggio può risvegliare risposte nascoste o nuove domande che aprono un mondo, intuizioni, lampi di luce e anche qualche buco nero che potrai iniziare a vedere per chiuderlo una volta per tutte.
Magari questo non avviene tutto nel contesto di un massaggio, ma il massaggio può portarti in quella dimensione in cui sai finalmente cosa hai bisogno di fare.
Intanto rinasci ed è l'inizio per guardarti e riscrivere la vita che vuoi vedere.
Una delle qualità che abbiamo perso nell'attuale vita moderna è proprio la naturalità, il contatto con il nostro corpo, come camminare scalzi su un prato o immergere i piedi nudi sulla sabbia di una spiaggia...
e perché no... magari correre nudi e buttarsi in mare
scalare una montagna senza aspettativa, godendosi il viaggio respirando aria pura in contatto con animali e piante intorno a noi…
Ma mi rendo conto che nella vita di tutti i giorni e nella nostra quotidianità scandita dalle regole sociali, vivere la naturalità nello stato puro e indisciplinato del termine diventa davvero difficile.
Però ci sono alternative e fa parte della mia visione e della mia missione trovarle e portarle al prossimo per quanto mi è possibile.
Una di queste alternative che è nelle mie possibilità è sicuramente il massaggio.
Ti potrà sembrare scollegato da quello che ho appena scritto, ma credimi che il massaggio si avvicina moltissimo al contatto profondo con la natura, la natura umana attraverso una parte sensibilissima del nostro corpo.
Questa parte è qualcosa a cui non pensi, che magari dai per scontata eppure è davvero importante.
Sai che cos'é?
È la pelle.
Ma cos'è la pelle?
La risposta giusta è che è l'organo più esteso del nostro corpo.
E' costituito da due tessuti molto importanti:l'epidermide ed il derma che insieme formano la cute.
L'epidermide è un epitelio di rivestimento esterno che ha soprattutto una funzione di protezione: attraverso sebo, sudore e detriti si forma uno strato di protezione contro gli agenti esterni.
Il derma invece è un tessuto connettivo denso, ricco di fibre nervose libere che ricevono e trasmettono la sensibilità dolorifica e ricco di corpuscoli che a loro volta ricevono e trasmettono sensibilità attraverso il tatto, la pressione, il caldo ed il freddo.
Inoltre il derma, essendo ricco di fibre di collagene ed elastiche ed essendo anche molto compatto , fornisce una difesa contro gli urti meccanici, nel senso che reagisce assorbendo eventuali traumi, facendoli filtrare il meno possibile a protezione dei preziosi organi che contiene.
Poco al di sotto si trova il tessuto trofico lasso e quello adiposo che formano il tessuto fibroadiposo che ha numerose importanti funzioni come:
- difesa dalle infezioni grazie alle cellule "spazzino", come i linfociti e i macrofagi)
- riserva energetica grazie alle cellule chiamate adipociti
-termoregolazione nel senso che isola dal caldo e dal freddo
-sostegno perché "supporta" i vasi sanguigni e le strutture nervose, oltre a costituire il piano di
scorrimento per il tessuto muscolare sottostante ( la cosiddetta fascia )
-scambio di sostanze tra sangue e tessuti.
Ora è più chiaro il perché la cosiddetta "pelle" assume un enorme importanza per la nostra vita.
Oltre a trasmettere al nostro interno tutte le informazioni e a gestire la sensibilità verso il mondo esterno, ci difende da esso.
Non è solo e semplicemente questo ma molto di più e proverò a condensarlo in poche righe:
Come ci ricorda il famoso studioso dell'epigenetica Bruce Lipton (autore di diversi libri tra cui "la Biologia delle Credenze", Macro Edizioni) è proprio l'ambiente a creare la manifestazione . L'ambiente è energia/vibrazione che può essere sia chimica che strutturale, ma anche e soprattutto mentale (basti pensare al famoso effetto placebo).
La pelle è comunque il nostro involucro più esterno che entra a contatto con l'ambiente e quanto all'ambiente interno, Bruce Lipton ha posto attenzione sulla membrana cellulare che non è altro che la pelle delle cellule.
Come puoi capire la pelle è molto di più di un rivestimento e gioca un ruolo fondamentale per il suo contenuto, proprio come la membrana delle cellule rappresenta di gran lunga un'importanza superiore rispetto al nucleo, contenente il famoso dna. La membrana permette la comunicazione con le altre cellule e quindi la vita stessa.
E ora che lo sappiamo torniamo alla pelle del corpo come portale per il benessere e per la naturalità di cui parlavo all'inizio.
La pelle vuole carezze, vuole aria pulita, la pelle vuole far respirare il tuo corpo e l'essere che il corpo ospita.
Ecco perché sfiorare la pelle durante un massaggio è un viaggio meraviglioso che permette contatti speciali, inusuali che permettono alla persona di uscire rinnovata, piena di nuova energia e aperta ad attivare l'auto-guarigione.
L'approccio giusto per "entrare in questo mondo" è la presenza totale, un modus meditativo e di estrema attenzione, ascolto e amore, lasciarsi trasportare nel flusso dell'energia di quel momento: creato ad arte con tanti anni di preparazione.
Prova ad accarezzare il tuo corpo con l'amore puro
Prova a sentire quanto la tua pelle sente
Prova a fare tutto questo senza giudizio
prova e poi prova a immaginare quando affidi la tua pelle ad una carezza profonda che nutre le cellule e armonizza l'essenza...
questo per me è massaggiare corpo e anima delle persone.
Costanza e perseveranza per i risultati
Per avere dei risultati apprezzabili sono necessarie costanza e perseveranza attraverso la motivazione, nonché consapevolezza della situazione contingente, energia per passare all'azione.
Cercare la cura solo quando si presenta il dolore può portare numerose difficoltà alla vera guarigione: probabilmente si riuscirà ad attenuare il sintomo ma la causa scatenante sarà sempre in agguato e tornerà sicuramente.
In questo articolo ti presento il massaggio thailandese, un trattamento che puoi fare anche a Genova, senza attraversare l'Oceano.
Il massaggio tradizionale Thailandese è un'arte conosciuta anche come Nuad Boran o Nuad Bo Rarn, che significa"massaggio antico" o anche "toccare per guarire", infatti questa disciplina vanta oltre 2500 anni di storia e affonda le sue radici in svariati campi come:
- medicina ayurvedica indiana;
- sistema medico tradizionale cinese;
- filosofia e pratica dello Yoga
- conoscenze su erbe, minerali e discipline mediche antiche.
Secondo la leggenda il precursore del massaggio tradizionale thailandese è un dottore ayurvedico di nome Jivaka Kumar Baccha, che ancor oggi si onora e riconosce in Thailandia come il padre della medicina.
Conosciuto anche come Shivago Komarpaj, si narra che fosse il medico personale dello stesso Gautama il Buddha e, siccome furono proprio i monaci buddhisti a portare avanti per migliaia di anni la pratica medica da lui insegnata, la cultura thailandese buddhista incorporò questa tradizione, preservandola ancora di più che la sua terra di origine, ovvero l'India.
Al di la dei vari stili ( del sud e del nord) e delle varianti che vengono personalizzate da ogni maestro i pilastri su cui si poggia questa antica arte di prevenzione e cura sono questi:
- il trattamento dei meridiani energetici (detti Sen) per sbloccare i nodi e far rifluire ed equilibrare l'energia
- la manipolazione tramite lo stretching passivo in posizioni simili alle Asana dello Yoga
Una buona sessione di questo trattamento dura almeno 1 ora e mezza e può durare fino a tre ore nel caso in cui ci siano da approfondire alcune zone.
In ogni caso, come ogni pratica olistica, vale il principio aureo della prevenzione, ovvero avere una sana abitudine settimanale (se non giornaliera), dedicando qualche ora alla cura di se stessi e all'interezza della propria essenza ( corpo, mente e spirito).
La storia del massaggio Thailandese è fortemente legata a quella del Buddhismo e si è radicata nel tempo nei monasteri: per questo esiste anche una parte fortemente spirituale.
Questo aspetto si esprime soprattutto attraverso il cosiddetto "Metta", lo spirito di intenzione di cura e guarigione del praticante del massaggio verso il ricevente: un'intenzione fortemente legata ai principi di compassione ed inter-essere fra tutti noi ed il tutto.
A livello pratico la sessione viene svolta su un materassino non troppo morbido ma molto comodo ed il ricevente è interamente coperto dai vestiti (a meno che non sia estate e caldo umido) in quanto non vengono usati oli o creme.
Non si utilizzano solo le mani ma anche i piedi, i gomiti e le ginocchia, esistono tecniche lenitive come stiramenti gentili ed energizzanti oppure stimolanti come la digitopressione.
Una serie di tocchi, pressioni, dondolii e stretching diventano un viaggio completo dove il ricevente trova diverse sensazioni: a volte molto piacevoli e rilassanti, a volte stimolanti e leggermente dolorose (si tratta di un lieve dolore terapeutico) ed infine armoniche e meditative.
La pressione di diversi punti nelle linee Sen stimola il ri-equilibrio dell'energia ed il suo flusso attraverso il corpo ed, attraverso la guida del massaggiatore nelle varie posture di stretching passivo, viene altresì stimolato il sistema nervoso calmando lo stress e le tensioni.
Con il rilascio delle stesse, sia superficialmente che in profondità, il corpo e la mente del cliente si educano ad una nuova dimensione migliorando la postura del corpo e portando il sistema parasimpatico verso la versione "riposo e recupero di energie" e non quella di "scappa e combatti".
Ogni parte del corpo viene trattata e non si lascia nulla al caso, in quanto la nostra struttura contiene una miriade di punti di riflessologia: si parte da ogni singolo dito del piede fino ad arrivare alla punta della nostra testa.
Il risultato di una sessione di questo trattamento è molto difficile da spiegare a parole, ma forse i famosi lottatori dello stile thailandese " Muai Thai" rendono l'idea: essi si sottopongono a particolari versioni di questo massaggio proprio prima del combattimento per attivare ed energizzare al massimo le funzioni del corpo ed, allo stesso tempo, calmare la mente e pacificare lo spirito.
Tra le problematiche che vengono attenuate si possono elencare, ad esempio:
asma, bronchite
malattie cardiocircolatorie
nausea
naso chiuso
problemi agli occhi, naso, gola
depressione
disagi del sistema urogenitale
impotenza, incontinenza, eiaculazione precoce
mestruazioni irregolari o assenti
problemi di tensioni facciali
difficoltà digestive
dolori muscolari e lombari e problemi legati all'artrite
mal di schiena, cervicale
Tra i numerosi benefici apportati da questa tecnica completa si possono elencare, ad esempio:
migliore postura e maggiore flessibilità
rafforzamento del sistema immunitario
rimozione di tossine apportate durante l'attività sportiva o per posture errate
miglioramento della circolazione sanguigna nei tessuti e riduzione della pressione
rallentamento del processo di invecchiamento e aumento della percezione del corpo e della sua energia
Nella cultura thailandese questa è un'arte, un'arte quotidiana diventata così profondamente parte dello stile di vita che ci sono luoghi ove viene esercitata ovunque, dalla stazione del treno, alle strade, al parco sotto casa, oltre a botteghe dove si pratica in ogni parte del territorio.
Nonostante l'oscurantismo apportato nel novecento da parte della medicina allopatica, ultimamente il governo thailandese ha reinserito questa pratica nel sistema medico ufficiale, anche se in modo standardizzato.
Oggi ci sono stati importanti passi avanti:
- nel 2019 il Massaggio Tradizionale Thailandese è stato inserito dall'UNESCO come patrimonio culturale protetto.
- e in questi ultimi decenni questa pratica è stata abbracciata da tantissimi medici ed osteopati e si è creato un forte interesse in tutto il mondo per lo sviluppo di nuove integrazioni.
Se vuoi far parte di questo sviluppo, prova almeno una volta una sessione di massaggio tradizionale thailandese!
Puoi provare con me: